Penso che l'esigenza da te prospettata sia quella fondamentaleIl progetto ideale di una pompa di calore sarebbe per me riuscire a farla lavorare ininterrottamente in minima modulazione durante le ore di accensione.
Ma non è possibile realizzarla (nel settore domestico, di cui stiamo parlando) con le macchine oggi proposte sul mercato.
E' possibile (e si fa da decenni) oltre certe potenze, con compressori multistadio, compressori a vite, macchine in serie, ecc.
Ma quanti progettisti attuali (teorici universitari) le sanno usare?
Nel settore domestico (da 5 a 15 kW) il problema è anche più complesso. Immagina una macchina che rende 10 kW con A=-6°C e W=45°C.
Potresti aver bisogno della metà (di 5 kW) perché:
. la Te è a A+7°C
. oppure perché hai ridotto il fabbisogno a metà (spegni il riscaldamento nelle camere da letto) pur avendo sempre -6°C.
Come si comporta la tua PdC, per quanto sofisticata sia (inverter, giri variabili, ecc.)?
Non lo puoi sapere, perché il "costruttore" (spesso un assemblatore o etichettatore) si guarda bene dal dirtelo (manco lo sa lui, nella maggior parte dei casi).
Ha dimezzato la potenza mantenendo la temperatura di mandata (più o meno)? Allora che fanno i tuoi terminali? Oppure ha dimezzato la potenza abbassando la T di mandata? Oppure ...
Non lo saprai mai. E neppure i Costruttori/Assemblatori che si fanno la guerra a suon di offerte ...
La soluzione che il progettista preparato potrebbe proporre?
Mettere più macchine frigorifere; una costantemente in funzione a giri fissi e l'altra (o le altre) di supporto.
Ci ha tentato qualche Costruttore a proporre sul mercato una macchina compatta con due circuiti frigoriferi.
Risultato: un fiasco!
Perché? Per gli installatori conta solo il prezzo. Per i progettisti conta il COP della tabella.
Il COP reale, a chi interessa?. A cominciare da quelli che imperversano con la proposta di macchine sottodimensionate che poi hanno sistemi di sbrinamento (già, chi considera questa perdita di energia?) con una logica che fa "rabbrividire" (e alza all'impazzata la bolletta)! O non si pensi di far monitoraggi con gli Shelley da 20 euro!
Che possono fare, veramente, i progettisti?
Meglio ancora: cosa conviene loro fare (vista la spietata concorrenza anche tra di loro?)?