DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Moderatore: Edilclima
DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Chi mi da qualche riferimento o formule per poter dimensionare correttamente una bottiglia di equilibramento
per un impianto che lavora con caldaia modulare a condensazione per un impianto solo riscaldamento con radiatori ?
Ci sono delle formule specifiche ?
per un impianto che lavora con caldaia modulare a condensazione per un impianto solo riscaldamento con radiatori ?
Ci sono delle formule specifiche ?
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
E' la prima volta che sento questo termine: bottiglia di equilibramento !!!
prima spiega cos'è poi ne parliamo - anche se probabilmente ho capito cosa vuoi dire -
prima spiega cos'è poi ne parliamo - anche se probabilmente ho capito cosa vuoi dire -

Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
E' "la bottiglia di equilibramento" che dividerebbe il circuito primario (lato generatore) dal circuito secondario (lato impianto)
necessario per un migliorare idraulicamente i flussi. Inoltre in condensazione permette di non inserire la tre vie di miscelazione del ritorno.
necessario per un migliorare idraulicamente i flussi. Inoltre in condensazione permette di non inserire la tre vie di miscelazione del ritorno.
- davidemorcy
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Io lo dimensiono sempre in base alla portata massima tra lato primario e secondario: poichè generalmente sul primario si lavora con delta T 20 e sul secondario con deltaT 10 per radiatori e deltaT 5 per pannelli, la portata massima ce l'ho sul 2° utilizzando la ben nota formuletta:
Portata(mc/h) = potenza (kW) *0.86 / delta T
Portata(mc/h) = potenza (kW) *0.86 / delta T
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Non state parlando di separatore idraulico vero !?
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Atrimenti mi cascano le braccia....
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Beh.. da quanto scritto mi pare ovvio che si parli di compensatore... 

Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Nella formula Q=potenza (kw)*0.86/DT cosa usi per potenza ? il focolare della caldaia o quella dei radiatori ?
Una colta poi nota la Q la si divide per la velocità media di 1,5 m/s da cui ricavo il diametro DN dei raccordi dell'equilibratore ?
Una colta poi nota la Q la si divide per la velocità media di 1,5 m/s da cui ricavo il diametro DN dei raccordi dell'equilibratore ?
Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Mi meraviglia che ne parliate nel caso di un impianto con caldaia a condensazione e impianto a radiatori.... 

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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
PS: visto che si parla di condensazione, voglio ben vedere come sia controllabile la temperatura di ritorno in caldaia per poter parlare veramente di CONDENSAZIONE...
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
tralasciando la bottiglia e altro.....aupaz ha scritto:PS: visto che si parla di condensazione, voglio ben vedere come sia controllabile la temperatura di ritorno in caldaia per poter parlare veramente di CONDENSAZIONE...
Non capisco perchè ti stupisci dell'equilibratore... a volte credo che una caldaia a condensazione con sonda nel separatore, dimensionamento corretto della pompa secondario, pompa caldaia a portata variabile con controllo temperatura mandata ritorno e come cilliegina sonda esterna Credo che funzioni moolto meglio di una caldaia collegata all'impianto direttamente.... (non sempre) ... e comunque anche con i radiatori io la utlizzo praticamente sempre !
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
L'obiezione riguarda il fatto che col separatore si hanno temperature di mandata nel primario più elevate che agli utilizzi, e questo causa comunque un'aumento di temperatura nei fumi che di certo non favorisce la condensazione. Secondo, la temperatura di ritorno dal separatore è sempre maggiore della temperatura di ritorno dagli utilizzi, quindi stesso caso di prima, condenso di meno. Allora, il guadagno dov'è ?!
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Quando la portata del secondario è superiore a quella del primario (caso più frequente per caldaie murali) la temperatura di ritorno in caldaia non potrà mai essere superiore alla temperatura di ritorno del secondario, ma sarà uguale a quella di ritorno dal secondario.aupaz ha scritto:L'obiezione riguarda il fatto che col separatore si hanno temperature di mandata nel primario più elevate che agli utilizzi, e questo causa comunque un'aumento di temperatura nei fumi che di certo non favorisce la condensazione. Secondo, la temperatura di ritorno dal separatore è sempre maggiore della temperatura di ritorno dagli utilizzi, quindi stesso caso di prima, condenso di meno. Allora, il guadagno dov'è ?!
Comunque, per rispondere a gandalf, la velocità di progetto per il dimensionamento dell'equilibratore idraulico la velocità di 1.5 m/sec è troppo elevata; meglio 0.2 - 0.3 m/sec.
Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Non è esatto... le due temperature possono avvicinarsi, ma mai uguagliare. Inoltre , maggiore è la portata del secondario, maggiore sarà il delta T del primario, e si torna daccapo... Devo alzare per questo la temperatura di mandata del generatore, quindi alzo la temperatura fumi e cala la condensazione... A meno di non avere radiante, con i radiatori e temperature di mandata superiori a 50 C°, il separatore idraulico non ci dovrebbe stare.
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
allora con questi benedetti radiatori... ma voi dimensionate a 75°C in mandata?? non credo... ora 65°C con -5C° va più che bene.... (tanto con tutti i coefficienti di maggiorazione che si utilizzano i radiatori sono sempre sovradimensionati)... poi con sonda esterna sopra i 0°C la temperqatura è già a 60°C ... la caldaia nel separatore lavora con dt15°C quindi ritorno 45°C e voila! condenso con i radiatori tutto il periodo dell'anno quando non scendo sotto zero!!aupaz ha scritto:Non è esatto... le due temperature possono avvicinarsi, ma mai uguagliare. Inoltre , maggiore è la portata del secondario, maggiore sarà il delta T del primario, e si torna daccapo... Devo alzare per questo la temperatura di mandata del generatore, quindi alzo la temperatura fumi e cala la condensazione... A meno di non avere radiante, con i radiatori e temperature di mandata superiori a 50 C°, il separatore idraulico non ci dovrebbe stare.
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
1) Con 45 C° non condensi tutto l'anno
2) A seconda delle temperature esterne, ci sono temperature di ritorno con le quali "inizia" il processo di condensazione, non si condensa mai al 100% !!! Quindi, più bassa è la temperatura di ritorno, maggiore è la % di vapori che faccio condensare e quindi maggiore è il calore che recupero...
Quindi, se si adotta un impianto a condensazione, è il caso di sfruttarlo a dovere...
2) A seconda delle temperature esterne, ci sono temperature di ritorno con le quali "inizia" il processo di condensazione, non si condensa mai al 100% !!! Quindi, più bassa è la temperatura di ritorno, maggiore è la % di vapori che faccio condensare e quindi maggiore è il calore che recupero...
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
aupaz ha scritto:1) Con 45 C° non condensi tutto l'anno
2) A seconda delle temperature esterne, ci sono temperature di ritorno con le quali "inizia" il processo di condensazione, non si condensa mai al 100% !!! Quindi, più bassa è la temperatura di ritorno, maggiore è la % di vapori che faccio condensare e quindi maggiore è il calore che recupero...
Quindi, se si adotta un impianto a condensazione, è il caso di sfruttarlo a dovere...


