Qual è secondo voi la migliore soluzione impiantistica per riscaldare un maglificio di nuova costruzione, realizzato in un capannone dalla superficie di circa 500 mq e altezza 7 metri? Le postazioni di lavoro sono a sedere, e le correnti d'aria eccessive potrebbero dare fastidio. Il grado di comfort richiesto non credo sia elevato, anche se cmq serve una temperatura adeguata.
Inizialmente avevo pensato ai classici ventilconvettori pensili, stando attenti alla velocità dell'aria. Oppure alle strisce radianti.
Che mi dite invece di un impianto a tutt'aria, con canali in tessuto o cmq ad alta induzione? Oppure ancora un impianto a pavimento, con pdc (anche geotermica)? Credo che per questi ultimi due il costo dell'impianto sia nettamente superiore, tuttavia non ci sono grossi problemi economici del committente. Quindi, se come tipologia di impianto fosse adeguata, aggiungendo il risparmio energetico, potrebbero essere due soluzioni da percorrere.
Avete esperienze in merito? Che mi dite?
Riscaldamento maglificio industriale: migliore soluzione?
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Samuele C.
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Re: Riscaldamento maglificio industriale: migliore soluzione
Se il capannone è alto 7 metri, vuol dire che hai qualche vincolo? Tipo carri ponte, ...
In pratica devi solo garantire il confort del personale che lavora o hai altre esigenze legate alla lavorazione (umidità, temperature, ecc.)?
O devi raffrescare in estate? E' consigliabile, se il budget lo consente.
Vetrate? Isolamento? Ubicazione climatica: Sicilia? Montagna?
In pratica devi solo garantire il confort del personale che lavora o hai altre esigenze legate alla lavorazione (umidità, temperature, ecc.)?
O devi raffrescare in estate? E' consigliabile, se il budget lo consente.
Vetrate? Isolamento? Ubicazione climatica: Sicilia? Montagna?
Re: Riscaldamento maglificio industriale: migliore soluzione
Se ci sono postazioni di lavoro a terra, non vedo utile l'utilizzo di un sistema ad aria (a meno che tu non abbia una bella quota di ricambi aria), perchè si finisce per scaldare tutto il volume e non controllare le correnti. Inoltre per questioni di comfort, non risolveresti affatto il problema di un pavimento "freddo" che al comfort non aiuta.Samuele C. ha scritto:Qual è secondo voi la migliore soluzione impiantistica per riscaldare un maglificio di nuova costruzione, realizzato in un capannone dalla superficie di circa 500 mq e altezza 7 metri? Le postazioni di lavoro sono a sedere, e le correnti d'aria eccessive potrebbero dare fastidio. Il grado di comfort richiesto non credo sia elevato, anche se cmq serve una temperatura adeguata.
Inizialmente avevo pensato ai classici ventilconvettori pensili, stando attenti alla velocità dell'aria. Oppure alle strisce radianti.
Che mi dite invece di un impianto a tutt'aria, con canali in tessuto o cmq ad alta induzione? Oppure ancora un impianto a pavimento, con pdc (anche geotermica)? Credo che per questi ultimi due il costo dell'impianto sia nettamente superiore, tuttavia non ci sono grossi problemi economici del committente. Quindi, se come tipologia di impianto fosse adeguata, aggiungendo il risparmio energetico, potrebbero essere due soluzioni da percorrere.
Avete esperienze in merito? Che mi dite?
Devi dare delle garanzie di comfort per i lavoratori a terra? Allora, sapendo che le a livello di caviglie si ha gran parte delle sensazioni legate al comfort, considera un sistema a pavimento se lo puoi fare....
In un colpo solo ti levi dalle scatole problemi di comfort, di riscaldamento della sola parte inferiore del volume senza avere correnti e la possibilità di sfruttare la condensazione. Ok, il contro è il prezzo e la latenza...
Per un riscaldamento aria con volume di 3500m³ senza ricambi ora, con i famosissimi conti della serva dovrresti avere potenze circa attorno a 100kW ( se hai ricambi senza recupero, aggiungici 9W/m³ circa). Poi ovvio che dipende dalla struttura ecc, bada ben!
Per un impianto a pavimento, a pari comfort le potenze son minori !!!!!!
PS: come scrive ESA, dipende ovviamente se devi anche raffrescare...
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Re: Riscaldamento maglificio industriale: migliore soluzione
500 mq a pavimento se il capannone è fatto a norma e non vuoi 20°C rischi di scaldarli con una 35 kW...
Re: Riscaldamento maglificio industriale: migliore soluzione
Massima temperatura del pavimento 29°C. Vuol dire 100 W/mq + dispersioni verso il basso.
Per mia esperienza non oltre 26°C, pari a 70 W/mq + dispersioni verso il basso (meno di prima).
Per mia esperienza non oltre 26°C, pari a 70 W/mq + dispersioni verso il basso (meno di prima).
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Samuele C.
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Re: Riscaldamento maglificio industriale: migliore soluzione
Ciao a tutti, scusate il ritardo nel rispondervi e grazie mille per i consigli.
Tra l'altro nel frattempo mi si è aggiunta un'altra papabile applicazione per un impianto radiante, meglio se con termostrisce a soffitto. Diciamo che in entrambi i casi non ho vincoli dovuti a carriponte o altro, e devo garantire un comfort medio a pavimento, senza alcuna necessità di controllo dell'umidità e nemmeno necessità di raffrescamento estivo (per lo meno da indicazioni iniziali, poi chiederò conferma).
In uno dei due casi (quello del post originale), la superficie coperta del pavimento potrebbe essere notevole, pertanto io eviterei il riscaldamento a pavimento. Nell'altro caso se ne può parlare.
Recentemente un rappresentante di termostrisce a vapore sottovuoto mi ha detto che queste non sono indicate per il riscaldamento di capannoni dove ci siano frequenti aperture delle porte che danno verso l'esterno, con conseguenti correnti d'aria. Questa cosa non l'ho molto capita... o meglio, non ho capito perché dovrebbe dare più fastidio al sistema radiante rispetto ad un sistema a termoconvettori. Avete qualche feedback in proposito?
La zona climatica è la E in un caso e la D nell'altro caso, in particolare circa 2100 e 1700 gg, rispettivamente.
Tra l'altro nel frattempo mi si è aggiunta un'altra papabile applicazione per un impianto radiante, meglio se con termostrisce a soffitto. Diciamo che in entrambi i casi non ho vincoli dovuti a carriponte o altro, e devo garantire un comfort medio a pavimento, senza alcuna necessità di controllo dell'umidità e nemmeno necessità di raffrescamento estivo (per lo meno da indicazioni iniziali, poi chiederò conferma).
In uno dei due casi (quello del post originale), la superficie coperta del pavimento potrebbe essere notevole, pertanto io eviterei il riscaldamento a pavimento. Nell'altro caso se ne può parlare.
Recentemente un rappresentante di termostrisce a vapore sottovuoto mi ha detto che queste non sono indicate per il riscaldamento di capannoni dove ci siano frequenti aperture delle porte che danno verso l'esterno, con conseguenti correnti d'aria. Questa cosa non l'ho molto capita... o meglio, non ho capito perché dovrebbe dare più fastidio al sistema radiante rispetto ad un sistema a termoconvettori. Avete qualche feedback in proposito?
La zona climatica è la E in un caso e la D nell'altro caso, in particolare circa 2100 e 1700 gg, rispettivamente.