Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Moderatore: Edilclima
Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Buonasera,
come da titolo vi volevo chiedere un parere e dei consigli su questa situazione.
E' un impianto ibrido (pdc 16 kW + caldaia a condensazione) con volano/separatore interposto tra centrale e impianto con sonda e fancoil. L'impianto quindi lavora mantenendo costante la T° nel volano. Siamo in zona E, casa di 190 mq, mediamente isolata.
In pratica i consumi di Gennaio-Febbraio 2025 sono quelli allegati:
- metano: 200 [smc]
- corrente 1936 [kWh] (comprende luci + p.d.c.)
Riportando tutto a termico (COP=3) ho un consumo termico globale di 7813 [kWht] ovvero mensilmente medio di 3906 [kWh].
Questo equivale ad avere una potenza termica equivalente fornita per 8 ore al giorno (ore di utilizzo veritiere) di 16,2 [kW]! e facendo una stima su 7 mesi di funzionamento ho ben 115 [kWh/mq *anno] di consumi termici che mi sembra troppo!.
Cosa ne pensate? come si potrebbe ottimizzare il sistema? il tecnico dice che sarebbe meglio che non si lavora con la pompa sul volano ma si dovrebbe far partire la pdc solo quando chiama un fancoil...che mi sembra una cavolata sinceramente...
come da titolo vi volevo chiedere un parere e dei consigli su questa situazione.
E' un impianto ibrido (pdc 16 kW + caldaia a condensazione) con volano/separatore interposto tra centrale e impianto con sonda e fancoil. L'impianto quindi lavora mantenendo costante la T° nel volano. Siamo in zona E, casa di 190 mq, mediamente isolata.
In pratica i consumi di Gennaio-Febbraio 2025 sono quelli allegati:
- metano: 200 [smc]
- corrente 1936 [kWh] (comprende luci + p.d.c.)
Riportando tutto a termico (COP=3) ho un consumo termico globale di 7813 [kWht] ovvero mensilmente medio di 3906 [kWh].
Questo equivale ad avere una potenza termica equivalente fornita per 8 ore al giorno (ore di utilizzo veritiere) di 16,2 [kW]! e facendo una stima su 7 mesi di funzionamento ho ben 115 [kWh/mq *anno] di consumi termici che mi sembra troppo!.
Cosa ne pensate? come si potrebbe ottimizzare il sistema? il tecnico dice che sarebbe meglio che non si lavora con la pompa sul volano ma si dovrebbe far partire la pdc solo quando chiama un fancoil...che mi sembra una cavolata sinceramente...
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Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Zona E 190 mq, per semplificare io ragiono consumo giorno:
3906 [kWh] / 9,94 / 30 gg (rapporto tutto come se fosse metano) = 13 m3/metano al giorno. => NON è tanto se si tratta di edificio medio, non di ultimissima costruzione
Detto questo con i ventilconvettori ed accumulo, effettivamente lavorare i on/off non credi migliori nulla, piuttosto in modulazione
3906 [kWh] / 9,94 / 30 gg (rapporto tutto come se fosse metano) = 13 m3/metano al giorno. => NON è tanto se si tratta di edificio medio, non di ultimissima costruzione
Detto questo con i ventilconvettori ed accumulo, effettivamente lavorare i on/off non credi migliori nulla, piuttosto in modulazione
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
ho un caso simile ed è venuta fuori la stessa cosashinobi9 ha scritto: mar mar 18, 2025 18:19 Cosa ne pensate? come si potrebbe ottimizzare il sistema? il tecnico dice che sarebbe meglio che non si lavora con la pompa sul volano ma si dovrebbe far partire la pdc solo quando chiama un fancoil...che mi sembra una cavolata sinceramente...
onestamente non saprei dire che differenza di consumi aspettarsi tra le 2 configurazioni, al momento abbiamo lasciato tutto com'è, come nel tuo caso
il problema (forse) è che la PDC collegata in questo modo lavora per mantenere la temperatura sul primario anche quando l'impianto non chiede energia, ed una PDC di questa taglia ha un assorbimento importante anche alla potenza minima
aiuterebbe vedere l'andamento dei consumi nell'arco delle 24H per vedere quanto lavora la PDC per mantenere la temperatura sul volano a fancoil spenti, per il solo mantenimento della temperatura
Ultima modifica di ponca il mer mar 19, 2025 10:12, modificato 1 volta in totale.
