Salve a tutti.
Mi trovo a che fare con un cambio generatore di calore che asservisce un appartamento in un edificio con più unità immobiliari. L’apparecchio gas in questione è posto all’interno di un vano tecnico consistente in un volume esterno e staccato da quello principale dell’edificio, ma di pertinenza dell’unità in esame. Il generatore avrà uno scarico oltre il tetto di tale volume.
Ciò detto, questo tipo di scarico è da considerarsi in ogni caso come scarico diretto a parete? Io, per “colmo del tetto” ho sempre inteso il colmo del tetto delle unità abitative vere e proprie.
Che ne dite?
Grazie per l’attenzione
Mi chiarite questo dubbio?
Moderatore: Edilclima
Re: Mi chiarite questo dubbio?
dicci la potenza e la Regione di installazione
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Re: Mi chiarite questo dubbio?
Scusate, effettivamente non avevo specificato un datp importantissimo quale la potenza. Si tratta di una normalissima caladaietta di portata termica inferiore ai 35 kW. La regione? Puglia
Re: Mi chiarite questo dubbio?
a mio avviso se non specificatamente indicato dalla regione Puglia, si applica la 7129/08 - 3 o UNI EN 11071
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Re: Mi chiarite questo dubbio?
Il problema non è capire che norma applicare (UNI 7129:2008 - parte 3 senza alcun dubbio) ma capire se una tale tipologia di scarico possa essere considerata come scarico diretto a parete o scarico a tetto.
Re: Mi chiarite questo dubbio?
a miop avviso a tetto se con condotto e terminale fornito dal costruttore ( 4.5.4 ) e ( 5.7.1 )
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Re: Mi chiarite questo dubbio?
Ho avuto la fortuna di porre la domanda all'ing. Vincenzo Lattanzi (consulente ENEA e autore di diversi libri sulla certificazione energetica) che mi ha confermato che lo scarico in questione è da intendersi come scarico diretto a parete. Lo "Oltre il colmo del tetto" citato dal D.P.R. 412/1993 si riferisce alle unità abitative vere e proprie e no a volumi appendici
Re: Mi chiarite questo dubbio?
Questo è il comma 2 dell'art. 166 del regolamento di Igiene tipo della Regione Puglia:
2. Le canne dei camini, dei caloriferi e simili devono essere costruite con tubature incombustibili, inalterabili, a perfetta tenuta con pareti non trasudanti ed in modo che riesca facile provvedere alla loro pulitura. Per evitare che le esalazioni e il fumo diano molestia o creino pericolo per gli edifici vicini, in particolare, l'emissione del fumo deve avvenire in atmosfera libera , e comunque le bocche delle canne devono risultare più alte di almeno un metro rispetto al colmo dei tetti, ai parapetti ed a
qualunque altro ostacolo o struttura distante meno di 10 metri. Le bocche delle canne situate a distanza compresa fra 10 e 50 metri da apertura di locali abitati devono essere a quota non inferiore a quella del filo superiore dell'apertura più alta. In ogni caso dovrà essere rispettata la norma che le canne possano sboccare ad altezza non inferiore a quella del filo superiore dell'apertura più alta, diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri.
2. Le canne dei camini, dei caloriferi e simili devono essere costruite con tubature incombustibili, inalterabili, a perfetta tenuta con pareti non trasudanti ed in modo che riesca facile provvedere alla loro pulitura. Per evitare che le esalazioni e il fumo diano molestia o creino pericolo per gli edifici vicini, in particolare, l'emissione del fumo deve avvenire in atmosfera libera , e comunque le bocche delle canne devono risultare più alte di almeno un metro rispetto al colmo dei tetti, ai parapetti ed a
qualunque altro ostacolo o struttura distante meno di 10 metri. Le bocche delle canne situate a distanza compresa fra 10 e 50 metri da apertura di locali abitati devono essere a quota non inferiore a quella del filo superiore dell'apertura più alta. In ogni caso dovrà essere rispettata la norma che le canne possano sboccare ad altezza non inferiore a quella del filo superiore dell'apertura più alta, diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri.