PDC ad aria o TR
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Tom Bishop
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PDC ad aria o TR
Ho fatto varie simulazioni e un TR con fattore di conversione in energia primaria di 0.8 (dato fornitomi da A2A Milano per la zona di Sesto S.G.) batte sempre in efficienza una PDC condensata ad aria con COP nominale di 3. Soprattutto a carico parziale la PDC ha un decadimento del rendimento notevole. Sto cercando di applicare anche la valutazione a gradini della UNI EN 14825 che EC700 purtroppo non ha...
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Re: PDC ad aria o TR
COP nominale di 3 non è tanta roba...Tom Bishop ha scritto:Soprattutto a carico parziale la PDC ha un decadimento del rendimento notevole. Sto cercando di applicare anche la valutazione a gradini della UNI EN 14825 che EC700 purtroppo non ha...
Sembra molto strano quanto affermi..
I calcoli li fai in base alla UNI 10348 o UNI TS? Questa secondo me, ha incrementato, a calcoli l'efficienza delle PDC.
Nota. Nel campo Cc, se usi le UNI TS, usa il valore 0.1 e non 0.9. Lo 0.9 va bene se usi la formula della norma europea, per quella italiana, che si differenzia per un "+" al posto di un "x" devi usare "1-Cc" essendo speculare.
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Re: PDC ad aria o TR
Affermazione un po' generica. Dipende dalla tipologia. Se è inverter, non c'è nessun decadimento, anzi!Tom Bishop ha scritto:Soprattutto a carico parziale la PDC ha un decadimento del rendimento notevole.
In linea di massima, al diminuire del carico, la superficie di scambio relativa aumenta, quindi aumenta il rendimento.
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Re: PDC ad aria o TR
I calcoli li sto facendo con UNI TS11300-4 che al punto 9.4.4.2 mi dice di usare 0.9 come Cc. Nel mio caso è una macchina con 4 compressori scroll non inverter.SuperP ha scritto: I calcoli li fai in base alla UNI 10348 o UNI TS? Questa secondo me, ha incrementato, a calcoli l'efficienza delle PDC.
Nota. Nel campo Cc, se usi le UNI TS, usa il valore 0.1 e non 0.9. Lo 0.9 va bene se usi la formula della norma europea, per quella italiana, che si differenzia per un "+" al posto di un "x" devi usare "1-Cc" essendo speculare.
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Re: PDC ad aria o TR
Unità con 4 compressori Scroll. In EC700 non ho la possibilità di selezionare una macchina a gradini, ma solo ON-OFF o modulante.NoNickName ha scritto:Affermazione un po' generica. Dipende dalla tipologia. Se è inverter, non c'è nessun decadimento, anzi!
In linea di massima, al diminuire del carico, la superficie di scambio relativa aumenta, quindi aumenta il rendimento.
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Re: PDC ad aria o TR
Con macchine ad aria non vedo tanto di meglio...SuperP ha scritto:
COP nominale di 3 non è tanta roba...
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Re: PDC ad aria o TR
non nei sistemi multisplitNoNickName ha scritto:In linea di massima, al diminuire del carico, la superficie di scambio relativa aumenta, quindi aumenta il rendimento.
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Re: PDC ad aria o TR
E tu, ascolta me!!!Tom Bishop ha scritto:I calcoli li sto facendo con UNI TS11300-4 che al punto 9.4.4.2 mi dice di usare 0.9 come Cc.
Ne avevo scritto anche qui, confermato dai tecnici Edilclima. ANche il CTI per la validazione del sw dice alle swhouse di usare 0.1!!
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Re: PDC ad aria o TR
ok, sei troppo avanti... grazieSuperP ha scritto: E tu, ascolta me!!!![]()
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Ne avevo scritto anche qui, confermato dai tecnici Edilclima. ANche il CTI per la validazione del sw dice alle swhouse di usare 0.1!!
