QUALE MATERIALE RESISTENTE AL FUOCO METTERE SOTTO I PANNELLI FOTOVOLTAICI SUL TETTO?

[Ronin]

ma questa soluzione alternativa a mio avviso non è efficace per la fiamma/irraggiamento

ma quello (che la soluzione è priva di aggravio di rischio) lo dichiari tu, perchè la guida ti dice solo che puoi scendere sotto a 1 m di distanza, mica a quanto ti puoi avvicinare

[mmaarrccoo]

Uhm, veramente a leggere la guida basta interporre il materiale per annullare in toto la prescrizione originale di mettersi ad 1 m dai compartimenti.

Annotazione 2023-02-15 181349b.jpg (78.4 KiB) Visto 2279 volte

Però, prendendo spunto dal tuo ultimo messaggio, si potrebbe anche dire che già mettendo il materiale EI sottostante sono conforme e, in più, lascio comunque 50 cm di distanza tra le due file di moduli FV prospicienti, quindi grasso che cola Di meglio non si riesce ragionevolmente a fare, evidentemente un'installazione fotovoltaica può creare dei problemi che ancora non sono stati ben normati...

Grazie.

[mmaarrccoo]

ma questa soluzione alternativa a mio avviso non è efficace per la fiamma/irraggiamento

ma quello (che la soluzione è priva di aggravio di rischio) lo dichiari tu, perchè la guida ti dice solo che puoi scendere sotto a 1 m di distanza, mica a quanto ti puoi avvicinare

Scusa Ronin ma sta cosa davvero mi da da pensare perchè non ha senso sta benedetta guida e mi sembra strano... Sotto rimetto l'immagine dove:
- in giallo ho evidenziato gli elementi resistenti al fuoco (i tegoli ed il canale di gronda sono R60 ma in realtà analiticamente possono essere certificati anche EI60)
- in azzurro è evidenziato il pannello sandwich di copertura che è un Broof t3 (invece alla voce reazione al fuoco, sulla DoP, c'è scritto NPD cioè prestazione non determinata, è normale?)

... Continuo a chiedermi: come è possibile che il normatore chieda di mettere del materiale EI (rosso/verde nel disegno) in alternativa al rispetto della distanza di 1 m dalla proiezione dei compartimenti visto che non risolve il problema dello scavalco (incendio che nasce e si propaga all'esterno, cioè incendio FV1 che si propaga al FV2)? Se dobbiamo presumere che chi scrive le norme non faccia prescrizioni a caso, a mio modo di vedere significa che la guida VVF in realtà non si preoccupa e non affronta il problema dello scavalco del compartimento per un incendio esterno. E dunque, se tale prescrizione di cui all'immagine del post precedente riguarda quindi una maggiore protezione non verso il capannone adiacente ma bensì verso l'interno del capannone, io sarei già a posto perchè avrei la protezione data dai tegoli e stop. Anzi, a maggior ragione qualcuno mi ha fatto notare che il mio compartimento non è solo il muro ma tutto l'insieme di muro, canale di gronda e tegolo sx/tegolo dx che si estendono per più di 1 m e quindi sarei comunque a posto.
Ho detto una castroneria? In definitiva: tu te la sentiresti di non mettere il materiale rosso/verde?

Annotazione 2023-02-16 173102b.jpg (64.54 KiB) Visto 2222 volte

[Ronin]

secondo me il problema dello scavalco il pannello EI lo risolve, interpretato nel modo cautelativo che abbiamo detto (distanza <1 m ma cmq distanziati). nel disegno non capisco cosa sia il "quadratino" verde di fianco ai pannelli "rossi" (sopra le pareti del canale di gronda), per me è chiaro che i pannelli EI rossi devono "sporgere" al di fuori della proiezione dei pannelli FV, altrimenti non servono a niente.

[mmaarrccoo]

secondo me il problema dello scavalco il pannello EI lo risolve, interpretato nel modo cautelativo che abbiamo detto (distanza <1 m ma cmq distanziati). nel disegno non capisco cosa sia il "quadratino" verde di fianco ai pannelli "rossi" (sopra le pareti del canale di gronda), per me è chiaro che i pannelli EI rossi devono "sporgere" al di fuori della proiezione dei pannelli FV, altrimenti non servono a niente.

Il quadratino verde è proprio quello che dici, una porzione del materiale EI che farò sporgere dal modulo fotovoltaico.
Però non capisco perchè dici che tale materiale risolve il problema dello scavalco. Per me risolve il problema di un incendio, non violento, che va "verso il basso, cioè verso l'interno del capannone)" per via del gocciolamento, ecc. Non può risolvere il problema delle fiamme del FV che, magari grazie anche ad un po' di vento, attaccano il FV del vicino (ved. immagine qui sotto). Rimetto questo video https://www.youtube.com/watch?v=jiy-ehY8aRw, io vedo fiamme alte 1 m... Da cui ho concluso che lo scavalco per incendio esterno è affrontato male o addirittura non affrontato dalla guida. Tu la vedi diversamente mi sembra di capire ma non riesco a cogliere il tuo ragionamento.

Grazie.

Annotazione 2023-02-16 173102c.jpg (67.56 KiB) Visto 2171 volte

[mmaarrccoo]

Ronin ho fatto anche un ulteriore passaggio con un funzionario (a me le cose poco chiare non piacciono perchè possono generare n problemi ora ed in futuro).

