contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Moderatore: Edilclima
contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
ho una villa bifamiliare con impianto centralizzato
in centrale ho un bollitore per ACS da cui si staccano le adduzioni di ACS alle 2 unità abitative con i relativi ricircoli
esiste un modo per contabilizzare correttamente i consumi per ACS?
posso mettere 2 contatori sulla mandata dell'ACS
il problema sono i ricircoli
l'unica possibilità è misurare/stimare la portata dei ricircoli e sottrarre questa ai consumi rilevati dai contatori
in centrale ho un bollitore per ACS da cui si staccano le adduzioni di ACS alle 2 unità abitative con i relativi ricircoli
esiste un modo per contabilizzare correttamente i consumi per ACS?
posso mettere 2 contatori sulla mandata dell'ACS
il problema sono i ricircoli
l'unica possibilità è misurare/stimare la portata dei ricircoli e sottrarre questa ai consumi rilevati dai contatori
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
redigere redigere redigere
- NoNickName
- Messaggi: 9445
- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Se l'acs la fatturi a m3, il costo del m3 di acqua calda dovrà tenere conto dell'energia spesa per i ricircoli.ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 11:09 esiste un modo per contabilizzare correttamente i consumi per ACS?
E non li contabilizzi, basta contabilizzare l'energia a monte dell'acs.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
sulla mandata dell'acs ho un contatore volumetrico che, in presenza di ricircolo, non rileva i mc consumati ma la somma dei mc consumati e ricircolatiNoNickName ha scritto: mar giu 17, 2025 12:06Se l'acs la fatturi a m3, il costo del m3 di acqua calda dovrà tenere conto dell'energia spesa per i ricircoli.ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 11:09 esiste un modo per contabilizzare correttamente i consumi per ACS?
E non li contabilizzi, basta contabilizzare l'energia a monte dell'acs.
al valore letto deve essere sottratta la portata del ricircolo
ci sono 2 modi penso
1- stimare/misurare la portata del ricircolo e sottrarla dai mc del contatore acs
2- mettere un contatore su mandata acs e un contatore sul ricircolo
oviamente dando per scontato che il ricircolo debba essere esteso all'interno dell'abitazione e non fermarsi al contatore sul vano scala
- NoNickName
- Messaggi: 9445
- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Eh, no.ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 12:55 sulla mandata dell'acs ho un contatore volumetrico che, in presenza di ricircolo, non rileva i mc consumati ma la somma dei mc consumati e ricircolati
al valore letto deve essere sottratta la portata del ricircolo
Devi mettere tre volumetrici, uno all'ingresso dell'acqua potabile, per misurare l'acqua fredda, gli altri due per misurare l'acqua calda dopo il ritorno dei ricircoli. Oppure 4 volumetrici, due per la calda e due per la fredda. Se proprio vuoi esagerare.
Così facendo misuri solo i m3 consumati, separati per fredda e calda.
L'energia che serve per scaldare il bollitore e il ricircolo sarà suddivisa per i m3 di acqua calda consumata... Ovviamente così facendo trasformi volontario il consumo del ricircolo, che è involontario, ma poco male alla fine, tanto sono due appartamenti.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
- NoNickName
- Messaggi: 9445
- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Tanto per intenderci il ritorno del ricircolo deve essere a monte del volumetrico


"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Certo se è così nessun problema.NoNickName ha scritto: mar giu 17, 2025 13:21 Tanto per intenderci il ritorno del ricircolo deve essere a monte del volumetrico
![]()
Mi chiedevo come gestire/risolvere una situazione in cui il ricircolo debba necessariamente proseguire fino alle utenze.
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
https://www.caleffi.com/it-it/prodotti/ ... s-presenza
Caleffi propone questa soluzione ad esempio (contatore sul ricircolo)
Caleffi propone questa soluzione ad esempio (contatore sul ricircolo)
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
si può fare come dite, ma l'unico sistema a prova di contestazione è aggiungere un ulteriore contatore acqua calda a valle dello stacco del ricircolo.
