arkanoid ha scritto: gio nov 20, 2025 19:17
Quali sono le esigenze imprescindibili di avere alte temperature?
che c'entrano le alte temperature? io faccio un ragionamento puramente energetico, un ospedale medio (diciamo da 400-500 posti letto) che consuma diciamo 12 GWh di energia elettrica e 14 GWh di energia termica (tutto trattamento aria) può agevolmente installare un cogeneratore da 1,2 MW che produrrà circa 9 GWh di energia elettrica e diciamo 10 GWh di termica.
il resto lo trascuro perchè ovviamente è indifferente nei due casi (anche con il cogeneratore si dovranno installare pompe di calore capaci di coprire tutto il fabbisogno termico con riserva, perchè l'impianto potrebbe essere fermo per manutenzione o per guasto).
nel caso senza cogeneratore, quei 9 GWh saranno prodotti da centrali termoelettriche* con rendimento 46% (48% alla produzione e 4% di perdite fino alla MT) ovvero consumo di metano pari a 9*10^5 /0,46= 2 mln Sm3 mentre gli altri 14 GWh saranno prodotti da pdc a SCOP=3,5 ovvero altri 4 GWh elettrici corrispondenti* ad altri 4*10^5/0,46=0,9 mln Sm3, totale 2,9 mln Sm3
con il cogeneratore i 9 GWh elettrici + 10 termici richiederanno invece 9*10^5/0,41= 2,2 mln Sm3 cioè SETTTECENTOMILA m3 di metano in meno ogni anno, anche con un impianto progettato a bassa temperatura (che ovviamene costerà di più di installazione di uno ad alta, avendo tubi, ingombri, batterie di rame e altri componenti tutti più grossi).
*qualcuno dirà ma se uso energia rinnovabile il risultato cambia: no, non cambia, nè con le FER installate sul posto (perchè ci sono comunque altri 3 GWh di elettricità da "coprire" con il FV: nessun ospedale avrà mai così tanto FV, perfino il nostro progetto leed gold si ferma a 1,7 MWp), nè con l'energia
fintamente "rinnovabile" acquistata dalla rete (vedi sotto)
NoNickName ha scritto: gio nov 20, 2025 18:37
Dipende dai cogeneratori e dall'origine dell'energia acquistata.
*no, non dipende nè dai cogeneratori (non finchè esisterà in italia una quota >1% di produzione di energia da gas metano: quella è la produzione marginale, ed è quella che fa da riferimento, non i valori medi), nè tantomeno dall'energia acquistata (non finchè le rinnovabili copriranno meno del 99% dei consumi: acquistare energia rinnovabile tramite le GO è solo marketing, gli eletttroni in rete sono indistinguibili, e anche se nessuno comprasse le GO l'energia rinnovabile sarebbe comunque interamente assorbita PRIMA di quella fossile, avendo la priorità di dispacciamento e venendo offerta in borsa a zero). e non ce ne è abbastanza per tutti, siamo a meno di metà (ma anche se fosse il 99% non cambierebbe nulla): quando la ferrari ferma il cogeneratore, quell'energia elettrica in più che adesso assorbe dalla rete va prodotta facendo girare più forte le centrali termoelettriche, non c'è un altro modo, dunque le emissioni sono quelle del termoelettrico (a metano; o sennò a carbone, e va pure peggio).
perciò l'ospedale (come ogni altra attività che prevede un uso contemporaneo di elettricità e calore a temperature tra 0°C e 200°C per almeno 7000 ore l'anno) DEVE cogenerare. se non cogenera, spreca quantità enormi di risorse preziose, oltre ovviamente ad inquinare di più. e sarà così ancora per decenni.
si noti infine che ho volutamente impiegato come riferimento una tecnologia a basso costo come quella dei motori a combustione interna: oggi sono disponibili le fuel cell, con rendimenti del 52%+ che sarebbero comunque superiori a quello del termoelettrico anche se dissipassero in atmosfera tutto il calore (in USA fanno così, per la cronaca...

).
è vero che siamo OT e me ne scuso, anche per la lunghezza del messaggio, ma non volevo perdere l'occasione di veicolare i concetti energetici corretti dal punto di vista tecnico; non ce ne sono molte, tra le opposte grancasse "verdi" e "nere", e a non schierarsi tra le opposte tifoserie siamo rimasti in pochi.