contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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ponca
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contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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ho una villa bifamiliare con impianto centralizzato

in centrale ho un bollitore per ACS da cui si staccano le adduzioni di ACS alle 2 unità abitative con i relativi ricircoli

esiste un modo per contabilizzare correttamente i consumi per ACS?

posso mettere 2 contatori sulla mandata dell'ACS
il problema sono i ricircoli
l'unica possibilità è misurare/stimare la portata dei ricircoli e sottrarre questa ai consumi rilevati dai contatori
arkanoid
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 11:09 esiste un modo per contabilizzare correttamente i consumi per ACS?
Se l'acs la fatturi a m3, il costo del m3 di acqua calda dovrà tenere conto dell'energia spesa per i ricircoli.
E non li contabilizzi, basta contabilizzare l'energia a monte dell'acs.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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NoNickName ha scritto: mar giu 17, 2025 12:06
ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 11:09 esiste un modo per contabilizzare correttamente i consumi per ACS?
Se l'acs la fatturi a m3, il costo del m3 di acqua calda dovrà tenere conto dell'energia spesa per i ricircoli.
E non li contabilizzi, basta contabilizzare l'energia a monte dell'acs.
sulla mandata dell'acs ho un contatore volumetrico che, in presenza di ricircolo, non rileva i mc consumati ma la somma dei mc consumati e ricircolati
al valore letto deve essere sottratta la portata del ricircolo

ci sono 2 modi penso
1- stimare/misurare la portata del ricircolo e sottrarla dai mc del contatore acs
2- mettere un contatore su mandata acs e un contatore sul ricircolo

oviamente dando per scontato che il ricircolo debba essere esteso all'interno dell'abitazione e non fermarsi al contatore sul vano scala
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 12:55 sulla mandata dell'acs ho un contatore volumetrico che, in presenza di ricircolo, non rileva i mc consumati ma la somma dei mc consumati e ricircolati
al valore letto deve essere sottratta la portata del ricircolo
Eh, no.
Devi mettere tre volumetrici, uno all'ingresso dell'acqua potabile, per misurare l'acqua fredda, gli altri due per misurare l'acqua calda dopo il ritorno dei ricircoli. Oppure 4 volumetrici, due per la calda e due per la fredda. Se proprio vuoi esagerare.
Così facendo misuri solo i m3 consumati, separati per fredda e calda.
L'energia che serve per scaldare il bollitore e il ricircolo sarà suddivisa per i m3 di acqua calda consumata... Ovviamente così facendo trasformi volontario il consumo del ricircolo, che è involontario, ma poco male alla fine, tanto sono due appartamenti.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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Tanto per intenderci il ritorno del ricircolo deve essere a monte del volumetrico

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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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NoNickName ha scritto: mar giu 17, 2025 13:21 Tanto per intenderci il ritorno del ricircolo deve essere a monte del volumetrico

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Certo se è così nessun problema.
Mi chiedevo come gestire/risolvere una situazione in cui il ricircolo debba necessariamente proseguire fino alle utenze.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da ponca »

https://www.caleffi.com/it-it/prodotti/ ... s-presenza

Caleffi propone questa soluzione ad esempio (contatore sul ricircolo)
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da L'Enzo »

si può fare come dite, ma l'unico sistema a prova di contestazione è aggiungere un ulteriore contatore acqua calda a valle dello stacco del ricircolo.
Poi per differenza tra contatore centrale termica e/o contatore appartamento si stima il consumo acs decurtato del ricircolo
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 13:46 Mi chiedevo come gestire/risolvere una situazione in cui il ricircolo debba necessariamente proseguire fino alle utenze.
Si mettono i cosiddetti VITONI sulle utenze. Rubinetti coassiali da mettere nei bagni a monte dei sanitari.

