Conto termico EGE

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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christian619
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Conto termico EGE

Messaggio da christian619 »

Quali sono gli interventi che richiedono la diagnosi energetica a firma di EGE?

Sapete consigliarmi degli esami "umani" per diventare EGE?
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Re: Conto termico EGE

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christian619 ha scritto: lun dic 01, 2025 18:09 Sapete consigliarmi degli esami "umani" per diventare EGE?
io avevo seguito un webinar della Fondazione Fenice https://www.fondazionefenice.it/ .
Ho tentato di iscrivermi, ma senza successo. La cosa che mi resta più difficile da digerire è che per diventare Esperto di Gestione dell'Energia devi essere Esperto di Gestione dell'Energia, e per poter far diagnosi energetiche devi aver già fatto diagnosi energetiche, e anche per molto tempo.
Devi produrre documentazione atta a dimostrare che ti sei occupato di sistemi di gestione energetica, e che hai anche fatto diagnosi energetiche, per un numero di anni che dipende dalla formazione scolastica formale.

E' ridicolo.

Per diventare avvocato devi fare praticantato ma dopo esserti laureato.
Non è che ti si chiede di aver fatto accordi stragiudiziali per poterti iscrivere a giurisprudenza.
Per diventare magistrato, devi fare un concorso, ma non devi dimostrare di aver lavorato nei patronati.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da Ronin »

NoNickName ha scritto: lun dic 01, 2025 18:54 Devi produrre documentazione atta a dimostrare che ti sei occupato di sistemi di gestione energetica, e che hai anche fatto diagnosi energetiche, per un numero di anni che dipende dalla formazione scolastica formale.

E' ridicolo.
sarebbe ridicolo se ci fosse qualcosa di vero.
è vero che devi dimostrare anni di esperienza come tecnico nel settore per cui intendi certificarti (civile, o industriale, o tutt'e due), ma questa esperienza si può dimostrare anche con ruoli diversi dall'EGE o dall'energy manager (ad es. basteranno tre incarichi professionali in tre anni diversi, come progettista o direttore lavori di interventi di riqualificazione energetica o anche solo con tre legge 10 firmate da te, per dimostrare i tre anni di esperienza).

è vero che devi aver fatto una diagnosi energetica, ma naturalmente ci sono molti modi di farne una senza essere EGE (più semplice: ti associ a un EGE che conosci e quando ne fa una, la firmate insieme; più evoluto: ne fai una volontaria, non obbligatoria nè ai sensi del DL 102/14 nè ai sensi dei CAM, che sono le due situazioni dove l'EGE è obbligatorio; presto lo sarà anche per il conto termico 3.0).

ci sono (siamo) più di 3.000 EGE là fuori, e nessuno di loro (noi) era EGE prima di superare il relativo esame.
a proposito, i corsi non sono obbligatori, chi ne ha le capacità può fare l'esame anche senza dare il corso. come corso formativo io consiglio il corso fondamenti di ENEA-FIRE (anche se dare l'esame col SECEM corrisponde a fare l'esame di guida con esaminatore verstappen).
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da NoNickName »

Ronin ha scritto: lun dic 01, 2025 21:48 è vero che devi dimostrare anni di esperienza come tecnico nel settore per cui intendi certificarti[...]
è vero che devi aver fatto una diagnosi energetica[...].
Quindi è vero.
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Re: Conto termico EGE

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non è vero il pezzo che ho citato, ovviamente; lo ho citato apposta, per indicare che parlavo di quello :roll:
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da SuperP »

NoNickName ha scritto: lun dic 01, 2025 18:54 E' ridicolo.
Da quanto ho capito, il problema non è l'esame o il corso.
Quelli si fanno e si passano
Il problema è il rinnovo.
Molta, troppa documentazione da fare e diagnosi ufficiali (con tanto di fattura, quindi non vale la doppia firma falsa).

E' un problema tutto italico

Io ODIO profondamente tutti questi titoli e titoletti che arrichiscono firme nelle mail

Mi è capitato di fare diagnosi energetiche di condomini e che queste fossero confrontate con diagnosi di EGE sullo stesso intervento fatto per motivi diversi.

L'EGE spesso è un titolo. Non è espressione di competenza.
E' la stessa cosa di un certificatore energetico.