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Re: PDC ad aria o TR
Ma santoddio, ma le uni ts le scrivono al CTI o no?? Siamo al punto che la mano destra non sa cosa fa la sinistra?SuperP ha scritto:ANche il CTI per la validazione del sw dice alle swhouse di usare 0.1!!
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Re: PDC ad aria o TR
Ecco un calcolo con potenza della PDC al 70% della richiesta con COP 3. Come potete vedere l'andamento del COP è molto penalizzante. Ho impostato un cut-off a 5°C sotto la quale pensavo di fare intervenire il TR. Se imposto cut-off a -25 (quindi senza intervento del TR)
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Re: PDC ad aria o TR
lo scroll a carico parziale rende di più, comunque, perchè il singolo compressore lavora con lo scambiatore della coppia, quindi io simulerei entrambe le modalità (on off e modulante) e poi proverei a piazzarlo manualmente "in mezzo"
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Re: PDC ad aria o TR
Infatti, ma l'SPF del dlgs 28/11 è un concetto generato da un coito invertito.Ronin ha scritto:lo scroll a carico parziale rende di più
Il COP va calcolato a tutte le temperature dell'aria esterna, non alla nominale. Ed aumenta all'avanzare della stagione.
Ora, siccome però il fabbisogno diminuisce, l'Eres diminuisce e ad un certo punto la formula (Eres < 2,875 Eass) ritorna zero. Ma non è così. Questa è una delle osservazioni fatte dall'AICARR.
E' da vedere, ma questo è un multiscroll, non un multisplit.SuperP ha scritto:non nei sistemi multisplit
Ultima modifica di NoNickName il mar ago 07, 2012 12:14, modificato 2 volte in totale.
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Re: PDC ad aria o TR
E' proprio questo il problema. Anche secondo me l'algoritmo non rispecchia quello che succede nella realtà.NoNickName ha scritto:
Ora, siccome però il fabbisogno diminuisce, l'Eres diminuisce e ad un certo punto la formula (Eres < 2,875 Eass) ritorna zero. Ma non è così. Questa è una delle osservazioni fatte dall'AICARR.
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Re: PDC ad aria o TR
Poi comunque se metti il cutoff a 5°C, mi sta bene che il consumo degli ausiliari si riduca, ma la pompa di impianto poi la devi cmq mettere anche se hai un TLR!Tom Bishop ha scritto:E' proprio questo il problema. Anche secondo me l'algoritmo non rispecchia quello che succede nella realtà.NoNickName ha scritto:
Ora, siccome però il fabbisogno diminuisce, l'Eres diminuisce e ad un certo punto la formula (Eres < 2,875 Eass) ritorna zero. Ma non è così. Questa è una delle osservazioni fatte dall'AICARR.
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Re: PDC ad aria o TR
Perchè? Anche nei multisplit ci sono quelli con inverter e quelli a gradini, no?SuperP ha scritto:non nei sistemi multisplitNoNickName ha scritto:In linea di massima, al diminuire del carico, la superficie di scambio relativa aumenta, quindi aumenta il rendimento.
Re: PDC ad aria o TR
Certo certo.. ma è una cosa che mi ha scioccato quando l'ho scoperta!NoNickName ha scritto:E' da vedere, ma questo è un multiscroll, non un multisplit.
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Re: PDC ad aria o TR
PErchè è così. Guarda la guida prodotti daikin per esempio.mat ha scritto: Perchè? Anche nei multisplit ci sono quelli con inverter e quelli a gradini, no?
Se tu hai un trial.. e accendi una sola macchina ad esempio, il tuo cop nomiale da 4 si abbassa a 3 (numeri a caso).
I multi sono fatti per essere collegati a varie unità, non a 1, e sono progettati per essere attraversati da una certa quantità di gas..
Al problema hanno risolto con il vrf.
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Re: PDC ad aria o TR
Questo da dove lo ricavi? Io sulla guida Daikin leggo ad esempio delle decantate prestazioni del Seasonal Inverter.SuperP ha scritto:Se tu hai un trial.. e accendi una sola macchina ad esempio, il tuo cop nomiale da 4 si abbassa a 3 (numeri a caso).
