Quale norma per comparti non soggetti
Moderatore: Edilclima
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Quale norma per comparti non soggetti
Mi pare già ne discutemmo, ma non trovo la discussione.
Azienda soggetta, ma alcuni comparti non lo sono.
Esempio: magazzino 70 soggetto, produzione idem, ma in comparto staccato ho uffici sotto soglia. Non entrano in D.M. 22/02/2006.
Ho usato minicodice. Prescrizione: andava usato il Codice perché il resto è col Codice.
In altro caso, è successo esattamente il contrario.
Azienda soggetta, ma alcuni comparti non lo sono.
Esempio: magazzino 70 soggetto, produzione idem, ma in comparto staccato ho uffici sotto soglia. Non entrano in D.M. 22/02/2006.
Ho usato minicodice. Prescrizione: andava usato il Codice perché il resto è col Codice.
In altro caso, è successo esattamente il contrario.
Re: Quale norma per comparti non soggetti
io sempre seguito questa stradaweareblind ha scritto: ↑mar ott 31, 2023 11:20 Prescrizione: andava usato il Codice perché il resto è col Codice.
Re: Quale norma per comparti non soggetti
Se è una parte non soggetta in un comparto separato perchè è stato valutato? in questi casi segnerei l'area retinata con la scritta "altra attività della stessa ditta" o simili. Poi in un caso recente simile ho fatto con minicodice la parte commerciale annessa ad un'attività soggetta (officina) ed il funzionario che ha effettuato il sopralluogo non ha avuto nulla da dire.
Re: Quale norma per comparti non soggetti
Sempre fatto cosìweareblind ha scritto: ↑mar ott 31, 2023 11:20 Prescrizione: andava usato il Codice perché il resto è col Codice.
Re: Quale norma per comparti non soggetti
A mio avviso in questo caso va applicato il codice a tutto.
Da quello che ho capito al corso base (che sto ancora seguendo), si deve individuare l'attività principale che si svolge nell'edificio (non tanto l'attività "soggetta", quanto proprio quella "principale").
Se l'attività principale è quella del deposito di materiali (e gli uffici sono di pertinenza del deposito, per esempio una ditta di import-export o logistica) allora se anche gli uffici stanno in un comparto diverso (ma comunicante e afferente allo stesso soggetto) si deve applicare il codice a tutto, uffici compresi (a meno che non siano proprio in un fabbbricato separato o strutturalmente indipendente).
Se invece avessi ad esempio un'attività industriale, che ha una parte principale adibita a produzione (di per sè non soggetta) e una piccola parte adibita a deposito di materie prime o prodotti finiti (soggetto), allora in questo caso si applica il codice al deposito e mi verrebbe da dire il mini-codice al resto. Però ho dei dubbi su questo, più che altro su cosa i VVF intendano per attività principale o meno, e soprattutto qualora il deposito comunicasse direttamente con il resto dell'attività, la vedrei difficile applicare il codice "solo in parte" (ad es. con la verifica delle vie di esodo o con la gestione delle emergenze come la mettiamo? )
Ad esempio, prima del codice se avevo un capannone industriale dove l'unica attività soggetta era la CT, io ho sempre visto fare la pratica per la sola attività CT (74), ma quello è un caso particolare in cui la CT e il resto dell'attività sono di solito ben separate e non vi sono interferenze (ad es. la CT è accessibile solo dall'esterno, non vi sono vie di esodo che si intralciano, ecc...).
In un caso dove, in uno stesso edificio si svolgano più attività, alcune soggette e altre no, direi che si deve per forza applicare il codice a tutto, poi su quale sia da considerarsi attività soggetta principale e quale secondaria è solo una questione di protocollazione al SUAP o ai VVF, dato che comunque la RTO del codice è strutturata in modo da essere applicabile in generale, e non solo alle attività elencate nel DPR 151.
Da quello che ho capito al corso base (che sto ancora seguendo), si deve individuare l'attività principale che si svolge nell'edificio (non tanto l'attività "soggetta", quanto proprio quella "principale").
Se l'attività principale è quella del deposito di materiali (e gli uffici sono di pertinenza del deposito, per esempio una ditta di import-export o logistica) allora se anche gli uffici stanno in un comparto diverso (ma comunicante e afferente allo stesso soggetto) si deve applicare il codice a tutto, uffici compresi (a meno che non siano proprio in un fabbbricato separato o strutturalmente indipendente).