Volevo farlo anche io il corso e l'esame, oramai diventa indispensabile. Mi preoccupa tuttavia mantenere il titolo.
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da NoNickName »

Ronin ha scritto: lun dic 01, 2025 23:16 non è vero il pezzo che ho citato, ovviamente; lo ho citato apposta, per indicare che parlavo di quello :roll:
Unum inter alia: https://www.pedago.it/blog/come-diventare-ege.htm
E' vero anche questo, dunque.
SuperP ha scritto: mar dic 02, 2025 07:13 Molta, troppa documentazione da fare e diagnosi ufficiali (con tanto di fattura, quindi non vale la doppia firma falsa).
Non si è mai visto che un dottore smette di esserlo se non cura un minimo di pazienti all'anno.
E per di più a partita IVA... come se l'EGE potesse essere solo professionista, e non lavoratore dipendente o CoCoPro.
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da Ronin »

premessa: sono EGE certificato di parte terza SECEM dal 2016 ormai; lo sono diventato come dipendente, senza alcun corso sedicente propedeutico (i corsi sono propedeutici nel senso che forniscono preparazione teorica e pratica: l'esame si può dare senza alcun corso).
SuperP ha scritto: mar dic 02, 2025 07:13 Molta, troppa documentazione da fare e diagnosi ufficiali (con tanto di fattura, quindi non vale la doppia firma falsa).
E' un problema tutto italico
...
L'EGE spesso è un titolo. Non è espressione di competenza.
ma non è vero. la fase di mantenimento annuale si fa semplicemente caricando un documento con firma digitale (uno qualsiasi delle 15 attività regolate dalla norma: basta anche un bilancio energetico, una pratica CAR o conto termico), non è richiesta alcuna fattura. io non sono libero professionista, nè lo ero nel 2016 quando ho preso la certificazione. quello che occorre riportare sono elementi contrattuali che dimostrino che si sono svolte le attività, quindi se uno è libero professionista mette le lettere di incarico (o al limite le fatture), se uno è dipendente mette i documenti firmati digitalmente e/o le pec con cui li ha consegnati. io così ho fatto, mai avuto problemi nè in fase di certificazione nè in fase di rinnovo.

di diagnosi firmata (anche co-firmata, come ho spiegato) ne basta una ogni cinque anni, la formazione obbligatoria sono 16 ore annue, basta farsi una convention del SECEM (aperta, gratuita, anche per chi non è iscritto SECEM, la fanno tutti gli anni), sennò con tutti i corsi per i crediti CFP che ci sono basta selezionarli di argomenti correlati.
quanto all'italietta, pensa che all'estero la certificazione è richiesta anche solo per essere energy auditor (uno schema che in italia non abbiamo neanche adottato, perchè sarebbe stato il galoppino dell'EGE)

perciò il mantenimento non è niente di che; la parte da non prendere sottogamba è l'esame: il tasso di superamento (negli enti certificatori seri) è inferiore al 50% (almeno quando lo diedi io; oggi gli EGE sono una selezionata elite, quando verrà recepita la nuova direttiva i requisiti diverranno per forza meno selettivi, essendo le attività obbligatorie estese alla gran parte delle imprese anche medio-piccole).
NoNickName ha scritto: mar dic 02, 2025 07:50 Unum inter alia: https://www.pedago.it/blog/come-diventare-ege.htm
...Non si è mai visto che un dottore smette di esserlo se non cura un minimo di pazienti all'anno.
E per di più a partita IVA... come se l'EGE potesse essere solo professionista, e non lavoratore dipendente o CoCoPro.
su quel sito è scritto: "A prescindere dal settore in cui ha scelto di operare, il candidato deve dare evidenza di aver svolto mansioni affini alla gestione dell'energia durante l'esperienza lavorativa, che siano esse tecniche o manageriali"
mansioni affini, non aver già fatto l'energy manager. io mi sono certificato in questo modo (ho dimostrato esperienza pregressa tramite una legge 10, un progetto, una direzione lavori).
anche la cosa della partita IVA è un totale fraintendimento. l'ho spiegato sopra.
idem per la diagnosi, ti faresti operare da un chirurgo che in cinque anni non solo non ha preso una volta in mano un bisturi, ma non è neanche entrato in una sala operatoria in compagnia dei colleghi? buona fortuna.
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da NoNickName »

Ronin ha scritto: mar dic 02, 2025 09:47 se uno è dipendente mette i documenti firmati digitalmente e/o le pec con cui li ha consegnati. io così ho fatto, mai avuto problemi nè in fase di certificazione nè in fase di rinnovo.
Da quando i dipendenti consegnano i lavori tramite pec o firmati digitalmente?
Ronin ha scritto: mar dic 02, 2025 09:47 mansioni affini, non aver già fatto l'energy manager. io mi sono certificato in questo modo (ho dimostrato esperienza pregressa tramite una legge 10, un progetto, una direzione lavori).
Affini? Qualcosa di meno aleatorio?
Comunque questo non smentisce affatto quello che ho sostenuto: devi essere già un professionista dell'energia per poterlo diventare formalmente.
Ronin ha scritto: mar dic 02, 2025 09:47 idem per la diagnosi, ti faresti operare da un chirurgo che in cinque anni non solo non ha preso una volta in mano un bisturi, ma non è neanche entrato in una sala operatoria in compagnia dei colleghi? buona fortuna.
Ah quindi possiamo fare gli schizzinosi sugli ape che girano?
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da Ronin »