D'altronde non capisco dove starebbe allora il vantaggio di avere l'inverter...
Nota: il vrf naturalmente rende alla grande ma non è in concorrenza con il multisplit, dati i costi.
Re: PDC ad aria o TR
prendi ad esempio le tabelle dei multi.. semplice.mat ha scritto:Questo da dove lo ricavi?
3mxs68 + 3 unità da 25 -> cop 3.68
3mxs68 + 2 unità da 25 -> cop 3.06
3mxs68 + 1 unità da 25 -> cop 3.30
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Re: PDC ad aria o TR
Visto. Però per l'EER è esattamente il contrario.
Motivo? C'entreranno gli sbrinamenti?
Motivo? C'entreranno gli sbrinamenti?
Re: PDC ad aria o TR
Boh..mat ha scritto:Visto. Però per l'EER è esattamente il contrario.
Motivo? C'entreranno gli sbrinamenti?
ti dico che quanto l'ho fatto notare al tecnico dell'agenzia che era da me con un interno .. uno diceva A e l'altro B.
Sono sistemi molto sofisticati, e quindi prendo i dati per buoni... poi ogni tanto penso al perchè. forse hai ragione tu.. ma a 7°C, ovvero ai cop che vedi.. gli sbrinamenti non ci sono.
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Re: PDC ad aria o TR
Che casino. A questo punto, per non saper né leggere né scrivere, mi chiedo: ma dunque non è che valga la stessa cosa per i multiscroll/inverter rotativi? Ovvero cop che diminuisce con la parzializzazione?
In effetti ho sempre saputo che migliorasse la resa estiva (l'ESEER è dichiarato da anni), non ho mai approfondito il comportamento invernale...
ps: Super anche tu ancora al lavoro? Andiamo in vacanza anche noi?
In effetti ho sempre saputo che migliorasse la resa estiva (l'ESEER è dichiarato da anni), non ho mai approfondito il comportamento invernale...
ps: Super anche tu ancora al lavoro? Andiamo in vacanza anche noi?
Re: PDC ad aria o TR
Non credo. Sono diversi dai sistemi multi. Lì, come dice NNN e ho sempre pensato io, essendo il circuito refrigerante sempre quello con lo stesso gas, hai una batteria evaporante maggiore il che comporta, forzatamente, un incremento della prestazione.mat ha scritto: Ovvero cop che diminuisce con la parzializzazione?
Il fatto è che le variabili sono talmente tante.. che matematicamente risulta impossibile individuare il comportamento.. Bisogna fare test in camera climatica (e per i dati con le uni ts servono circa 300ore per ogni macchina o combinazioni per gli split sistem) e avere i dati per poi interpolarli!
Ma secondo voi.. non sarà che esiste una potente lobbie di cui fa parte anche NNN come costruttore di pdc, che a livello mondiale europeo e italiano e regionale sta facendo fare i miracoli ad circuito frigorifero cambiando ? Ormai per andare in classe A Nazionale, ti basta una pompa di calore o poco +.
Secondo NNN ma non solo, questi miracoli su carta poi non ci sono (ovvero i mirabolandi cop sono molto inferiore, secondo NNN al limite con Joule..)
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Re: PDC ad aria o TR
Beh, non ho detto proprio cosìSuperP ha scritto:Secondo NNN ma non solo, questi miracoli su carta poi non ci sono (ovvero i mirabolandi cop sono molto inferiore, secondo NNN al limite con Joule..)
Mettiamo un po' ordine.
No. Il COP istantaneo invernale aumenta con la parzializzazione, sempre che la ventilazione dell'evaporante rimanga al massimo della velocità.mat ha scritto:Ovvero cop che diminuisce con la parzializzazione?
No, furbescamente gli sbrinamenti non sono mai conteggiati. E' li che vi inxxlano.mat ha scritto:Visto. Però per l'EER è esattamente il contrario.