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
E' vero che con l'inverter non ho picchi di assorbimento all'avvio del compressore ma non mi sembrava una grande idea avviare la pompa di calore dalle schede dei fancoil..ponca ha scritto: mer mar 19, 2025 09:37 ho un caso simile ed è venuta fuori la stessa cosa
onestamente non saprei dire che differenza di consumi aspettarsi tra le 2 configurazioni, al momento abbiamo lasciato tutto com'è nel tuo caso
il problema (forse) è che la PDC collegata in questo modo lavora per mantenere la temperatura sul primario anche quando l'impianto non chiede energia, ed una PDC di questa taglia ha un assorbimento importante anche alla potenza minima
aiuterebbe vedere l'andamento dei consumi nell'arco delle 24H per vedere quanto lavora la PDC per mantenere la temperatura sul volano a fancoil spenti, per il solo mantenimento della temperatura
Comunque come prima prova pensavo di aumentare il differenziale di temperatura della sonda al di sotto del quale si avvia la p.d.c. , anche perchè l'altra strada comporta lavori fisici per il contatto di ingresso alla pdc.
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
mi sembra correttoshinobi9 ha scritto: mer mar 19, 2025 10:08E' vero che con l'inverter non ho picchi di assorbimento all'avvio del compressore ma non mi sembrava una grande idea avviare la pompa di calore dalle schede dei fancoil..ponca ha scritto: mer mar 19, 2025 09:37 ho un caso simile ed è venuta fuori la stessa cosa
onestamente non saprei dire che differenza di consumi aspettarsi tra le 2 configurazioni, al momento abbiamo lasciato tutto com'è nel tuo caso
il problema (forse) è che la PDC collegata in questo modo lavora per mantenere la temperatura sul primario anche quando l'impianto non chiede energia, ed una PDC di questa taglia ha un assorbimento importante anche alla potenza minima
aiuterebbe vedere l'andamento dei consumi nell'arco delle 24H per vedere quanto lavora la PDC per mantenere la temperatura sul volano a fancoil spenti, per il solo mantenimento della temperatura
Comunque come prima prova pensavo di aumentare il differenziale di temperatura della sonda al di sotto del quale si avvia la p.d.c. , anche perchè l'altra strada comporta lavori fisici per il contatto di ingresso alla pdc.
EDIT: a mio parere i consumi non sono ideali ma comunque "normali" considerata la taglia della PDC (il problema principale secondo me è quello e quando parte purtroppo consuma, cercherei di limitare le partenze agendo sul differenziale di temperatura come hai già pensato di fare)
andrebbe analizzato l'andamento dell'assorbimento della PDC per vedere come lavora e se ci sono dati anomali
se non hai un sistema di monitoraggio, app o altre "diavolerie" simili puoi provare a dare un'occhiata ai consumi orari del contatore
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
La PDC ha una taglia che nel residenziale non si vede spesso.
E' vero che l'abitazione è grande, ma lavoro in zona E e taglie del genere con anche il supporto della caldaia si vedono raramente.
Comunque ho avuto un problema simile e devo dire che lavorare senza il volano ha aiutato.
E' vero che l'abitazione è grande, ma lavoro in zona E e taglie del genere con anche il supporto della caldaia si vedono raramente.
Comunque ho avuto un problema simile e devo dire che lavorare senza il volano ha aiutato.
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Ok grazie, proverò.sergiob ha scritto: mer mar 19, 2025 11:59 La PDC ha una taglia che nel residenziale non si vede spesso.
