SOTTOTETTO
Moderatore: Edilclima
SOTTOTETTO
Buongiorno. Vi pongo un quesito sul quale ho dei dubbi di interpretazione. Ho una palazzina a 2 piani (terra e primo) e poi un sottotetto non accessibile, quindi un volume non utilizzabile; nel calcolo della trasmittanza del solaio cosa devo considerare?
a. Il solaio di divisione fra il piano 1 e sottotetto deve rispondere al valore 0,36 (zona D) e il tetto a falda 0,8;
b. solaio di divisione 0,8 mentre il tetto a falda 0,36;
c. posso considerare tutto un solaio, ipotizzando il sottotetto una grande camera d'aria, e quindi un limite globale pari a 0,36.
d. non so.
Non si vince nulla, se non i miei ringraziamenti.
a. Il solaio di divisione fra il piano 1 e sottotetto deve rispondere al valore 0,36 (zona D) e il tetto a falda 0,8;
b. solaio di divisione 0,8 mentre il tetto a falda 0,36;
c. posso considerare tutto un solaio, ipotizzando il sottotetto una grande camera d'aria, e quindi un limite globale pari a 0,36.
d. non so.
Non si vince nulla, se non i miei ringraziamenti.
Re: SOTTOTETTO
Secondo me è buona la soluzione a.MIK76 ha scritto:Buongiorno. Vi pongo un quesito sul quale ho dei dubbi di interpretazione. Ho una palazzina a 2 piani (terra e primo) e poi un sottotetto non accessibile, quindi un volume non utilizzabile; nel calcolo della trasmittanza del solaio cosa devo considerare?
a. Il solaio di divisione fra il piano 1 e sottotetto deve rispondere al valore 0,36 (zona D) e il tetto a falda 0,8;
b. solaio di divisione 0,8 mentre il tetto a falda 0,36;
c. posso considerare tutto un solaio, ipotizzando il sottotetto una grande camera d'aria, e quindi un limite globale pari a 0,36.
d. non so.
Non si vince nulla, se non i miei ringraziamenti.
Augusto 44
Re: SOTTOTETTO
la a)
curiosità: per fare la c) come faresti? visto che non esiste norma che dice come calcolarlo.. era un discorso che si è fatto per il 55%
saluti
curiosità: per fare la c) come faresti? visto che non esiste norma che dice come calcolarlo.. era un discorso che si è fatto per il 55%
saluti
Re: SOTTOTETTO
è la tua risposta definitiva? 

Re: SOTTOTETTO
Chi ha partecipato, ha vinto i miei ringraziamenti perchè ha consolidato il mio pensiero (o meglio il pensiero della Legge).
Ma il dubbio me lo ha inculcato un architetto che vuole risparmiare sul coibente, asserendo il fatto che essendo un sottotetto che non ha alcun accesso è da considerare come una grande intercapedine fra i due solai; quindi la verifica sarebbe da fare considerando un solaio di 45 cm+140 cm (sottotetto) + 45 cm. Che dite?
Ma il dubbio me lo ha inculcato un architetto che vuole risparmiare sul coibente, asserendo il fatto che essendo un sottotetto che non ha alcun accesso è da considerare come una grande intercapedine fra i due solai; quindi la verifica sarebbe da fare considerando un solaio di 45 cm+140 cm (sottotetto) + 45 cm. Che dite?
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Re: SOTTOTETTO
Ai fini del calcolo dell' energia, il sottotetto lo considero zona non dotata di impianto di riscaldamento.
Le temperature di confine sono calcolate o con il fattore di correzione "b" (in caso di edifici esistenti), o individuando la temperatura della zona non calcolata, effettuando un bilancio energetico tra la zona stessa e tutte le zone confinanti (quindi l' esterno e la zona riscaldata sottostante).
Il solaio di copertura (tetto) con U<0,8.
Le temperature di confine sono calcolate o con il fattore di correzione "b" (in caso di edifici esistenti), o individuando la temperatura della zona non calcolata, effettuando un bilancio energetico tra la zona stessa e tutte le zone confinanti (quindi l' esterno e la zona riscaldata sottostante).
