attività esposizione vendita - dm 27-07-10 - efc

[nicorovoletto]

Al punto 4.9 si parla di sistema di controllo fumi naturale o meccanico. (non volendo installare efc)
Si parla di aperture 1/40 distribuite uniformemente privilegiando sia la parte alta che bassa con apertura manuale o automatica.
Intanto da quello che capisco sta al tecnico scegliere il sistema con efc o con aperture di aerazione naturale;
Poi, per apertura manuale (decido sempre il tecnico se basta manuale o automatico) si intende anche una manovella? quindi il personale in caso di incendio: uno corre a prendere l'estintore, l'altro srotola la manichetta e l'ultimo arrivato corre a girare le manovelle per aprire le finestre
Infine le porta con disposiztivo di bloccaggio sempre aperte possono bastare come aperture nella parte bassa (non è specificata la quantità)
Ora il mio caso: 2500mq di negozio, volendo escludere efc, ho finestre su tutti i lati e le faccio aprire con sistema di rilevazione fumi (1/40), mentre per la parte bassa mi accontento delle porte con sistema di bloccaggio in apertra. (azionato sempre dall'ultimo dipendente arrivato ovvero il sacrificabile)

grazie a chi avuto la pazienza di leggere,

[cafurchio]

Per quello che so:
- apertura manuale significa che c'è un comando manuale di apertura (un pulsante...);
- per le aperture così come da te descritte un Comando mi ha già rilasciato parere di conformità;
- per le superfici secondo me è sufficiente 1/40 complessivo ...

[Terminus]

La superficie di ventilazione naturale è pari complessivamente ad 1/40, quindi considerando nella somma sia le aperture in alto che quelle in basso.
Proprio ora sto lavorando ad un EP considerando aperture in basso costituite dalle porte di accesso scorrevoli, da bloccare in posizione aperta.

Secondo me il "sistema di apertura manuale" può essere la classica manovella, visto che il DM non esplicita che l'apertura debba essere meccanizzata (quindi con motorino elettrico comandabile a distanza); a patto di stabilire il soggetto da sacrificare all'occorrenza .

[nicorovoletto]

grazie delle risposte!

[nicorovoletto]

Scusate se continuo su questo post... ma ho un dubbio sempre riferito alle attività 69.
Se ho due nogozi denominati A e B ciascuno avente circa 1.500mq, completamente separati tranne che per l'ingresso il quale è comune... sono da identificarsi come due attività 69 oppure come un unico centro commerciale con due negozi?

[Terminus]

Si può configurare promiscuità strutturale, per la comunanza delle vie di esodo (do per scontato che l'ingresso sia anche via di esodo).

[nicorovoletto]

Grazie,
Quindi potrebbe essere una attivita 73 (perche supera le 300pp) e quindi invece di fare 2 pratiche attivita 69 farei una sola 73, potrei far comunicare le due attivita semplicemente seguendo le indicazione del decreto 27.7.10, interpreto bene?

[Terminus]

Solo che ora tutti i discorsi vanno fatti su una superficie pari alla somma delle due.
Centro commerciale da 3000mq.

[nicorovoletto]

però scusa... ma l'attività 73 è riferita a edifici ad uso terziario... mentre il mio è commerciale (esposizione e vendita).... mi sà che non torna più il mio ragionamento.

[Terminus]

Il commercio fa parte del settore terziario.

[nicorovoletto]

ok, ok colpa del mio collega (ho sempre la scusa pronta)
grazie ancora!

[nicorovoletto]

prometto!! è l'ultimo dubbio che aggiungo su questo post.

Il decreto 27.07.2010 al punto 2.3 parla di comunicazioni...
1) per attività non seggette al CPI queste basta che siano pertinenti per avere la comunicazione (come faccio a capire quando sono pertinenti?)
2) Mentre per attività soggette, da quello che capisco, possono esserci comunicazioni tra tutte quelle elencate al punto 2.1 lettera b senza nessuna prescrizione (fatta ecezione per l'attività 43 e depositi)

[Terminus]

1) la pertinenza la stabiliscono diversi aspetti, per esempio le autorizzazioni edilizie, le destinazioni d'uso, la classificazione catastale ed anche tu la stabilisci in sede di esame progetto.
2) le condizioni, ove esistenti, le impongono le diverse norme verticali delle attività citate

[nicorovoletto]

grazie!
Nel punto 2 ho scritto una ..zzata volevo dire senza nessuna prescrizione per le comunicazioni tra le attività di esposizione e vendita ovvero tra le attività 69 di cui al decreto 27/07/10.
Detto questo, due attività di esposizione e vendita: elettrodomestici una e abbigliamento l'altra possono tranquillamente comunicare tra di loro ai sensi del 27/07/10 e sono pertinenti perchè (a mio avviso) sono entrambi negozi di esposizione e vendita. L'unica cosa da contrallare però è l'estensione del compartimento.

[Terminus]

Se li consideri come 69 indipendenti, l'una non può essere pertinente all'altra (pensa a diverse gestioni ed organizzazioni, magari con diversi orari ecc.).
Però in caso di comunicazione, come detto sopra, puoi avere un'attività 73 (centro commerciale) quindi la questione della pertinenza perde spessore.

[nicorovoletto]

concludendo, allora visto questa nuova attività 73 mi cimenterò e vedremmo che cosa esce:
- Allora applicherò sempre il DM 27/07/2010 (attività commerciali);
- I due negozi (che sarebbero 2 attività 69) li tratto come centro commerciale, quindi possono comunicare tra di loro;
- Cercherò di giustificare la comunicazione tra i due visto che la proprietà è unica (dà in gestione i due negozi) e inoltre ha la gestione degli spazi comuni e questa ha la facoltà di controllare gli aspetti gestionali delle due attività.
- Presenterò un parere di conformità come unica attività 73.

Regge?? lo vedremo...