Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Moderatore: Edilclima
Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Salve a tutti,
seguo un condominio con caldaia da 350kW per solo riscaldamento, con terminali a radiatore in ghisa. Epoca di costruzione anno 1960/70.
Vorrei proporre la sostituzione della caldaia con una PDC.
Per poter portare la temperatura di mandata a 65°C propongo l'utilizzo di due PDC, la prima aria-acqua per Tm = 45°C, la seconda acqua-acqua per Tm=65°C.
La seconda PDC utilizzerà come fonte di calore l'acqua calda a 45°C (o anche a T inferiore) prodotta dalla prima PDC.
Il mio dubbio è sul dimensionamento delle due PDC. In particolare la seconda dovrà spostare (consentitemi la semplificazione) il calore da 45°C a 65°C, con una Tm=65°C eTr=60°C.
Se a quella Tm il condominio ha un fabbisogno di 350kW la P della PDC deve essere anch'essa 350kW. Ma la prima? anche quella da 350kW?
Lo so, mi sto perdendo in un bicchier d'acqua ma non riesco a schematizzare bene il processo.
Chi mi da una mano?
seguo un condominio con caldaia da 350kW per solo riscaldamento, con terminali a radiatore in ghisa. Epoca di costruzione anno 1960/70.
Vorrei proporre la sostituzione della caldaia con una PDC.
Per poter portare la temperatura di mandata a 65°C propongo l'utilizzo di due PDC, la prima aria-acqua per Tm = 45°C, la seconda acqua-acqua per Tm=65°C.
La seconda PDC utilizzerà come fonte di calore l'acqua calda a 45°C (o anche a T inferiore) prodotta dalla prima PDC.
Il mio dubbio è sul dimensionamento delle due PDC. In particolare la seconda dovrà spostare (consentitemi la semplificazione) il calore da 45°C a 65°C, con una Tm=65°C eTr=60°C.
Se a quella Tm il condominio ha un fabbisogno di 350kW la P della PDC deve essere anch'essa 350kW. Ma la prima? anche quella da 350kW?
Lo so, mi sto perdendo in un bicchier d'acqua ma non riesco a schematizzare bene il processo.
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Non ti conviene usare due pompe di calore in serie se non per produrre acqua calda sanitaria.
La potenza del generatore la devi poi valutare sul reale fabbisogno del fabbricato, non in base alla potenza del generatore a gas esistente.
La potenza del generatore la devi poi valutare sul reale fabbisogno del fabbricato, non in base alla potenza del generatore a gas esistente.
Tom Bishop
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Ti consiglio di analizzare le PdC della TEON.
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Sicuramente hai ragione, ma la situazione del condominio è abbastanza particolare.
Caldaia esistente a gasolio da 500kW. Anni '70.
Gas metano non disponibile in zona.
Radiatori in ghisa per la maggior parte.
Ho fatto la diagnosi energetica e la potenza necessaria è di circa 320kW.
A questo punto non vedo tante possibilità.
Il mio problema è far andare l'impianto a 65°C.
Ho fatto il calcolo con simulazione oraria e mi esce che per il 40% della giornata tipo di riscaldamento la temperatura esterna è inferiore a 10°C per cui 45°C in mandata sarebbero sicuramente insufficienti.
Caldaia esistente a gasolio da 500kW. Anni '70.
Gas metano non disponibile in zona.
Radiatori in ghisa per la maggior parte.
Ho fatto la diagnosi energetica e la potenza necessaria è di circa 320kW.
A questo punto non vedo tante possibilità.
Il mio problema è far andare l'impianto a 65°C.
Ho fatto il calcolo con simulazione oraria e mi esce che per il 40% della giornata tipo di riscaldamento la temperatura esterna è inferiore a 10°C per cui 45°C in mandata sarebbero sicuramente insufficienti.
Ultima modifica di ingvalter il sab lug 12, 2025 09:49, modificato 1 volta in totale.
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Lavorano in alta temperatura?
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
La T250 ha una Pn di 101 kW @80°C con COP 2,15.
Molto meglio una cascata aria-acqua e acqua-acqua.
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Tutto è meglio di 2.15ingvalter ha scritto: sab lug 12, 2025 09:49 La T250 ha una Pn di 101 kW @80°C con COP 2,15.
Molto meglio una cascata aria-acqua e acqua-acqua.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Non lo so. Ma ho letto anche 2,10 della WPL (236638): Coefficiente di rendimento per A7/W55 secondo EN 14511.NoNickName ha scritto: sab lug 12, 2025 09:59Tutto è meglio di 2.15ingvalter ha scritto: sab lug 12, 2025 09:49 La T250 ha una Pn di 101 kW @80°C con COP 2,15.
Molto meglio una cascata aria-acqua e acqua-acqua.
Certe volte, leggendo in fretta, ...
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Non capisco: il tuo problema è far andare l'impianto a 65°C (Il mio problema è far andare l'impianto a 65°C, come hai scritto prima) o a 80°C (quando valuti la T250)?
Non conosco TEON, ma il catalogo mi pare interessante.
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Hai ragione. Ho visto questo dato sulla brochure della Teon. L'altro è A7/W50 COP 3,44.Esa ha scritto: sab lug 12, 2025 10:25 Non capisco: il tuo problema è far andare l'impianto a 65°C (Il mio problema è far andare l'impianto a 65°C, come hai scritto prima) o a 80°C (quando valuti la T250)?
Non conosco TEON, ma il catalogo mi pare interessante.
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Non mi risulta. Leggi meno in fretta, forse intendi A-7W55Esa ha scritto: sab lug 12, 2025 10:19 Non lo so. Ma ho letto anche 2,10 della WPL (236638): Coefficiente di rendimento per A7/W55 secondo EN 14511.
Certe volte, leggendo in fretta, ...

"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
In primis ti suggerirei di verificare la potenza elettrica disponibile al contatore del condominio. Un impianto come quello che vuoi realizzare necessita di almeno 100 kW elettrici, e difficilmente ARETI te li fornirà in tempi brevi (parliamo di anni) se non sono già disponibili.
Ad ogni modo l'impianto che proponi viene normalmente realizzato con quelle che si chiamano pompe di calore buster, e sono andati in auge per un certo periodo abbinate ai sistemi polivalenti per la possibilità di produrre simultaneamente acqua fredda, calda a bassa temperatura e calda ad alta temperatura per uso sanitario.
In linea di massima, la prima pompa di calore che lavora a bassa temperatura va senza dubbio dimensionata per il carico di picco. La seconda pompa di calore, con un piccolo artificio potrebbe essere invece dimensionata per un carico inferiore. Infatti si potrebbe pensare di far lavorare la seconda pompa di calore ad una temperatura maggiore (ad esempio 80°C) ma su un carico ridotto, diciamo il 50%, e di miscelare il flusso a 45°C con quello ad 80°C in modo tale da ottenere acqua a (80+45)/2 = 62,5°C.
Mi sembra tuttavia un impianto assai complesso e costoso, penso che puoi ottenere lo stesso risultato di efficienza con un impianto ibrido composto da n° 3 moduli termici a condensazione da 115kWx3 = 345 kW abbinato a 4 pompe di calore a scarico frontale da 17,9 kWx4 = 71,6 kW. Questo impianto ha il vantaggio di stare entro i 30 kW elettrici di assorbimento che ARETI fornisce senza problemi per corrente 400V
Ad ogni modo l'impianto che proponi viene normalmente realizzato con quelle che si chiamano pompe di calore buster, e sono andati in auge per un certo periodo abbinate ai sistemi polivalenti per la possibilità di produrre simultaneamente acqua fredda, calda a bassa temperatura e calda ad alta temperatura per uso sanitario.
In linea di massima, la prima pompa di calore che lavora a bassa temperatura va senza dubbio dimensionata per il carico di picco. La seconda pompa di calore, con un piccolo artificio potrebbe essere invece dimensionata per un carico inferiore. Infatti si potrebbe pensare di far lavorare la seconda pompa di calore ad una temperatura maggiore (ad esempio 80°C) ma su un carico ridotto, diciamo il 50%, e di miscelare il flusso a 45°C con quello ad 80°C in modo tale da ottenere acqua a (80+45)/2 = 62,5°C.
