Fonderie e rete idrica antincendio

[RiccardoCic]

Ho già dato un occhiata a quanto è già stato scritto sul forum relativamente alle fonderie e volevo comunque sottoporvi il mio caso :
Ho una fonderia per la quale ho richiesto un nuovo parere di conformità a seguito di modifiche sostanziali. Il primo parere risaliva al 1996 e risultava essere conforme.
Lo stabilimento al tempo non era dotato di rete idranti se non di un attacco motopompa in linea con la rete dell'acquedotto e di un idrante a protezione di un vecchio deposito esterno di materiali infiammabili.
Ad oggi l'entità e la tipologia lavorativa non sono cambiate ma sono state aggiunte nuovi macchinari automatizzati ed alcune tettoie, non esistono più prodotti nè combustibili nè infiammabili ecosì nel mio parere non ho presentato il progetto di una rete idranti distribuita su tutta l'area di pertinenza.
La risposta del comando se pur favorevole pone la condizione di presentare, per ottenerne la conformità, un progetto della rete idranti secondo le indicazioni normative oggi in voga.
Il tecnico incaricato a seguito di un colloquio mi ha detto che la prescrizione deriva dal fatto che ormai dall'accaduto della Thyssen Group le fonderie sono un pò nell'occhio del ciclone e quindi a scanso di equivoci la rete idranti ci sta....Posso comunque provare a fare una valutazione dei rischi incrociando con le norme UNI ed il D.M. 37/98 per provare a sostenere la non necessarietà della stessa.
Ho chiesto allora quela tipologia di rete idranti dovevo installare, naspi o Idranti UNI 45. La risposta giusta è la seconda!!!

Ora vi chiedo se qualcuno mi può dare qualche dritta o conforto per la redazione di questa valutazione dei rischi e cosa ne pensate di quanto ho riportato sopra.

Grazie a tutti.

[Ronin]

valutare attentamente l'opportunità.
per quanto si è letto sui giornali, alla thyssen il fatto che l'impianto ad idranti fosse con dentro le ragnatele ha salvato la vita dei due che hanno tentato di usarlo (se avessero irrorato l'olio di raffreddamento che aveva preso fuoco con l'acqua, non ci sarebbe stato scampo per nessuno lì dentro, giacchè l'acqua lo avrebbe emulsionato aumentandone la combustione, altro che spento).

quindi verificare attentamente che quello che gira dentro la fonderia si possa effettivamente spegnere con l'acqua, e altrimenti proporre impianto di spegnimento a schiuma.

[Terminus]

Concordo con Ronin.
Occorre valutare bene cosa l'impianto sarà chiamato a spegnere: se trattasi di bagni in olio o simili, l'impianto idrico antincendio andrà dotato di erogatori di schiuma piuttosto che di idranti, i quali eventualmente potranno essere dedicati alla protezione esterna.

[RiccardoCic]

Grazie delle dritte....Si tratta comunque di ghisa di seconda fusione con due diverse tipologie di formatura, una "a verde" e l'altra su sabbia sintetica. Poi c'è una parte di essiccazione, una parte di sabbiatura ed uno stoccaggio. Oli ed emulsionanti non ci sono...qualche flaconcino di solvente ma nulla più!

[Terminus]

Quindi non hai i cubilotti per la prima fusione?
Nel caso utilizzi forni elettrici è da valutare comunque la controindicazione dell'acqua nell'essere impiegata su detti forni.

Per il resto dell'impianto non credo che tu abbia neanche bisogno di un impianto idrico antincendio, avendo a che fare con pezzi di ghisa e sabbie da fonderia (non sono un esperto.........formatura "a verde" che vuol dire?).

[RiccardoCic]

formatura a verde è una formatura su sabbia "ecologica" cioè priva di leganti chimici, niente di che!!! nel mio caso le due tipologie si differenziano anche per il fatto che la formatura a verde è completamente automatizzata e l'altra invece avviene in modo manuale.

Grazie ancora!!!

Se ti serve qualcosa per la pratica di una fonderia qulcosina ce l'ho!!!