Se invece avessi ad esempio un'attività industriale, che ha una parte principale adibita a produzione (di per sè non soggetta) e una piccola parte adibita a deposito di materie prime o prodotti finiti (soggetto), allora in questo caso si applica il codice al deposito e mi verrebbe da dire il mini-codice al resto. Però ho dei dubbi su questo, più che altro su cosa i VVF intendano per attività principale o meno, e soprattutto qualora il deposito comunicasse direttamente con il resto dell'attività, la vedrei difficile applicare il codice "solo in parte" (ad es. con la verifica delle vie di esodo o con la gestione delle emergenze come la mettiamo? )
Ad esempio, prima del codice se avevo un capannone industriale dove l'unica attività soggetta era la CT, io ho sempre visto fare la pratica per la sola attività CT (74), ma quello è un caso particolare in cui la CT e il resto dell'attività sono di solito ben separate e non vi sono interferenze (ad es. la CT è accessibile solo dall'esterno, non vi sono vie di esodo che si intralciano, ecc...).
In un caso dove, in uno stesso edificio si svolgano più attività, alcune soggette e altre no, direi che si deve per forza applicare il codice a tutto, poi su quale sia da considerarsi attività soggetta principale e quale secondaria è solo una questione di protocollazione al SUAP o ai VVF, dato che comunque la RTO del codice è strutturata in modo da essere applicabile in generale, e non solo alle attività elencate nel DPR 151.
Re: Quale norma per comparti non soggetti
Ovviamente bisogna distinguere tra attività diverse ed indipendenti (anche della stessa ditta) e attività facenti di fatto parte di quella soggetta. Un locale ufficio all'interno di una qualsiasi attività ovviamente è parte del progetto e va con codice, seppur compartimentato.
Ma se ho ad esempio una ditta che ha un edificio diviso in due, da una parte un magazzino, dall'altra tutti uffici logistici, questa la considererei a parte, e se nei parametri la tratterei col minicodice e non la inserirei nell'esame progetto.
Dipende molto dal tipo di attività secondo me
Ma se ho ad esempio una ditta che ha un edificio diviso in due, da una parte un magazzino, dall'altra tutti uffici logistici, questa la considererei a parte, e se nei parametri la tratterei col minicodice e non la inserirei nell'esame progetto.
Dipende molto dal tipo di attività secondo me
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Re: Quale norma per comparti non soggetti
E' parte della ragione sociale e ne è influenzato. Io ingrigisco solo edifici della stessa ragione sociale staccati. Il sito, se soggetto, è soggetto tutto (tolto il caso solo caldaia e simili).ChriRN ha scritto: ↑mar ott 31, 2023 11:37 Se è una parte non soggetta in un comparto separato perchè è stato valutato? in questi casi segnerei l'area retinata con la scritta "altra attività della stessa ditta" o simili. Poi in un caso recente simile ho fatto con minicodice la parte commerciale annessa ad un'attività soggetta (officina) ed il funzionario che ha effettuato il sopralluogo non ha avuto nulla da dire.
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Re: Quale norma per comparti non soggetti
Quindi tu faresti:Gmeister ha scritto: ↑mar ott 31, 2023 11:54Sempre fatto cosìweareblind ha scritto: ↑mar ott 31, 2023 11:20 Prescrizione: andava usato il Codice perché il resto è col Codice.
- Codice per la gran massa;
- decreti verticali se ci sono, per parti soggette o meno (es. caldaia metano e uffici);
- per differenza, il resto è Codice comunque? In questo terzo passaggio, comparto non soggetto, e a rischio basso, perché non MiniCodice?
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Re: Quale norma per comparti non soggetti
Questo 3d?weareblind ha scritto: ↑mar ott 31, 2023 11:20 Mi pare già ne discutemmo, ma non trovo la discussione.
viewtopic.php?t=32465
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
- weareblind
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Re: Quale norma per comparti non soggetti
Forse no, ma grazie!
Re: Quale norma per comparti non soggetti
Porto una mia esperienza in merito.
Ho sottomano il caso di un ampliamento uffici presso un'attività industriale soggetta.
L'ampliamento viene realizzato trasformando l'attuale parcheggio a cielo libero posto sopra la copertura della produzione in zona uffici/mensa/spolgiatoi, di fatto è un sopralzo dell'edificio (le auto verranno fatte parcheggiare altrove). Verrà realizzata comunicazione con gli attuali uffici, condividendo anche le relative vie di esodo. Rispetto all'attività produttiva viene mantenuta una compartimentazione REI120 (strutture e comunicazioni)
I funzionari del Comando mi hanno detto di progettare l'ampliamento utilizzando il Codice per gli uffici, ovvero il DM uffici (forse perchè l'attività soggetta esistente non progettata con Codice ma con DM 10.03.98).