Motivo? C'entreranno gli sbrinamenti?
L'EER aumenta perchè è funzione della percentuale di parzializzazione. Se si trascura il COP al 100%, la somma pesata degli altri COP a carichi parziali è più alta.
Ovviamente il trial rende meno con 2 o 1 condensante rispetto al caso in cui ce ne sono 3 (nel funzionamento invernale), perchè la mancanza di superficie di scambio è EFFETTIVA, cioè togliete 1 o 2 batterie di scambio al circuito. Non è la stessa cosa rispetto a spegnere 1 o 2 compressori
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Re: PDC ad aria o TR
Spetta.NoNickName ha scritto:No. Il COP istantaneo invernale aumenta con la parzializzazione, sempre che la ventilazione dell'evaporante rimanga al massimo della velocità.
Allora a cosa si mettono a fare i ventilatori inverter? Se mi mantieni costante la ventilazione e quindi la p. assorbita dal ventilatore al calare della pot. resa, il cop aumenta perchè ha + batteria evaporante, ma cala perchè c'è un assorbimento % alto del ventilatore.
Questo è uno dei fattori, altrimenti non si piegherebbe perchè con una unità ha cop maggiore che con 2 (nell'esempio sopra).NoNickName ha scritto:Ovviamente il trial rende meno con 2 o 1 condensante rispetto al caso in cui ce ne sono 3 (nel funzionamento invernale), perchè la mancanza di superficie di scambio è EFFETTIVA, cioè togliete 1 o 2 batterie di scambio al circuito.
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Re: PDC ad aria o TR
Bella domanda. Grazie di avermela posta. Chi avesse la risposta si faccia avanti.SuperP ha scritto:Allora a cosa si mettono a fare i ventilatori inverter?
Forse per far piacere ai consulenti? Perchè di fatto c'è una valanga di letteratura che osanna la condensazione flottante.
Vero, ma gli ordini di grandezza non sono gli stessi. Mentre sulla potenza termica parliamo di kW, sulla potenza dei ventilatori parliamo di centinaia di W.SuperP ha scritto: Se mi mantieni costante la ventilazione e quindi la p. assorbita dal ventilatore al calare della pot. resa, il cop aumenta perchè ha + batteria evaporante, ma cala perchè c'è un assorbimento % alto del ventilatore.
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Re: PDC ad aria o TR
IMHO i ventilatori sotto inverter servono perchè la temperatura dell'aria esterna non è costante.
voglio dire, voi potete avere la stessa richiesta di potenza frigorifera con 30°C e 70% UR e con 40°C e 30% UR (più o meno, sono sulla stessa isoentalpica), ma in un caso dovete smaltire il calore tramite i ventilatori con aria a 30°C, nell'altro caso con aria a 40°C.
ora se voi dimensionate lo smaltimento con aria a 40°C, e poi invece avete 30°C e 70% UR, state buttando via 1/4 della portata d'aria (generando una corrente d'aria sulle batterie di condensazione più potente ma con dT inferiore) e la potenza dei ventilatori va col cubo della portata; ai carichi alti con alto calore latente, avere il ventilatore a portata fissa non vi conduce ad una prestazione complessiva migliore, perchè non state "sottoraffreddando" le batterie di condensazione (come avverrebbe se si stesse parzializzando), bensì state "sottoriscaldando" l'aria ambiente.
in realtà, comunque, il motivo per cui si montano gli inverter sui ventilatori è fare meno rumore di notte (quando c'è meno richiesta di carico, ma maggiore fastidio arrecato alle persone e limiti normativi più severi), non consumare meno.
ma io non parlo (quasi) mai di norme di calcolo, (quasi) sempre di realtà misurabili (e misurate).
l'effetto di aumento della prestazione ai carichi parziali dei multiscroll è talmente evidente (nella realtà delle bollette, dico) da avermi fatto mettere la pietra tombale sui compressori a vite (anche con inverter).