Poi per differenza tra contatore centrale termica e/o contatore appartamento si stima il consumo acs decurtato del ricircolo
Poi per differenza tra contatore centrale termica e/o contatore appartamento si stima il consumo acs decurtato del ricircolo
- NoNickName
- Messaggi: 9445
- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Si mettono i cosiddetti VITONI sulle utenze. Rubinetti coassiali da mettere nei bagni a monte dei sanitari.ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 13:46 Mi chiedevo come gestire/risolvere una situazione in cui il ricircolo debba necessariamente proseguire fino alle utenze.

"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Anche Rehom ha a catalogo tale soluzioni, e anzi a proposito del doppio contatore in una loro guida di presentazione prodotti scrivono:ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 13:58 https://www.caleffi.com/it-it/prodotti/ ... s-presenza
Caleffi propone questa soluzione ad esempio (contatore sul ricircolo)
Doppio contatore ACS e Ricircolo
Questa soluzione rappresenta la soluzione peggiore in termini di funzionalità e benefici a causa della presenza del doppio contalitri.
La presenza di un doppio strumento di contabilizzazione raddoppia l’errore di misura senza considerare che il contalitri di ricircolo lavorerebbe a portate molto inferiori rispetto al valore nominale aumentando il proprio errore di misura.
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
In alternativa ho visto contabilizzare solo ACS e poi stendere cavo scaldante fino al collettore interno all'unità.
Non condivido come scelta, ma tant'é.
Non condivido come scelta, ma tant'é.
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
potresti gentilmente indicarmi il link alla pagina dove scrivono questo?NicoF ha scritto: mar giu 17, 2025 17:51 Anche Rehom ha a catalogo tale soluzioni, e anzi a proposito del doppio contatore in una loro guida di presentazione prodotti scrivono:Doppio contatore ACS e Ricircolo
Questa soluzione rappresenta la soluzione peggiore in termini di funzionalità e benefici a causa della presenza del doppio contalitri.
La presenza di un doppio strumento di contabilizzazione raddoppia l’errore di misura senza considerare che il contalitri di ricircolo lavorerebbe a portate molto inferiori rispetto al valore nominale aumentando il proprio errore di misura.
grazie
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
a che pro?NicoF ha scritto: mar giu 17, 2025 17:53 In alternativa ho visto contabilizzare solo ACS e poi stendere cavo scaldante fino al collettore interno all'unità.
Non condivido come scelta, ma tant'é.
redigere redigere redigere
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Io ho sempre visto fare:
-Ricircolo solo condominiale (finisce all'ingresso della singola UI)
-Contatore volumetrico ACS interno alla singola UI (quindi contabilizza solo i litri effettivamente prelevati, non quelli ricircolati)
-Contacalorie sulla linea di alimentazione del bollitore ACS in centrale
In questo modo le calorie totali sono effettive (perchè tengono conto di tutte le dispersioni energetiche della rete, compreso il ricircolo.
A questo punto diventa un problema di ripartizione, ma non vai a ripartire i litri di ACS consumati (o meglio, li conti come insieme a quelli di acqua fredda) mentre è l'energia per produrre ACS che va poi ripartita in proporzione ai litri di ACS (così come il riscaldamento viene ripartito in proporzione ai ripartitori o ai contacalorie).
Le dispersioni del ricircolo e delle dorsali sono considerate come consumi involontari (e ripartiti ad esempio in base ai millesimi).
Generalmente se abbiamo più appartamenti non ha molto senso portare i ricircoli fino alle utenze più lontane, ci si complica la vita, a meno che non parliamo di villette su 2 piani...
-Ricircolo solo condominiale (finisce all'ingresso della singola UI)
-Contatore volumetrico ACS interno alla singola UI (quindi contabilizza solo i litri effettivamente prelevati, non quelli ricircolati)
-Contacalorie sulla linea di alimentazione del bollitore ACS in centrale
In questo modo le calorie totali sono effettive (perchè tengono conto di tutte le dispersioni energetiche della rete, compreso il ricircolo.