Viste le cose penso di utilizzare il Codice, anche perchè alla luce del DM 3 settembre 2021 non posso comunque rifarmi al minicodice dato che tali uffici (nelle condizioni in cui sono collocati), pur essendo con meno di 300 pp non sono classificabili a rischio basso, pertanto si ritorna al Codice.
Ho sottomano il caso di un ampliamento uffici presso un'attività industriale soggetta.
L'ampliamento viene realizzato trasformando l'attuale parcheggio a cielo libero posto sopra la copertura della produzione in zona uffici/mensa/spolgiatoi, di fatto è un sopralzo dell'edificio (le auto verranno fatte parcheggiare altrove). Verrà realizzata comunicazione con gli attuali uffici, condividendo anche le relative vie di esodo. Rispetto all'attività produttiva viene mantenuta una compartimentazione REI120 (strutture e comunicazioni)
I funzionari del Comando mi hanno detto di progettare l'ampliamento utilizzando il Codice per gli uffici, ovvero il DM uffici (forse perchè l'attività soggetta esistente non progettata con Codice ma con DM 10.03.98).
Viste le cose penso di utilizzare il Codice, anche perchè alla luce del DM 3 settembre 2021 non posso comunque rifarmi al minicodice dato che tali uffici (nelle condizioni in cui sono collocati), pur essendo con meno di 300 pp non sono classificabili a rischio basso, pertanto si ritorna al Codice.
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Re: Quale norma per comparti non soggetti
No. Se ho 26 persone in ufficio, ho il decreto dedicato.
La domanda parte da: non ho decreto verticale dedicato, e il comparto rientrerebbe in MiniCodice.
La domanda parte da: non ho decreto verticale dedicato, e il comparto rientrerebbe in MiniCodice.
Re: Quale norma per comparti non soggetti
ai vecchi tempi, la compartimentazione antincendio non era sufficiente per trattare zone diverse come attività distinte, era necessaria la separazione strutturale (=strutture dipendenti, cioè se una crolla l'altra sta su) e funzionale (=vie di esodo indipendenti, di modo che con le vde di un'attività completamente ostruite/distrutte, gli occupanti dell'altra escono in sicurezza).weareblind ha scritto: ↑mar ott 31, 2023 11:20 Azienda soggetta, ma alcuni comparti non lo sono.
... Prescrizione: andava usato il Codice perché il resto è col Codice.
In altro caso, è successo esattamente il contrario.
con queste due caratteristiche mai avuto problemi a far riconoscere ai comandi attività distinte, anche non soggette, viceversa no (es. tipico: edificio a nastro con due blocchi uffici adiacenti, uno soggetto e l'altro no, ok separazione strutturale e funzionale, attività distinte; piano compartimentato in edificio a più piani, come il caso citato da gattor4, no separazione, anche se ha scale esterne dedicate, perchè strutturalmente non autonomo).
dovrebbe valere ancora.
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Re: Quale norma per comparti non soggetti
@weareblind non ho capito se gli uffici sono attaccati o no al resto dello stabilimento soggetto. Se sono staccati e non sono soggetti non vanno inseriti in valutazione progetto. Se sono attaccati invece potrebbero essere da inserire in valutazione a seconda delle circostanze (non sempre immediato capirlo).
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Re: Quale norma per comparti non soggetti
Adiacenti, sotto 26 persone.
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Re: Quale norma per comparti non soggetti
Hai comunicazioni?
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Re: Quale norma per comparti non soggetti
Sì, porta tagliafuoco. Vie di fuga indipendenti.
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Re: Quale norma per comparti non soggetti
Beh, allora direi che tutto sommato non è troppo diverso da quando hai una logistica e sul bordo ci sono gli uffici. Anche se altro compartimento sono strettamente funzionali. In quel caso usiamo il codice anche lì dentro. Mi rendo conto però che va ad interpretazione del funzionario...
Re: Quale norma per comparti non soggetti
Io onestamente non vedo come si possa usare il minicodice, in casi simili.
Nel DM 03 settembre 2021, il campo di applicazione parla di "luoghi di lavoro a basso rischio", e per essere "a basso rischio" devi rispettare tutti i criteri. Non si parla di compartimenti, zone o altro, ma di luogo di lavoro in toto.
L'ufficio, compartimento o no, fa parte dell'Azienda che è il luogo di lavoro, e l'Azienda è soggetta. Quindi, in automatico, il minicodice è escluso.