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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Quello che voglio dire è che , sopratutto i rappresentanti o venditori in genere, parlano di condensazione, senza mai parlare di %... Non so quante caldaie mi sono state proposte come condensatrici con temperature di ritorno impianti di 50C°.... Può essere, ma se uno mi avvisa che ciò può accadere solo nei mesi più freddi e che la condensazione avviene per solo una % dei vapori contenuti, è TUTTA UN'ALTRA COSA...
1)Quindi, diciamo chiaro che condensare il 100% dei vapori contenuti nei fumi è impossibile
2)Diciamo pure che la condensazione può iniziare con temperature ritorno impianto a 55-56 C° e più scendo, più % condenso
3)I periodi critici per condensare sono le mezze stagioni, e proprio lì servono temperature di ritorno impianto + basse
4)con impianto radiante nel caso migliore viste le 3 considerazioni precedenti
La condensazione nel caso del metano ci mette a disposizione l'11%(col gasolio il 7-8%) di potere calorifico in più, se poi di quell'11% sfrutto solo il 20-30%, allora parliamo in realtà di aumenti del 2-3%...
A quel punto val la pena incasinarsi la vita e far spendere inutilmente soldi ai clienti ?
1)Quindi, diciamo chiaro che condensare il 100% dei vapori contenuti nei fumi è impossibile
2)Diciamo pure che la condensazione può iniziare con temperature ritorno impianto a 55-56 C° e più scendo, più % condenso
3)I periodi critici per condensare sono le mezze stagioni, e proprio lì servono temperature di ritorno impianto + basse
4)con impianto radiante nel caso migliore viste le 3 considerazioni precedenti
La condensazione nel caso del metano ci mette a disposizione l'11%(col gasolio il 7-8%) di potere calorifico in più, se poi di quell'11% sfrutto solo il 20-30%, allora parliamo in realtà di aumenti del 2-3%...
A quel punto val la pena incasinarsi la vita e far spendere inutilmente soldi ai clienti ?
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
sì perchè senno ciccia detrazione...aupaz ha scritto:A quel punto val la pena incasinarsi la vita e far spendere inutilmente soldi ai clienti ?

Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Son daccordo... Nei casi di sostituzione di caldaie preistoriche, la domanda se val la pena non si pone!;-)
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Perchè dovrebbero essere i periodi critici per condensare? Serviranno temperature di mandata più basse e quindi anche ritorni conseguentemente più bassi.aupaz ha scritto: 3)I periodi critici per condensare sono le mezze stagioni, e proprio lì servono temperature di ritorno impianto + basse
Augusto 44
Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Intendevo per condensare discretamente
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Se la portata del secondario (impianto) è maggiore del primario (caldaia) la temperatura di ritorno del secondario coincide con il ritorno in caldaia, il problema lo hai sull'andata che per avere un'andata al secondario a 40°C miscelata dovrai avere un primario a 50°C se il ritorno del secondario è 30° e la portata del secondario è il doppio del primario. Ma visto che quello che conta solitamente è la temperatura di ritorno per poter condensare grossi problemi non li dovresti avere.
Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Tutto ciò presuppone un radiante, e in quel caso, il problema non si pone in partenza, tanto più con una mandata primaria a 50 C°
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Scusate...ma se avete una villetta da 300-400 m² la sola pompa della caldaia non vi basta...farete più zone (magari 1 in alta temperatura e 2 in bassa temperatura)...e quindi il compensatore idraulico lo mettete???
- davidemorcy
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Nel caso di villette io lo metto sempre...anche perchè ,come dici tu, di solito faccio 2 partenze una di alta e una di bassa...quindi separatore+collettore. A proposito...voi lo usate il SEPCOLL della Cafeffi?Seamew ha scritto:Scusate...ma se avete una villetta da 300-400 m² la sola pompa della caldaia non vi basta...farete più zone (magari 1 in alta temperatura e 2 in bassa temperatura)...e quindi il compensatore idraulico lo mettete???
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Re: DIMENSIONAMENTO EQUILIBRATORE
Il SEPCOLL l'ho sentito....mai usato....