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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da NicoF »

ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 13:58 https://www.caleffi.com/it-it/prodotti/ ... s-presenza

Caleffi propone questa soluzione ad esempio (contatore sul ricircolo)
Anche Rehom ha a catalogo tale soluzioni, e anzi a proposito del doppio contatore in una loro guida di presentazione prodotti scrivono:
Doppio contatore ACS e Ricircolo
Questa soluzione rappresenta la soluzione peggiore in termini di funzionalità e benefici a causa della presenza del doppio contalitri.
La presenza di un doppio strumento di contabilizzazione raddoppia l’errore di misura senza considerare che il contalitri di ricircolo lavorerebbe a portate molto inferiori rispetto al valore nominale aumentando il proprio errore di misura.
NicoF
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da NicoF »

In alternativa ho visto contabilizzare solo ACS e poi stendere cavo scaldante fino al collettore interno all'unità.
Non condivido come scelta, ma tant'é.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da ponca »

NicoF ha scritto: mar giu 17, 2025 17:51 Anche Rehom ha a catalogo tale soluzioni, e anzi a proposito del doppio contatore in una loro guida di presentazione prodotti scrivono:
Doppio contatore ACS e Ricircolo
Questa soluzione rappresenta la soluzione peggiore in termini di funzionalità e benefici a causa della presenza del doppio contalitri.
La presenza di un doppio strumento di contabilizzazione raddoppia l’errore di misura senza considerare che il contalitri di ricircolo lavorerebbe a portate molto inferiori rispetto al valore nominale aumentando il proprio errore di misura.
potresti gentilmente indicarmi il link alla pagina dove scrivono questo?
grazie
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da arkanoid »

NicoF ha scritto: mar giu 17, 2025 17:53 In alternativa ho visto contabilizzare solo ACS e poi stendere cavo scaldante fino al collettore interno all'unità.
Non condivido come scelta, ma tant'é.
a che pro?
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da boba74 »

Io ho sempre visto fare:
-Ricircolo solo condominiale (finisce all'ingresso della singola UI)
-Contatore volumetrico ACS interno alla singola UI (quindi contabilizza solo i litri effettivamente prelevati, non quelli ricircolati)
-Contacalorie sulla linea di alimentazione del bollitore ACS in centrale
In questo modo le calorie totali sono effettive (perchè tengono conto di tutte le dispersioni energetiche della rete, compreso il ricircolo.
A questo punto diventa un problema di ripartizione, ma non vai a ripartire i litri di ACS consumati (o meglio, li conti come insieme a quelli di acqua fredda) mentre è l'energia per produrre ACS che va poi ripartita in proporzione ai litri di ACS (così come il riscaldamento viene ripartito in proporzione ai ripartitori o ai contacalorie).
Le dispersioni del ricircolo e delle dorsali sono considerate come consumi involontari (e ripartiti ad esempio in base ai millesimi).
Generalmente se abbiamo più appartamenti non ha molto senso portare i ricircoli fino alle utenze più lontane, ci si complica la vita, a meno che non parliamo di villette su 2 piani... :roll:
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da arkanoid »

Posso essere d'accordo, ma non è questione di senso, ma di rispetto normativo, sia per il ricircolo in sè (litri dall'ultimo stacco) sia per il trattamento antilegionella che richiede flussaggio della rete qualsiasi esso sia.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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boba74 ha scritto: mer giu 18, 2025 08:57 Le dispersioni del ricircolo e delle dorsali sono considerate come consumi involontari (e ripartiti ad esempio in base ai millesimi).
Generalmente se abbiamo più appartamenti non ha molto senso portare i ricircoli fino alle utenze più lontane, ci si complica la vita, a meno che non parliamo di villette su 2 piani... :roll:
Condivido tutto, ma sembra che la situazione specifica sia differente dall'ideale. Ponca dice che il ricircolo arriva fino alle utenze.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da ponca »

boba74 ha scritto: mer giu 18, 2025 08:57
Generalmente se abbiamo più appartamenti non ha molto senso portare i ricircoli fino alle utenze più lontane, ci si complica la vita, a meno che non parliamo di villette su 2 piani... :roll:
esatto, anche io ho sempre fatto e visto fare come dici te
ma nel caso specifico avrei un impianto centralizzato a servizio di una bifamiliare, ciascuna villetta è su 2 piani e con più servizi igienici
il ricircolo deve necessariamente arrivare ai WC altrimenti i tempi di attesa per l'ACS sarebbero troppo lunghi
oltre alla questione dei flussaggi
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da Termotek »

Giusto per info, questa è la soluzione di Caleffi applicata (estratto da loro webinar dedicato).
Con autoflow e contabilizzatore con opzione apposita in modo da avere dati corretti.