NoNickName ha scritto: mar dic 02, 2025 10:18 Da quando i dipendenti consegnano i lavori tramite pec o firmati digitalmente?
tu pensa che io firmo digitalmente così tanti documenti progettuali (letteralmente migliaia l'anno) che, quando la mia azienda non ce lo aveva ancora, mi ero comprato a spese mie l'upgrade per avere la firma massiva :roll:
NoNickName ha scritto: mar dic 02, 2025 10:18 Comunque questo non smentisce affatto
è ovvio che la qualifica di "esperto" si raggiunga soltanto avendo esperienza, sennò come fai ad essere esperto di una materia senza praticarla effettivamente? se non hai praticato la materia di persona non sei un esperto, al massimo un tuttologo da forum.
la qualifica di EGE è una certificazione delle competenze già possedute, non un titolo abilitativo che si prende dopo un corso (come l'abilitazione 818), PRIMA di cominciare a praticare: non è che divento EGE per imparare a fare le diagnosi e le analisi energetiche; le so già fare, quindi mi certifico per poter operare in autonomia nei settori regolati.

quello che va smentito è che vi sia una qualche forma di illogicità (o di protezionismo) in questo: anche il medico prima si laurea e poi si specializza; prima di specializzarsi pratica comunque la professione, ma come specializzando e non come medico, sotto la supervisione dei medici più esperti (che specialisti lo sono già); quando ha acquisito sufficiente esperienza, si specializza; allo stesso modo l'EGE è lo specialista del settore energetico, finchè non sei EGE operi nel settore energetico sotto la supervisione di un EGE (che cofirmerà i documenti che produci), proprio come gli specializzandi finchè non diventeranno specialisti.

detto questo, immaginate lo stato d'animo di un pluricampione (inutile aver falsa modestia: la nostra bacheca di premi nel settore energetico è come quella del Milan in ambito calcistico) di motocross, che sul forum degli appassionati di motociclismo deve stare a discutere con chi non ha neanche la patente A, però pensa di saperla più lunga.
nessuno mi obbliga a farlo, quindi tieniti pure la tua idea, si spera che chi legge sappia distinguere le testimonianze che vengono dall'esperienza diretta.
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da girondone »

io so solo che ultimamente vedo tutti EGE dei commercialisti
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da NoNickName »

Ronin ha scritto: mar dic 02, 2025 11:31 mi ero comprato a spese mie l'upgrade per avere la firma massiva :roll:
Bravo, anche se non c'entra niente con il dipendente che consegna i lavori via PEC.
Ronin ha scritto: mar dic 02, 2025 11:31 è ovvio che la qualifica di "esperto" si raggiunga soltanto avendo esperienza
Ah ok... quindi è un riconoscimento alla carriera.
E quindi ha ragione Paolo quando dice che è un titolo.
Ronin ha scritto: mar dic 02, 2025 11:31 nessuno mi obbliga a farlo, quindi tieniti pure la tua idea, si spera che chi legge sappia distinguere le testimonianze che vengono dall'esperienza diretta.
Nessuno ti ha obbligato alla difesa di lobby, testimoniando di aver raggiunto la qualifica senza corso.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Lurensh
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da Lurensh »

Ne chiedo a chi ne sa più di me: ma nel caso per un qualsiasi motivo (anno sabbatico, infortunio, vincita improvvisa della lotteria), per un anno non faccio lavori che mi permettono di mantenere il titolo, bisogna ricominciare tutto da capo?
O, come voglio sperare, è come per i professionisti antincendio? (ti si congela l'abilitazione e viene riattivata non appena ritorni in regola con i crediti formativi in quel caso)
Ronin
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da Ronin »

no, non è come l'818, la qualifica EGE è tutt'altra cosa, ma le regole precise dipendono dall'ente che ti certifica.
nel SECEM (dove sto io) puoi sospendere per tre mesi (quindi se ad es. a giugno 2025 hai dovuto dimostrare di aver fatto un'attività prevista tra giugno 24 e giugno 25, per mantenere la certificazione, e poi hai deciso o sei stato costretto a fermarti, con 3 mesi di sospensione il termine diventa settembre del 2026: se per allora non avrai fatto l'attività e la formazione minima richiesta verrai revocato e per certificarti di nuovo dovrai rifare l'esame; se sei ad es. nella sessione che l'esame l'ha dato a dicembre è lo stesso, a dicembre 2025 dovrai dimostrare i requisiti per mantenere la certificazione, dopodichè avrai tempo fino a marzo 2027 prima di venire revocato).
altri enti certificatori ti mantengono sospeso fino a 6 mesi, ma il meccanismo è lo stesso.
questo naturalmente per scelta volontaria (è ammessa la sospensione per tempi più lunghi per motivi di salute, ad es. malattia grave, infortunio o maternità: in questo caso la formazione non svolta andrà "compensata" una volta ripresa l'attività, i tempi precisi sono nel regolamento dell'ente certificatore).