E' vero che l'abitazione è grande, ma lavoro in zona E e taglie del genere con anche il supporto della caldaia si vedono raramente.
Comunque ho avuto un problema simile e devo dire che lavorare senza il volano ha aiutato.
Non sono uno che sovradimensiona di solito ma in questo caso si tratta di un "centralizzato" per due abitazioni di cui ora abitata solo una delle due. Ecco perché 16 kW, altrimenti non sarei andato oltre una 10-12 kW.
Facendo due conti:
Se considero il volano a impianto spento e utenze che non chiamano posso scrivere che:
dE/dt=Qdiss con :
- Qdiss= calore perso per conduzione= K*A*deltaT/d (K=cond termica isolante, deltaT=diff temp. acqua-aria, A=sup, d=spessore isolante)
- E=m*c*deltaT
Quindi dT/dt= Qsdiss/m*c= K*A*(T-Ta)/ m*c*d [°C/s]
sarebbe un'equazione differenziale, ma considerando T= 50°C costante e prendendo i dati per un volano da 100 lt isolato avrei una perdita di 0,22 [°C/h]!!
Ammettiamo che abbiamo impostato un differenziale sotto il setpoint della sonda di 2 °C, significa che l'impianto si avvierebbe ogni 2/0,22= 9 ore!!
Risolvendolo come equazione differenziale invece mi cala di 2 gradi in 12 ore!
9 ore di fatto corrisponde a una volta al giorno...quindi come è possibile che la causa sia questa..
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
bene allorashinobi9 ha scritto: mer mar 19, 2025 12:15 Ok grazie, proverò.
Non sono uno che sovradimensiona di solito ma in questo caso si tratta di un "centralizzato" per due abitazioni di cui ora abitata solo una delle due. Ecco perché 16 kW, altrimenti non sarei andato oltre una 10-12 kW.
quando la seconda casa sarà abitata la situazione migliorerà notevolmente
al momento la situazione temo sia questa
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Immaginavo ci fosse un motivo valido.shinobi9 ha scritto: mer mar 19, 2025 12:15Ok grazie, proverò.sergiob ha scritto: mer mar 19, 2025 11:59 La PDC ha una taglia che nel residenziale non si vede spesso.
E' vero che l'abitazione è grande, ma lavoro in zona E e taglie del genere con anche il supporto della caldaia si vedono raramente.
Comunque ho avuto un problema simile e devo dire che lavorare senza il volano ha aiutato.
Non sono uno che sovradimensiona di solito ma in questo caso si tratta di un "centralizzato" per due abitazioni di cui ora abitata solo una delle due. Ecco perché 16 kW, altrimenti non sarei andato oltre una 10-12 kW.
Vedrai che quando tutto funzionerà come da progetto, con anche la seconda casa abitata, le cose miglioreranno.
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
lo ottieni solo con un classe A e connessioni isolate bene.shinobi9 ha scritto: mer mar 19, 2025 12:15 sarebbe un'equazione differenziale, ma considerando T= 50°C costante e prendendo i dati per un volano da 100 lt isolato avrei una perdita di 0,22 [°C/h]!!
da monitoraggio.
sul mio blog trovi altri valori di perdite REALI di bollitori/inerziali
Per_Corsi su LEGGE 10 + bozza DM REQUISITI minimi, Termotecnica, VMC, Ponti termici https://www.paolosavoia.com/corso-online
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
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Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
quanto è una perdita reale in °C/h ?
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Secondo me la semplice perdita attraverso l'involucro del puffer è trascurabile.
Molto meno trascurabile forse è il fatto che usando il puffer come separatore (con pompa secondaria di rilancio) si perde qualche grado per via della miscelazione, questo costringe la pdc a lavorare con una T maggiore a parità di temperatura ai fan coil.
Questo invece non avviene se il volano termico fosse sul ritorno e l'impianto lavorasse direttamente con la sola pompa primaria.
