CONTEMPORANEITA' ATTACCHI IDRANTI ESTERNI
Moderatore: Edilclima
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CONTEMPORANEITA' ATTACCHI IDRANTI ESTERNI
Un dubbio mi assale all'improvviso.
In una rete idranti, ad esempio di livello III, per la protezione esterna (terminali DN 70) sono richiesti 300 l/min a 4 bar per i 6 attacchi più sfavoriti. Ma se l'idrante ha più attacchi (rispetto al caso standard di idrante monoattacco), avrò che gli idranti interessati dalla verifica saranno più vicini tra loro e pertanto con meno perdite di carico. In un caso porto più acqua ad ogni soprasuolo facendo meno strada, nell'altro caso porto meno acqua ad ogni soprasuolo facendo più strada. Il risultato è equivalente dal punto di vista del dimensionamento della rete e della stazione di pompaggio o potrebbe essere differente?
Cosa mi sta sfuggendo? Oltre alle vacanze...
In una rete idranti, ad esempio di livello III, per la protezione esterna (terminali DN 70) sono richiesti 300 l/min a 4 bar per i 6 attacchi più sfavoriti. Ma se l'idrante ha più attacchi (rispetto al caso standard di idrante monoattacco), avrò che gli idranti interessati dalla verifica saranno più vicini tra loro e pertanto con meno perdite di carico. In un caso porto più acqua ad ogni soprasuolo facendo meno strada, nell'altro caso porto meno acqua ad ogni soprasuolo facendo più strada. Il risultato è equivalente dal punto di vista del dimensionamento della rete e della stazione di pompaggio o potrebbe essere differente?
Cosa mi sta sfuggendo? Oltre alle vacanze...
Re: CONTEMPORANEITA' ATTACCHI IDRANTI ESTERNI
Ma quale idrante di protezione esterna ha un solo attacco DN70 ?
Il sottosuolo forse ?
Il sottosuolo forse ?
- weareblind
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Re: CONTEMPORANEITA' ATTACCHI IDRANTI ESTERNI
In effetti sono tutti Uni 70x2 tranne il sottosuolo, raro.
Re: CONTEMPORANEITA' ATTACCHI IDRANTI ESTERNI
Ci riflettevo anche io tempo fa. Se un soprassuolo ha due bocche da 70 per garantire 300 l/min agli attacchi significa che all'idrante devo arrivare con almeno 600 l/min e pressione sufficiente per due bocche.
Re: CONTEMPORANEITA' ATTACCHI IDRANTI ESTERNI
3,0 bar o 4,0 bar con 300 o 600 L/min, è sempre il diametro del tubo e dell’idrante che comanda
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Re: CONTEMPORANEITA' ATTACCHI IDRANTI ESTERNI
Uhm, in passato ho visto dei soprasuolo monoattacco ma onestamente non ci ho mai fatto caso se quelli attuali sono tutti multiattacco perchè i primi non sono più in vendita/uso (pensavo si potesse ancora scegliere ma da come scrivi sembrerebbe di no). Il sottosuolo invece è sicuramente monoattacco e il collo di cigno non è detto che sia doppio quindi sì, direi che il sottosuolo si presta alla mia domanda.stfire ha scritto: ven ago 08, 2025 21:28 Ma quale idrante di protezione esterna ha un solo attacco DN70 ?
Il sottosuolo forse ?
Per spiegarmi meglio, ipotizziamo di avere solo sottosuolo monoattacco. In un livello 3 avrei da considerare 6 sottosuolo a distanza massima reciproca 60 m (totale 300 m di tubazione) e ciascuno con richiesta 300 l/min. Se invece utilizzo un collo di cigno doppio, per il dimensionamento mi bastano 3 sottosuolo (in quanto ognuno ha 2 attacchi) ed a ciascuno devo portare 600 l/min ma non devo più fare 300 m bensì solo 120 m. Quindi mi chiedevo, nelle 2 configurazioni avrò un dimensionamento diverso in termini di perdite di carico e potenzialmente diametri/pompe differenti?
Grazie.
Ultima modifica di mmaarrccoo il sab ago 09, 2025 10:44, modificato 1 volta in totale.
Re: CONTEMPORANEITA' ATTACCHI IDRANTI ESTERNI
Non utilizzi un software di dimensionamento (per reti, chiuse o aperte) che, fornita la pressione in partenza e la rete definita (diametri, curve, valvole, ecc.), ti calcola la portata reale (che può cambiare in base alle perdite dei vari rami)?nelle 2 configurazioni avrò un dimensionamento diverso in termini di perdite di carico e potenzialmente diametri/pompe differenti?
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Re: CONTEMPORANEITA' ATTACCHI IDRANTI ESTERNI
Personalmente non progetto impianti. Tu che sw usi? Avendo altri sw Acca nel caso comprerei il loro.Esa ha scritto: sab ago 09, 2025 09:53Non utilizzi un software di dimensionamento (per reti, chiuse o aperte) che, fornita la pressione in partenza e la rete definita (diametri, curve, valvole, ecc.), ti calcola la portata reale (che può cambiare in base alle perdite dei vari rami)?nelle 2 configurazioni avrò un dimensionamento diverso in termini di perdite di carico e potenzialmente diametri/pompe differenti?
Re: CONTEMPORANEITA' ATTACCHI IDRANTI ESTERNI
Se non progetti, è difficile suggerire un SW adatto alle tue esigenzePersonalmente non progetto impianti. Tu che sw usi? Avendo altri sw Acca nel caso comprerei il loro.
Re: CONTEMPORANEITA' ATTACCHI IDRANTI ESTERNI
Per mie esperienze le differenze sono minime
Re: CONTEMPORANEITA' ATTACCHI IDRANTI ESTERNI
Intendi dire che in una rete a maglie (chiusa) e in una rete ramificata (aperta) la portata è sempre identica a tutte le utenze?
Indipendentemente da dove si trovino?
Cioè se, a parità di pressione iniziale, aprissi 3 idranti
. in prossimità della connessione all'acquedotto
. all'estremità della rete (e 2 piani più sopra)
avrei sempre la stessa portata alle utenze, sia con reti chiuse che con reti aperte?
Che potrei garantire sempre a tutti la portata minima richiesta (per esempio: 300 l/1')?
Ho qualche dubbio e, a mio modesto parere, farei tutte le simulazioni che mi interessano, con un software che calcola reti antincendio a maglie aperte, chiuse e miste.
Re: CONTEMPORANEITA' ATTACCHI IDRANTI ESTERNI
Gli idranti soprassuolo in Italia hanno tutti almeno 2 attacchi, ma non è detto che debbano essere entrambi attivi.
E' il progettista che decide in base all'edificio da proteggere quanti idranti installare e quanti attacchi attivare, quindi può verificarsi il caso di avere idranti con 2 (o anche 3) attacchi attivi come idranti con un solo attacco attivo.
Chiaramente il calcolo idraulico cambia, specialmente con reti non ad anello.
Per reti ad anello dovendo eseguire calcoli iterativi è comodo l'uso di un sw, personalmente uso EC e non ho esperienze con analoghi della concorrenza.
E' il progettista che decide in base all'edificio da proteggere quanti idranti installare e quanti attacchi attivare, quindi può verificarsi il caso di avere idranti con 2 (o anche 3) attacchi attivi come idranti con un solo attacco attivo.
Chiaramente il calcolo idraulico cambia, specialmente con reti non ad anello.
Per reti ad anello dovendo eseguire calcoli iterativi è comodo l'uso di un sw, personalmente uso EC e non ho esperienze con analoghi della concorrenza.