voglio dire, voi potete avere la stessa richiesta di potenza frigorifera con 30°C e 70% UR e con 40°C e 30% UR (più o meno, sono sulla stessa isoentalpica), ma in un caso dovete smaltire il calore tramite i ventilatori con aria a 30°C, nell'altro caso con aria a 40°C.
ora se voi dimensionate lo smaltimento con aria a 40°C, e poi invece avete 30°C e 70% UR, state buttando via 1/4 della portata d'aria (generando una corrente d'aria sulle batterie di condensazione più potente ma con dT inferiore) e la potenza dei ventilatori va col cubo della portata; ai carichi alti con alto calore latente, avere il ventilatore a portata fissa non vi conduce ad una prestazione complessiva migliore, perchè non state "sottoraffreddando" le batterie di condensazione (come avverrebbe se si stesse parzializzando), bensì state "sottoriscaldando" l'aria ambiente.
in realtà, comunque, il motivo per cui si montano gli inverter sui ventilatori è fare meno rumore di notte (quando c'è meno richiesta di carico, ma maggiore fastidio arrecato alle persone e limiti normativi più severi), non consumare meno.
verissimo.NoNickName ha scritto:Infatti, ma l'SPF del dlgs 28/11 è un concetto generato da un coito invertito.
ma io non parlo (quasi) mai di norme di calcolo, (quasi) sempre di realtà misurabili (e misurate).
l'effetto di aumento della prestazione ai carichi parziali dei multiscroll è talmente evidente (nella realtà delle bollette, dico) da avermi fatto mettere la pietra tombale sui compressori a vite (anche con inverter).
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Re: PDC ad aria o TR
La condensazione del refrigerante è uno scambio di calore secco. L'isoentalpica è irrilevante nel funzionamento estivo sulla condensante esterna o nel funzionamento invernale sulla condensante interna. E' invece molto rilevante nel funzionamento invernale sull'evaporante esterna, dove il calore latente di condensazione del vapore acqueo incrementa la prestazione della PDC sino a quando brina, a quel punto il calore latente di brinamento si compensa (e spesso neanche) con l'energia richiesta per lo sbrinamento.Ronin ha scritto:IMHO i ventilatori sotto inverter servono perchè la temperatura dell'aria esterna non è costante.
voglio dire, voi potete avere la stessa richiesta di potenza frigorifera con 30°C e 70% UR e con 40°C e 30% UR (più o meno, sono sulla stessa isoentalpica), ma in un caso dovete smaltire il calore tramite i ventilatori con aria a 30°C, nell'altro caso con aria a 40°C.
Ma è più confortevole perchè meno calda, quindi più omogenea.Ronin ha scritto:avere il ventilatore a portata fissa non vi conduce ad una prestazione complessiva migliore, perchè non state "sottoraffreddando" le batterie di condensazione (come avverrebbe se si stesse parzializzando), bensì state "sottoriscaldando" l'aria ambiente.
Ronin ha scritto:l'effetto di aumento della prestazione ai carichi parziali dei multiscroll è talmente evidente (nella realtà delle bollette, dico) da avermi fatto mettere la pietra tombale sui compressori a vite (anche con inverter).

"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: PDC ad aria o TR
La discussione si sta facendo moto interessante, peccato che essendo ad agosto il mio cervello non sia all'altezza della situazione
Quello degli inverter sui ventilatori era un dubbio che era già venuto anche a me all'inizio della discussione... credo che abbia ragione Ronin, in effetti me li propongono più spesso quando ho esigenze di silenziosità, più che di resa.

Quello degli inverter sui ventilatori era un dubbio che era già venuto anche a me all'inizio della discussione... credo che abbia ragione Ronin, in effetti me li propongono più spesso quando ho esigenze di silenziosità, più che di resa.
Vero, lo dicono in tanti, anche tra i costruttori.Ronin ha scritto:l'effetto di aumento della prestazione ai carichi parziali dei multiscroll è talmente evidente (nella realtà delle bollette, dico) da avermi fatto mettere la pietra tombale sui compressori a vite (anche con inverter).
