Antincendista ha scritto:qui mi piacerebbe disquisire un poco sui termini....
Efficienza: capacità di raggiungere i risultati richiesti...
quindi credo che sapere come è fatta la rete sarebbe "carino", verificare se c'è il progetto, se si hanno garanzie sull'affidabilità dell'alimentazione, sul rispetto dei parametri della regola tecnica....
con la "nuova prevenzione incendi" mi trovo a dover asseverare impianti al servizio di autorimesse dove manca l'attacco motopompa... ma hanno il loro bel CPI.... e allora la rete efficiente qual'è?
di certo quella che rispetta la norma.... altrimenti io provo un impianto che non essendo nel rispetto della norma come fa ad essere efficiente?
lo stesso vale per un CPI di albergo dove i furboni hanno messo gli idranti al piano terra e i naspi al primo piano....anche se l'albergo supera i 100 posti letto..... e poi vi risparmio il contenuto del CPI.....
quindi sul concetto di efficienza...... ocio..... se ci sono regole tecnico il requisito di efficienza per il sottoscritto è prima di tutto il rispetto normativo a dispetto dei quesiti e delle risposte VVF come questa che personalmente lasciano BASITI...
ritenendo che il requisito di continuità dell’alimentazione idrica degli impianti antincendio, collegati ad acquedotto cittadino, non viene meno per una momentanea interruzione dell’erogazione dovuta a interventi di manutenzione.
quindi in caso di manutenzione che potrebbe anche voler dire dimezzamento di portata e pressione o interruzione superiore alla 60 ore annue (UNI-EN 12845) l'impianto funziona lo stesso... mahhhh
un grande in bocca al lupo a tutti gli antincendisti.
l'Antincendista
Concordo con te sul fatto che se in passato è stato chiuso più di un occhio, questo non giustifica il fatto che alcune "sviste" che sono passate in passato, possano passare anceh ora. non è più così, e chi è abituato male, dico che sono fatti suoi. Secondo me è quasi avvantaggiato chi inizia ora a fare prevenzione incendi con la nuova normativa e la pignoleria dei VVFF, che non in passato. Ok che serve l'eseprienza, ma vedo che la tendenza a dire " se l'hanno approvata in passato" va bene, è ancora radicata....
Chi deve verificare un impianto esistente, lo deve fare con tutti i mezz i che ritiene necessari ad avere tutti i dati necessari, in un modo o nell'altro... Poche scuse, e poche ba**e! Le care consulenze fatte ad occhio "che tanto nessuno se ne accorge" o "tanto dovrebbe funzionare lo stesso" non hanno più molte speranze...
E come ho detto alcune volte, a chi fa il progetto di impianti, è bene specificare per filo e per segno come si devono fare il collaudo. Ancora ieri ho visto collaudare un impianto provando l'idrante più sfavorito (almeno 4 dovevano essere aperti) stabilendo che era lo sfavorito ad occhio.
E' il pezzo di carta del progettista che deve dire qual'è!