Mi sembra tuttavia un impianto assai complesso e costoso, penso che puoi ottenere lo stesso risultato di efficienza con un impianto ibrido composto da n° 3 moduli termici a condensazione da 115kWx3 = 345 kW abbinato a 4 pompe di calore a scarico frontale da 17,9 kWx4 = 71,6 kW. Questo impianto ha il vantaggio di stare entro i 30 kW elettrici di assorbimento che ARETI fornisce senza problemi per corrente 400V
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
corretto. io avevo stimato anche di più con la necessità di una cabina di trasformazioneMarcus ha scritto: sab lug 12, 2025 18:53 In primis ti suggerirei di verificare la potenza elettrica disponibile al contatore del condominio. Un impianto come quello che vuoi realizzare necessita di almeno 100 kW elettrici, e difficilmente ARETI te li fornirà in tempi brevi (parliamo di anni) se non sono già disponibili.
c'è un solo problema. Non c'è metano e non c’è la possibilità di averlo. Dovrei andare con il GPL.Ad ogni modo l'impianto che proponi viene normalmente realizzato con quelle che si chiamano pompe di calore buster, e sono andati in auge per un certo periodo abbinate ai sistemi polivalenti per la possibilità di produrre simultaneamente acqua fredda, calda a bassa temperatura e calda ad alta temperatura per uso sanitario.
In linea di massima, la prima pompa di calore che lavora a bassa temperatura va senza dubbio dimensionata per il carico di picco. La seconda pompa di calore, con un piccolo artificio potrebbe essere invece dimensionata per un carico inferiore. Infatti si potrebbe pensare di far lavorare la seconda pompa di calore ad una temperatura maggiore (ad esempio 80°C) ma su un carico ridotto, diciamo il 50%, e di miscelare il flusso a 45°C con quello ad 80°C in modo tale da ottenere acqua a (80+45)/2 = 62,5°C.
Mi sembra tuttavia un impianto assai complesso e costoso, penso che puoi ottenere lo stesso risultato di efficienza con un impianto ibrido composto da n° 3 moduli termici a condensazione da 115kWx3 = 345 kW abbinato a 4 pompe di calore a scarico frontale da 17,9 kWx4 = 71,6 kW. Questo impianto ha il vantaggio di stare entro i 30 kW elettrici di assorbimento che ARETI fornisce senza problemi per corrente 400V
Abbiamo fatto la richiesta di allaccio del metano l'anno scorso e il gestore ha risposto che non ha capienza. Dovrebbe fare una nuova stazione di riduzione e non vuole farla.
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
in questo caso come posso determinare il COP complessivo o meglio come potrei determinare il consumo complessivo e confrontarlo con il consumo attuale di gasolio?Marcus ha scritto: sab lug 12, 2025 18:53 la prima pompa di calore che lavora a bassa temperatura va senza dubbio dimensionata per il carico di picco. La seconda pompa di calore, con un piccolo artificio potrebbe essere invece dimensionata per un carico inferiore. Infatti si potrebbe pensare di far lavorare la seconda pompa di calore ad una temperatura maggiore (ad esempio 80°C) ma su un carico ridotto, diciamo il 50%, e di miscelare il flusso a 45°C con quello ad 80°C in modo tale da ottenere acqua a (80+45)/2 = 62,5°C.
Ovviamente il secondo stadio entrerebbe in funzione solo quando la temperatura esterna è inferiore ad un dato valore (da determinare) tale da non garantire il riscaldamento con Tm a 45°C.
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Così, è meglio?NoNickName ha scritto: sab lug 12, 2025 13:01Non mi risulta. Leggi meno in fretta, forse intendi A-7W55Esa ha scritto: sab lug 12, 2025 10:19 Non lo so. Ma ho letto anche 2,10 della WPL (236638): Coefficiente di rendimento per A7/W55 secondo EN 14511.
Certe volte, leggendo in fretta, ...
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Boh, non so dove l'hai preso
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Vuoi il documento completo? Non credo ti serva, dovresti conoscerlo.