la qualifica di EGE non è un'abilitazione che la prendi e la metti lì per quando ti servirà, è una certificazione che sai quello che fai (fino a che lo continui a fare): si presume che chi affronta il percorso per prenderla è perchè di lavoro sta facendo e farà quello, se la perde è perchè cambia lavoro (perderla per mancanza di committenti è impossibile: al limite si fa una robetta gratis, per il mantenimento basta uno studio di fattibilità di un intervento o una contabilità energetica di un'impresa o l'analisi di un contratto di fornitura di energia, e basta che la firmi, non devi mica dimostrare di averla consegnata al committente).
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da SuperP »

Grazie delle info, io sapevo diverso anche grazie a danilo2
danilo2 ha scritto: mar dic 02, 2025 09:47 danilo2
(lo ammetto che non ho guardato i requisiti per il mantenimento, ma anche parlando sabato scorso con un mio ex compagno di università alla partita di calcio dei ragazzi, lui che lavora in un colosso energetico settore cogenerazione mi diceva di tutti questi limiti
Ronin ha scritto: mar dic 02, 2025 09:47 oggi gli EGE sono una selezionata elite
Probabilmente quelli che conosci tu.
Io ho avuto a che fare con quelli che facevano i calcoli per l'APE e poi dicevano che i consumi sono in realtà la metà. Io invece 3 anni di validazione con dati meteo, consumi bollette, fattore occupazione e validazione del modello di calcolo sotto il 10%

Il titolo, nessuno, fa l'operatore.

Come in termografia o in quel che vuoi.

Devi studiare fottutamente, sempre e lavorarci su, confrontarti con i + esperti e colleghi alla pari, metterti sempre in gioco, rivedere i tuoi pensieri.
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da Ronin »

non vorrei che si desse all'espressione elite un significato morale che non intendevo darle.
ci saranno anche quelli che hanno ottenuto la certificazione immeritatamente, come quelli di cui mi parli, per carità (un EGE che guarda l'APE invece dei consumi reali misurati dai contatori? :shock: ), trattandosi di uno schema affidato agli organismi certificatori ci saranno quelli più seri e meno seri, esattamente la stessa situazione delle certificazioni iso 9001.
e ovviamente via via che si estendono gli ambiti riservati (e quindi aumenta il numero di quelli che lo vogliono diventare), anche la selezione si allenterà.
quel che intendevo è che sono 3000 professionisti (rispetto ai 700.000 regolati dagli albi) che come abbiamo visto sono sottoposti a un regime di verifica preventiva e continuativa che non ha paragoni in alcun altro settore della tecnica.
non c'è da spaventarsi, ma nemmeno da prenderlo sottogamba, o da ritenere che sia soltanto l'ennesima lobby (per carità le associazioni ci sono, e legittimamente prendono posizione).
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da SuperP »

Ronin ha scritto: mer dic 03, 2025 00:15 non vorrei che si desse all'espressione elite un significato morale che non intendevo darle.
Probabilmente, anche causa malanni di stagone, ho interpretato diversamente.
Tutto chiaro omonimo :) , grazie
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da danilo2 »

Ciao, i requisiti di mantenimento di iscrizioni EGE non dipendono dall'organismo di certificazione, sono dettagliati nella norma UNI CEI 11339-2023 al punto A.4.
SuperP
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da SuperP »