https://www.youtube.com/watch?v=T1COmOmUw1Q&t=3195s

Dal minuto 52 spiegano il funzionamento e la loro logica.
Allegati
Immagine 2025-06-15 193019.jpg
Immagine 2025-06-15 193019.jpg (90.01 KiB) Visto 259 volte
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da arkanoid »

Il ricircolo però "storicamente" si tara sui 5-6 l/h per metro di sviluppo. 60 l/h sono pochini, nel caso di necessità di contabilizzazione c'è uno sviluppo maggiore di una decina di metri. Se c'è ad esempio una palazzina con 10 appartamenti, hai solo 600 l/h di ricircolo che sono veramente pochissimi.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da ponca »

in pratica l'elettronica a corredo del contatore sottrae alla portata rilevata
una portata impostata a 40 o 60 lt/h
poi un autoflow dovrebbe stabilizzare la portata del ricircolo su questo valore

è l'unica soluzione percorribile a mio parere
poi certo se il ricircolo viene acceso solo 12H o è controllato da un termostato il discorso cambia
NicoF
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da NicoF »

arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 08:03
NicoF ha scritto: mar giu 17, 2025 17:53 In alternativa ho visto contabilizzare solo ACS e poi stendere cavo scaldante fino al collettore interno all'unità.
Non condivido come scelta, ma tant'é.
a che pro?
Per garantire erogazione di ACS alla temperatura di progetto entro i 30s richiamati dal paragrafo 9.5 della 9182
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da NicoF »

arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 10:06 Se c'è ad esempio una palazzina con 10 appartamenti, hai solo 600 l/h di ricircolo che sono veramente pochissimi.
Io sommo le due portate:
40 l/h (il tecnico Caleffi di zona mi suggerisce di rimanere su 40 e non 60 l/h) a valle delle contabilizzazioni
+
7 W/m (11 in centrale) per la rete a monte delle contabilizzazioni
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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E dove passa la portata restante? metti una autoflow sulla colonna per il delta? Il tecnico caleffi suggerisce quindi al massimo una portata "convenzionale" di 3 l/h per metro nelle condizioni minime (14 metri) e inferiore per lunghezze maggiori. Non mi trova per nulla d'accordo.
Ultima modifica di arkanoid il mer giu 18, 2025 12:02, modificato 1 volta in totale.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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NicoF ha scritto: mer giu 18, 2025 11:23 Per garantire erogazione di ACS alla temperatura di progetto entro i 30s richiamati dal paragrafo 9.5 della 9182
Il 9.5 non ammette un riscaldatore in vece del ricircolo, si chiama "Ricircolo" e avere una resistenza non ti esime dal rispetto del 9.5 la cui finalità è "evitare le conseguenze della stagnazione quali perdita di calore e rischio igenico". Non è conforme alla norma un cavo scaldante. Il ricircolo deve essere sempre realizzato, ad esclusione dei casi previsti (tra cui non c'è un riscaldatore del tubo).
Stiamo affrontando il caso in cui dal satellite all'utenza il contenuto è superiore a 3 litri e/o (in funzione del diametro dei tubi) l'erogazione alla temperatura di progetto richiede oltre 30 secondi. Con un tubo da 1/2" si parla di 14 metri
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da ponca »

arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:51 Stiamo affrontando il caso in cui dal satellite all'utenza il contenuto è superiore a 3 litri e/o (in funzione del diametro dei tubi) l'erogazione alla temperatura di progetto richiede oltre 30 secondi. Con un tubo da 1/2" si parla di 14 metri
situazione che poi purtroppo peggiora significativamente con impiego di diametri maggiori
immagino che la distribuzione di un'abitazione abbastanza estesa sia spesso fatta almeno con un 26x3
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:51 Il 9.5 non ammette un riscaldatore in vece del ricircolo, si chiama "Ricircolo" e avere una resistenza non ti esime dal rispetto del 9.5 la cui finalità è "evitare le conseguenze della stagnazione quali perdita di calore e rischio igenico".
Beh, c'è anche da domandarsi se chi l'ha scritto stava scherzando o faceva sul serio.
La perdita di calore è maggiore con acqua stagnante o con acqua continuamente rinnovata?
Il rischio igienico è maggiore o minore a 42°C rispetto a 10°C? Perchè non ditemi che voi ricircolate a 60°C...
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da NicoF »

arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:51
NicoF ha scritto: mer giu 18, 2025 11:23 Per garantire erogazione di ACS alla temperatura di progetto entro i 30s richiamati dal paragrafo 9.5 della 9182
Il 9.5 non ammette un riscaldatore in vece del ricircolo, si chiama "Ricircolo" e avere una resistenza non ti esime dal rispetto del 9.5 la cui finalità è "evitare le conseguenze della stagnazione quali perdita di calore e rischio igenico". Non è conforme alla norma un cavo scaldante. Il ricircolo deve essere sempre realizzato, ad esclusione dei casi previsti (tra cui non c'è un riscaldatore del tubo).
Stiamo affrontando il caso in cui dal satellite all'utenza il contenuto è superiore a 3 litri e/o (in funzione del diametro dei tubi) l'erogazione alla temperatura di progetto richiede oltre 30 secondi. Con un tubo da 1/2" si parla di 14 metri
Non per nulla scrivevo che ho visto fare ma che non condivido.
In tal caso il cavo scaldante era per venire incontro all'esigenza della committenza di avere erogazione di acqua calda molto rapida
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da NicoF »

arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:48 E dove passa la portata restante? metti una autoflow sulla colonna per il delta?
valvola di bypass differenziale in cima alla colonna.
arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:48 Il tecnico caleffi suggerisce quindi al massimo una portata "convenzionale" di 3 l/h per metro nelle condizioni minime (14 metri) e inferiore per lunghezze maggiori.
Esatto. Con 60 l/h mi riporta di un aumento dell'incertezza della misura.

Edit: C'è da dire che i 3 l/h/m corrispondono ai 7 W/m che la 9182 suggerisce per applicazioni in cavedio, mentre all'interno dell'unità abitativa teoricamente tale valore è inferiore.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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In questa configurazione, con produzione istantanea di acs in stazione domestica, il costo del ricircolo è tutto a carico dell'unità immobiliare.

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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da ponca »

se ho ben capito la soluzione Caleffi
loro non mettono il contatore sul ricircolo perchè con portate così basse darebbe una misura poco attendibile
al posto del secondo contatore mettono un autoflow (e anche questo preciso non è, ma avranno fatto i loro ragionamenti)
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

Messaggio da arkanoid »

NicoF ha scritto: mer giu 18, 2025 14:38 valvola di bypass differenziale in cima alla colonna.
Hai un circuito con autoflow, la portata circolante è nota, la differenziale non mi è chiaro in che condizioni dovrebbe aprire.
@NNN siamo d'accordo che su questa tematica c'è taaaanto da discutere, ma la norma quella è anche con quell'errore concettuale sulle dispersioni (il riferimento chiaramente è al mantenimento della temperatura della rete, ma è scritto con i piedi).
Questa cosa nacque quando si pensava che avere la rete sopra a 50°C fosse sufficiente a contenere il rischio, ma in ogni caso il flussaggio è forse più importante della temperatura, l'acqua se si ferma fa molto danno e se hai un trattamento chimico ugualmente devi avere sempre circolazione.
Per me, la soluzione con scambiatore istantaneo nel satellite è potenzialmente la migliore, fatto salvo la manutenzione degli scambiatori, un trattamento acqua da fare senza dubbio e con quel metodo a mio avviso (ma è una posizione personale) si potrebbe ricadere nella casistica dei generatori per singola unità sotto i 35 kW senza accumulo e quindi potenzialmente evitare il ricircolo. Ti costa di più di gestione perchè hai il primario a temperatura maggiore, ma alla fine dei conti se isoli bene la colonna, non avendo circolazione in tutti i tubetti nei solai, non ci metto la mano sul fuoco che sia peggiorativo a livello di rendimento.
Ultima modifica di arkanoid il mer giu 18, 2025 18:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 18:21 @NNN siamo d'accordo che su questa tematica c'è taaaanto da discutere, ma la norma quella è anche con quell'errore concettuale sulle dispersioni
Le norme tecniche non sono cogenti, se si dimostra che si può far meglio altrimenti.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo

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NoNickName ha scritto: mer giu 18, 2025 18:23 Le norme tecniche non sono cogenti, se si dimostra che si può far meglio altrimenti.
Nessuno si metterà mai a sbugiardare un ente di normazione in virtù del suo piccolo, in giudizio 99% soccombi.
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