A che temperatura è impostata l'acqua nel puffer? E c'è modo di vedere a che temperatura viene effettivamente mandata l'acqua ai fan coil? Magari si può abbassare in modo da aumentare il COP e ridurre i consumi.
Molto meno trascurabile forse è il fatto che usando il puffer come separatore (con pompa secondaria di rilancio) si perde qualche grado per via della miscelazione, questo costringe la pdc a lavorare con una T maggiore a parità di temperatura ai fan coil.
Questo invece non avviene se il volano termico fosse sul ritorno e l'impianto lavorasse direttamente con la sola pompa primaria.
A che temperatura è impostata l'acqua nel puffer? E c'è modo di vedere a che temperatura viene effettivamente mandata l'acqua ai fan coil? Magari si può abbassare in modo da aumentare il COP e ridurre i consumi.

Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Non posso perché le abitazioni sono grandi quindi dovevo usare 2 gruppi di rilancio separati (anche per contabilizzare separatamente). non so mai se è il caso di metterli in serie al circolatore dell'unità interna.
Questo posso farlo invece!E c'è modo di vedere a che temperatura viene effettivamente mandata l'acqua ai fan coil? Magari si può abbassare in modo da aumentare il COP e ridurre i consumi.
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
In impianti più grandi un altro modo per fare primario e secondario senza perdere temperatura è collegare il collettore di mandata da cui aspirano i secondari al collettore dei ritorni (tarato o con valvola), e mettere se serve un inerziale tra collettore ritorni e ritorno generatore.
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Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
La cosa importante è verificare che la portata sul primario sia sempre maggiore della somma delle portate sui secondari.arkanoid ha scritto: mer mar 19, 2025 17:27 In impianti più grandi un altro modo per fare primario e secondario senza perdere temperatura è collegare il collettore di mandata da cui aspirano i secondari al collettore dei ritorni (tarato o con valvola), e mettere se serve un inerziale tra collettore ritorni e ritorno generatore.
Può essere ottenuto lo stesso risultato sfruttando il puffer ma con 3 attacchi.
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Hai uno schema semplice per caso? Non so se ho capito benearkanoid ha scritto: mer mar 19, 2025 17:27 In impianti più grandi un altro modo per fare primario e secondario senza perdere temperatura è collegare il collettore di mandata da cui aspirano i secondari al collettore dei ritorni (tarato o con valvola), e mettere se serve un inerziale tra collettore ritorni e ritorno generatore.
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Non sono alternative. Anche con i tre attacchi, con qualche attenzione cmq, dei sempre avere G prim > G sec e questo, se hai le pdc che modulano sul DT e le pompe secondarie a G fisso... è duravinz75 ha scritto: mer mar 19, 2025 18:03 La cosa importante è verificare che la portata sul primario sia sempre maggiore della somma delle portate sui secondari.
Può essere ottenuto lo stesso risultato sfruttando il puffer ma con 3 attacchi.
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Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Concordo. Con le caldaie si potevano avere portate maggiori sul secondario, sfruttando un maggiore delta T sul primario, ma con le pompe di calore la portata del secondario non può essere maggiore di quella del primario, altrimenti va in crisi.
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Intendevo soluzione alternativa a quella proposta da arkanoid, ferma restando la condizione sulle portate, che per le pdc è sempre fondamentale per non perdere il controllo delle temperature sul secondario.SuperP ha scritto: gio mar 20, 2025 07:59Non sono alternative. Anche con i tre attacchi, con qualche attenzione cmq, dei sempre avere G prim > G sec e questo, se hai le pdc che modulano sul DT e le pompe secondarie a G fisso... è duravinz75 ha scritto: mer mar 19, 2025 18:03 La cosa importante è verificare che la portata sul primario sia sempre maggiore della somma delle portate sui secondari.
Può essere ottenuto lo stesso risultato sfruttando il puffer ma con 3 attacchi.