Il problema, però, è diverso. Sei partito con questa affermazione:
Il problema, però, è diverso. Sei partito con questa affermazione:
Un valore che, per le condizioni operative, non mi sembrava il caso di liquidare con una battuta ...Tutto è meglio di 2.15
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
guarda, non so di cosa stai parlando.Esa ha scritto: dom lug 13, 2025 14:52 Un valore che, per le condizioni operative, non mi sembrava il caso di liquidare con una battuta ...
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
la domanda è: ma ti serve davvero 65°C?ingvalter ha scritto: ven lug 11, 2025 20:11 Vorrei proporre la sostituzione della caldaia con una PDC.
Per poter portare la temperatura di mandata a 65°C propongo l'utilizzo di due PDC, la prima aria-acqua per Tm = 45°C, la seconda acqua-acqua per Tm=65°C.
Ti consiglio di guardare questo video https://www.paolosavoia.com/post/_conve ... mann_video
Su potenze del genere, sempre che la potenza 350kW sia quella che ti serve (magari hai 150kW di radiatori), resterei un un ibrido progettato e gestito bene
Per_Corsi su LEGGE 10 + bozza DM REQUISITI minimi, Termotecnica, VMC, Ponti termici https://www.paolosavoia.com/corso-online
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Poi spiegami il senso termodinamico di usare due pompe di calore in serie. il cop diventa bassissimo. quasi che in qualche caso conviene una caldaia.
mettine una a propano e fine..
mettine una a propano e fine..
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Il propano sta diventando la panacea, poi però ti informi circa i limiti e i rischi dell'installazione e scopri che, forse, è meglio accontentarsi di qualche grado in meno in mandata.
Tom Bishop
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Ti suggerirei di guardare questo video di un webinar tenuto pochi giorni fa. https://youtu.be/NMhu4S9pgdY
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
la potenza attualmente installata è 500kW.SuperP ha scritto: dom lug 13, 2025 15:50Ti consiglio di guardare questo video https://www.paolosavoia.com/post/_conve ... mann_videoingvalter ha scritto: ven lug 11, 2025 20:11 Vorrei proporre la sostituzione della caldaia con una PDC.
Per poter portare la temperatura di mandata a 65°C propongo l'utilizzo di due PDC, la prima aria-acqua per Tm = 45°C, la seconda acqua-acqua per Tm=65°C.
Su potenze del genere, sempre che la potenza 350kW sia quella che ti serve (magari hai 150kW di radiatori), ...
Ho modellato l'edificio e la potenza necessaria è di circa 320kW che ho arrotondato a 350.
Per i radiatori, la potenza totale installata devo calcolarla ma ritengo non sia inferiore a 9kW x u.i. -> 378kW cui bisogna aggiungere le dispersioni delle tubazioni che risalgono agli anni '70 e corrono in parte nell'autorimessa e in parte in cavedi dei vani scale.
In sostanza, si, credo che 350 sia il valore giusto per non avere problemi in seguito.
Poi, se la PDC di secondo stadio lavora meno meglio così.
ritengo sia impossibile riscaldare un condominio male isolato risalente agli anni 70 con radiatori in ghisa, con una partenza di 45°C e con temperature esterne che spesso scendono sotto lo 0 °C.la domanda è: ma ti serve davvero 65°C?
Come ho detto, non c'è metano quindi per realizzare un ibrido bisogna andare con altri combustibili, ad esempio GPL (costi elevati), idrogeno (non disponibile in zona), altro??... resterei un un ibrido progettato e gestito bene
p.s.
Non me ne volere, ti conosco (sul forum) da molto tempo e ti stimo, ma ho notato che ultimamente ti è salita un po troppo la spocchia del saputello.
Ricordati che qua il più scemo è comunque ingegnere (famosa battuta in una riunione dell'Ordine).
Non voglio dire che i tuoi pareri non siano importanti, ma c'è modo e modo di dire le cose.
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
grazie della segnalazione. vado subito a guardare.NoNickName ha scritto: mar lug 15, 2025 07:24 Ti suggerirei di guardare questo video di un webinar tenuto pochi giorni fa. https://youtu.be/NMhu4S9pgdY
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Si, il COP diventa molto basso ma solo quanto entrambe le PDC sono in funzione. Se funziona solo il primo stadio, quella a 45°C in mandata aria-acqua, allora il COP è abbastanza alto.shinobi9 ha scritto: lun lug 14, 2025 16:23 Poi spiegami il senso termodinamico di usare due pompe di calore in serie. il cop diventa bassissimo. quasi che in qualche caso conviene una caldaia.
mettine una a propano e fine..