Il solaio di copertura (tetto) con U<0,8.
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Re: SOTTOTETTO
Secondo me se il sottotetto non è praticabile non occorre verificare la trasmittanza del tetto ma solo del solaio pianto.
Posso anche sbagliarmi
Posso anche sbagliarmi

Re: SOTTOTETTO
Alla fine ha vinto l'architetto: "il sottotetto lo concepisco come intercapedine in quanto non è nè accessibile nè abitabile, per cui considero un solaio pari a 45cm+140cm+45cm".
A maggior ragione (anche se il ns. caso è nuova costruzione) c'è la faq 49 ENEA:
D - Sto recuperando il sottotetto - attualmente non abitabile e non riscaldato - di un fabbricato per farne una mansarda. I lavori
comprendono anche l'isolamento delle falde di copertura del tetto per rendere confortevole l'alloggio che ne ricaverò e che
provvederò a dotare di adeguato impianto termico. Posso avere la detrazione del 55% per il lavoro di rifacimento della copertura?
R - Per avvalersi della detrazione sulla coibentazione di un tetto è necessario, in linea generale, che il sottotetto sia abitabile e
riscaldato. Se invece è non abitabile o addirittura non praticabile e di dimensioni tanto esigue da potersi considerare
un'intercapedine o un volume tecnico facente tutt'uno con la copertura e con il solaio orizzontale che delimita una zona
sottostante riscaldata, occorre che il tecnico asseveri questa circostanza ossia che il sottotetto forma un corpo unico con tetto e
solaio in modo da considerare il rispetto della trasmittanza complessiva copertura-sottotetto-solaio per consentire la detrazione.
Infine, se il sottotetto è praticabile ma non abitabile e non riscaldato, è agevolabile la coibentazione tra solaio e ambienti
sottostanti riscaldati ma non tra falde della copertura e sottotetto non riscaldato: la normativa, infatti, si limita ad agevolare la
protezione di ambienti riscaldati verso l'esterno o verso vani non riscaldati.
Grazie ed accetto ulteriori osservazioni. Ciao
A maggior ragione (anche se il ns. caso è nuova costruzione) c'è la faq 49 ENEA:
D - Sto recuperando il sottotetto - attualmente non abitabile e non riscaldato - di un fabbricato per farne una mansarda. I lavori
comprendono anche l'isolamento delle falde di copertura del tetto per rendere confortevole l'alloggio che ne ricaverò e che
provvederò a dotare di adeguato impianto termico. Posso avere la detrazione del 55% per il lavoro di rifacimento della copertura?
R - Per avvalersi della detrazione sulla coibentazione di un tetto è necessario, in linea generale, che il sottotetto sia abitabile e
riscaldato. Se invece è non abitabile o addirittura non praticabile e di dimensioni tanto esigue da potersi considerare
un'intercapedine o un volume tecnico facente tutt'uno con la copertura e con il solaio orizzontale che delimita una zona
sottostante riscaldata, occorre che il tecnico asseveri questa circostanza ossia che il sottotetto forma un corpo unico con tetto e
solaio in modo da considerare il rispetto della trasmittanza complessiva copertura-sottotetto-solaio per consentire la detrazione.
Infine, se il sottotetto è praticabile ma non abitabile e non riscaldato, è agevolabile la coibentazione tra solaio e ambienti
sottostanti riscaldati ma non tra falde della copertura e sottotetto non riscaldato: la normativa, infatti, si limita ad agevolare la
protezione di ambienti riscaldati verso l'esterno o verso vani non riscaldati.
Grazie ed accetto ulteriori osservazioni. Ciao
Re: SOTTOTETTO
Chiedi all'architetto "termotecnico" in che modo, ovvero secondo quale norma UNI, calcola la trasmittanza complessiva del sottotetto in questione.
