giotisi ha scritto: sab lug 27, 2024 08:14
Esa ha scritto: sab lug 27, 2024 07:56
Sulla fine del nucleare: ...
.. rimane il fatto che una Nuke non la metti a terra ne ora ne mai nel nostro Paese ...
Il nucleare non è realizzabile? D'accordo, ma è per ragioni scientifiche?
Mi sembra di capire che nessuno, in questo forum, ha esperienze dirette di lavoro in società che operano o hanno operato nel settore.
Al massimo c'è qualcuno ha superato un esame all'università grazie a risposte standard memorizzate leggendo testi "inutili".
Esperienze? Zero.
Le centrali nucleari le possono proporre solo poche e grandi giganti dell'economia, come General Electric (BWR) e Westinghouse (PWR). Altri che ci hanno provato (CANDU, SUPERFENIX, ecc.), pur con il sostegno dei rispettivi Governi, non sono riusciti a convincere della fattibilità industriale della proposta.
In tempi non sospetti, l'Italia si è dotata di 4 reattori sperimentali per verificarne la fattibilità reale e la possibilità di coinvolgere l'industria nazionale: Garigliano (BWR, costruita in 5 anni), Trino (PWR, costruita in 4 anni), Latina (tecnologia inglese, costruita in 4 anni) e poi Caorso (BWR, costruita in 9 anni).
La possibilità di proporre e costruire centrali è limitata a qualche azienda a livello mondiale che si contrappone ai big del petrolio. Per ora, vincono questi, per varie ragioni, non ultima quella che vendere reattori costa molto e non rende come vendere petrolio (o armi, come fanno, appunto, GE e WE).
Ma c'è il solare FV! Ma è monopolio della Cina. Tutte le nostre aziende produttrici di pannelli nate (con prospettive di guadagni mirabolanti) con il primo conto energia, sono fallite (pur se finanziate dai nostri soldi).
Quindi: nucleare sì? nucleare no?
E' una questione che esula dalle capacità di giudizio dei tecnici che si occupano di "energia" (APE, VMC, PH, Legge 10 e sciocchezze simili), ma anche di chi si occupa di coltivare pomodori, tagliare lamiere, fabbricare scatole per contenere il tonno, ecc. ecc. (tutte incombenze che pur ci danno da vivere).
Ed esula pure dalle capacità progettuali e produttive delle aziende italiane ed europee, pur importanti. E' una tecnologia che richiede investimenti colossali a fronte di guadagni che nessuno vuole o sa garantire.
Dibattere sul nucleare? Sì, certamente. Ma sapendo che vale quanto dibattere sulla vaccinazione anti-COVID o sulla corrente elettrica (alternata o continua): non siamo noi ("esperti" di normativa o, al massimo, di impianti HVAC) gli "scienziati"!
La ragione del più forte è sempre la migliore, da millenni.
(Ora me ne vado in ferie per qualche settimana

).