ANTEFATTO: prima del 192 il catalogo del consorzio P***ton (ad esempio) dava un lambda "in condizioni di utilizzo" di 0.26-.28 W/(m°K), valore leggermente piu' basso di quello dichiarato nella UNI 10355 ma compatibile se consideriamo che magari il materiale specifico ha prestazioni un poco migliori in virtu' dei miglioramenti tecnici.
FATTO: con l'arrivo del 192 esce il nuovo catalogo del consorzio in cui si afferma che l'unica norma valida per la determinazione del lambda e' la UNI EN 1745 e, contemporaneamente lo stesso materiale che prima aveva la lambda detta sopra si ritrova con lambda pari a 0.16-0.18 W(m°K)

Dal momento che il materiale e' sempre quello il dubbio mi e' sorto forte.
[mode IENE on]
zing zing zing zing zing
ANDIAMO A CONTROLLARE!
[mode IENE off]

Scopro cosi' che:
La UNI EN 1745 propone per la determinazione di lambda il calcolo analitico con metodo FEM, assumendo per i materiali valori tabellati oppure discendenti da prove di laboratorio. Il consorzio in oggetto ha predisposto prove per determinare il lambda del proprio impasto ottenendo valori leggermente migliori di quelli di norma (fin qui tutto benissimo). Dopodiche' e' stato effettuato il calcolo FEM da cui risulta il famoso valore di lambda 0.18.
Gia', lambda... Ma CHE lambda e'? Leggendo la UNI EN 1745 si scopre che il lambda che si ottiene dal calcolo e' un lambda_10.dry cioe' un lambda standard a 10°C e per materiale secco. La stessa norma propone poi un metodo per stimare il valore di lambda corretto a seconda del tenore di umidita'. La correzione viene da una formula, ed il risultato e' un peggioramento (se non ricordo male, ma se volete posso essere piu' preciso) di circa il 20% per pareti esposte come quelle perimetrali monostrato.
Questo porta il lambda ad un valore di circa 0.18*1.2=0.216 W/(m°K) il che comincia ad assomigliare gia' di piu' al vecchio valore.
Se poi consideriamo che:
nella prova e' previsto un giunto di malta interrotto e solo orizzontale di piccolo spessore (0.5 cm se non ricordo male)
la UNI 10355 prevede fattori correttivi piuttosto pesanti (anche il 30-40% e piu') per il laterizio e questi fattori tengono conto non solo del diverso tenore di umidita' ma anche delle incertezze di posa. Tutti noi abbiamo visto cosa capita in cantiere ai bellissimi blocchi e quante e quali incertezze siano da considerare. Chi non ha visto un corso di mattoni pieni ordinari in cima al muro per portarsi in quota?
Approssimando il tutto e considerando che abbiamo gia' tenuto in conto l'umidita' in esercizio io non applicherei una m inferiore al 10-20%; assumiamo il 15%: 0.216*1.15= 0.248 W/(m°K) un valore forse ancora basso, ma che comunque ci da' una parete da 30 cm con U= 0,828 W/(mq°K) circa. Quasi il DOPPIO rispetto a quanto dichiarato dal consorzio (ho trascurato l'intonaco pero'). Insomma un valore non adatto nemmeno come divisoria verso l'appartamento confinante...
Meditate e ditemi cosa ne pensate.