Re: SOTTOTETTO
megaing ha scritto:Chiedi all'architetto "termotecnico" in che modo, ovvero secondo quale norma UNI, calcola la trasmittanza complessiva del sottotetto in questione.
straquoto
è la faq a cui mi riferivo anche io...
ma non c'è norma che indichi come calcolarlo
il tetto poi deve rispettare lo 0,8
io direi all'architetto di firmare lui...
saluti
Re: SOTTOTETTO
in base alla UNI 6946, puoi considerare fino ad un massimo di 30 cm di intercapedine d'aria (almeno mi pare, vado a memoria ed è lunedì
) all'interno della tua stratigrafia.
superati i 30 cm lo devi per forza trattare come uno spazio non ventilato...quindi nel tuo caso con 140 cm di altezza media del sottotetto non puoi fare altro che mandare a quel paese l'architetto e di considerare 2 strutture: il solaio di divisione che dovrà rispettare i limiti di trasmittanza come se la stessa struttura sia verso esterno + la copertura che dovrà rispettare lo 0,8.
secondo me è il caso che l'architetto cambi mestiere o vada in pensione
P.S: scherzo...non ho nulla contro gli architetti

superati i 30 cm lo devi per forza trattare come uno spazio non ventilato...quindi nel tuo caso con 140 cm di altezza media del sottotetto non puoi fare altro che mandare a quel paese l'architetto e di considerare 2 strutture: il solaio di divisione che dovrà rispettare i limiti di trasmittanza come se la stessa struttura sia verso esterno + la copertura che dovrà rispettare lo 0,8.
secondo me è il caso che l'architetto cambi mestiere o vada in pensione



P.S: scherzo...non ho nulla contro gli architetti
Re: SOTTOTETTO
quoto...Pierino ha scritto:in base alla UNI 6946, puoi considerare fino ad un massimo di 30 cm di intercapedine d'aria (almeno mi pare, vado a memoria ed è lunedì) all'interno della tua stratigrafia.
superati i 30 cm lo devi per forza trattare come uno spazio non ventilato...quindi nel tuo caso con 140 cm di altezza media del sottotetto non puoi fare altro che mandare a quel paese l'architetto e di considerare 2 strutture: il solaio di divisione che dovrà rispettare i limiti di trasmittanza come se la stessa struttura sia verso esterno + la copertura che dovrà rispettare lo 0,8.
secondo me è il caso che l'architetto cambi mestiere o vada in pensione![]()
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Re: SOTTOTETTO
mi correggo...per non ventilato intendevo non riscaldatoPierino ha scritto:in base alla UNI 6946, puoi considerare fino ad un massimo di 30 cm di intercapedine d'aria (almeno mi pare, vado a memoria ed è lunedì) all'interno della tua stratigrafia.
superati i 30 cm lo devi per forza trattare come uno spazio non ventilato...quindi nel tuo caso con 140 cm di altezza media del sottotetto non puoi fare altro che mandare a quel paese l'architetto e di considerare 2 strutture: il solaio di divisione che dovrà rispettare i limiti di trasmittanza come se la stessa struttura sia verso esterno + la copertura che dovrà rispettare lo 0,8.
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Re: SOTTOTETTO
chiedo scusa ma la b)
mi pare proprio non applicabile oltre che non conveniente nella pratica (perchè si isola la parte riscaldata per fare riparmio energetico..)
mi pare proprio non applicabile oltre che non conveniente nella pratica (perchè si isola la parte riscaldata per fare riparmio energetico..)
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Re: SOTTOTETTO
Non ci hai detto la categoria di intervento:
- se nuova costruzione o ristrutturazione totale non è obbligatoria la verifica delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali (ma la verifica dell' Epi)
- se ristrutturazione parziale allora si.
La differenza sta proprio in questo, potresti progettare sia il solaio che la copertura senza limiti particolari e calcolare la grande intercapedine con il metodo che richiamavo sopra.
- se nuova costruzione o ristrutturazione totale non è obbligatoria la verifica delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali (ma la verifica dell' Epi)
- se ristrutturazione parziale allora si.
La differenza sta proprio in questo, potresti progettare sia il solaio che la copertura senza limiti particolari e calcolare la grande intercapedine con il metodo che richiamavo sopra.
Re: SOTTOTETTO
studiobeta ha scritto:Non ci hai detto la categoria di intervento:
- se nuova costruzione o ristrutturazione totale non è obbligatoria la verifica delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali (ma la verifica dell' Epi)
- se ristrutturazione parziale allora si.