In questo caso si deve fare la media tra i due COP considerando il tempo di attivazione singolo e in cascata.
Non è poi così basso come sembra.
A Foggia il periodo di CUT-OFF a 10°C, non so come si chiama effettivamente e gli ho dato questo nome, cioè quanto tempo la temperatura esterna è sotto i 10°C, è del 40% del periodo intero i riscaldamento. Quindi, ipotizzando il funzionamento del secondo stadio asservito ad un termostato esterno, per il 60% beneficerei del COP più elevato.
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Caldaia a propano? dovrei fare un serbatoio per il propano, e i costi sarebbero alti.shinobi9 ha scritto: lun lug 14, 2025 16:23 quasi che in qualche caso conviene una caldaia.
mettine una a propano e fine..
Se poi intendevi una PDC a propano, è da verificare con una diagnosi energetica.
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
[/quote]
ritengo sia impossibile riscaldare un condominio male isolato risalente agli anni 70 con radiatori in ghisa, con una partenza di 45°C e con temperature esterne che spesso scendono sotto lo 0 °C.
Esperienza di casa mia:
Condominio anni '70 in cassavuota, pavimento su autorimesse, 2 lati verso esterno, 2 verso riscaldato, soffitto verso riscaldato. Serramenti sostituiti nel 2017. Radiatri classici in ghisa.
Mandata caldaia a 45 C° tutto il giorno, in modo che condensi. T interna 20-21 °C.
Poi ci sono casi e casi, ma impossibile....
ritengo sia impossibile riscaldare un condominio male isolato risalente agli anni 70 con radiatori in ghisa, con una partenza di 45°C e con temperature esterne che spesso scendono sotto lo 0 °C.
Esperienza di casa mia:
Condominio anni '70 in cassavuota, pavimento su autorimesse, 2 lati verso esterno, 2 verso riscaldato, soffitto verso riscaldato. Serramenti sostituiti nel 2017. Radiatri classici in ghisa.
Mandata caldaia a 45 C° tutto il giorno, in modo che condensi. T interna 20-21 °C.
Poi ci sono casi e casi, ma impossibile....
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
In caso di assenza di dispositivi idonei (99% dei casi) c'è anche l'effetto dovuto allo sbilanciamento dell'impianto.ingvalter ha scritto: mar lug 15, 2025 08:17 cui bisogna aggiungere le dispersioni delle tubazioni che risalgono agli anni '70 e corrono in parte nell'autorimessa e in parte in cavedi dei vani scale.
Potrebbe essere un buon intervento anche se non facile da mettere in opera.
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
punto di bivalenza, ma di solito è a temperature negative. che senso avrebbe usare una pdc da +15 a +10ingvalter ha scritto: mar lug 15, 2025 08:22 A Foggia il periodo di CUT-OFF a 10°C, non so come si chiama effettivamente
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
infatti non ho capito. se il punto di bivalenza è 10 gradi a Foggia a Milano non dovrebbero esistere le pompe di calore.NoNickName ha scritto: mar lug 15, 2025 10:47punto di bivalenza, ma di solito è a temperature negative. che senso avrebbe usare una pdc da +15 a +10ingvalter ha scritto: mar lug 15, 2025 08:22 A Foggia il periodo di CUT-OFF a 10°C, non so come si chiama effettivamente
Capisco il discorso sugli stadi..è una soluzione complessa secondo me, ma se ti senti tranquillo tu prova..
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
ai piedi di ciascuna colonna ho fatto installare 8 anni fa dei regolatori differenziali Caleffi e su ciascun radiatore è installata una valvola termostatica con ripartitore di calore indiretto Caleffi.vinz75 ha scritto: mar lug 15, 2025 09:34In caso di assenza di dispositivi idonei (99% dei casi) c'è anche l'effetto dovuto allo sbilanciamento dell'impianto.ingvalter ha scritto: mar lug 15, 2025 08:17 cui bisogna aggiungere le dispersioni delle tubazioni che risalgono agli anni '70 e corrono in parte nell'autorimessa e in parte in cavedi dei vani scale.