Sostanzialmente il funzionario concorda, in linea di massima, con quanto dicevo seppur ammettendo che la guida non è chiara:

- per incendio da FV ad interno capannone: la parte in giallo, resistente al fuoco, può essere sufficiente ad ottemperare alla prescrizione di 1 m verso le proiezioni dei compartimenti, considerato anche che con FV in classe 1 già è lecito ignorare il tetto e quindi la parte in azzurro si potrebbe ignorare. In pratica anche lui sottintende che per piano di appoggio possa intendersi l'intero pacchetto di copertura.

- per incendio da FV1 ad FV2: parrebbe che la guida non consideri molto tale aspetto (in quanto la prescrizione non risolve tale problema), mi ha detto comunque che nella situazione dell'immagine se i compartimenti sono di titolari diversi l'unica possibilità per evitare una richiesta danni in caso di trasmissione incendio sarebbe un muro verticale, se invece il titolare fosse lo stesso la cosa potrebbe anche essere meno importante. Ma ovviamente un muro verticale non si potrà mai mettere, sia perchè quello è un canale di gronda, sia perchè ombreggerei il FV e nessuno lo farebbe.

In conclusione: non è del tutto chiaro cosa fare. Ne parlerò con il cliente e si vedrà.

[Ronin]

se il capannone fosse nostro, noi lasceremmo la fascia libera di 1 m, non ho dubbi.

[Pertugio]

Nel caso invece dei pannelli sul bordo esterno della copertura, vi risulta esserci una distanza minima?

[mmaarrccoo]

Non ho capito. Intendi distanza minima tra modulo FV e pannello di facciata?
Se oltre la facciata non c'è nulla non mi sembra ci siano distanze da dare visto che non sei nè verso altro compartimento nè verso aperture (lucernari, ecc.). Ovviamente attenzione all'ombreggiamento.

[Pertugio]

Non ho capito. Intendi distanza minima tra modulo FV e pannello di facciata?
Se oltre la facciata non c'è nulla non mi sembra ci siano distanze da dare visto che non sei nè verso altro compartimento nè verso aperture (lucernari, ecc.). Ovviamente attenzione all'ombreggiamento.

Si, intendevo proprio quello, cioè (aldilà dell'ombreggiamento) se il pannello fotovoltaico potrebbe essere avvicinato al pannello della struttura. Il coppone è REI 60 e il pannello fotovoltaico potrebbe starci sopra, anche sbattendo verso il pannello strutturale che fa da parapetto. Il compartimento sottostante è sempre il medesimo.
La domanda è banale, ma meglio non dare mai nulla per scontato...

[buge]

...ma quale è questo famoso materiale EI 60 da mettere sotto?
Non trovo nulla dai principali produttori di lastre che non sia al max EI 30...e se ho comparttmenti EI 60? EI 120?

[Pertugio]

A mio avviso non ci sono soluzioni, se non avere una struttura di copertura che abbia queste caratteristiche di resistenza al fuoco. Già inserire un pannello EI30 non è semplice, ma mantenere le caratteristiche del compartimento EI60 o superiori è molto difficile, se non intervenendo sulla struttura stessa, ergo, non si può far altro che mantenere almeno 1 metro di distanza dalle compartimentazioni sottostanti.
Sento ancora parlare artigiani ed imprese di guaine resistenti al fuoco... Come siamo messi male!

[weareblind]

Guaine resistenti al fuoco? Magari...

[mmaarrccoo]

La guida per questo specifico punto (necessità di ridurre il metro di distanza dalla proiezione del compartimento) è scritta male perchè quello che chiede di fare (interposizione materiale resistente al fuoco) aiuta su un incendio tra l'interno e l'esterno ma ovviamente non servirà mai per impedire l'incendio tra il fotovoltaico del sig. A ed il fotovoltaico (o altro) del sig. B adiacente. Tuttavia se si interpone del materiale la guida è soddisfatta e si può ridurre il metro

I materiali che si possono mettere sono:
- lastre in silicato con guaina superiore per protezione intemperie
- lastre cementizie alleggerite che non richiedono protezione intemperie
- una striscia di pannello sandwich che non richiede protezione intemperie

In questo modo si può arrivare ad ottenere EI60, EI120, EI180 ma ovviamente ci sono problemi di spessore del pacchetto, di pesi aggiuntivi e di costi.
In alcuni casi non è detto che mettendo ad esempio assieme due lastre EI30 si arrivi ad EI60 ma ad esempio GLOBAL BUILDING aveva una relazione analitica di appoggio.

In ogni caso il modo migliore è certificare direttamente il tetto, se si può, l'ideale sarebbe per incendio sia da sotto sia da sopra ma proprio perchè la guida è ambigua alla fine penso si possa dare spazio alla valutazione del rischio.

Al momento questo è...

[buge]

mi manderesti questa valutazione analitica? perchè a domanda fatta, mi dicono che più di EI 30 non arrivano...
anche con messaggio pvt
Grazie !

[mmaarrccoo]

mi manderesti questa valutazione analitica? perchè a domanda fatta, mi dicono che più di EI 30 non arrivano...
anche con messaggio pvt
Grazie !

Fatto.