La differenza sta proprio in questo, potresti progettare sia il solaio che la copertura senza limiti particolari e calcolare la grande intercapedine con il metodo che richiamavo sopra.
quoto la prima parte sul tipo di intervendo, io avevo inteso il secondo caso...
per quanto riguarda queato: calcolare la grande intercapedine con il metodo che richiamavo sopra
non riesco a capire come si possa fare....

Re: SOTTOTETTO
studiobeta ha ragione a chiedere il tipo di intervento...eh già io avevo inteso che si trattasse di ristrutturazione.girondone ha scritto:studiobeta ha scritto:Non ci hai detto la categoria di intervento:
- se nuova costruzione o ristrutturazione totale non è obbligatoria la verifica delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali (ma la verifica dell' Epi)
- se ristrutturazione parziale allora si.
La differenza sta proprio in questo, potresti progettare sia il solaio che la copertura senza limiti particolari e calcolare la grande intercapedine con il metodo che richiamavo sopra.
quoto la prima parte sul tipo di intervendo, io avevo inteso il secondo caso...
per quanto riguarda queato: calcolare la grande intercapedine con il metodo che richiamavo sopra
non riesco a capire come si possa fare....
il metodo che richiama lo trovi sulla UNI TS 11300-1, sostanzialmente al posto di farti il calcolo rigoroso per la determinazione della temperatura del locale non riscaldato, la UNI ti dice di trovare un parametro b (da tabella) che lo applichi ad una piccola formuletta per trovare sempre la temperatura del locale non riscaldato. occhio che però questo procedimento lo puoi applicare solo se l'edificio è esistente.
Re: SOTTOTETTO
però mi pare di capire che solaio e tetto si rifanno... quindi si deve conoscere tutto di quelle strutture e quindi non si può usre il coeff b
in ogni caso mi pare più semplice isolare di più l ultimo solaio e meno il tetto..
in ogni caso mi pare più semplice isolare di più l ultimo solaio e meno il tetto..
Re: SOTTOTETTO
Alcune volte mi è capitato di utilizzare strutture simili, anche per le coperture dei capannoni con materiali prefabbricati e ho considerato la seguente stratigrafia:
- Strato liminare della superficie orizzontale interna
- Struttura (solaio)
- Strato liminare della superficie orizzontale interna
- Strato liminare della superficie orizzontale interna
- Struttura (tetto)
- Strato liminare della superficie orizzontale esterna.
Da qualche parte ho letto che quanto si superano i 30 cm. dell'intercapedine d'aria si dovrebbero considerare i due strati liminari. Avrò sempre sbagliato?
- Strato liminare della superficie orizzontale interna
- Struttura (solaio)
- Strato liminare della superficie orizzontale interna
- Strato liminare della superficie orizzontale interna
- Struttura (tetto)
- Strato liminare della superficie orizzontale esterna.
Da qualche parte ho letto che quanto si superano i 30 cm. dell'intercapedine d'aria si dovrebbero considerare i due strati liminari. Avrò sempre sbagliato?
Mimmo
Re: SOTTOTETTO
Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato e contribuito alla discussione. Specifico che si tratta di nuova costruzione e verrà considerata (comunque) un solaio unico 45+140+45.
E' vero che il 59/09 non obbliga la verifica della trasmittanza ma solo dell'EPI, ma essendo le due verifiche legate fra di loro, cerco sempre di rispettare i limiti di trasmittanza.
E' vero che il 59/09 non obbliga la verifica della trasmittanza ma solo dell'EPI, ma essendo le due verifiche legate fra di loro, cerco sempre di rispettare i limiti di trasmittanza.
Re: SOTTOTETTO
Ma come lo consideri lo spazio di 140 cm?MIK76 ha scritto:Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato e contribuito alla discussione. Specifico che si tratta di nuova costruzione e verrà considerata (comunque) un solaio unico 45+140+45.
E' vero che il 59/09 non obbliga la verifica della trasmittanza ma solo dell'EPI, ma essendo le due verifiche legate fra di loro, cerco sempre di rispettare i limiti di trasmittanza.