A questo punto diventa un problema di ripartizione, ma non vai a ripartire i litri di ACS consumati (o meglio, li conti come insieme a quelli di acqua fredda) mentre è l'energia per produrre ACS che va poi ripartita in proporzione ai litri di ACS (così come il riscaldamento viene ripartito in proporzione ai ripartitori o ai contacalorie).
Le dispersioni del ricircolo e delle dorsali sono considerate come consumi involontari (e ripartiti ad esempio in base ai millesimi).
Generalmente se abbiamo più appartamenti non ha molto senso portare i ricircoli fino alle utenze più lontane, ci si complica la vita, a meno che non parliamo di villette su 2 piani...

Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Posso essere d'accordo, ma non è questione di senso, ma di rispetto normativo, sia per il ricircolo in sè (litri dall'ultimo stacco) sia per il trattamento antilegionella che richiede flussaggio della rete qualsiasi esso sia.
redigere redigere redigere
- NoNickName
- Messaggi: 9445
- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Condivido tutto, ma sembra che la situazione specifica sia differente dall'ideale. Ponca dice che il ricircolo arriva fino alle utenze.boba74 ha scritto: mer giu 18, 2025 08:57 Le dispersioni del ricircolo e delle dorsali sono considerate come consumi involontari (e ripartiti ad esempio in base ai millesimi).
Generalmente se abbiamo più appartamenti non ha molto senso portare i ricircoli fino alle utenze più lontane, ci si complica la vita, a meno che non parliamo di villette su 2 piani...![]()
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
esatto, anche io ho sempre fatto e visto fare come dici teboba74 ha scritto: mer giu 18, 2025 08:57
Generalmente se abbiamo più appartamenti non ha molto senso portare i ricircoli fino alle utenze più lontane, ci si complica la vita, a meno che non parliamo di villette su 2 piani...![]()
ma nel caso specifico avrei un impianto centralizzato a servizio di una bifamiliare, ciascuna villetta è su 2 piani e con più servizi igienici
il ricircolo deve necessariamente arrivare ai WC altrimenti i tempi di attesa per l'ACS sarebbero troppo lunghi
oltre alla questione dei flussaggi
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Giusto per info, questa è la soluzione di Caleffi applicata (estratto da loro webinar dedicato).
Con autoflow e contabilizzatore con opzione apposita in modo da avere dati corretti.
https://www.youtube.com/watch?v=T1COmOmUw1Q&t=3195s
Dal minuto 52 spiegano il funzionamento e la loro logica.
Con autoflow e contabilizzatore con opzione apposita in modo da avere dati corretti.
https://www.youtube.com/watch?v=T1COmOmUw1Q&t=3195s
Dal minuto 52 spiegano il funzionamento e la loro logica.
- Allegati
-
- Immagine 2025-06-15 193019.jpg (90.01 KiB) Visto 554 volte
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Il ricircolo però "storicamente" si tara sui 5-6 l/h per metro di sviluppo. 60 l/h sono pochini, nel caso di necessità di contabilizzazione c'è uno sviluppo maggiore di una decina di metri. Se c'è ad esempio una palazzina con 10 appartamenti, hai solo 600 l/h di ricircolo che sono veramente pochissimi.
redigere redigere redigere
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
in pratica l'elettronica a corredo del contatore sottrae alla portata rilevata
una portata impostata a 40 o 60 lt/h
poi un autoflow dovrebbe stabilizzare la portata del ricircolo su questo valore
è l'unica soluzione percorribile a mio parere
poi certo se il ricircolo viene acceso solo 12H o è controllato da un termostato il discorso cambia
una portata impostata a 40 o 60 lt/h
poi un autoflow dovrebbe stabilizzare la portata del ricircolo su questo valore
è l'unica soluzione percorribile a mio parere
poi certo se il ricircolo viene acceso solo 12H o è controllato da un termostato il discorso cambia
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Per garantire erogazione di ACS alla temperatura di progetto entro i 30s richiamati dal paragrafo 9.5 della 9182
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Io sommo le due portate:arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 10:06 Se c'è ad esempio una palazzina con 10 appartamenti, hai solo 600 l/h di ricircolo che sono veramente pochissimi.
