Chiedo consigli a chi ha più esperienza di me.
Impianto già realizzato ma che ha problemi sulla rete idrica di raffreddamento della risonanza per lo sporco presente nel circuito esistente.
Per ovviare a questo si è deciso di inserire uno scambiatore, che determina la formazione di un circuito secondario nel quale servono circolatore, volano, vaso di espansione.
Dati risonanza: portata=9000 l/h; perdita di carico=2.7 bar; Tm=6°C Tr=15°C
Ho alcuni dubbi
- la posizione del volano è meglio sulla mandata, sul ritorno o è del tutto indifferente? idem per il circolatore
- nel secondario è necessario inserire la miscelatrice per una migliore gestione della temperatura di mandata alla risonanza? oppure se ne può fare a meno e agisce solo su portata e temperature del primario, tenendo costante la portata sul secondario?
- nel nuovo circuito secondario quali apparecchiature è consigliabile installare? tipo separatore d'aria e/o defangatore e/o filtro
- è possibile variare le temperature di mandata e ritorno sul secondario a parità di temperatura media richiesta? cioè se la scheda indica Tm=6 e Tr=15, posso progettare a Tm=8 e Tr=13
Ringrazio già chi vorrà condividere la sua esperienza.
Refrigerazione risonanza
Moderatore: Edilclima
Re: Refrigerazione risonanza
io non ho esperienza di risonanza ma mi incuriosisce sempre quel che è nuovo.
perchè serve un volano? la rnm ha qualche regolazione che sta dietro alle temperature
il circolatore deve modulare in funzione di quel che chiede la rnm oppure si accende all'accensione della rnm e va a portata costante?
il circolatore andrebbe messo in spinta sullo scambiatore a piastre (se anche la rnm ne ha uno allora non saprei)
l'unica cosa come ben sai è l'attenzione al senso di posa dello scambiatore (equicorrente vs controcorrente) e alla caduta di temperatura del circuito secondario
sul secondo circuito sfiato forzatamente e valvole per il caricamento e un filtro a maglie fini per sicuri poi sedimenti degli scambiatori o tubi (a meno di non avere solo inox e plastica)
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Re: Refrigerazione risonanza
Per esperienza di solito è meglio prevedere un gruppo frigo dedicato condensato ad aria.
Ipotizzando una produzione centralizzata di acqua refrigerata a 6/7°C, già è dura che ti arrivi a monte dello scambiatore a 8°C.
Ipotizzando a valle dello scambiatore se siamo bravi 9/10°C, siamo un po' "distanti" dai 6°C richiesti dalla scheda tecnica della RMN.
Se hai problemi nel posizionamento di una macchina condensata ad aria, potresti pensare ad una macchina di "secondo stadio" condensata ad acqua.
Qui ci vorrebbe l'aiuto di @Ronin però.
Ipotizzando una produzione centralizzata di acqua refrigerata a 6/7°C, già è dura che ti arrivi a monte dello scambiatore a 8°C.
Ipotizzando a valle dello scambiatore se siamo bravi 9/10°C, siamo un po' "distanti" dai 6°C richiesti dalla scheda tecnica della RMN.
Se hai problemi nel posizionamento di una macchina condensata ad aria, potresti pensare ad una macchina di "secondo stadio" condensata ad acqua.
Qui ci vorrebbe l'aiuto di @Ronin però.
Re: Refrigerazione risonanza
Grazie SuperP.
Il circuito interno della RM ha un suo scambiatore. Il volano mi serve a dare contenuto d'acqua.
Il fornitore impone le condizioni che ho indicato e prescrive come deve essere fatto il circuito di alimentazione (da proprio lo schema).
Il dubbio sulle posizioni deriva proprio dalla presenza di due scambiatori alle estremità.
In effetti rivendendo lo schema e le foto, nella sottocentrale sono già montati defangatore con magnete e filtri.
Il circuito interno della RM ha un suo scambiatore. Il volano mi serve a dare contenuto d'acqua.
