contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
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contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
ho una villa bifamiliare con impianto centralizzato
in centrale ho un bollitore per ACS da cui si staccano le adduzioni di ACS alle 2 unità abitative con i relativi ricircoli
esiste un modo per contabilizzare correttamente i consumi per ACS?
posso mettere 2 contatori sulla mandata dell'ACS
il problema sono i ricircoli
l'unica possibilità è misurare/stimare la portata dei ricircoli e sottrarre questa ai consumi rilevati dai contatori
in centrale ho un bollitore per ACS da cui si staccano le adduzioni di ACS alle 2 unità abitative con i relativi ricircoli
esiste un modo per contabilizzare correttamente i consumi per ACS?
posso mettere 2 contatori sulla mandata dell'ACS
il problema sono i ricircoli
l'unica possibilità è misurare/stimare la portata dei ricircoli e sottrarre questa ai consumi rilevati dai contatori
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Se l'acs la fatturi a m3, il costo del m3 di acqua calda dovrà tenere conto dell'energia spesa per i ricircoli.ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 11:09 esiste un modo per contabilizzare correttamente i consumi per ACS?
E non li contabilizzi, basta contabilizzare l'energia a monte dell'acs.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
sulla mandata dell'acs ho un contatore volumetrico che, in presenza di ricircolo, non rileva i mc consumati ma la somma dei mc consumati e ricircolatiNoNickName ha scritto: mar giu 17, 2025 12:06Se l'acs la fatturi a m3, il costo del m3 di acqua calda dovrà tenere conto dell'energia spesa per i ricircoli.ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 11:09 esiste un modo per contabilizzare correttamente i consumi per ACS?
E non li contabilizzi, basta contabilizzare l'energia a monte dell'acs.
al valore letto deve essere sottratta la portata del ricircolo
ci sono 2 modi penso
1- stimare/misurare la portata del ricircolo e sottrarla dai mc del contatore acs
2- mettere un contatore su mandata acs e un contatore sul ricircolo
oviamente dando per scontato che il ricircolo debba essere esteso all'interno dell'abitazione e non fermarsi al contatore sul vano scala
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Eh, no.ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 12:55 sulla mandata dell'acs ho un contatore volumetrico che, in presenza di ricircolo, non rileva i mc consumati ma la somma dei mc consumati e ricircolati
al valore letto deve essere sottratta la portata del ricircolo
Devi mettere tre volumetrici, uno all'ingresso dell'acqua potabile, per misurare l'acqua fredda, gli altri due per misurare l'acqua calda dopo il ritorno dei ricircoli. Oppure 4 volumetrici, due per la calda e due per la fredda. Se proprio vuoi esagerare.
Così facendo misuri solo i m3 consumati, separati per fredda e calda.
L'energia che serve per scaldare il bollitore e il ricircolo sarà suddivisa per i m3 di acqua calda consumata... Ovviamente così facendo trasformi volontario il consumo del ricircolo, che è involontario, ma poco male alla fine, tanto sono due appartamenti.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Tanto per intenderci il ritorno del ricircolo deve essere a monte del volumetrico


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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Certo se è così nessun problema.NoNickName ha scritto: mar giu 17, 2025 13:21 Tanto per intenderci il ritorno del ricircolo deve essere a monte del volumetrico
![]()
Mi chiedevo come gestire/risolvere una situazione in cui il ricircolo debba necessariamente proseguire fino alle utenze.
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
https://www.caleffi.com/it-it/prodotti/ ... s-presenza
Caleffi propone questa soluzione ad esempio (contatore sul ricircolo)
Caleffi propone questa soluzione ad esempio (contatore sul ricircolo)
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
si può fare come dite, ma l'unico sistema a prova di contestazione è aggiungere un ulteriore contatore acqua calda a valle dello stacco del ricircolo.
Poi per differenza tra contatore centrale termica e/o contatore appartamento si stima il consumo acs decurtato del ricircolo
Poi per differenza tra contatore centrale termica e/o contatore appartamento si stima il consumo acs decurtato del ricircolo
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Si mettono i cosiddetti VITONI sulle utenze. Rubinetti coassiali da mettere nei bagni a monte dei sanitari.ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 13:46 Mi chiedevo come gestire/risolvere una situazione in cui il ricircolo debba necessariamente proseguire fino alle utenze.