Al suo interno l'aria si muove sicuramente e quindi non dovrebbe influire sul calcolo, al pari di una intercapedine con aria debolmente ventilata.
Augusto 44
Re: SOTTOTETTO
eh! appunto....
come?

come?

Re: SOTTOTETTO
Ovviamente è una forzatura cosiderare una intercapedine ad aria ferma di 140 cm. I moti convettivi sono in agguato.
Nella mia vita professionale ho imparato che molta teoria rimane sui libri.
Cerchiamo di essere realisti con quello che c'è in giro e da cosa viene comandato: il budget.
Per cui, fermo restando le responsabilità, i limiti di legge, Epi, rendimenti, ecc. spesso facciamo cose che non coincidono con quanto richiesto dalla legge e/o dal buon senso progettuale.
Alzi la mano chi non ha mai avuto imposizioni, costrizioni, limiti...
Nella mia vita professionale ho imparato che molta teoria rimane sui libri.
Cerchiamo di essere realisti con quello che c'è in giro e da cosa viene comandato: il budget.
Per cui, fermo restando le responsabilità, i limiti di legge, Epi, rendimenti, ecc. spesso facciamo cose che non coincidono con quanto richiesto dalla legge e/o dal buon senso progettuale.
Alzi la mano chi non ha mai avuto imposizioni, costrizioni, limiti...
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Re: SOTTOTETTO
Scusate se ritorno sull'argomento, ma sono sempre più convinto che nel caso in oggetto non serve rispettare la trasmittanza del tetto.
Il DPR 59 o il superato allegato I del 192/311, parla di rispettare lo 0.8 per le strutture che delimitano verso l'esterno gli AMBIENTI non dotati di riscaldamento.
Il sottotetto, penso che non possa essere considerato un ambiente nel senso edilizio, come credo intendesse il DPR.
Inoltre se isolo il solaio piano e anche il tetto, d'inverno ottengo un beneficio certamente, ma d'estate, soprattutto se il tetto è isolato con materiali leggeri, diventa un forno.
A voi risulta che sia chiarita ufficialmente l'interpretazione diversa dalla mia e che sembra la più condivisa tra chi scrive nel forum?
Grazie se vorrete approfondire la questione.
Il DPR 59 o il superato allegato I del 192/311, parla di rispettare lo 0.8 per le strutture che delimitano verso l'esterno gli AMBIENTI non dotati di riscaldamento.
Il sottotetto, penso che non possa essere considerato un ambiente nel senso edilizio, come credo intendesse il DPR.
Inoltre se isolo il solaio piano e anche il tetto, d'inverno ottengo un beneficio certamente, ma d'estate, soprattutto se il tetto è isolato con materiali leggeri, diventa un forno.
A voi risulta che sia chiarita ufficialmente l'interpretazione diversa dalla mia e che sembra la più condivisa tra chi scrive nel forum?
Grazie se vorrete approfondire la questione.
Re: SOTTOTETTO
continuo a ripetere che normativamente è SBAGLIATO (guarda la UNI 6946) considerare i 140 cm di sottotetto come intercapedine d'aria.MIK76 ha scritto:Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato e contribuito alla discussione. Specifico che si tratta di nuova costruzione e verrà considerata (comunque) un solaio unico 45+140+45.
E' vero che il 59/09 non obbliga la verifica della trasmittanza ma solo dell'EPI, ma essendo le due verifiche legate fra di loro, cerco sempre di rispettare i limiti di trasmittanza.
dato che vuoi rispettare i limiti di trasmittanza, anche se il DPR 59 non impone la verifica, devi verificare lo 0,34 o quello che è solo dei 45 cm di solaio.
inoltre se consideri i 45+140+45 cm complessivi vai a commettere un errore nel calcolo dell'S/V e di conseguenza sulla valutazione dell'EPi ammissibile.
Re: SOTTOTETTO
Pierino ha scritto:continuo a ripetere che normativamente è SBAGLIATO (guarda la UNI 6946) considerare i 140 cm di sottotetto come intercapedine d'aria.MIK76 ha scritto:Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato e contribuito alla discussione. Specifico che si tratta di nuova costruzione e verrà considerata (comunque) un solaio unico 45+140+45.