40 l/h (il tecnico Caleffi di zona mi suggerisce di rimanere su 40 e non 60 l/h) a valle delle contabilizzazioni
+
7 W/m (11 in centrale) per la rete a monte delle contabilizzazioni
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
E dove passa la portata restante? metti una autoflow sulla colonna per il delta? Il tecnico caleffi suggerisce quindi al massimo una portata "convenzionale" di 3 l/h per metro nelle condizioni minime (14 metri) e inferiore per lunghezze maggiori. Non mi trova per nulla d'accordo.
Ultima modifica di arkanoid il mer giu 18, 2025 12:02, modificato 1 volta in totale.
redigere redigere redigere
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Il 9.5 non ammette un riscaldatore in vece del ricircolo, si chiama "Ricircolo" e avere una resistenza non ti esime dal rispetto del 9.5 la cui finalità è "evitare le conseguenze della stagnazione quali perdita di calore e rischio igenico". Non è conforme alla norma un cavo scaldante. Il ricircolo deve essere sempre realizzato, ad esclusione dei casi previsti (tra cui non c'è un riscaldatore del tubo).NicoF ha scritto: mer giu 18, 2025 11:23 Per garantire erogazione di ACS alla temperatura di progetto entro i 30s richiamati dal paragrafo 9.5 della 9182
Stiamo affrontando il caso in cui dal satellite all'utenza il contenuto è superiore a 3 litri e/o (in funzione del diametro dei tubi) l'erogazione alla temperatura di progetto richiede oltre 30 secondi. Con un tubo da 1/2" si parla di 14 metri
redigere redigere redigere
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
situazione che poi purtroppo peggiora significativamente con impiego di diametri maggioriarkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:51 Stiamo affrontando il caso in cui dal satellite all'utenza il contenuto è superiore a 3 litri e/o (in funzione del diametro dei tubi) l'erogazione alla temperatura di progetto richiede oltre 30 secondi. Con un tubo da 1/2" si parla di 14 metri
immagino che la distribuzione di un'abitazione abbastanza estesa sia spesso fatta almeno con un 26x3
- NoNickName
- Messaggi: 9445
- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Beh, c'è anche da domandarsi se chi l'ha scritto stava scherzando o faceva sul serio.arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:51 Il 9.5 non ammette un riscaldatore in vece del ricircolo, si chiama "Ricircolo" e avere una resistenza non ti esime dal rispetto del 9.5 la cui finalità è "evitare le conseguenze della stagnazione quali perdita di calore e rischio igenico".
La perdita di calore è maggiore con acqua stagnante o con acqua continuamente rinnovata?
Il rischio igienico è maggiore o minore a 42°C rispetto a 10°C? Perchè non ditemi che voi ricircolate a 60°C...
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Non per nulla scrivevo che ho visto fare ma che non condivido.arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:51Il 9.5 non ammette un riscaldatore in vece del ricircolo, si chiama "Ricircolo" e avere una resistenza non ti esime dal rispetto del 9.5 la cui finalità è "evitare le conseguenze della stagnazione quali perdita di calore e rischio igenico". Non è conforme alla norma un cavo scaldante. Il ricircolo deve essere sempre realizzato, ad esclusione dei casi previsti (tra cui non c'è un riscaldatore del tubo).NicoF ha scritto: mer giu 18, 2025 11:23 Per garantire erogazione di ACS alla temperatura di progetto entro i 30s richiamati dal paragrafo 9.5 della 9182
Stiamo affrontando il caso in cui dal satellite all'utenza il contenuto è superiore a 3 litri e/o (in funzione del diametro dei tubi) l'erogazione alla temperatura di progetto richiede oltre 30 secondi. Con un tubo da 1/2" si parla di 14 metri
In tal caso il cavo scaldante era per venire incontro all'esigenza della committenza di avere erogazione di acqua calda molto rapida
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
valvola di bypass differenziale in cima alla colonna.arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:48 E dove passa la portata restante? metti una autoflow sulla colonna per il delta?