Potrebbe essere un buon intervento anche se non facile da mettere in opera.
I circolatori sono DAB inverter con regolazione fissa sulla prevalenza e portata variabile.
I costi di gestione si sono abbassati di quasi il 40% rispetto alla situazione precedente senza alcuna regolazione, sia per l'intervento effettuato e sia per le più favorevoli condizioni climatiche.
Adesso però sorge il problema di cambiare il generatore, o con una equivalente ma meno potente caldaia a gasolio conservando la tipologia esistente o con un altro generatore che non sia a metano perché il metano non è disponibile.
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
hai ragione, non riuscivo ad associare il punto di bivalenza con il generatore in cascata.NoNickName ha scritto: mar lug 15, 2025 10:47punto di bivalenza, ma di solito è a temperature negative. che senso avrebbe usare una pdc da +15 a +10ingvalter ha scritto: mar lug 15, 2025 08:22 A Foggia il periodo di CUT-OFF a 10°C, non so come si chiama effettivamente
Da +15 a +10 credi non si dovrebbe riscaldare? non ho capito cosa intendi.
io pensavo di utilizzare la pdc aria acqua con COP più elevato da Tx a 20°C, e attivare anche la seconda PDC acqua acqua sotto Tx. Tx è la temperatura esterna di bivalenza al di sotto della quale la PDC aria acqua non riesce a garantire il riscaldamento dell'edificio. Forse così mi sono spiegato meglio.

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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Comunque è interessante, é una specie di booster che si usa a volte nel sanitario. Quando vanno entrambe hai cop molto bassi, quindi lo farei solo se non puoi usare il metano o se hai molto FV, perchè comunque credo che nel complesso sia più efficiente una caldaia a metano. ma quanto è grande il volano tra i due stadi?ingvalter ha scritto: mar lug 15, 2025 11:32hai ragione, non riuscivo ad associare il punto di bivalenza con il generatore in cascata.NoNickName ha scritto: mar lug 15, 2025 10:47punto di bivalenza, ma di solito è a temperature negative. che senso avrebbe usare una pdc da +15 a +10ingvalter ha scritto: mar lug 15, 2025 08:22 A Foggia il periodo di CUT-OFF a 10°C, non so come si chiama effettivamente
Da +15 a +10 credi non si dovrebbe riscaldare? non ho capito cosa intendi.
io pensavo di utilizzare la pdc aria acqua con COP più elevato da Tx a 20°C, e attivare anche la seconda PDC acqua acqua sotto Tx. Tx è la temperatura esterna di bivalenza al di sotto della quale la PDC aria acqua non riesce a garantire il riscaldamento dell'edificio. Forse così mi sono spiegato meglio.![]()
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Ok. Forse sbaglio io l'impostazione oppure non mi sono spiegato bene.shinobi9 ha scritto: mar lug 15, 2025 11:18infatti non ho capito. se il punto di bivalenza è 10 gradi a Foggia a Milano non dovrebbero esistere le pompe di calore.NoNickName ha scritto: mar lug 15, 2025 10:47punto di bivalenza, ma di solito è a temperature negative. che senso avrebbe usare una pdc da +15 a +10ingvalter ha scritto: mar lug 15, 2025 08:22 A Foggia il periodo di CUT-OFF a 10°C, non so come si chiama effettivamente
Capisco il discorso sugli stadi..è una soluzione complessa secondo me, ma se ti senti tranquillo tu prova..
io ragiono così.
Il fabbricato ha bisogno di una certa quantità di calore che dipende dalle dispersioni, cioè dalla temperatura esterna.
Se la Te diminuisce e la PDC continua ad erogare a 45°C ad un certo punto il calore fornito (attraverso i radiatori) sarà insufficiente e bisognerà aumentare la Tm per aumentare la potenza erogata dai termosifoni.