E' vero che il 59/09 non obbliga la verifica della trasmittanza ma solo dell'EPI, ma essendo le due verifiche legate fra di loro, cerco sempre di rispettare i limiti di trasmittanza.
dato che vuoi rispettare i limiti di trasmittanza, anche se il DPR 59 non impone la verifica, devi verificare lo 0,34 o quello che è solo dei 45 cm di solaio.
inoltre se consideri i 45+140+45 cm complessivi vai a commettere un errore nel calcolo dell'S/V e di conseguenza sulla valutazione dell'EPi ammissibile.
quoto
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Re: SOTTOTETTO
Girondone e Pierino
Sono d'accordo con voi ma per cortesia date una risposta anche alle mie osservazioni... se potete!
Grazie
Sono d'accordo con voi ma per cortesia date una risposta anche alle mie osservazioni... se potete!
Grazie
Re: SOTTOTETTO
appena riesco
rivedo un po le cose e ti dico...
a memoria mi pare sia proprio così... cioè il 59 sul nuovo vuole verifica dell epi e no dell trasmittanza
sulla situazione estiva si può discutere...
se la soletta è isolata , ha massa, oppure trasmitt termica periodica adeguata non vedo problemi....
magari il tetto ventilato può aiutare..
saluti
rivedo un po le cose e ti dico...
a memoria mi pare sia proprio così... cioè il 59 sul nuovo vuole verifica dell epi e no dell trasmittanza
sulla situazione estiva si può discutere...
se la soletta è isolata , ha massa, oppure trasmitt termica periodica adeguata non vedo problemi....
magari il tetto ventilato può aiutare..
saluti
Re: SOTTOTETTO
il DPR 59/09, per le nuove costruzioni, non impone più la verifica delle trasmittanze delle strutture che delimitano il volume riscaldato, ma come dici bene tu si limita alla verifica dell'EPi. ovviamente risulterebbe molto difficile rientrare nei limiti da norma dell'EPi avendo un involucro molto scadente.Zannabianca ha scritto:Scusate se ritorno sull'argomento, ma sono sempre più convinto che nel caso in oggetto non serve rispettare la trasmittanza del tetto.
Il DPR 59 o il superato allegato I del 192/311, parla di rispettare lo 0.8 per le strutture che delimitano verso l'esterno gli AMBIENTI non dotati di riscaldamento.
dal mio punto di vista un sottotetto non abitabile è da considerarsi un locale non riscaldatoZannabianca ha scritto:Il sottotetto, penso che non possa essere considerato un ambiente nel senso edilizio, come credo intendesse il DPR.
credo che con un tetto isolato ventilato tu possa avere dei benefici...ma qui lascio la parola ai più esperti.Zannabianca ha scritto:Inoltre se isolo il solaio piano e anche il tetto, d'inverno ottengo un beneficio certamente, ma d'estate, soprattutto se il tetto è isolato con materiali leggeri, diventa un forno.
Spero comunque di esser stato d'aiuto
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Re: SOTTOTETTO
Ma cari colleghi mi sembra che si giri intorno al problema.
Per il tetto occorre rispettare lo 0.8 oppure no!!!!
Nessuno vuole sbilanciarsi?
Grazie comunque
Per il tetto occorre rispettare lo 0.8 oppure no!!!!
Nessuno vuole sbilanciarsi?
Grazie comunque
Re: SOTTOTETTO
a memoria penso proprio di si
delimita un non riscladato con l'esterno
delimita un non riscladato con l'esterno
Re: SOTTOTETTO
sia per le strutture di separazione tra un locale non riscaldato e l'esterno (quindi il tetto di un sottotetto non abitabile) e le strutture che separano ambienti fecenti capo a zone termiche differenti (muro che divide 2 abitazioni adiacenti) deve essere verificato lo 0,8 così come vuole il DPR 59/09. questo vqle anche per le nuove costruzioni.Zannabianca ha scritto:Ma cari colleghi mi sembra che si giri intorno al problema.
Per il tetto occorre rispettare lo 0.8 oppure no!!!!