Esatto. Con 60 l/h mi riporta di un aumento dell'incertezza della misura.arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:48 Il tecnico caleffi suggerisce quindi al massimo una portata "convenzionale" di 3 l/h per metro nelle condizioni minime (14 metri) e inferiore per lunghezze maggiori.
Edit: C'è da dire che i 3 l/h/m corrispondono ai 7 W/m che la 9182 suggerisce per applicazioni in cavedio, mentre all'interno dell'unità abitativa teoricamente tale valore è inferiore.
- NoNickName
- Messaggi: 9445
- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
In questa configurazione, con produzione istantanea di acs in stazione domestica, il costo del ricircolo è tutto a carico dell'unità immobiliare.


"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
se ho ben capito la soluzione Caleffi
loro non mettono il contatore sul ricircolo perchè con portate così basse darebbe una misura poco attendibile
al posto del secondo contatore mettono un autoflow (e anche questo preciso non è, ma avranno fatto i loro ragionamenti)
loro non mettono il contatore sul ricircolo perchè con portate così basse darebbe una misura poco attendibile
al posto del secondo contatore mettono un autoflow (e anche questo preciso non è, ma avranno fatto i loro ragionamenti)
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Hai un circuito con autoflow, la portata circolante è nota, la differenziale non mi è chiaro in che condizioni dovrebbe aprire.
@NNN siamo d'accordo che su questa tematica c'è taaaanto da discutere, ma la norma quella è anche con quell'errore concettuale sulle dispersioni (il riferimento chiaramente è al mantenimento della temperatura della rete, ma è scritto con i piedi).
Questa cosa nacque quando si pensava che avere la rete sopra a 50°C fosse sufficiente a contenere il rischio, ma in ogni caso il flussaggio è forse più importante della temperatura, l'acqua se si ferma fa molto danno e se hai un trattamento chimico ugualmente devi avere sempre circolazione.
Per me, la soluzione con scambiatore istantaneo nel satellite è potenzialmente la migliore, fatto salvo la manutenzione degli scambiatori, un trattamento acqua da fare senza dubbio e con quel metodo a mio avviso (ma è una posizione personale) si potrebbe ricadere nella casistica dei generatori per singola unità sotto i 35 kW senza accumulo e quindi potenzialmente evitare il ricircolo. Ti costa di più di gestione perchè hai il primario a temperatura maggiore, ma alla fine dei conti se isoli bene la colonna, non avendo circolazione in tutti i tubetti nei solai, non ci metto la mano sul fuoco che sia peggiorativo a livello di rendimento.
Ultima modifica di arkanoid il mer giu 18, 2025 18:24, modificato 1 volta in totale.
redigere redigere redigere
- NoNickName
- Messaggi: 9445
- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Le norme tecniche non sono cogenti, se si dimostra che si può far meglio altrimenti.arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 18:21 @NNN siamo d'accordo che su questa tematica c'è taaaanto da discutere, ma la norma quella è anche con quell'errore concettuale sulle dispersioni
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Nessuno si metterà mai a sbugiardare un ente di normazione in virtù del suo piccolo, in giudizio 99% soccombi.NoNickName ha scritto: mer giu 18, 2025 18:23 Le norme tecniche non sono cogenti, se si dimostra che si può far meglio altrimenti.
redigere redigere redigere
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
interventi all'interno dell'unità che mi comportano la chiusura delle adduzioni all'appartamento
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Se consideri portata aggiuntiva rispetto a quella delle autoflow, dove passa?
redigere redigere redigere
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Verissimo. Non solo: se concordo con il cliente di non applicare alcuna norma tecnica, va benissimo.Le norme tecniche non sono cogenti, se si dimostra che si può far meglio altrimenti.
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Poi il vecchio del quarto piano ha la polmonite, muore per legionellosi e tu vai in prigione. Cavoli, che approccio. Il tuo mancato rispetto per la normativa e la legislazione è deleterio per la categoria.
redigere redigere redigere
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Non ti sembra di esagerare?
