Caldaia in casa e necessità di tubo di aerazione

Normativa per gli impianti gas, Legge 46/90, Delibera AEEG 40/04, ecc.

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ivanisevic82
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Iscritto il: mer lug 12, 2017 15:16

Caldaia in casa e necessità di tubo di aerazione

Messaggio da ivanisevic82 »

Ciao a tutti, avrei necessità di un parere per una diversità di vedute con il mio impiantista emersa con riferimento all'installazione e posizionamento di una caldaia a condensazione alimentata a gas metano.

Questo è il quadro: la caldaia andrà collocata in un disimpegno di 2,5mq, sul quale si affacciano 3 stanze, tutte finestrate.

Cercando di approfondire le tematiche in oggetto mi parrebbe di aver compreso che, in base alla normativa UNI 7129:

Installazione caldaia (UNI 7129-2:2015)
- le caldaie di tipo "C" (come tutte quelle moderne) possono essere installate in locali aerati o aerabili senza necessità di fori di aerazione supplementari o ventilazione.
- devono intendersi per locali "aerati" quelli con una aerazione permanete (ad esempio un foro verso l'esterno; "aerabili" quelli con finestre o porte finestre che consentono o aerare.
- i locali privi di aperture verso l'esterno, che confinino con almeno 2 locali aerabili, sono anch'essi da considerarsi aerabili.

Impianti a gas - tubazioni (UNI 7129-1:2015)
non è consentito collocare giunzioni filettate e meccaniche all’interno di locali non aerati o non aerabili.

Installazione della caldaia in un armadio chiuso / vano / nicchia - sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione (UNI 7129-3:2015)
L’eventuale armadio/vano/nicchia ove si installa una caldaia di tipo "C" non deve ostacolare lo smaltimento fumi né alterare le condizioni di funzionamento dell’apparecchio.
Pertanto l'eventuale armadio/vano/nicchia deve avere adeguate griglie di aerazione, altrimenti deve essere aerato mediante collegamento diretto con l'esterno.

Ora, applicando le regole appena analizzate al caso concreto, mi sembrerebbe che si possa concludere che la caldaia di tipo "C", nel mio disimpegno confinante con 3 locale arabili, è da considerarsi installata in un locale arabile e pertanto NON necessità di apposito tubo e foro di aerazione verso l'esterno.
La caldaia sarebbe coperta da una semplice tenda e se un domani dovessi coprirla con delle antine, praticherei adeguate griglie di aerazione.

Giungere a questa conclusione per me sarebbe importante perché mi consentirebbe di evitare:
- un complesso iter deliberativo condominiale per la modifica / nuovo foro in facciata;
- l'affitto di un cestello per una giornata;
- lavori aggiuntivi e connessi;
- avere un locale più freddo e umido (in quanto direttamente comunicante con l'esterno) in una casa nuova, ben coibentata e con classe energetica alta.

Purtroppo il mio idraulico non è d'accordo.
Dice che se c'è una fuga, in questa condizioni, il locale si può saturare e lui non si prende questa responsabilità.

In pratica mi pare che voglia andare oltre quelli che sono i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa UNI 7129 di riferimento.

Gli ho proposto di installare accanto alla caldaia un rilevatore di gas e a monte dell'impianto una elettrovalvola che chiude l'impianto in caso di segnalazione o se va via la luce.
Questo lo farebbe sentire più sicuro ma COMUNQUE praticherebbe il foro di aerazione.

Ovviamente non voglio pregiudicare la sicurezza della mia abitazione, ma al contempo non voglio complicarmi enormemente la vita e spendere sacco di soldi per uno scrupolo eccessivo e sproporzionato.

Vorrei conoscere la vostra opinione.

Grazie!
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