Il DM 12.04.1996 non si applica agli apparecchi appositamente realizzati per essere inseriti in cicli di lavorazione industriale, ok, ma è mai possibile che un generatore di vapore da 5 MW possa stare in un locale comunicante con la produzione?
...sapete poi se quanto riportato nella circolare 8 del 1985, all'all. 3, sia stato superato, ossia che quando un generatore di calore è inserito in un ciclo di lavorazione industriale, non costituisce nemmeno attività soggetta??
grazie in anticipo!
caldaie inserite in cicli di lavorazione industriale.
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Re: caldaie inserite in cicli di lavorazione industriale.
Per la mia esperienza i generatori di calore degli impianti industriali ed anche i generatori di vapore costituiscono attività soggetta (ex 91).
Per la normativa io ho sempre usato il DM 16/04/96 come guida (ovviamente applicando quanto congruente a seconda dei casi).
La Circ. 8/85 non l'ho mai usata (sono troppo giovane per aver lavorato con i NOP
), ma credo proprio che non abbia più alcuna valenza.
Per la normativa io ho sempre usato il DM 16/04/96 come guida (ovviamente applicando quanto congruente a seconda dei casi).
La Circ. 8/85 non l'ho mai usata (sono troppo giovane per aver lavorato con i NOP

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Re: caldaie inserite in cicli di lavorazione industriale.
Immaginavo anche io...
La questione però la dovrò risolvere al Comando perché non è chiaro come identificare un impianto "realizzato specificamente per essere inserito in cicli di lavorazione industriale" e che come ben sai, appena il committente scorge l'opportunità di semplificfare qualcosa ci si attacca come una sanguisuga!
La questione però la dovrò risolvere al Comando perché non è chiaro come identificare un impianto "realizzato specificamente per essere inserito in cicli di lavorazione industriale" e che come ben sai, appena il committente scorge l'opportunità di semplificfare qualcosa ci si attacca come una sanguisuga!
Re: caldaie inserite in cicli di lavorazione industriale.
In alcuni casi è abbastanza semplice.
Per esempio una caldaia per il preriscaldo a servizio della cabina di riduzione metano, essendo un apparecchio solitamente di tipo civile (marcato CE per la direttiva apparecchi a gas), rientra certamente nel campo di applicazione del DM, anche se è a servizio di un impianto industriale.
In modo altrettanto certo non è soggetto al DM un forno per la calce o il cemento, in quanto tali generatori di calore non possono che essere stati progettati per quello specifico uso industriale.
Per esempio una caldaia per il preriscaldo a servizio della cabina di riduzione metano, essendo un apparecchio solitamente di tipo civile (marcato CE per la direttiva apparecchi a gas), rientra certamente nel campo di applicazione del DM, anche se è a servizio di un impianto industriale.
In modo altrettanto certo non è soggetto al DM un forno per la calce o il cemento, in quanto tali generatori di calore non possono che essere stati progettati per quello specifico uso industriale.
Re: caldaie inserite in cicli di lavorazione industriale.
completamente d'accordo, per impianti per la produzione di calore i VVF intendono qualsiasi apparecchio, indipendentemente dall'utilizzo che si fa del calore prodotto (forni per cautocarrozzerie per esempio)... d'accordo anche sulla norma tecnica da utilizzare, il DM 12/01/96 seppur non cogente è una base importante per fare la valutazione del rischio e compensarloTerminus ha scritto:Per la mia esperienza i generatori di calore degli impianti industriali ed anche i generatori di vapore costituiscono attività soggetta (ex 91).
Per la normativa io ho sempre usato il DM 16/04/96 come guida (ovviamente applicando quanto congruente a seconda dei casi).
La Circ. 8/85 non l'ho mai usata (sono troppo giovane per aver lavorato con i NOP), ma credo proprio che non abbia più alcuna valenza.