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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Anche Rehom ha a catalogo tale soluzioni, e anzi a proposito del doppio contatore in una loro guida di presentazione prodotti scrivono:ponca ha scritto: mar giu 17, 2025 13:58 https://www.caleffi.com/it-it/prodotti/ ... s-presenza
Caleffi propone questa soluzione ad esempio (contatore sul ricircolo)
Doppio contatore ACS e Ricircolo
Questa soluzione rappresenta la soluzione peggiore in termini di funzionalità e benefici a causa della presenza del doppio contalitri.
La presenza di un doppio strumento di contabilizzazione raddoppia l’errore di misura senza considerare che il contalitri di ricircolo lavorerebbe a portate molto inferiori rispetto al valore nominale aumentando il proprio errore di misura.
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
In alternativa ho visto contabilizzare solo ACS e poi stendere cavo scaldante fino al collettore interno all'unità.
Non condivido come scelta, ma tant'é.
Non condivido come scelta, ma tant'é.
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
potresti gentilmente indicarmi il link alla pagina dove scrivono questo?NicoF ha scritto: mar giu 17, 2025 17:51 Anche Rehom ha a catalogo tale soluzioni, e anzi a proposito del doppio contatore in una loro guida di presentazione prodotti scrivono:Doppio contatore ACS e Ricircolo
Questa soluzione rappresenta la soluzione peggiore in termini di funzionalità e benefici a causa della presenza del doppio contalitri.
La presenza di un doppio strumento di contabilizzazione raddoppia l’errore di misura senza considerare che il contalitri di ricircolo lavorerebbe a portate molto inferiori rispetto al valore nominale aumentando il proprio errore di misura.
grazie
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
a che pro?NicoF ha scritto: mar giu 17, 2025 17:53 In alternativa ho visto contabilizzare solo ACS e poi stendere cavo scaldante fino al collettore interno all'unità.
Non condivido come scelta, ma tant'é.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Io ho sempre visto fare:
-Ricircolo solo condominiale (finisce all'ingresso della singola UI)
-Contatore volumetrico ACS interno alla singola UI (quindi contabilizza solo i litri effettivamente prelevati, non quelli ricircolati)
-Contacalorie sulla linea di alimentazione del bollitore ACS in centrale
In questo modo le calorie totali sono effettive (perchè tengono conto di tutte le dispersioni energetiche della rete, compreso il ricircolo.
A questo punto diventa un problema di ripartizione, ma non vai a ripartire i litri di ACS consumati (o meglio, li conti come insieme a quelli di acqua fredda) mentre è l'energia per produrre ACS che va poi ripartita in proporzione ai litri di ACS (così come il riscaldamento viene ripartito in proporzione ai ripartitori o ai contacalorie).
Le dispersioni del ricircolo e delle dorsali sono considerate come consumi involontari (e ripartiti ad esempio in base ai millesimi).
Generalmente se abbiamo più appartamenti non ha molto senso portare i ricircoli fino alle utenze più lontane, ci si complica la vita, a meno che non parliamo di villette su 2 piani...
-Ricircolo solo condominiale (finisce all'ingresso della singola UI)
-Contatore volumetrico ACS interno alla singola UI (quindi contabilizza solo i litri effettivamente prelevati, non quelli ricircolati)
-Contacalorie sulla linea di alimentazione del bollitore ACS in centrale
In questo modo le calorie totali sono effettive (perchè tengono conto di tutte le dispersioni energetiche della rete, compreso il ricircolo.
A questo punto diventa un problema di ripartizione, ma non vai a ripartire i litri di ACS consumati (o meglio, li conti come insieme a quelli di acqua fredda) mentre è l'energia per produrre ACS che va poi ripartita in proporzione ai litri di ACS (così come il riscaldamento viene ripartito in proporzione ai ripartitori o ai contacalorie).
Le dispersioni del ricircolo e delle dorsali sono considerate come consumi involontari (e ripartiti ad esempio in base ai millesimi).
Generalmente se abbiamo più appartamenti non ha molto senso portare i ricircoli fino alle utenze più lontane, ci si complica la vita, a meno che non parliamo di villette su 2 piani...

Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Posso essere d'accordo, ma non è questione di senso, ma di rispetto normativo, sia per il ricircolo in sè (litri dall'ultimo stacco) sia per il trattamento antilegionella che richiede flussaggio della rete qualsiasi esso sia.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Condivido tutto, ma sembra che la situazione specifica sia differente dall'ideale. Ponca dice che il ricircolo arriva fino alle utenze.boba74 ha scritto: mer giu 18, 2025 08:57 Le dispersioni del ricircolo e delle dorsali sono considerate come consumi involontari (e ripartiti ad esempio in base ai millesimi).
Generalmente se abbiamo più appartamenti non ha molto senso portare i ricircoli fino alle utenze più lontane, ci si complica la vita, a meno che non parliamo di villette su 2 piani...![]()
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
esatto, anche io ho sempre fatto e visto fare come dici teboba74 ha scritto: mer giu 18, 2025 08:57
Generalmente se abbiamo più appartamenti non ha molto senso portare i ricircoli fino alle utenze più lontane, ci si complica la vita, a meno che non parliamo di villette su 2 piani...![]()
ma nel caso specifico avrei un impianto centralizzato a servizio di una bifamiliare, ciascuna villetta è su 2 piani e con più servizi igienici
il ricircolo deve necessariamente arrivare ai WC altrimenti i tempi di attesa per l'ACS sarebbero troppo lunghi
oltre alla questione dei flussaggi
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Giusto per info, questa è la soluzione di Caleffi applicata (estratto da loro webinar dedicato).
Con autoflow e contabilizzatore con opzione apposita in modo da avere dati corretti.
https://www.youtube.com/watch?v=T1COmOmUw1Q&t=3195s
Dal minuto 52 spiegano il funzionamento e la loro logica.
Con autoflow e contabilizzatore con opzione apposita in modo da avere dati corretti.
https://www.youtube.com/watch?v=T1COmOmUw1Q&t=3195s
Dal minuto 52 spiegano il funzionamento e la loro logica.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Il ricircolo però "storicamente" si tara sui 5-6 l/h per metro di sviluppo. 60 l/h sono pochini, nel caso di necessità di contabilizzazione c'è uno sviluppo maggiore di una decina di metri. Se c'è ad esempio una palazzina con 10 appartamenti, hai solo 600 l/h di ricircolo che sono veramente pochissimi.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
in pratica l'elettronica a corredo del contatore sottrae alla portata rilevata
una portata impostata a 40 o 60 lt/h
poi un autoflow dovrebbe stabilizzare la portata del ricircolo su questo valore
è l'unica soluzione percorribile a mio parere
poi certo se il ricircolo viene acceso solo 12H o è controllato da un termostato il discorso cambia
una portata impostata a 40 o 60 lt/h
poi un autoflow dovrebbe stabilizzare la portata del ricircolo su questo valore
è l'unica soluzione percorribile a mio parere
poi certo se il ricircolo viene acceso solo 12H o è controllato da un termostato il discorso cambia
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Per garantire erogazione di ACS alla temperatura di progetto entro i 30s richiamati dal paragrafo 9.5 della 9182
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Io sommo le due portate:arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 10:06 Se c'è ad esempio una palazzina con 10 appartamenti, hai solo 600 l/h di ricircolo che sono veramente pochissimi.
40 l/h (il tecnico Caleffi di zona mi suggerisce di rimanere su 40 e non 60 l/h) a valle delle contabilizzazioni
+
7 W/m (11 in centrale) per la rete a monte delle contabilizzazioni
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
E dove passa la portata restante? metti una autoflow sulla colonna per il delta? Il tecnico caleffi suggerisce quindi al massimo una portata "convenzionale" di 3 l/h per metro nelle condizioni minime (14 metri) e inferiore per lunghezze maggiori. Non mi trova per nulla d'accordo.
