Riscaldare e raffrescare un chiostro
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Re: Riscaldare e raffrescare un chiostro
Infatti come ha detto 'ponca' il termotecnico del progetto ha previsto una fase di termoventilazione 'occasionale' cioè termoventilatori mobili oer quanto riguarda il chiostro
Re: Riscaldare e raffrescare un chiostro
..ho sollevato la questione 10 anni fa, ma senza alcuna risposta.Esa ha scritto: mar mar 04, 2025 17:44 Comunque, non vorrete mica rivestire di plastica un chiostro antico?
Immaginati di recuperare s.giminiano o uno qualsiasi dei mille borghi storici, dove non puoi toccare fuori (vicoli ed estetica) ne dentro (affreschi, volte). Temo che la risposta in deroga possa venire solo dalle Belle Arti su edifici già coperti da vincolo.
Personalmente la ritengo una grave lacuna della normativa, soprattutto a 10 anni di distanza.
Re: Riscaldare e raffrescare un chiostro
simcat ha scritto: mar mar 04, 2025 17:17Sì staccato e indipendente. Come spesso sono i dehor di bar e ristorantivinz75 ha scritto: mar mar 04, 2025 16:57 Mi pare però che sia ancora in vigore l'esclusione di fabbricati isolati con superficie minore di 50 mq, forse qualcosa rientra in questa casistica.
/quote]
si intende fabbricati "isolati" nel senso non attaccati a nessun edificio, ovvero pavimento, quattro pareti esterne e tetto, indipendentemente dal "isolamento" geografico
Re: Riscaldare e raffrescare un chiostro
La deroga è un istituto che esiste esattamente per tutti i casi in cui le condizioni non permettono un'applicazione completa dei requisiti minimi, e va concordata con l'ente (il comune) con cui ci si interfaccia.Esa ha scritto: mar mar 04, 2025 17:43Mi sfugge la sottile differenza: posso derogare o no?ma una deroga è una cosa, non applicare la norma è un'altra
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Re: Riscaldare e raffrescare un chiostro
In sintesi: si può fare quello che è ragionevole.arkanoid ha scritto: mer mar 05, 2025 08:23La deroga è un istituto che esiste esattamente per tutti i casi in cui le condizioni non permettono un'applicazione completa dei requisiti minimi, e va concordata con l'ente (il comune) con cui ci si interfaccia.Esa ha scritto: mar mar 04, 2025 17:43Mi sfugge la sottile differenza: posso derogare o no?ma una deroga è una cosa, non applicare la norma è un'altra
Re: Riscaldare e raffrescare un chiostro
c'è la stessa differenza che c'è tra aver perso un capello ed essere calvi.
si deroga ad un punto specifico, con motivazioni legate al caso specifico.
la chiusura di un'intera norma nel cassetto perchè "non siamo soggetti" è un'altra cosa rispetto alla deroga di un singolo aspetto (metti caso un singolo valore dell'infinito elenco di parametri da rispettare, invece che tutti).
Re: Riscaldare e raffrescare un chiostro
sì ma non lo decidi tu, è un contraddittorio tra esigenze del privato (mantenere il bene come gli piace/controllare i costi) e del pubblico (garantire equità e proporzione nell'applicazione della legge)Esa ha scritto: mer mar 05, 2025 08:38In sintesi: si può fare quello che è ragionevole.arkanoid ha scritto: mer mar 05, 2025 08:23La deroga è un istituto che esiste esattamente per tutti i casi in cui le condizioni non permettono un'applicazione completa dei requisiti minimi, e va concordata con l'ente (il comune) con cui ci si interfaccia.
