Prestazioni dentro le celle o no? - Parte 2

Normativa Antincendio, Rilascio CPI, ecc.

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travereticolare
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Prestazioni dentro le celle o no? - Parte 2

Messaggio da travereticolare »

Buonasera

Ricollegandomi alla precedente discussione viewtopic.php?t=24209 vi chiedo, fin dove bisogna spingersi con la strategia antincendio in una logistica del freddo.

Mi spiego, ho un capannone di 10.000 mq interamente adibito a cella frigorifera. Capannone alto 15 metri, celle alte 10 m. Pannellature certificate per reazione al fuoco, classico B,s2-d0. Strutture principali del capannone all'interno del quale è inserita la cella R.120.

Se garantisco il livello di prestazione II per S.8 tramite estrattori meccanizzati (appendice H 9494-2) o smaltimento SEb / SEc (come è stato discusso in altri post), realizzo rete idranti, installo rivelazione fumi, insomma seguo tutta la strategia antincendio del Codice, dovrei garantire anche la resistenza al fuoco delle pannellature delle celle, concordate? o almeno la struttura portante a supporto dei pannelli... Non credo sia corretto accettare il crollo delle celle.

Garantiamo la resistenza al fuoco per soppalchi metallici se ci sono postazioni di lavoro o se transitano percorsi di esodo sotto perchè per celle frigo non dovrei preoccuparmene? Cosa ne pensate?

Aggiungo che normativamente parlando, se sulla copertura delle celle installo degli smaltitori (aperture SEb o SEc) questi sono dispositivi rilevanti ai fini delle sicurezza antincendio (nota dipvvf.DCPREV.REGISTRO UFFICIALE.U.0004096.12-03-2020) e secondo il codice, il crollo del solaio delle celle, non deve compromette il corretto funzionamento dell'impianto. Di conseguenza dovrei garantire idonea resistenza al fuoco.

Grazie dei pareri
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
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weareblind
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Re: Prestazioni dentro le celle o no? - Parte 2

Messaggio da weareblind »

Io sono contrario. Le ventilazioni le feci sulle pareti, e non garantii nulla. È improponibile, il sopra cella è un vano tecnico, in caso di allarme scatta l'evacuazione del tecnico eventualmente sopra.
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travereticolare
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Re: Prestazioni dentro le celle o no? - Parte 2

Messaggio da travereticolare »

In un certo senso sono contrario anche io. Concordo con te che è improponibile.
In relazione potrei scrivere che garantisco solamente la R. alle strutture portanti del capannone principale.
Mi fa forse strano realizzare un impianto di ventilazione in emergenza per facilitare l’opera di estinzione dei soccorritori su dei pannelli in poliuretano che bruciano.
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
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Re: Prestazioni dentro le celle o no? - Parte 2

Messaggio da stfire »

travereticolare ha scritto: lun lug 24, 2023 20:47 Se garantisco il livello di prestazione II per S.8 tramite estrattori meccanizzati (appendice H 9494-2) o smaltimento SEb / SEc (come è stato discusso in altri post), realizzo rete idranti, installo rivelazione fumi, insomma seguo tutta la strategia antincendio del Codice, dovrei garantire anche la resistenza al fuoco delle pannellature delle celle, concordate? o almeno la struttura portante a supporto dei pannelli... Non credo sia corretto accettare il crollo delle celle.
mio parere, impianto di estrazione meccanico fumo e calore sono soldi buttati in questo caso per vari motivi..
oltretutto come dicevi, se vuoi seguire una certa strategia non devi fregarti da solo..

io ne ho già trattate un paio di queste attività (non erano 10000 mq ma 3000 mq uno e 3500 mq l'altro) e ho sempre gestito la resistenza al fuoco del fabbricato, non quella delle celle frigo/gelo
lo smaltimento fumo e calore in emergenza l'ho realizzato con superfici cedibili a livello inferiore ed ENFC in copertura
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travereticolare
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Re: Prestazioni dentro le celle o no? - Parte 2

Messaggio da travereticolare »

stfire ha scritto: mar lug 25, 2023 08:22 mio parere, impianto di estrazione meccanico fumo e calore sono soldi buttati in questo caso per vari motivi..
oltretutto come dicevi, se vuoi seguire una certa strategia non devi fregarti da solo..

io ne ho già trattate un paio di queste attività (non erano 10000 mq ma 3000 mq uno e 3500 mq l'altro) e ho sempre gestito la resistenza al fuoco del fabbricato, non quella delle celle frigo/gelo
lo smaltimento fumo e calore in emergenza l'ho realizzato con superfici cedibili a livello inferiore ed ENFC in copertura
Avevo il tarlo della resistenza al fuoco perchè le celle occupano tutto il capannone, non una porzione, in caso di esodo o ingresso delle squadre di soccorso ecc... volevo garantirgli quantomeno un minimo di sicurezza. Garantire almeno un R/EI 30. Sono parecchi costi aggiuntivi e volevo capire se effettivamente ne valeva la pena.