Nessuno vuole sbilanciarsi?
Grazie comunque
Sostanzialmente il DPR 59 esclude dalla verifica le strutture che separano l'ambiente riscaldato dall'esterno o daun ambiente non riscaldato.
-
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Re: SOTTOTETTO
E' vero che l'ultima parte dell'art 16 del DPR 59/09 fa riferimento al quel 0,8 W/mq K ma credo sia, dal resto come sempre nelle norme, interpretabile con un senso logico. Che senso ha isolare la falda del tetto quando ho sotto un ambiente non praticabile? sarà importante isolare l'ambiente riscaldato verso il sottotetto!!
Se si prende alla lettera quello che recita il Decreto a rigore si dovrebbero isolare anche tutti gli interrati delle abitazioni adibiti a garage.... avrebbe senso??
Se si prende alla lettera quello che recita il Decreto a rigore si dovrebbero isolare anche tutti gli interrati delle abitazioni adibiti a garage.... avrebbe senso??
Andrea Diqui
Re: SOTTOTETTO
sembra sia così....Andrea_Diqui ha scritto:E' vero che l'ultima parte dell'art 16 del DPR 59/09 fa riferimento al quel 0,8 W/mq K ma credo sia, dal resto come sempre nelle norme, interpretabile con un senso logico. Che senso ha isolare la falda del tetto quando ho sotto un ambiente non praticabile? sarà importante isolare l'ambiente riscaldato verso il sottotetto!!
Se si prende alla lettera quello che recita il Decreto a rigore si dovrebbero isolare anche tutti gli interrati delle abitazioni adibiti a garage.... avrebbe senso??
qualche dubbio viene...
Re: SOTTOTETTO
e quando ci si trova con un pavimento flottante interpiano che ha una intercapedine d'aria di 14 cm, come ci si comporta? non si può mettere "intercapedine d'aria orrizzontale superiore ai 10 cm"?
Re: SOTTOTETTO
se può essere utile, riguarda il pimonte però....!
http://www.regione.piemonte.it/ambiente/energia/faq.htm
faq 7.14 e 7.15
che dite?
http://www.regione.piemonte.it/ambiente/energia/faq.htm
faq 7.14 e 7.15
che dite?
Re: SOTTOTETTO
Io opto per la D, ovvero U solaio verso sottotetto 0.36 e basta.MIK76 ha scritto: cosa devo considerare?
La falda NON fa parte dell'edificio (sistema edificio impianto)
Per_Corsi su LEGGE 10 + bozza DM REQUISITI minimi, Termotecnica, VMC, Ponti termici https://www.paolosavoia.com/corso-online
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
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Re: SOTTOTETTO
ovviamente 140cm di aria in quiete ...MIK76 ha scritto: verrà considerata (comunque) un solaio unico 45+140+45.
mi accodo agli altri.. NON SI PUO'
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Re: SOTTOTETTO
è una forzatura ed è sbagliato secondo me.girondone ha scritto:faq 7.15 che dite?
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Re: SOTTOTETTO
anche secondo me.....SuperP ha scritto:è una forzatura ed è sbagliato secondo me.girondone ha scritto:faq 7.15 che dite?
ciao!
Re: SOTTOTETTO
completamante sbagliato ..........
Re: SOTTOTETTO
Ai fini dell'individuazione dei limiti di trasmittanza non c'è dubbio che vanno rispettati quelli descritti nell'ipotesi A (a seconda della zona termica e qualora richiesto il soddisfacimento della trasmittanza limite degli elementi costruttivi).
Ai fini della determinazione delle fughe termiche è però necessario ipotizzare una sorta di collaborazione tra solaio e tetto, che complessivamente va a determinare una trasmittanza complessiva.
Il metodo è descritto nella UNI 11300-1 al punto 11.2 - "Scambio termico verso ambienti non climatizzati"
Ai fini della determinazione delle fughe termiche è però necessario ipotizzare una sorta di collaborazione tra solaio e tetto, che complessivamente va a determinare una trasmittanza complessiva.
Il metodo è descritto nella UNI 11300-1 al punto 11.2 - "Scambio termico verso ambienti non climatizzati"