Ultima modifica di arkanoid il mer giu 18, 2025 12:02, modificato 1 volta in totale.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Il 9.5 non ammette un riscaldatore in vece del ricircolo, si chiama "Ricircolo" e avere una resistenza non ti esime dal rispetto del 9.5 la cui finalità è "evitare le conseguenze della stagnazione quali perdita di calore e rischio igenico". Non è conforme alla norma un cavo scaldante. Il ricircolo deve essere sempre realizzato, ad esclusione dei casi previsti (tra cui non c'è un riscaldatore del tubo).NicoF ha scritto: mer giu 18, 2025 11:23 Per garantire erogazione di ACS alla temperatura di progetto entro i 30s richiamati dal paragrafo 9.5 della 9182
Stiamo affrontando il caso in cui dal satellite all'utenza il contenuto è superiore a 3 litri e/o (in funzione del diametro dei tubi) l'erogazione alla temperatura di progetto richiede oltre 30 secondi. Con un tubo da 1/2" si parla di 14 metri
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
situazione che poi purtroppo peggiora significativamente con impiego di diametri maggioriarkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:51 Stiamo affrontando il caso in cui dal satellite all'utenza il contenuto è superiore a 3 litri e/o (in funzione del diametro dei tubi) l'erogazione alla temperatura di progetto richiede oltre 30 secondi. Con un tubo da 1/2" si parla di 14 metri
immagino che la distribuzione di un'abitazione abbastanza estesa sia spesso fatta almeno con un 26x3
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Beh, c'è anche da domandarsi se chi l'ha scritto stava scherzando o faceva sul serio.arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:51 Il 9.5 non ammette un riscaldatore in vece del ricircolo, si chiama "Ricircolo" e avere una resistenza non ti esime dal rispetto del 9.5 la cui finalità è "evitare le conseguenze della stagnazione quali perdita di calore e rischio igenico".
La perdita di calore è maggiore con acqua stagnante o con acqua continuamente rinnovata?
Il rischio igienico è maggiore o minore a 42°C rispetto a 10°C? Perchè non ditemi che voi ricircolate a 60°C...
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
Non per nulla scrivevo che ho visto fare ma che non condivido.arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:51Il 9.5 non ammette un riscaldatore in vece del ricircolo, si chiama "Ricircolo" e avere una resistenza non ti esime dal rispetto del 9.5 la cui finalità è "evitare le conseguenze della stagnazione quali perdita di calore e rischio igenico". Non è conforme alla norma un cavo scaldante. Il ricircolo deve essere sempre realizzato, ad esclusione dei casi previsti (tra cui non c'è un riscaldatore del tubo).NicoF ha scritto: mer giu 18, 2025 11:23 Per garantire erogazione di ACS alla temperatura di progetto entro i 30s richiamati dal paragrafo 9.5 della 9182
Stiamo affrontando il caso in cui dal satellite all'utenza il contenuto è superiore a 3 litri e/o (in funzione del diametro dei tubi) l'erogazione alla temperatura di progetto richiede oltre 30 secondi. Con un tubo da 1/2" si parla di 14 metri
In tal caso il cavo scaldante era per venire incontro all'esigenza della committenza di avere erogazione di acqua calda molto rapida
Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
valvola di bypass differenziale in cima alla colonna.arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:48 E dove passa la portata restante? metti una autoflow sulla colonna per il delta?
Esatto. Con 60 l/h mi riporta di un aumento dell'incertezza della misura.arkanoid ha scritto: mer giu 18, 2025 11:48 Il tecnico caleffi suggerisce quindi al massimo una portata "convenzionale" di 3 l/h per metro nelle condizioni minime (14 metri) e inferiore per lunghezze maggiori.
Edit: C'è da dire che i 3 l/h/m corrispondono ai 7 W/m che la 9182 suggerisce per applicazioni in cavedio, mentre all'interno dell'unità abitativa teoricamente tale valore è inferiore.
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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
In questa configurazione, con produzione istantanea di acs in stazione domestica, il costo del ricircolo è tutto a carico dell'unità immobiliare.


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Re: contabilizzare ACS in presenza di ricircolo
se ho ben capito la soluzione Caleffi
loro non mettono il contatore sul ricircolo perchè con portate così basse darebbe una misura poco attendibile
al posto del secondo contatore mettono un autoflow (e anche questo preciso non è, ma avranno fatto i loro ragionamenti)
loro non mettono il contatore sul ricircolo perchè con portate così basse darebbe una misura poco attendibile
al posto del secondo contatore mettono un autoflow (e anche questo preciso non è, ma avranno fatto i loro ragionamenti)