SuperP ha scritto:Certo che ci credo. (cut)
non è che non ho capito come è realizzato, è che non mi tornano i risultati (il fatto che abbia più spire in alto è ovvio, giacchè l'acqua nel serpentino è già in parte riscaldata e quindi il dT è più basso per cui occorre più percorso per scaldarla): tu trovi credibile che dopo 1 ora con temperatura media di 14°C e minimo a 10°C stratifichi in alto a 32°C, quando solo 10 min dopo sta tutto a 10°C (ho prelevato l'intera energia utile).
naturalmente siccome non sono progettista di boiler, è molto probabile che sia io malfidato, e il grafico giusto.
sarebbe carino provarci con orologio e termometro
SuperP ha scritto:Io leggendolo, trovo che mi diche che il bollitore, per quanto sopra dici tu, se calcolato con la 9182 è sottostimato nell'esempio del file dell'88%
... ma magari sbaglio a leggere.
non credo che le nostre posizioni siano in contraddizione (infatti abbiamo citato pezzi dello stesso autore...); nell'articolo ci sono scritte entrambe le cose, ma non entrambe possono venire riferite all'impianto di cui stiamo parlando qui sul forum. i 3 fattori ci sono per tutti gli accumuli di ACS e porterebbero a una riduzione al 72% del volume utile (nota che il terzo 0,9 è comune anche agli accumuli tecnici).
il resto dell'analisi è dedicata ad un sistema ad accumulo con valvola 3 vie a valle, ricircolo e bypass freddo sulla terza via. la teoria della 9182 dice che questo sistema è capace di utilizzare l'intero volume dell'accumulo, sfruttando la rete di distribuzione (mandata e ricircolo), perchè la pompa di ricircolo miscela il contenuto delle tubazioni (spesso dello stesso ordine del contenuto del boiler), ed il bypass che lavora ad equilibratura delle pressioni garantisce che l'acqua fredda si miscela a "pistone" dentro il boiler (perchè il volume entrante viene riscaldato non dall'accumulo, ma dalla rete di ricircolo che la pompa ri-spinge dentro il boiler, che quindi mantiene stratificato il suo pistone caldo). l'articolo è volto a smontare questa supposizione, partendo dal fatto che il prelievo non è costante, ma fortemente variabile nel tempo.
avrà anche ragione, eh, non lo ho controllato passo-passo. tuttavia:
1) nel caso di cui stiamo discutendo, non c'è alcun bypass nè alcuna tre vie a valle, nè alcuna rete di ricircolo, ed essendoci un unico utilizzatore la portata di prelievo è costante (e perciò dubito che le considerazioni svolte siano applicabili a questo caso)
2) le portate calcolate secondo 9182 sono da 3x a 5x le portate reali (perciò un accumulo dimensionato secondo la 9182, anche se fosse realmente sottodimensionato della metà, nella realtà "se la caverebbe" senza problemi)
PS: attenzione che il 72% dei 3 fattori va applicato a monte, mentre l'88% citato va applicato a valle (ed
include il 72%). in pratica si scenderebbe da 72% a 100%/(1+0,88)=53%.
vogliamo supporre quindi che l'accumulo di ACS sia sfruttato solo al 53%? 600*0,53=318 che è pur sempre il 25% in più di 255. l'accumulo tecnico è meno efficiente dell'accumulo diretto, e non può che essere così (e te lo dice uno che cerca di evitare l'accumulo diretto ogni volta che può).
se mi viene voglia uno di questi venerdì porto giù gli idraulici e ci divertiamo
