Scusate, mi riallaccio a questa discussione per un chiarimento:
In Lombardia la definizione di ristrutturazione importante di I° livello è la seguente:
La ristrutturazione prevede contemporaneamente: un intervento che interessa l’involucro edilizio con un’incidenza > 50 % della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio costituito dall’unione di tutte le unità immobiliari che lo compongono (2); • la ristrutturazione dell’impianto termico per il servizio di climatizzazione invernale e/o estiva asservito all’intero edificio. In tal caso i requisiti di prestazione energetica si applicano all’intero edificio e si riferiscono alla sua prestazione energetica relativa al servizio o servizi interessati.
Con ristrutturazione dell’impianto si intende quanto previsto dalla definizione 65 dell’Allegato A, ovvero: “un insieme di opere che comportano la modifica sostanziale sia dei sistemi di produzione che di distribuzione ed emissione del calore; rientrano in questa categoria anche la trasformazione di un impianto termico centralizzato in impianti termici individuali nonché la risistemazione impiantistica nelle singole unità immobiliari, o parti di edificio, in caso di installazione di un impianto termico individuale previo distacco dall’impianto termico centralizzato”.
La FAQ 6.2.k pubblicata sul sito
www.cened.it interpreta la suddetta definizione intendendo per ristrutturazione di impianto ogni intervento di “modifica sostanziale sia dei sistemi di produzione che di distribuzione ed emissione del calore di tutti i servizi presenti nell’edificio, con l’eccezione del servizio di produzione ACS”.
Se interpreto bene ottengo che basta che manchi un elemento per il concetto di ristrutturazione di impianto termico, in modo da non ricadere più nei vari obblighi di rinnovabili. Mi spiego meglio: mi capita spesso di preventivare interventi che interessano la superficie disperdente per più del 50% e la sostituzione della caldaia e dei corpi scaldanti, con altri più adatti alle medie temperature di utilizzo.; non cambiando il sistema di distribuzione, secondo voi, sono a posto per quanto riguarda gli obblighi di rinovabile, in modo da portare tutto in detrazione?
In questo modo potrei evitare il discorso del fotovoltaico obbligatorio (quindi tutto in detrazioen e non solo la quota eccedente l'obbligo e non avere problemi con la pompa di calore (che mi permette la quota rinnovabile), per la quale ancora non mi è chiaro quanto può andare in detrazione quando mi trovo per forza in intervento di I° livello.
Grazie, buon lavoro a tutti