Il fornitore impone le condizioni che ho indicato e prescrive come deve essere fatto il circuito di alimentazione (da proprio lo schema).
Il dubbio sulle posizioni deriva proprio dalla presenza di due scambiatori alle estremità.
In effetti rivendendo lo schema e le foto, nella sottocentrale sono già montati defangatore con magnete e filtri.
Re: Refrigerazione risonanza
L'intervento è già stato fatto. E' installato un gruppo dedicato condensato ad aria proprio sopra la sala. Lo scambiatore sarà posato a pochi metri di distanza. Per questo avrei considerato 7/12 a monte e 8/13 a valle. Meglio di così non è possibile fare a meno di ulteriori interventi ma mancano i fondi.extradry ha scritto: gio nov 06, 2025 08:48 Per esperienza di solito è meglio prevedere un gruppo frigo dedicato condensato ad aria.
Ipotizzando una produzione centralizzata di acqua refrigerata a 6/7°C, già è dura che ti arrivi a monte dello scambiatore a 8°C.
Ipotizzando a valle dello scambiatore se siamo bravi 9/10°C, siamo un po' "distanti" dai 6°C richiesti dalla scheda tecnica della RMN.
Se hai problemi nel posizionamento di una macchina condensata ad aria, potresti pensare ad una macchina di "secondo stadio" condensata ad acqua.
Qui ci vorrebbe l'aiuto di @Ronin però.
Mi chiedo però se la condizione 6/15 richiesta è strettamente necessaria oppure va bene anche 8/13 con aumento della portata.
Re: Refrigerazione risonanza
Le condizioni sono dichiarate dal fornitore dell'armadio della risonanza e sono stringenti. Se esci dalla finestra apre l'acqua di rete.
redigere redigere redigere
Re: Refrigerazione risonanza
Che cosa strana però che non si riesca ad avere acqua "pulita" con un circuito dedicato.
Comunque sto' guardando le schede tecniche di un armadio LCC Philips:
"Temperatura all'ingresso: Da 6°C a 15°C (12°C preferita).
Stabilità temperatura all'ingresso: +/- 2°C (entro i valori temperatura sopra indicati)."
Se anche la tua apparecchiatura ha una scheda tecnica simile direi che non ci sono problemi.
Comunque sto' guardando le schede tecniche di un armadio LCC Philips:
"Temperatura all'ingresso: Da 6°C a 15°C (12°C preferita).
Stabilità temperatura all'ingresso: +/- 2°C (entro i valori temperatura sopra indicati)."
Se anche la tua apparecchiatura ha una scheda tecnica simile direi che non ci sono problemi.
Re: Refrigerazione risonanza
L'intervento come eseguito si allaccia ad un vecchio impianto ed il filtro circuito della risonanza ha una maglia molto fine.extradry ha scritto: gio nov 06, 2025 09:56 Che cosa strana però che non si riesca ad avere acqua "pulita" con un circuito dedicato.
Quello che stiamo progettando adesso è l'inserimento di uno scambiatore per garantire acqua pulita e l'allaccio al nuovo gruppo frigo che era stato pensato per la batteria dell'uta.
Nel mio caso l'armadio è United Imaging HealthcarePoland mod. uMR680.extradry ha scritto: gio nov 06, 2025 09:56 Comunque sto' guardando le schede tecniche di un armadio LCC Philips:
"Temperatura all'ingresso: Da 6°C a 15°C (12°C preferita).
Stabilità temperatura all'ingresso: +/- 2°C (entro i valori temperatura sopra indicati)."
Se anche la tua apparecchiatura ha una scheda tecnica simile direi che non ci sono problemi.
Avevo interpretato male il dato che non era scritto in modo così chiaro. Grazie extradry!
Per quanto riguarda le altre questioni, posizione accumulo, portata (costante o variabile) e regolazione (con o senza miscelatrice), hai suggerimenti?