danilo2 ha scritto: mer dic 03, 2025 08:30 Ciao, i requisiti di mantenimento di iscrizioni EGE non dipendono dall'organismo di certificazione, sono dettagliati nella norma UNI CEI 11339-2023 al punto A.4.
A.4 Elementi per il mantenimento
In coerenza con quanto specificato al punto A.1 andrebbero riportati, in funzione
dell'attività professionale oggetto di normazione, i seguenti elementi:
(dal 1 al 4° anno esame documentale)
La modalità di mantenimento dovrebbe (?????) tener conto di elementi quali:
- assenza o corretta gestione di reclami;
- presenza di un processo di aggiornamento professionale continuo (long life learning), ossia ore di aggiornamento professionale per anno;
- continuo esercizio della professione o incremento di crediti formativi nel caso di perdita di lavoro.
L'Organismo di Certificazione, almeno 30 giorni prima della scadenza annuale della sorveglianza, richiede al professionista certificato l’invio della seguente documentazione:
1) incarichi, contratti, ecc. attraverso i quali si dimostri di aver svolto una o più attività in modo continuativo nell’ambito dei compiti (obbligatori e non obbligatori) richiamati dalla presente norma al punto 4. A tal fine potrà essere considerata la somma di più attività ciascuna relativa ad uno o più compiti tra quelli sopra indicati.
Per dimostrare la continuità lavorativa è necessario che gli incarichi coprano un periodo di attività pari ad almeno 6 mesi nell’anno di riferimento. A tal fine è utile che nella documentazione sia evidente e riscontrabile il periodo di riferimento (inizio - fine attività).
Nel caso in cui il professionista certificato non riesca a dimostrare la sufficiente (meno di 6 mesi) continuità lavorativa nell'anno di riferimento per il mantenimento (anno "n"), l’Organismo di Certificazione mantiene comunque il certificato. Nella successiva sorveglianza (effettuata nell'anno n+1), il professionista certificato deve fornire evidenza della continuità lavorativa per l'anno n+1, in assenza della quale dovrà sostenere un
esame orale per confermare il continuo mantenimento delle competenze. L'esame orale ha durata dai 20 ai 60 minuti.
Invece, nel caso in cui, per due anni consecutivi, il professionista non abbia fornito alcuna (zero mesi) evidenza delle attività svolte nell’ambito dei compiti richiamati dalla presente norma al punto 4, l’Organismo di Certificazione sospenderà il certificato per un massimo di tre mesi. Trascorso tale termine, in assenza di evidenze, l’Organismo di Certificazione provvederà alla revoca del certificato.
2) attestati/contratti/fogli presenze/verbali/incarichi, ecc. di partecipazione ad attività di formazione / convegni / docenze / relazioni / gruppo di lavoro normativo o tecnico, di almeno 16 ore durante l’anno, finalizzate al mantenimento delle competenze. L’Organismo di Certificazione dovrà valutare la pertinenza delle evidenze presentate sulla base delle conoscenze, abilità, autonomia e responsabilità riportate al punto 5 della
presente norma.
Nel caso in cui il professionista non fornisca evidenza dell’aggiornamento professionale, l’Organismo di Certificazione sospenderà il certificato per un massimo di sei mesi. Trascorso tale termine, in assenza di evidenze, L’Organismo di Certificazione provvederà alla revoca del certificato.
3) un’autodichiarazione, redatta ai sensi degli artt. 46 e 76 del D.P.R. 445/2000, contenente:
• le attività svolte, di cui al punto 1,
• l’elenco completo, di cui al punto 2,
• l’assenza o la corretta gestione di reclami relativi all’attività certificata,
• l’assenza o la corretta gestione di contenziosi legali in corso relativi all’attività certificata.
Nel caso in cui siano presenti reclami o contenziosi legali spetta all’Organismo di Certificazione valutarne la relativa gestione e decidere in merito al mantenimento, sospensione o revoca della certificazione.
L’esito della sorveglianza dipende dalla valutazione della completezza e congruità della documentazione presentata.
L’attività di sorveglianza può avere come esito il mantenimento, la sospensione o la revoca della certificazione a fronte della valutazione dell’Organismo di Certificazione. In assenza totale della documentazione prevista ai punti 1, 2 e/o 3, l’Organismo di Certificazione sospenderà la certificazione per 3 mesi dalla data di scadenza annuale della sorveglianza. Se trascorso tale termine, il professionista certificato non ha trasmesso la documentazione prevista ai punti 1, 2 e 3, l’Organismo di Certificazione provvederà alla revoca del certificato. Il professionista dovrà effettuare un nuovo iter di certificazione.

A.5 Elementi per il rinnovo
In coerenza con quanto specificato al punto A.1 andrebbero (?????) riportati, in funzione dell'attività professionale oggetto di normazione, i seguenti elementi:
Durata della certificazione: La certificazione ha una durata di cinque anni.
Modalità di rinnovo: La modalità di rinnovo dovrebbe (?????) tener conto di elementi quali:
- assenza o corretta gestione di reclami:
- presenza di un processo di aggiornamento professionale continuo (long life learning), ossia ore di aggiornamento professionale;
- continuo esercizio della professione o incremento crediti formativi;
- eventuale ri-esame, per esempio, completo, parziale (solo scritto, solo orale).
Nota Eventuali eccezioni possono essere previste per comprovata impossibilità derivante da maternità, gravi motivi di salute (per esempio, malattia, infortunio) o altre cause di forza maggiore, attivando un processo compensativo.
L’Organismo di Certificazione deve prevedere il rinnovo della certificazione applicando le stesse modalità e tempistiche previste per la sorveglianza.
Nel corso del ciclo di certificazione l’Organismo di Certificazione deve mantenere registrazioni delle evidenze raccolte in riferimento ai punti 1, 2, 3 riportati al paragrafo “Modalità di mantenimento” con la dimostrazione che tra esse sono incluse quelle indicate nei punti C.1, D.2, F e G del punto 4 della stessa norma.