Su questo devo rifletterci a mente fresca, facciamo che ci torno sopra a settembreSuperP ha scritto: NoNickName ha scritto:
Ovviamente il trial rende meno con 2 o 1 condensante rispetto al caso in cui ce ne sono 3 (nel funzionamento invernale), perchè la mancanza di superficie di scambio è EFFETTIVA, cioè togliete 1 o 2 batterie di scambio al circuito.
Questo è uno dei fattori, altrimenti non si piegherebbe perchè con una unità ha cop maggiore che con 2 (nell'esempio sopra).
Re: PDC ad aria o TR
NNN sarà il caldo, ma ho la netta sensazione che tu mi stia perculando...
e tuttavia tale carico frigorifero verrà poi smaltito attraverso lo scambio (puramente sensibile, appunto, come dici tu) delle batterie con la corrente d'aria mossa dai ventilatori.
perciò credo che stiamo dicendo la stessa cosa.
proprio perchè ci può essere la medesima richiesta di carico frigorifero (isoentalpica), ma condizioni di scambio sensibile totalmente differenti (come quelle che ho citato) i ventilatori a portata variabile hanno il loro senso di esistere; di notte in particolare ho già una richiesta frigorifera più bassa, in più la temperatura dell'aria è 10°C inferiore almeno, e quindi si ottiene una drastica riduzione della potenza sonora (che è abbastanza proporzionale a quella elettrica, che come detto va col cubo della portata).
mo' ad applicare l'inverter ai ventilatori non finiremo mica accusati di maltrattamenti?
io stavo parlando del perchè i ventilatori si fanno a portata variabile nei gruppi frigoriferi. quindi intendevo il funzionamento estivo (pensavo che fosse ovvio, visto che citavo temperature esterne da 30°C in su...), e le condizioni dell'ambiente come quelle che ho citato: ho scelto due condizioni sulla stessa isoentalpica perchè esse generano (più o meno) la medesima richiesta di carico frigorifero alla macchina.NoNickName ha scritto:L'isoentalpica è irrilevante nel funzionamento estivo sulla condensante esterna
e tuttavia tale carico frigorifero verrà poi smaltito attraverso lo scambio (puramente sensibile, appunto, come dici tu) delle batterie con la corrente d'aria mossa dai ventilatori.
perciò credo che stiamo dicendo la stessa cosa.
proprio perchè ci può essere la medesima richiesta di carico frigorifero (isoentalpica), ma condizioni di scambio sensibile totalmente differenti (come quelle che ho citato) i ventilatori a portata variabile hanno il loro senso di esistere; di notte in particolare ho già una richiesta frigorifera più bassa, in più la temperatura dell'aria è 10°C inferiore almeno, e quindi si ottiene una drastica riduzione della potenza sonora (che è abbastanza proporzionale a quella elettrica, che come detto va col cubo della portata).
"confortevole" applicato alla batteria di condensazione del gruppo frigo mi lascia con occhio vitreo ed espressione ebete...NoNickName ha scritto:Ma è più confortevole perchè meno calda, quindi più omogenea..Ronin ha scritto:avere il ventilatore a portata fissa non vi conduce ad una prestazione complessiva migliore, perchè non state "sottoraffreddando" le batterie di condensazione (come avverrebbe se si stesse parzializzando), bensì state "sottoriscaldando" l'aria ambiente.
mo' ad applicare l'inverter ai ventilatori non finiremo mica accusati di maltrattamenti?
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Re: PDC ad aria o TR
No, io stavo pensando alle batterie condensanti interne delle pdc aria/aria.Ronin ha scritto:io stavo parlando del perchè i ventilatori si fanno a portata variabile nei gruppi frigoriferi.
E comunque, pur parlando di condensanti dei gruppi frigo, la letteratura dimostra, dati alla mano, che l'aumento di sottoraffreddamento del refrigerante liquido migliora il rendimento più dell'aumento del consumo energetico della ventilazione.
