Villa da 380m2, altezza media piano 3.1m
dispersioni calcolate (di fino) 4.3kW dai serramenti (compreso il PT muro serramento) , 5.8 da pareti, soffitti e pavimenti, 0.7 da ponti termici, 5.6 da ventilazione che fa 16.4kW e poi ho 10% di maggiorazione per intermittenza che fa 18kW. Pannelli a pavimento con regolazione climatica e ambiente.. suppongo etaDistrib * etaRegola * etaEmissione = 1 circa
Installiamo una Gaia che a -5°C con compressore al massimo fa 13.1kW, a cui sommo 6kW di resistenza elettrica per fare 19.1kW. Quindi per quelle poche ore all'anno di freddo ci starei dentro, sapendo che a -5°C non ho certo 0.5vol/h o 1vol/h di ricambio aria, che nel calcolo non si tiene conto degli apporti interni (elettrodmestici, persone, solari se ci sono).
A dei corsi, si sostiene (filosofia Socal) che l'accumulo termico delle strutture (non considerato nei calcoli di potenza) comporti come conseguenza una diminuzione della potenza, paragonabile alla potenza con temperature di progetto paria +4°C rispetto alla temp. di progetto normata (esempio Mantova -5°C progetto, tenendo conto dell'accumulo -1°C per simulare l'effetto). .. ma trascuriamo.
Cmq per evitare problemi, faccio predisporre anche la possibilità di attaccare un generatore a gas da 25kW (allaccio metano, predisposizioen concentrico..) come soccorso.
Pensavo ad una brutale separazione tramite scambiatore, con intervento della caldaia (se si vedrà che da sola non ce la fa) quando una sonda esterna (da predisporre) indica una temperatura (ipotesi -2°C) e spegnimento della pdc.
Altre idee banali e brutali? Ho chieso al rappresentante e si informa se la GAia ha già la possibilità di gestione di un generatore di emergerza