Mica ho detto che non si devono rispettare le norme di sicurezza!
Ma che si possono non rispettare le stupide norme piene di errori che alcuni professionisti si ostinano a non analizzare con la dovuta attenzione, per mancanza di competenza, di responsabilità e capacità di confronto.
Che senso ha continuare il confronto con questi toni?
PS Ti risulta che ci siano tanti in prigione per la legionella?
Tra l'altro, mi risulta che talvolta si prende anche quando si è ricoverati all'ospedale. E che, quando è successo, questo non abbia mai portare in carcere i responsabili delle manutenzioni o il direttore dell'ospedale.
Mica ho detto che non si devono rispettare le norme di sicurezza!
Ma che si possono non rispettare le stupide norme piene di errori che alcuni professionisti si ostinano a non analizzare con la dovuta attenzione, per mancanza di competenza, di responsabilità e capacità di confronto.
Che senso ha continuare il confronto con questi toni?
PS Ti risulta che ci siano tanti in prigione per la legionella?
Tra l'altro, mi risulta che talvolta si prende anche quando si è ricoverati all'ospedale. E che, quando è successo, questo non abbia mai portare in carcere i responsabili delle manutenzioni o il direttore dell'ospedale.
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Stai sostenendo che le linee guida contro la legionellosi non trattano una tematica di sicurezza? I toni fuori luogo sono i tuoi che sostieni che sia corretto non applicare le norme, per cui ti invito a non partecipare alla discussione se il tuo contributo deve essere questo.
redigere redigere redigere
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
AScusa, ma per avere acs pronta subito devi avere SEMRPE circolazionearkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 18:21 Per me, la soluzione con scambiatore istantaneo nel satellite è potenzialmente la migliore,
Ti costa di più di gestione perchè hai il primario a temperatura maggiore, ma alla fine dei conti se isoli bene la colonna, non avendo circolazione in tutti i tubetti nei solai,
E poi un po' dura la produzione così con le pdc perchè ti servirebbero potenze importanti.
Soluzione forse furba è avere un bollitore per ogni unità (dentro o sul vano scala) e non è detto che sia un bolltore di acs.
Allora ti eviti, forse, il ricircolo
Per_Corsi su LEGGE 10 + bozza DM REQUISITI minimi, Termotecnica, VMC, Ponti termici https://www.paolosavoia.com/corso-online
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Ti serve capacità termica non potenza (capiamoci, ti servono tutte e due e le bilanci), puoi usare un puffer tecnico in centrale come nel caso dei produttori istantanei in centrale, solo che hai la rete tra scambio e accumulo. Più che altro devi avere produzione a non meno di 50°C anche perchè gli scambiatori dei satelliti sono piccoli. Chiaramente il montante deve essere sempre in circolazione, come è nel caso del montante non tecnico ma sanitario con ricircolo. Devo pensare all'utilità di avere un bollitore di acqua tecnica per ogni satellite, per ora mi sfugge ma sarà perchè non ci ho mai messo la testa. Se metti un accumulo lato ACS anche privato devi fare il ricircolo (a meno di non essere nel caso in cui hai poco tubo).
Forse così dicevo si può equiparare la soluzione a quella con produzione istantanea per singolo appartamento senza accumulo, che non richiede ricircolo a prescindere dalla lunghezza della tubazione dal generatore all'utenza.
Forse così dicevo si può equiparare la soluzione a quella con produzione istantanea per singolo appartamento senza accumulo, che non richiede ricircolo a prescindere dalla lunghezza della tubazione dal generatore all'utenza.
