Ho una fonderia per la quale ho richiesto un nuovo parere di conformità a seguito di modifiche sostanziali. Il primo parere risaliva al 1996 e risultava essere conforme.
Lo stabilimento al tempo non era dotato di rete idranti se non di un attacco motopompa in linea con la rete dell'acquedotto e di un idrante a protezione di un vecchio deposito esterno di materiali infiammabili.
Ad oggi l'entità e la tipologia lavorativa non sono cambiate ma sono state aggiunte nuovi macchinari automatizzati ed alcune tettoie, non esistono più prodotti nè combustibili nè infiammabili ecosì nel mio parere non ho presentato il progetto di una rete idranti distribuita su tutta l'area di pertinenza.
La risposta del comando se pur favorevole pone la condizione di presentare, per ottenerne la conformità, un progetto della rete idranti secondo le indicazioni normative oggi in voga.
Il tecnico incaricato a seguito di un colloquio mi ha detto che la prescrizione deriva dal fatto che ormai dall'accaduto della Thyssen Group le fonderie sono un pò nell'occhio del ciclone e quindi a scanso di equivoci la rete idranti ci sta....Posso comunque provare a fare una valutazione dei rischi incrociando con le norme UNI ed il D.M. 37/98 per provare a sostenere la non necessarietà della stessa.
Ho chiesto allora quela tipologia di rete idranti dovevo installare, naspi o Idranti UNI 45. La risposta giusta è la seconda!!!
Ora vi chiedo se qualcuno mi può dare qualche dritta o conforto per la redazione di questa valutazione dei rischi e cosa ne pensate di quanto ho riportato sopra.
Grazie a tutti.