Questa Te quanto vale? dato che il fabbricato in precedenza si riscaldava con Tm 65°C ho ritenuto che con questa Tm i radiatori sono sufficienti come terminali. Tutto sta a determinare a quale Te commutare da generatore 1 a 45°C a generatore 2 a 65°C. Si può fare attraverso la firma termica del fabbricato ma io non ho ancora pronto questo dato, quindi ho stimato "ad occhio" una Te bivalente di 10°C.
potrebbe diventare 5°C, o anche 0°C, comunque ci sarebbe bisogno di un doppio generatore a due Tm diverse. Il sistema non cambierebbe.
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Ambedue.ingvalter ha scritto: mar lug 15, 2025 11:39 Ok. Forse sbaglio io l'impostazione oppure non mi sono spiegato bene.
Io ti suggerisco, se non hai le idee chiare, di usare gli strumenti di selezione sui siti internet dei vari costruttori di pdc, che permettono di simulare le condizioni del tuo impianto nella tua località.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Si, sono d'accordo. Il punto critico è che la cascata ha un COP molto basso, forse inferiore a 2. Ma se funziona per un periodo molto breve, solo quando c'è l'effettiva necessità, allora è una soluzione valida secondo me.shinobi9 ha scritto: mar lug 15, 2025 11:37
Comunque è interessante, é una specie di booster che si usa a volte nel sanitario. Quando vanno entrambe hai cop molto bassi, quindi lo farei solo se non puoi usare il metano o se hai molto FV, perché comunque credo che nel complesso sia più efficiente una caldaia a metano. ma quanto è grande il volano tra i due stadi?
Il volano termico! ci ragionavo ieri...
in effetti si potrebbe stoccare energia nel VT e prelevarla dal secondo stadio quando ce n'è effettivamente bisogno tenendo spenta nel frattempo la PDC aria acqua.
Da stime basate sul comportamento del fabbricato negli scorsi anni, i periodi in cui sarà necessario attivare il secondo stadio saranno limitati ai mesi di gennaio e febbraio, per meno della metà del periodo di accensione giornaliero.
Poi si può sfruttare l'inerzia termica del fabbricato prolungando i periodi di accensione.
Ricordo che a BT il periodo può anche esser 24/24h, senza intermittenza. Ma in questo caso, non credo sia attuabile.
Forse un volano termico di 2x(3x350) = 2000 litri sarebbe conveniente.
Nella soluzione entrerebbe anche un FV da 40kWp sulla copertura.
Dimenticavo, il tutto da finanziare con conto termico 2.0 o 3.0 (quando sarà attivo).
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Scusa ma pensavi di accoppiarle senza volano termico? con potenza delle macchine 1:1? cioè il condensatore della prima ha una potenza pari all'avaporatore della seconda? secondo me il volano è d'obbligoingvalter ha scritto: mar lug 15, 2025 11:47Si, sono d'accordo. Il punto critico è che la cascata ha un COP molto basso, forse inferiore a 2. Ma se funziona per un periodo molto breve, solo quando c'è l'effettiva necessità, allora è una soluzione valida secondo me.shinobi9 ha scritto: mar lug 15, 2025 11:37
Comunque è interessante, é una specie di booster che si usa a volte nel sanitario. Quando vanno entrambe hai cop molto bassi, quindi lo farei solo se non puoi usare il metano o se hai molto FV, perché comunque credo che nel complesso sia più efficiente una caldaia a metano. ma quanto è grande il volano tra i due stadi?
Il volano termico! ci ragionavo ieri...
in effetti si potrebbe stoccare energia nel VT e prelevarla dal secondo stadio quando ce n'è effettivamente bisogno tenendo spenta nel frattempo la PDC aria acqua.
Da stime basate sul comportamento del fabbricato negli scorsi anni, i periodi in cui sarà necessario attivare il secondo stadio saranno limitati ai mesi di gennaio e febbraio, per meno della metà del periodo di accensione giornaliero.
Poi si può sfruttare l'inerzia termica del fabbricato prolungando i periodi di accensione.
Ricordo che a BT il periodo può anche esser 24/24h, senza intermittenza. Ma in questo caso, non credo sia attuabile.
Forse un volano termico di 2x(3x350) = 2000 litri sarebbe conveniente.
Nella soluzione entrerebbe anche un FV da 40kWp sulla copertura.
Dimenticavo, il tutto da finanziare con conto termico 2.0 o 3.0 (quando sarà attivo).