redigere redigere redigere
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Si cwerto, se usi un accumulo tecnico ci sta , ma deve essere a temperatura bella alta (>55°C) perchè le superfici di scambio di quei produttorini sono piccolearkanoid ha scritto: gio giu 19, 2025 11:22 Ti serve capacità termica non potenza (capiamoci, ti servono tutte e due e le bilanci), puoi usare un puffer tecnico in centrale come nel caso dei produttori istantanei in centrale, solo che hai la rete tra scambio e accumulo. Più che altro devi avere produzione a non meno di 50°C anche perchè gli scambiatori dei satelliti sono piccoli. Chiaramente il montante deve essere sempre in circolazione, come è nel caso del montante non tecnico ma sanitario con ricircolo. Devo pensare all'utilità di avere un bollitore di acqua tecnica per ogni satellite, per ora mi sfugge ma sarà perchè non ci ho mai messo la testa. Se metti un accumulo lato ACS anche privato devi fare il ricircolo (a meno di non essere nel caso in cui hai poco tubo).
Forse così dicevo si può equiparare la soluzione a quella con produzione istantanea per singolo appartamento senza accumulo, che non richiede ricircolo a prescindere dalla lunghezza della tubazione dal generatore all'utenza.
Io dicevo di avere 1 bollitore per ogni u.i. e il ricircolo lo si fa ma è "suo"
Per_Corsi su LEGGE 10 + bozza DM REQUISITI minimi, Termotecnica, VMC, Ponti termici https://www.paolosavoia.com/corso-online
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Non sto sostenendo "che le linee guida contro la legionellosi non trattano una tematica di sicurezza".arkanoid ha scritto: gio giu 19, 2025 10:45 Stai sostenendo che le linee guida contro la legionellosi non trattano una tematica di sicurezza? I toni fuori luogo sono i tuoi che sostieni che sia corretto non applicare le norme, per cui ti invito a non partecipare alla discussione se il tuo contributo deve essere questo.
Ma sono d'accordo con NNN che "Le norme tecniche non sono cogenti, se si dimostra che si può far meglio altrimenti."
Inoltre:
. di norme tecniche con errori macroscopici ce ne sono a sufficienza
. posso applicare anche le norme tecniche di Zanzibar, se le ritengo migliori delle norme tecniche italiane o europee
. posso applicare le indicazioni del cliente, se lui è d'accordo e io, da tecnico, le reputo fattibili.
Mica voglio disattendere le norme di sicurezza!
Stop.
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Giusto ora ho ricevuto un invito ad un Workshop sul Bureau of Indian Standards (BIS).
Magari hanno scritto delle regole tecniche non stupide?
Magari hanno scritto delle regole tecniche non stupide?
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
E' sicuramente un'alternativa percorribile secondo me per gestire la contabilizzazione in modo corretto.SuperP ha scritto: gio giu 19, 2025 11:46 Si cwerto, se usi un accumulo tecnico ci sta , ma deve essere a temperatura bella alta (>55°C) perchè le superfici di scambio di quei produttorini sono piccole
Io dicevo di avere 1 bollitore per ogni u.i. e il ricircolo lo si fa ma è "suo"
redigere redigere redigere
-
- Messaggi: 5799
- Iscritto il: mar dic 30, 2008 17:13
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Lo sconsiglio in quanto energeticamente è darsi delle mazzate sui maroni e io me le sono già date.SuperP ha scritto: gio giu 19, 2025 10:53
AScusa, ma per avere acs pronta subito devi avere SEMRPE circolazione
E poi un po' dura la produzione così con le pdc perchè ti servirebbero potenze importanti.
Soluzione forse furba è avere un bollitore per ogni unità (dentro o sul vano scala) e non è detto che sia un bolltore di acs.
Allora ti eviti, forse, il ricircolo
Tom Bishop
- NoNickName
- Messaggi: 9445
- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Se lui ha la polmonite, non è colpa tua.arkanoid ha scritto: gio giu 19, 2025 10:09 Poi il vecchio del quarto piano ha la polmonite, muore per legionellosi e tu vai in prigione. Cavoli, che approccio. Il tuo mancato rispetto per la normativa e la legislazione è deleterio per la categoria.
Altrimenti chiunque prenda la tosse diventa colpa del progettista termotecnico.
E poi lo dicevo già a Ronin: basta con questa storia della legionellosi.
In Italia ci sono 400 morti di legionella all'anno, contro i 94000 tabagisti.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”