Se nel periodo di validità della certificazione, l’Organismo di Certificazione riscontra carenze oggettive non precedentemente valutate nelle sorveglianze annuali, come ad esempio:
- l’assenza di una o più attività di quelle indicate ai punti C.1, D.2, F e G del punto 4 della norma;
- la presenza di reclami gestiti non correttamente relativi all’attività certificata;
- la presenza di uno o più contenziosi legali in corso relativi all’attività certificata per aspetti tecnici;
- le evidenze relative all’aggiornamento professionale continuo (relative al quinto anno) non siano pertinenti rispetto alle conoscenze, abilità, autonomia e responsabilità riportate al punto 5 della presente norma oppure siano di durata inferiore a quella prevista nella sezione mantenimento";
- le attività svolte relative al quinto anno non dimostrino la continuità lavorativa (6 mesi);
- la persona certificata deve sostenere nuovamente il solo esame orale della durata da 20 a 60 minuti un minimo di 20 minuti e massimo 60 minuti in base alle criticità riscontrate.
Tale esame orale ha l’obiettivo di verificare se la persona certificata abbia mantenuto le competenze di cui non si è avuta piena evidenza tramite l’attività lavorativa, l’aggiornamento professionale continuo e la gestione dei reclami/contenzioni legali.
L’Organismo di Certificazione dovrà predisporre griglie di correzione per le domande di cui è composto l’esame orale di rinnovo.
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Lurensh
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da Lurensh »

Grazie mille, al netto che fanno sorridere anche a me i condizionali quando vengono usati nelle norme UNI, temevo fosse più impegnativo dover dimostrare la continuità lavorativa.
Ronin ha scritto: mar dic 02, 2025 18:08 (perderla per mancanza di committenti è impossibile: al limite si fa una robetta gratis, per il mantenimento basta uno studio di fattibilità di un intervento o una contabilità energetica di un'impresa o l'analisi di un contratto di fornitura di energia, e basta che la firmi, non devi mica dimostrare di averla consegnata al committente).
Beh da quello che ho letto bisogna dimostrare di aver avuto incarichi, mostrare parcelle... Sennò basterebbe inventarsi diagnosi di sana pianta su condomini scelti a caso, che tanto nessuno andrà mai a chiamare l'amministratore di condominio per sapere se è vero (è un paradosso eh, ma è per dire che non credo basti fare "una robetta gratis" se sei con l'acqua alla gola nel dimostrare che hai fatto lavori inerenti)
Estelle_Energy
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da Estelle_Energy »

Gli interventi che richiedono una diagnosi energetica a firma di EGE solitamente riguardano la valutazione dei sistemi di riscaldamento, ventilazione, condizionamento dell'aria (HVAC) e dell'illuminazione dell'edificio, in particolare quelli ad alto consumo energetico. Per quanto riguarda i test 'umani', si tratta generalmente di valutazioni del comfort ambientale all'interno dell'edificio, come temperatura, umidità e qualità dell'aria, che sono anch'essi una parte importante della certificazione EGE.
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NoNickName
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da NoNickName »

Lurensh ha scritto: mer dic 03, 2025 10:36 Beh da quello che ho letto bisogna dimostrare di aver avuto incarichi, mostrare parcelle...
Appunto, che senso ha? Se già svolgi il lavoro per cui vorresti qualificarti, perchè qualificarsi?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da arkanoid »

Estelle_Energy ha scritto: mer dic 03, 2025 11:01 Gli interventi che richiedono una diagnosi energetica a firma di EGE solitamente riguardano la valutazione dei sistemi di riscaldamento, ventilazione, condizionamento dell'aria (HVAC) e dell'illuminazione dell'edificio, in particolare quelli ad alto consumo energetico. Per quanto riguarda i test 'umani', si tratta generalmente di valutazioni del comfort ambientale all'interno dell'edificio, come temperatura, umidità e qualità dell'aria, che sono anch'essi una parte importante della certificazione EGE.
Altro contributo inutile. Se la legge richiede una diagnosi a firma EGE, serve a firma EGE indipendentemente da tutto, ed una a firma EGE e non a firma EGE possono (dovrebbero) essere LA STESSA COSA. I test sono quelli di certificazione...
A volte spero che tu sia un bot AI
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da vinz75 »

girondone ha scritto: mar dic 02, 2025 11:58 io so solo che ultimamente vedo tutti EGE dei commercialisti
Tu che lavori da sempre con il CT come ti stai organizzando? Pensi che ti cerificherai personalmente o hai già collaborazioni?
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da boba74 »