Per quanto riguarda la"bivalenza" (termine improprio ma ok): secondo me devi fare il rilievo dei radiatori, vedere la resa che hanno per una mandata minima tipo 50°C (con solo stadio aria-acqua attivo per avere un COP sensato) e deltaT 5°C (quindi deltaT aria-acqua = 27,5 °C) e vedere (dalla firma energetica) per quale temperatura esterna si ha quel carico termico. Quindi fino a quella esterna ce la fa la prima pdc con un COP decente, sotto a quella temperatura parte la seconda in cascata. Credo che il punto delicato del progetto sia proprio il volano: se lo dimensioni bene puoi sottodimensionare la prima pdc..ma mi rendo conto che è complesso. È un calcolo dinamico (orario) non statico. Ecco perchè dicevo che è complesso ma se te la senti ok..
Nella tua applicazione (non l ho mai usato ma lo farei in questo caso) potresti valutare un accumulo termico del fotovoltaico con lo "smart grid". se hai troppa produzione aumenti la temperatura di mandata della prima pdc sul volano e accumuli energia in quel senso..
Ultima modifica di shinobi9 il mar lug 15, 2025 13:57, modificato 1 volta in totale.
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Ma alla fine, mi domando: ma veramente si può progettare e installare un impianto con dei pareri di un forum?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Io credo che questo sia un forum tecnico, cui partecipano tecnici molto competenti e molti sono più bravi e più esperti di me.NoNickName ha scritto: mar lug 15, 2025 13:27 Ma alla fine, mi domando: ma veramente si può progettare e installare un impianto con dei pareri di un forum?

Dopo questa sviolinata, certo che no. Il forum serve a scambiare pareri, esperienza e suggerimenti che in questo caso sicuramente non sono mancati.
Poi la progettazione è tutt'altra cosa, fatta di calcoli, formule, studi, analisi.
Tu cosa ci vedi di male a scambiarsi opinioni? A volte anche con suggerimenti errati o peggiorativi ma che ti portano a riflessioni più approfondite.
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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Sono completamente d'accordo su tutto.shinobi9 ha scritto: mar lug 15, 2025 13:20
Scusa ma pensavi di accoppiarle senza volano termico? con potenza delle macchine 1:1? cioè il condensatore della prima ha una potenza pari all'avaporatore della seconda? secondo me il volano è d'obbligo
Per quanto riguarda la"bivalenza" (termine improprio ma ok): secondo me devi fare il rilievo dei radiatori, vedere la resa che hanno per una mandata minima tipo 50°C (con solo stadio aria-acqua attivo per avere un COP sensato) e deltaT 5°C (quindi deltaT aria-acqua = 27,5 °C) e vedere (dalla firma energetica) per quale temperatura esterna si ha quel carico termico. Quindi fino a quella esterna ce la fa la prima pdc con un COP decente, sotto a quella temperatura parte la seconda in cascata. Credo che il punto delicato del progetto sia proprio il volano: se lo dimensioni bene puoi sottodimensionare la prima pdc..ma mi rendo conto che è complesso. È un calcolo dinamico (orario) non statico. Ecco perchè dicevo che è complesso ma se te la senti ok..
Nella tua applicazione (non l ho mai usato ma lo farei in questo caso) potresti valutare un accumulo termico del fotovoltaico con lo "smart grid". se hai troppa produzione aumenti la temperatura di mandata della prima pdc sul volano e accumuli energia in quel senso..
Ho già il rilievo dei radiatori. Farò come mi hai suggerito.
Nel frattempo sto valutando, con calcoli a supporto così non dicono che progetto basandomi sui post di un forum

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Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
Bene così.ingvalter ha scritto: mar lug 15, 2025 15:06 Tu cosa ci vedi di male a scambiarsi opinioni? A volte anche con suggerimenti errati o peggiorativi ma che ti portano a riflessioni più approfondite.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Sostituzione caldaia centralizzata con PDC in condominio
l'ho visto adesso. Molto interessante.NoNickName ha scritto: mar lug 15, 2025 07:24 Ti suggerirei di guardare questo video di un webinar tenuto pochi giorni fa. https://youtu.be/NMhu4S9pgdY
Grazie
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