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Re: Riscaldare e raffrescare un chiostro
D'accordo: una cosa ragionevole si decide collettivamente.sì ma non lo decidi tu
Re: Riscaldare e raffrescare un chiostro
...e, visto la frequenza di questi casi nel panorama edilizio italiano, non guasterebbe una regola generale che si traduce in norma, o anche solo in prassi riconosciuta.Esa ha scritto: mer mar 05, 2025 09:25D'accordo: una cosa ragionevole si decide collettivamente.sì ma non lo decidi tu
Re: Riscaldare e raffrescare un chiostro
sulla possibilità di avere una deroga da parte dell'ufficio comunale comunque non vedo come un funzionario di un ufficio tecnico possa concedere ad un privato il NON rispetto di una legge nazionale, aldilà delle esclusioni note
anche se la cosa fosse ragionevole (e spesso lo è) non è che un funzionario può di sua iniziativa autorizzarti a non rispettare i requisiti strutturali, i requisiti acustici o energetici di un edificio
il funzionario magari può accettare quanto proposto dal tecnico (perchè quanto gli si propone è ragionevole o semplicemente perchè non conosce la materia) ed evitare di "romperti le scatole" durante l'istruttoria (ammesso non sia una CILA) ma poi è il tecnico a prendersi interamente la responsabilità di quanto dichiara di fronte a tutto quello che può conseguire
anche se la cosa fosse ragionevole (e spesso lo è) non è che un funzionario può di sua iniziativa autorizzarti a non rispettare i requisiti strutturali, i requisiti acustici o energetici di un edificio
il funzionario magari può accettare quanto proposto dal tecnico (perchè quanto gli si propone è ragionevole o semplicemente perchè non conosce la materia) ed evitare di "romperti le scatole" durante l'istruttoria (ammesso non sia una CILA) ma poi è il tecnico a prendersi interamente la responsabilità di quanto dichiara di fronte a tutto quello che può conseguire
Ultima modifica di ponca il mer mar 05, 2025 10:17, modificato 1 volta in totale.
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Re: Riscaldare e raffrescare un chiostro
Un generatore ad aria calda portatile e dei raffreddatori adiabatici ad acqua nebulizzata possono essere installati senza permessi o progetti, e non devono rispettare vincoli.
D'altra parte, invece, se non si può installare un impianto di raffrescamento o riscaldamento, si dovrà prendere atto di doverne fare a meno.
D'altra parte, invece, se non si può installare un impianto di raffrescamento o riscaldamento, si dovrà prendere atto di doverne fare a meno.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Riscaldare e raffrescare un chiostro
Il funzionario a mio parere invece è proprio delegato dallo stato a sua tutela per il ruolo che ricopre. La richiesta di deroga deve essere motivata, per quello prima scrivevo che "non mi piace/non voglio/non ho i soldi" non sono motivi validi per non fare quel che la legge richiede.ponca ha scritto: mer mar 05, 2025 09:59 sulla possibilità di avere una deroga da parte dell'ufficio comunale comunque non vedo come un funzionario di un ufficio tecnico possa concedere ad un privato il NON rispetto di una legge nazionale, aldilà delle esclusioni note
anche se la cosa fosse ragionevole (e spesso lo è) non è che un funzionario può di sua iniziativa autorizzarti a non rispettare i requisiti strutturali, i requisiti acustici o energetici di un edificio
il funzionario magari può accettare quanto proposto dal tecnico (perchè quanto gli si propone è ragionevole o semplicemente perchè non conosce la materia) ed evitare di "romperti le scatole" durante l'istruttoria (ammesso non sia una CILA) ma poi è il tecnico a prendersi interamente la responsabilità di quanto dichiara di fronte a tutto quello che può conseguire
Se un edificio merita di essere tutelato, nel momento in cui è vero normalmente la soprintendenza (o il comune stesso) possono emettere dei decreti di vincolo di qualche tipo. Se uno è affezionato a casa sua e gli ruga mantenere un rudere perchè gli piace così, a volte non merita la conservazione. Pensare di normare questi ambiti...mah...difficile, è i visio italiano di spaccare il capello in 4 nelle norme, e la cosa non funziona. Credo sia proprio meglio invece garantire libertà di azione ai funzionari la chiave.
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