arkanoid ha scritto: mer dic 03, 2025 12:46
Estelle_Energy ha scritto: mer dic 03, 2025 11:01 Gli interventi che richiedono una diagnosi energetica a firma di EGE solitamente riguardano la valutazione dei sistemi di riscaldamento, ventilazione, condizionamento dell'aria (HVAC) e dell'illuminazione dell'edificio, in particolare quelli ad alto consumo energetico. Per quanto riguarda i test 'umani', si tratta generalmente di valutazioni del comfort ambientale all'interno dell'edificio, come temperatura, umidità e qualità dell'aria, che sono anch'essi una parte importante della certificazione EGE.
Altro contributo inutile. Se la legge richiede una diagnosi a firma EGE, serve a firma EGE indipendentemente da tutto, ed una a firma EGE e non a firma EGE possono (dovrebbero) essere LA STESSA COSA. I test sono quelli di certificazione...
A volte spero che tu sia un bot AI
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da Termotek »

Mail appena ricevuta da chi tiene corsi EGE:

"NUOVE INDICAZIONI NORMATIVE dal 25 dicembre 2025
- Il CT 3.0 ha meglio specificato la questione Diagnosi ed EGE, con il 2.0 infatti che la diagnosi la facesse un EGE o una ESCO certificata era un suggerimento.
- Criteri di ammissibilità per le diagnosi energetiche preliminari e gli attestati di prestazione energetica:
- Le diagnosi energetiche sono conformi alle norme tecniche UNI CEI EN 16247 e redatte da un Esperto in Gestione dell'Energia (EGE) certificato ai sensi della norma UNI CEI 11339 oppure da una società che fornisce servizi energetici (ESCo) certificata ai sensi della norma UNI CEI 11352, così come previsto dall’articolo 12 del decreto legislativo 4 luglio 2014 n. 102. - Dovranno inoltre seguire i criteri minimi previsti dall’allegato 2 del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102.
- Gli attestati di prestazione energetica sono conformi al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni, nonché ai decreti attuativi dello stesso nel rispetto delle disposizioni regionali, ove presenti"

Parlano però di nuove inidicazioni normative dal 25 Dicembre 2025 senza citare fonti...ma senza regole operative del GSE è attendibile?
Sarà necessario per ogni singoli intervento di conto termico essere EGE?
boba74
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da boba74 »

Termotek ha scritto: gio dic 04, 2025 11:16 Mail appena ricevuta da chi tiene corsi EGE:

"NUOVE INDICAZIONI NORMATIVE dal 25 dicembre 2025
- Il CT 3.0 ha meglio specificato la questione Diagnosi ed EGE, con il 2.0 infatti che la diagnosi la facesse un EGE o una ESCO certificata era un suggerimento.
- Criteri di ammissibilità per le diagnosi energetiche preliminari e gli attestati di prestazione energetica:
- Le diagnosi energetiche sono conformi alle norme tecniche UNI CEI EN 16247 e redatte da un Esperto in Gestione dell'Energia (EGE) certificato ai sensi della norma UNI CEI 11339 oppure da una società che fornisce servizi energetici (ESCo) certificata ai sensi della norma UNI CEI 11352, così come previsto dall’articolo 12 del decreto legislativo 4 luglio 2014 n. 102. - Dovranno inoltre seguire i criteri minimi previsti dall’allegato 2 del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102.
- Gli attestati di prestazione energetica sono conformi al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni, nonché ai decreti attuativi dello stesso nel rispetto delle disposizioni regionali, ove presenti"

Parlano però di nuove inidicazioni normative dal 25 Dicembre 2025 senza citare fonti...ma senza regole operative del GSE è attendibile?
Sarà necessario per ogni singoli intervento di conto termico essere EGE?
Ovviamente parliamo solo per quegli interventi in cui è richiesta la diagnosi (quindi non per tutti).
A me in un incontro sul conto termico avevano detto che non tutti le diagnosi devono necessariamente essere fatte da EGE ma che probabilmente dipenderà dai casi (comunque dovrebbero chiarire con le regole operative).
girondone
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da girondone »

Termotek ha scritto: gio dic 04, 2025 11:16 Mail appena ricevuta da chi tiene corsi EGE:

"NUOVE INDICAZIONI NORMATIVE dal 25 dicembre 2025
- Il CT 3.0 ha meglio specificato la questione Diagnosi ed EGE, con il 2.0 infatti che la diagnosi la facesse un EGE o una ESCO certificata era un suggerimento.
- Criteri di ammissibilità per le diagnosi energetiche preliminari e gli attestati di prestazione energetica:
- Le diagnosi energetiche sono conformi alle norme tecniche UNI CEI EN 16247 e redatte da un Esperto in Gestione dell'Energia (EGE) certificato ai sensi della norma UNI CEI 11339 oppure da una società che fornisce servizi energetici (ESCo) certificata ai sensi della norma UNI CEI 11352, così come previsto dall’articolo 12 del decreto legislativo 4 luglio 2014 n. 102. - Dovranno inoltre seguire i criteri minimi previsti dall’allegato 2 del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102.
- Gli attestati di prestazione energetica sono conformi al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni, nonché ai decreti attuativi dello stesso nel rispetto delle disposizioni regionali, ove presenti"

