Semplicissimo. Prendi un diagramma psicrometrico. Ad es.: 5°C 40% e confrontalo a 5°C 90%: nel primo caso hai 10.4kJ/Kg di entalpia, nel secondo 17.3kJ/Kg, quindi dal punto di vista teorico hai il 70% più di energia proveniente dal fattore latente.
E' altrettanto vero, come furbescamente scritto, che ne puoi beneficiare fino a che la temperatura sull'evaporatore scende sotto lo zero, cioè prima che si formi brina.
Quello che non c'è scritto è che la temperatura sull'evaporatore è circa 10-13K inferiore alla temperatura dell'aria.
Diciamo che, nei casi migliori, sia attorno ai 7K, cioè 7°C. (Spiegazione: l'energia fluisce da un corpo caldo a un corpo freddo e non viceversa, quindi la batteria deve essere più fredda dell'aria, e tanto è più fredda, quanta più energia si riesce a estrarre dall'aria).
Adesso prendi una scheda tecnica di un produttore di pompe di calore e dimmi a che temperature sono dichiarate le rese in caldo.... di solito c'è scritto "7db 6wb", cioè 7°C 86%.
Ergo: a 7°C stai iniziando a formare brina perchè se hai fortuna stai evaporando a 0°C, se hai sfiga o la macchina è cinese, stai evaporando sottozero.
Quindi ecco sfatato il mito della pianura padana.
Oltretutto quest'inverno è stato particolarmente secco.

"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”