Posso capire l'esclusione solo in casi specifici, tipo edificio completamente isolato, separato funzionalmente e strutturalmente, senza comunicazioni di alcun tipo, nel qual caso è effettivamente possibile dire che sono luoghi di lavoro diversi (seppur parte di un'unica società). In tutti gli altri casi per me non ha senso.
Nel DM 03 settembre 2021, il campo di applicazione parla di "luoghi di lavoro a basso rischio", e per essere "a basso rischio" devi rispettare tutti i criteri. Non si parla di compartimenti, zone o altro, ma di luogo di lavoro in toto.
L'ufficio, compartimento o no, fa parte dell'Azienda che è il luogo di lavoro, e l'Azienda è soggetta. Quindi, in automatico, il minicodice è escluso.
Posso capire l'esclusione solo in casi specifici, tipo edificio completamente isolato, separato funzionalmente e strutturalmente, senza comunicazioni di alcun tipo, nel qual caso è effettivamente possibile dire che sono luoghi di lavoro diversi (seppur parte di un'unica società). In tutti gli altri casi per me non ha senso.
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Re: Quale norma per comparti non soggetti
Anche questa è una buona riflessione, basata sul "luogo di lavoro". Mi convince.
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Re: Quale norma per comparti non soggetti
Ma se erano sopra le 25 persone avresti usato il DM 2006?cmorante ha scritto: ↑gio nov 02, 2023 17:02 Io onestamente non vedo come si possa usare il minicodice, in casi simili.
Nel DM 03 settembre 2021, il campo di applicazione parla di "luoghi di lavoro a basso rischio", e per essere "a basso rischio" devi rispettare tutti i criteri. Non si parla di compartimenti, zone o altro, ma di luogo di lavoro in toto.
L'ufficio, compartimento o no, fa parte dell'Azienda che è il luogo di lavoro, e l'Azienda è soggetta. Quindi, in automatico, il minicodice è escluso.
Posso capire l'esclusione solo in casi specifici, tipo edificio completamente isolato, separato funzionalmente e strutturalmente, senza comunicazioni di alcun tipo, nel qual caso è effettivamente possibile dire che sono luoghi di lavoro diversi (seppur parte di un'unica società). In tutti gli altri casi per me non ha senso.
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Re: Quale norma per comparti non soggetti
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Ci vedi qualcosa di diverso? Tu cosa faresti?
Ci vedi qualcosa di diverso? Tu cosa faresti?
Re: Quale norma per comparti non soggetti
Buongiorno, tornando sull'argomento aggiungo che il DM 20 02 2006, in caso di uffici con meno di 500 pers, prevede l'appilcazione del Titolo III del DM stesso.
....tale Titolo fa esplicito riferimento al DM 10.03.98 ed ai suoi criteri di valutazione/compensazione del rischio, quindi ritorniamo alla contraddizione di quale sia la norma più corretta da applicare...
....tale Titolo fa esplicito riferimento al DM 10.03.98 ed ai suoi criteri di valutazione/compensazione del rischio, quindi ritorniamo alla contraddizione di quale sia la norma più corretta da applicare...
Re: Quale norma per comparti non soggetti
Se il luogo di lavoro supera i 1000 mq allora va usato comunque il Codice, non il minicodice.
E anche se considerassi gli uffici come soggetti al D.M. 22.02.2006, in realtà non lo sono perchè come esclusione dal campo di applicazione vi sono:
"...gli uffici di controllo e gestione diretta annessi o inseriti in reparti di lavorazione e/o deposito di attività industriali e/o artigianali."
E anche se considerassi gli uffici come soggetti al D.M. 22.02.2006, in realtà non lo sono perchè come esclusione dal campo di applicazione vi sono:
"...gli uffici di controllo e gestione diretta annessi o inseriti in reparti di lavorazione e/o deposito di attività industriali e/o artigianali."
Re: Quale norma per comparti non soggetti
Sì, in effetti mi trovo nel caso di nuovi uffici (in ampliamento a quelli già presenti), posizionati sopra la produzione (si tratta di un sopralzo). Non è maggiore di 1000 mq,
ho discusso una volta con il con il funzionario in merito alla normativa da applicare per il progetto, si propende per il Codice (non minicodice perchè qui siamo nel campo di attività industriale soggetta), tra l'altro RTO+RTV uffici (sebbene non vi siano 300pers)....
ho discusso una volta con il con il funzionario in merito alla normativa da applicare per il progetto, si propende per il Codice (non minicodice perchè qui siamo nel campo di attività industriale soggetta), tra l'altro RTO+RTV uffici (sebbene non vi siano 300pers)....
Re: Quale norma per comparti non soggetti
Vabbé sì se l'attività è soggetta allora il minicodice è escluso.