Parlano però di nuove inidicazioni normative dal 25 Dicembre 2025 senza citare fonti...ma senza regole operative del GSE è attendibile?
Sarà necessario per ogni singoli intervento di conto termico essere EGE?
devono uscire le regole applicative.. le fonti sono quelle
la premiata ditta governo ministero gse sta facendo le solite porcate vedi passaggio 2.0 -> 3.0 da prenderli a sputi in faccia
mat
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da mat »

In teoria sul testo del DM c'è scritto che le diagnosi devono essere eseguite da un EGE, senza se e senza ma. Dopodiché non saprei se delle regole applicative (che non escono sotto forma di legge, correggetemi se sbaglio) possono apportare eccezioni/deroghe a quanto sopra.

Diverso è a parer mio, per fare un esempio, DM Minimi che modifica o dettaglia cose rispetto al Dlgs192: entrambi sono Decreti.
Ronin
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da Ronin »

danilo2 ha scritto: mer dic 03, 2025 08:30 Ciao, i requisiti di mantenimento di iscrizioni EGE non dipendono dall'organismo di certificazione, sono dettagliati nella norma UNI CEI 11339-2023 al punto A.4.
mi pare che nessuno abbia sostenuto il contrario (l'organismo certificato ha facoltà invece di definire la durata del periodo di sospensione: infatti c'è chi lo fa 3 mesi e chi 6)
Lurensh ha scritto: mer dic 03, 2025 10:36 da quello che ho letto bisogna dimostrare di aver avuto incarichi
per iscriversi e per il rinnovo quinquennale sì, per il mantenimento annuale basta quello che ho scritto (io sono certificato col SECEM, è il riferimento, se va bene con loro va bene anche con gli altri).
Termotek ha scritto: gio dic 04, 2025 11:16 Parlano però di nuove inidicazioni normative dal 25 Dicembre 2025 senza citare fonti...ma senza regole operative del GSE è attendibile?
Sarà necessario per ogni singoli intervento di conto termico essere EGE?
dal 25/12 perchè è quello il giorno di entrata in vigore del DM 7/8/25 (che introduce il CT 3.0 appunto). la fonte è il DM stesso.
non servirà essere EGE per ogni intervento, ma per tutti gli interventi per cui è obbligatoria la DE, questa dev'essere redatta da un EGE (quindi nulla vieta ad es. che tu fai il conto termico e ti trovi un collega EGE che ti fa le DE quando serve). per sapere quando serve, leggi il DM :mrgreen:
mat ha scritto: gio dic 04, 2025 17:17 non saprei se delle regole applicative (che non escono sotto forma di legge, correggetemi se sbaglio) possono apportare eccezioni/deroghe a quanto sopra.
a dir la verità, anche se le RT non sono leggi, il GSE ha una lunga tradizione :roll: di regole applicative che introducono requisiti non previsti dai DM da cui originano. sempre in senso restrittivo però, non certo in ammorbidimento.
Ultima modifica di Ronin il gio dic 04, 2025 19:05, modificato 2 volte in totale.
extradry
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da extradry »

Evvai anche per i nuovi CAM 03122025 diagnosi energetica a firma di solo EGE o ESCo.
Oltre a bye bye Carrier Pizzetti.
Edit: ah no era così anche prima :oops:.
Hanno solamente abbassato a 1.000 mq la soglia, togliendo l'intervallo 1000-5000 mq.
Ronin
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Re: Conto termico EGE

Messaggio da Ronin »

extradry ha scritto: gio dic 04, 2025 18:57 Evvai anche per i nuovi CAM 03122025 diagnosi energetica a firma di solo EGE o ESCo.
Oltre a bye bye Carrier Pizzetti.
Edit: ah no era così anche prima :oops:.
Hanno solamente abbassato a 1.000 mq la soglia, togliendo l'intervallo 1000-5000 mq.
sì, anche per i CAM la DE la fa solo l'EGE.
peraltro è raro che i CAM siano effettivamente vincolanti (lo sono nelle nuove costruzioni, ma nel nuovo la DE non si fa. sull'esistente dev'essere un intervento che coinvolge l'intero edificio, in pratica è un obbligo solo in caso di demo-ricostruzione o comunque ristrutturazione rilevante).
perciò il pubblico resta un mercato residuale; l'esplosione vera nel numero di EGE ci sarà quando verrà recepita la nuova direttiva efficienza, che estende alle PMI e abbassa moltissimo la soglia di consumo energetico dell'obbligo di DE (redatta da EGE) per le imprese.
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