Quindi per la ventilazione hai realizzato lucernari sul soffitto celle e poi sulla copertura del fabbricato EFC? Questa soluzione mi piace, garantirei ventilazione per ambiti, devo solamente approfondire due cose:
1) come conciliare la presenza di lucernari con l'isolamento delle celle;
2) se dichiaro bassofondenti le aperture, dovrei verificare che in caso di incendio queste effettivamente cedano, e dopo quanto tempo.
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
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Re: Prestazioni dentro le celle o no? - Parte 2

Messaggio da stfire »

travereticolare ha scritto: mar lug 25, 2023 09:29 Quindi per la ventilazione hai realizzato lucernari sul soffitto celle e poi sulla copertura del fabbricato EFC?
travereticolare ha scritto: mar lug 25, 2023 09:29 1) come conciliare la presenza di lucernari con l'isolamento delle celle;
No, non nelle celle perchè non te lo fanno fare, ma fuori dalle celle se hai corridoi o altri locali non refrigerati
travereticolare ha scritto: mar lug 25, 2023 09:29 2) se dichiaro bassofondenti le aperture, dovrei verificare che in caso di incendio queste effettivamente cedano, e dopo quanto tempo.
solito discorso questo..
il policarbonato sotto l'azione del calore di un incendio, fonde eccome (vedi temperature del materiale)
anche in soluzione conforme è necessario dimostrarlo ?
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Re: Prestazioni dentro le celle o no? - Parte 2

Messaggio da travereticolare »

stfire ha scritto: mar lug 25, 2023 11:18
travereticolare ha scritto: mar lug 25, 2023 09:29 Quindi per la ventilazione hai realizzato lucernari sul soffitto celle e poi sulla copertura del fabbricato EFC?
travereticolare ha scritto: mar lug 25, 2023 09:29 1) come conciliare la presenza di lucernari con l'isolamento delle celle;
No, non nelle celle perchè non te lo fanno fare, ma fuori dalle celle se hai corridoi o altri locali non refrigerati
Io ho tutto refrigerato a varie temperature. I corridoi li ho ma sono refrigerati anch'essi perchè utilizzati per carico / scarico o controllo qualità. Temperature non basse ma comunque controllate.
stfire ha scritto: mar lug 25, 2023 11:18
travereticolare ha scritto: mar lug 25, 2023 09:29 2) se dichiaro bassofondenti le aperture, dovrei verificare che in caso di incendio queste effettivamente cedano, e dopo quanto tempo.
solito discorso questo..
il policarbonato sotto l'azione del calore di un incendio, fonde eccome (vedi temperature del materiale)
anche in soluzione conforme è necessario dimostrarlo ?
Diciamo che la temperatura di fusione che descrive la transizione di una fase solida in una fase liquida per il Policarbonato varia da 200 °C a 250 °C. Se lo dichiari devi avere prove di quel materiale che avvalora la tesi. Io non ho mai visto una scheda tecnica in cui è riportata la temperatura di fusione, solitamente è riportata la temperatura di esercizio.

Il codice dice "Provviste di elementi di chiusura permanenti (es. lastre in polimero PMMA, policarbonato, …) per cui sia possibile l’apertura nelle effettive condizioni d’incendio (es. condizioni termiche generate da incendio naturale sufficienti a fondere efficacemente l’elemento di chiusura, …)"

Per me va dimostrato anche in soluzione conforme. Se in un comparto ho poca energia e poca potenza termica, facciamo A1 con qf < 200 MJ/mq, siamo sicuri che fonde? e dopo quanto tempo?
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Re: Prestazioni dentro le celle o no? - Parte 2

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travereticolare ha scritto: mar lug 25, 2023 11:26 Io ho tutto refrigerato a varie temperature. I corridoi li ho ma sono refrigerati anch'essi perchè utilizzati per carico / scarico o controllo qualità. Temperature non basse ma comunque controllate.
si ma non sono celle frigorifere solitamente
quindi ti concedono l'inserimento sul controsoffitto di elementi in PC
travereticolare ha scritto: mar lug 25, 2023 11:26 Diciamo che la temperatura di fusione che descrive la transizione di una fase solida in una fase liquida per il Policarbonato varia da 200 °C a 250 °C. Se lo dichiari devi avere prove di quel materiale che avvalora la tesi. Io non ho mai visto una scheda tecnica in cui è riportata la temperatura di fusione, solitamente è riportata la temperatura di esercizio.
io ho visto anche dichiarazioni del produttore circa:
- punto di rammollimento: 135÷150°C
- punto di fusione: 230÷245°C
io non dimostro solitamente ma capisco i tuoi dubbi..
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travereticolare
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Re: Prestazioni dentro le celle o no? - Parte 2

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stfire ha scritto: mar lug 25, 2023 11:42 si ma non sono celle frigorifere solitamente
quindi ti concedono l'inserimento sul controsoffitto di elementi in PC
Si, effettivamente potrei chiedere l'inserimento magari nei corridoio di elementi cedibili.
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