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Non è strettamente necessario perchè se hai per momenti le portate dei secondari più alte puoi tirare dal bypass al contrario, ma non è comunque sano. E' bene progettare in modo che le portate siano al massimo uguali, il che significa che se hai dei secondari a portata variabile hai sempre il primario alto, ma è un danno minore perchè non perdi temperatura e incide solo sulla stabilità del setpoint.
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Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Mia personale opinione, primario a portata costante con deltaT compatibili con il corretto funzionamento delle pdc tipicamente 5°C; secondario a portata variabile con alto salto termico 8/10°C. Così oltre ad avere tubazioni con diametri minori a giro per il fabbricato, è sempre garantita la condizione Gpr>Gsec e le temperature restano sotto controllo.
In questi casi anche un separatore svolge egregiamente il suo ruolo, con puffer suo ritorno del primario.
In questi casi anche un separatore svolge egregiamente il suo ruolo, con puffer suo ritorno del primario.
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Attenzione al freddo con quei DTvinz75 ha scritto: gio mar 20, 2025 10:34 Mia personale opinione, primario a portata costante con deltaT compatibili con il corretto funzionamento delle pdc tipicamente 5°C; secondario a portata variabile con alto salto termico 8/10°C.
Io punto sempre, se riesco, ad avere la pdc a portata costante che moduli il DT e i circuiti secondari calcolati al massimo a 6°C con il freddo, anche 8 solo caldo
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Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
E' corretto quello che dici. Nell'ultimo progetto che ho fatto con questo criterio il deltaT estivo che ho assunto è pari a 7°C, giusto compromesso tra diverse esigenze.SuperP ha scritto: gio mar 20, 2025 10:58Attenzione al freddo con quei DTvinz75 ha scritto: gio mar 20, 2025 10:34 Mia personale opinione, primario a portata costante con deltaT compatibili con il corretto funzionamento delle pdc tipicamente 5°C; secondario a portata variabile con alto salto termico 8/10°C.
Io punto sempre, se riesco, ad avere la pdc a portata costante che moduli il DT e i circuiti secondari calcolati al massimo a 6°C con il freddo, anche 8 solo caldo
Re: Conusmi abitazione con impianto ibrido elevati
Avendo una ibrida, un'abitazione su 2 non abitata (e quindi attualmente la PDC è sovradimensionata (16 kW invece di otto)) e T di mandata minima di 50 gradi, in pieno inverno andrei di caldaia
Zero problemi a lavorare con T di mandata un po' più alta e T di ritorno molto più bassa. Zero 'problemi' a perdere qualche grado tra primario e secondario. Zero 'problemi' con gli on/off (consumi più alti). Zero sbrinamenti
Attualmente la situazione è simil impianto con caldaia a pellet. Una 16 kW più o meno scende fino a 4 kW termici...come una PDC da 16 kW (anche se a memoria siamo più vicini ai 5 kW termici). Servirebbe un bel pufferone...ma la PDC, rispetto ad una caldaia a pellet...si porta dietro altri 'problemi' con T di mandata relativamente alte, deltaT relativamente bassi e perdita di qualche grado tra primario e secondario
La via più semplice...è andare di caldaia (in pieno inverno). Quando anche l'altra abitazione sarà abitata...allora tornerà ad avere un senso la PDC
Zero problemi a lavorare con T di mandata un po' più alta e T di ritorno molto più bassa. Zero 'problemi' a perdere qualche grado tra primario e secondario. Zero 'problemi' con gli on/off (consumi più alti). Zero sbrinamenti
Attualmente la situazione è simil impianto con caldaia a pellet. Una 16 kW più o meno scende fino a 4 kW termici...come una PDC da 16 kW (anche se a memoria siamo più vicini ai 5 kW termici). Servirebbe un bel pufferone...ma la PDC, rispetto ad una caldaia a pellet...si porta dietro altri 'problemi' con T di mandata relativamente alte, deltaT relativamente bassi e perdita di qualche grado tra primario e secondario
La via più semplice...è andare di caldaia (in pieno inverno). Quando anche l'altra abitazione sarà abitata...allora tornerà ad avere un senso la PDC