Requisiti ricircolo in impianto centralizzato

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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boba74
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Requisiti ricircolo in impianto centralizzato

Messaggio da boba74 »

Salve, in presenza di un impianto centralizzato di nuova costruzione, vorrei qualche conferma riguardo agli obblighi connessi al ricircolo sanitario.
In particolare è presente una linea principale di ACS (prodotta da una pompa di calore centralizzata) e per ciascuna unità un satellite d'utenza con contalitri.
Per ovvi motivi, il ricircolo sanitario serve solo la colonna principale dato che i satelliti d'utenza si trovano in corrispondenza della colonna stessa (in ciascun piano le cassette anzichè essere interne alle singole UI sono tutte vicine alla colonna che si trova in posizione centrale rispetto agli appartamenti. Quindi il tratto di tubazioni dalla cassetta d'utenza alle utenze vere e proprie è priva di ricircolo.
Leggendo la UNI 9182 si parla di possibilità di omettere il ricircolo qualora il tratto di tubazione dallo stacco della colonna fino al rubinetto d'utenza ha un contenuto d'acqua non superiore a 3 lt.
Questo requisito è per così dire "cogente"? Nel senso: se aprendo un rubinetto vengono erogati più di 3 lt prima che inizi ad arrivare l'acqua calda il singolo utente può contestare la realizzazione dell'impianto "non a norma"? O esistono altri riferimenti normativi oltre alla 9182? (Chessò, qualche riferimento nelle norme per il risparmio energetico, dato che di contro un eccessiva rete di ricircolo tende a far aumentare i consumi, per tanto va un po' in contrasto con il risparmio).

In caso si manifesti questa situazione, sarebbe possibile risolvere il problema "a valle" senza ovviamente dover distruggere pavimenti e impianti?
Il problema mi sembra di capire sia legato soprattutto al fatto che le cassette di utenza sono piuttosto lontane (circa 6-7m) dall'ingresso al singolo appartamento, dato che per evitare di far passare troppe tubazioni nei pianerottoli si è preferito spostarle al centro (inizialmente erano previste vicino agli ingressi e il ricircolo si chiudeva immediatamente prima della cassetta). Così facendo però abbiamo tubazioni di grosso diametro tra la colonna e il singolo collettore sanitario (3/4" o 1") che contengono molti litri, quindi è probabile che si arrivi anche a 6-7lt complessivamente.
simcat
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Re: Requisiti ricircolo in impianto centralizzato

Messaggio da simcat »

In realtà la norma parla di 30 s, quindi la quantità di acqua contenuta è variabile in funzione del diametro e della portata dell'utenza alimentata; è cogente nel senso che, se non arriva acqua calda in questi tempi, possono farti causa... e prendi torto.
Spesso noi abbiamo portato il ricircolo dal satellite fino alle utenze più distanti.
Alessandro dg
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Re: Requisiti ricircolo in impianto centralizzato

Messaggio da Alessandro dg »

simcat ha scritto: gio ott 30, 2025 10:53 In realtà la norma parla di 30 s, quindi la quantità di acqua contenuta è variabile in funzione del diametro e della portata dell'utenza alimentata; è cogente nel senso che, se non arriva acqua calda in questi tempi, possono farti causa... e prendi torto.
Spesso noi abbiamo portato il ricircolo dal satellite fino alle utenze più distanti.
Che ipotizzando una velocità, nel peggiore dei casi, di 0,5/0,6 m/s, il punto di erogazione più sfavorito dovrebbe stare a massimo 15/18 mt dall'attacco del ricircolo
SuperP
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Re: Requisiti ricircolo in impianto centralizzato

Messaggio da SuperP »

simcat ha scritto: gio ott 30, 2025 10:53 In realtà la norma parla di 30 s, quindi la quantità di acqua contenuta è variabile in funzione del diametro e della portata dell'utenza alimentata; è cogente nel senso che, se non arriva acqua calda in questi tempi, possono farti causa... e prendi torto.
Spesso noi abbiamo portato il ricircolo dal satellite fino alle utenze più distanti.
idem, fino al collettore. Il problema è la contabilizzazione poi

dimensionarlo su volume e tempi è semplic
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boba74
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Re: Requisiti ricircolo in impianto centralizzato

Messaggio da boba74 »

Se non sbaglio i 30 secondi erano nella vecchia versione della norma, ora si parla di litri (anche perchè i secondi sono molto influenzati dalla portata dell'acqua: se apro una doccia l'acqua arriva comunque prima rispetto ad esempio a un bidet, a parità di distanza e di diametri dei tubi, perchè in 30 secondi è diversa la quantità effettiva di acqua nei 2 casi).
Ma portando il ricircolo dopo il contalitri come viene gestita la contabilizzazione?
simcat
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Re: Requisiti ricircolo in impianto centralizzato

Messaggio da simcat »

boba74 ha scritto: gio ott 30, 2025 13:52 Se non sbaglio i 30 secondi erano nella vecchia versione della norma, ora si parla di litri (anche perchè i secondi sono molto influenzati dalla portata dell'acqua: se apro una doccia l'acqua arriva comunque prima rispetto ad esempio a un bidet, a parità di distanza e di diametri dei tubi, perchè in 30 secondi è diversa la quantità effettiva di acqua nei 2 casi).
Ma portando il ricircolo dopo il contalitri come viene gestita la contabilizzazione?
sì, hai ragione nella norma 9182:2014, il tempo di erogazione deve essere inferiore ai 30 s, ma il ricircolo è obbligatorio quando, nel tratto di distribuzione al piano, il contenuto di acqua è maggiore di 3 l+10%.

Per la contabilizzazione devi inserire il contatore anche sul ricircolo.

In alcuni casi, prendendoci ovviamente la responsabilità condivisa con la committente abbiamo inserito, al posto del ricircolo a valle della cassetta di contabilizzazione, il cavetto scaldante.
SuperP
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Re: Requisiti ricircolo in impianto centralizzato

Messaggio da SuperP »

boba74 ha scritto: gio ott 30, 2025 13:52 Se non sbaglio i 30 secondi erano nella vecchia versione della norma, ora si parla di litri (anche perchè i secondi sono molto influenzati dalla portata dell'acqua: se apro una doccia l'acqua arriva comunque prima rispetto ad esempio a un bidet, a parità di distanza e di diametri dei tubi, perchè in 30 secondi è diversa la quantità effettiva di acqua nei 2 casi).
Ma portando il ricircolo dopo il contalitri come viene gestita la contabilizzazione?
hai una portata di riferimento di 0.1 l/s

per la contabilizzazione io uso il sistema di caleffi che gestisce questo aspetto

altra possibilità dal modulo utenza al collttore appartamento di usare i cavi scaldanti (e qui non contabilizzi quella parte)

9.5 Ricircolo
Nelle distribuzioni è indispensabile prevedere una rete di ricircolo che consenta all’acqua di restare in continuo movimento e di evitare le conseguenze della stagnazione quali perdita di calore e rischio igienico. Il ricircolo deve consentire l’erogazione dell’acqua calda alla temperatura di progetto entro 30 s.
Il ricircolo deve essere sempre realizzato, ad esclusione dei casi previsti di seguito:
4) nel tratto di distribuzione al piano di un impianto centralizzato con ricircolo, qualora il volume complessivo di contenuto di acqua calda nelle tubazioni, dal punto di distacco dalla linea in cui è attivo il ricircolo sino ad ogni punto di prelievo, non sia maggiore di 3 l (+10%).


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