Questo è uno dei casi in cui il chilometraggio può variare da situazione a situazione.
Vedi sopra. Pensavo al deltaT tra aria in mandata dalla batteria condensante e la temperatura dell'ambiente in cui si trova.Ronin ha scritto:"confortevole" applicato alla batteria di condensazione del gruppo frigo mi lascia con occhio vitreo ed espressione ebete...
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Re: PDC ad aria o TR
Anch'io. E penso anche Super.Ronin ha scritto:io stavo parlando del perchè i ventilatori si fanno a portata variabile nei gruppi frigoriferi
Re: PDC ad aria o TR
gli inverter sui ventilatori possono anche servire per fare una sorta di "taratura" del gruppo frigo quanto il vicono minaccia di portarvi in tribunale, o no?
riccardo - affetto da superbonus
Re: PDC ad aria o TR
SuperP: "Ne avevo scritto anche qui, confermato dai tecnici Edilclima. ANche il CTI per la validazione del sw dice alle swhouse di usare 0.1!!"
Questa mi giunge nuova. La UNI TS è pubblicata ufficialmente e le correzioni pure.
Non esistono comunicazioni alle SW. O non devono esistere. Altrimenti, ache serve il CTI?
Questa mi giunge nuova. La UNI TS è pubblicata ufficialmente e le correzioni pure.
Non esistono comunicazioni alle SW. O non devono esistere. Altrimenti, ache serve il CTI?
Re: PDC ad aria o TR
Peccato. Allora le cose sono 2. O il tuo sw, sbaglia i calcoli, oppure devi usare la formula della TS con CC = 0.1 invece che 0.9.Esa ha scritto:Questa mi giunge nuova.
Le correzioni della parte 4?? Magari uscissero!Esa ha scritto:La UNI TS è pubblicata ufficialmente e le correzioni pure.
PErchè no? devono far validare il sw alle TS?Esa ha scritto:Non esistono comunicazioni alle SW.
A tradurre, a volte sbagliando, le norme da inglese ad italiano, senza prima implementarle, ma pubblicandole.Esa ha scritto: Altrimenti, ache serve il CTI?
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Re: PDC ad aria o TR
SuperP. "Peccato. Allora le cose sono 2. O il tuo sw, sbaglia i calcoli, oppure devi usare la formula della TS con CC = 0.1 invece che 0.9."
Mi spiace deluderti, ma attualmente non sono disponibili “documenti aggiuntivi” o errata corrige relativi alla UNI/TS 11300-4. I software vengono verificati quindi per quanto scritto sulla norma. L’eventuale presenza di errori deve essere segnalata e, sulla base dell’entità e della quantità di segnalazioni, il gruppo di lavoro potrà decidere per la pubblicazione di una errata corrige. A quel punto/da quel punto in poi, i software sono tenuti ad adeguarsi e recepire le modifiche.
Queste sono le regole, valide per tutti.
Quindi, tutte le varianti da te indicate, per intelligenti che siano,rendono il software non certificabile.
Sulla traduzione dall'inglese all'italiano, non so che dirti. Io, a malapena, conosco l'italiano.
Mi spiace deluderti, ma attualmente non sono disponibili “documenti aggiuntivi” o errata corrige relativi alla UNI/TS 11300-4. I software vengono verificati quindi per quanto scritto sulla norma. L’eventuale presenza di errori deve essere segnalata e, sulla base dell’entità e della quantità di segnalazioni, il gruppo di lavoro potrà decidere per la pubblicazione di una errata corrige. A quel punto/da quel punto in poi, i software sono tenuti ad adeguarsi e recepire le modifiche.
Queste sono le regole, valide per tutti.
Quindi, tutte le varianti da te indicate, per intelligenti che siano,rendono il software non certificabile.
Sulla traduzione dall'inglese all'italiano, non so che dirti. Io, a malapena, conosco l'italiano.