claudio ha scritto:perfetto, per fortuna c'è altra gente con due dita di cervello. adesso, giusto per sondare il terreno, proverò a chiedere alla regione cosa ne pensa e vediamo se mi risponde. vi farò sapere.
ciao
claudio
Riesumo l'argomento perchè mi trovo più o meno con lo stesso problema in Lombardia:
Riporto alcuni stralci delle disposizioni vigenti:
art. 4 del D.P.R. 59/09 al punto 22.
"In particolare, nel caso di edifici di nuova costruzione o in occasione di nuova installazione di impianti termici o di ristrutturazione degli impianti termici esistenti, l'impianto di produzione di energia termica deve essere progettato e realizzato in modo da coprire almeno il 50 per cento del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria con l'utilizzo delle predette fonti di energia."
Al punto 6.5 della D.G.R. VIII 8745 Lombardia si dice anche:
l"a copertura del 50% di fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria si intende rispettata qualora ..... si utilizzino pompe di calore purchè siano rispettati i valori fissati nella Tabella A.5.1 di cui all'Allegato A.
Si considera altresì rispettato il disposto qualora pari fabbisogno di energia primaria sia soddisfatto tramite il contributo di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile, utilizzati ai fini della climatizzazione invernale o del riscaldamento."
Quando si dice
"si intende rispettata qualora si utilizzino pompe di calore", ovviamente si fa riferimento a pompe di calore che producano in parte ACS o si può considerare rispettata la disposizione se utilizzo pompe di calore adibite alla SOLA climatizzione le quali mi garantiscono di utilizzare l'energia in modo più razionale e quindi è stato deciso che si possa considerare che il fabbisogno di energia primaria per la produzione di ACS venga coperto al 50%?
Ora io sto trattando un impianto termico di nuova installazione categoria E.8, dove per la sola ACS dei bagni è stato installato un boiler elettrico.
L'impianto termico è costituito principalmete da caldaia a condensazione, senza bollitore di accumulo, UTA con distribuzione aeraulica e alcune pompe di calore per climatizzare dei box ufficio.
Cosa bisognerebbe fare a riguardo per essere in regola con le disposizioni per la produzione del 50% di ACS con fonti rinnovabili o pompe di calore?
Il solo fatto di aver installato pompe di calore per il fabbisogno termico dei box ufficio mi permette di considerare soddisfatto il fabbisogno del 50% di ACS o interpreto male?
O devo per forza "obbligare" il committente ad installare alcuni pannelli solari termici ad integrazione della caldaia a condensazione e di conseguenza anche installare il bollitore di accumulo necessario per effettuare l'integrazione.
Avete suggerimenti e/o consigli da darmi?
Grazie per l'aiuto e la collaborazione
Grazie per l'aiuto