Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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jackpaxton
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Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da jackpaxton »

Buongiorno a tutti! Innanzitutto grazie per aver accettato la mia iscrizione, frequento questo forum da tempo in qualità di lettore ma questa volta ho bisogno di porvi una domanda su un aspetto che vorrei affrontare, se possibile, nel migliore dei modi.
Parliamo di una casa costruita ad inizio '900 con struttura portante in mattoni pieni ovvero muri perimetrali & tramezzi portanti aventi spessore 50cm, sottoposta a ristrutturazione "leggera" (igloo + impianti + rifacimento scala interna) a cavallo tra il 2023 ed il 2024, mantenendo riscaldamento a termosifoni e serramenti esterni (sostituiti circa 30 anni fa dalla nonna di mia moglie per cui "già" in alluminio con doppi vetri).
Premetto io stesso che se si fosse trattato di abitazione principale avremmo investito molto di più sul fronte diciamo energetico.
E' (e sarà sempre) invece una seconda casa in cui ci trasferiamo per qualche fine settimana durante l'anno e nei periodi di chiusura delle scuole ovvero estate e festività natalizie.
La casa si sviluppa su due piani con: al piano terreno soggiorno (22mq con n.1 finestra lato SUD), cucina (25mq con n.1 finestra lato SUD), antibagno + bagno (10mq con n.1 finestra lato NORD); al primo piano bagno (5mq con n.1 finestra lato OVEST) e camera da letto (15mq con n.1 finestra lato SUD).
Abbiamo iniziato ad utilizzarla da Giugno 2024 per cui siamo arrivati alla seconda estate passando per autunno, inverno e primavera.
Ho potuto quindi osservare quanto segue:
- se siamo presenti, a prescindere dalla stagione, riusciamo a gestire l'umidità dei locali mediante le sacrosante aperture delle finestre (sfruttando anche l'effetto "camino" tra piano terra e primo piano che fa molto); si riesce infatti abbastanza agevolmente a riportare l'umidità sotto il 55% in tutti i punti in cui viene letta (soggiorno, cucina, camera da letto) partendo magari da un 70-75% al mattino, con l'ausilio talvolta di un deumidificatore carrellato.
- quando la casa è chiusa (e succede anche per più di un mese di fila, in tutte le stagioni), tutti gli ambienti interni si saturano al 72-75% per cui, al nostro arrivo, troviamo al piano terra i tessuti (es. fodere divano) umidi se strofinati con il dorso delle mani, fogli di carta vagamente "rammolliti", parti in legno di qualche complemento d'arredo con una leggerissima patina di quella che, secondo me, sarebbe destinata a diventare muffa vera e propria se non rimossa.
Finora (incrocio le dita) macchie di muffa sulle pareti no.
E' una casa evidentemente votata ad imbarcare umidità dall'esterno anche se con gli igloo (peraltro collettati nel centro della planimetria ad una canna fumaria dismessa ma libera di estrarre) non si sono presentati problemi di risalita; a dire il vero nemmeno prima, più di tanto.
D'inverno, quando non ci siamo, il riscaldamento a termosifoni ha l'antigelo impostato a 15°C, set point non difficile da raggiungere complice il fatto che di fianco (lato est) e parzialmente sopra abitano i miei suoceri in un'unità aggiuntiva edificata 30 anni fa.

Un pippone tremendo per arrivare alla fatidica domanda: quale sistema andrebbe messo in atto, ammesso che esista, per simulare al meglio l'apertura delle finestre per ricambio aria in nostra assenza (ovvero per circa 300gg all'anno)? Ovviamente ho passato notti insonni a leggere e documentarmi e, a parte un piacevole tuffo nel passato all'epoca degli studi universitari, ho portato a casa una sostanziale e pietrificante indecisione.
Grazie in anticipo a chiunque volesse darmi un consiglio, ad esclusione però del mettere in vendita la casa :lol:
Ultima modifica di jackpaxton il ven ago 01, 2025 18:12, modificato 1 volta in totale.
NicoF
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Re: Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da NicoF »

Deumidificatore?
jackpaxton
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Re: Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da jackpaxton »

Lo usiamo in alternativa/aggiunta all'apertura delle finestre in giornate particolarmente umide, ma il requisito è essere presenti per gestirlo.
Il problema si pone in nostra assenza non potendo manovrare finestre e deumidificatore.
ponca
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Re: Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da ponca »

io case non occupate con UR del 75% non ne ho mai viste in assenza di infiltrazioni o risalita di umidità dal terreno
poi può essere, non lo so, ma se così è immagino si possa installare un estrattore d'aria con timer in modo da estrarre aria e umidità
o al limite una VMC puntuale ma penso che il risultato sia più o meno lo stesso
jackpaxton
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Re: Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da jackpaxton »

Vero anche questo...inizialmente credevo fosse cessione di umidità da parte dei massetti (circa 100mq in tutto) ed intonaci dopo la ristrutturazione ma adesso incomincio a dubitare. Affermo, da incompetente quale sono, che umidità di risalita non c'è n'è semplicemente perché non trovo alcuna infiorescenza nella parte bassa del versante interno dei muri perimetrali. Può avvenire cessione di umidità da parte di questi senza segni tangibili sulla loro superficie?
Hai parlato di estrattori: è possibile il loro impiego senza al contempo reintegrare aria fresca dall'esterno? Non si rischia il "sottovuoto" con conseguente estrazione inefficace?
VMC puntuale: fino a settimana scorsa non sapevo nemmeno cosa fosse, adesso ho letto e straletto di tutto e di più e sono molto confuso (flusso alternato, doppio flusso continuo, scambiatore statico, scambiatore entalpico,...). Sarei anche disposto a provarla se non fosse che ho il terrore di scoprire, una volta installata, che non è efficace quanto speravo.
ponca
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Re: Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da ponca »

jackpaxton ha scritto: ven ago 01, 2025 18:09 Hai parlato di estrattori: è possibile il loro impiego senza al contempo reintegrare aria fresca dall'esterno? Non si rischia il "sottovuoto" con conseguente estrazione inefficace?
il sottovuoto non si crea mai, generalmente in una casa c'è qualche spiffero o una apertura di aerazione da cui l'aria entra
se la casa fosse ermetica puoi fare un'apertura di aerazione con la carotatrice contestualmente all'installazione dell'estrattore
l'estrattore volendo può essere dotato di sonda di UR e attivarsi solo al bisogno
magari mettine 2, uno in un WC ed uno in cucina
jackpaxton
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Re: Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da jackpaxton »

Adesso non riesco perché non ho il PC a disposizione ma se mi sarà consentito condividerò una planimetria semplificata del piano terra per agevolare i ragionamenti ed eventualmente inquadrare meglio la situazione insieme.
L'estrazione forzata ha il suo perché, d'altra parte il mio scopo è buttare fuori l'umidità interna. Ma se poi devo aprire bocche di immissione per evitare il sottovuoto allora saltano fuori i pensieri ed i dubbi legati all'aria esterna tal quale che vado a immettere in casa (più che altro quella gelida d'inverno)...e tu mi dirai "perché quando apri le finestre non succede la stessa cosa?"...hai ragione anche tu.
Saltare il fosso e trovarsi in campo vmc puntuale è un attimo, attirato dallo scambio tra aria che entra ed aria che esce per il tanto decantato recupero di calore, ma mentre recupero un po' di calore recupero anche un po' di umidità a meno che non sia dotato di scambiatore statico ma poi dove la scarico la condensa? Appunto, un casino.
Luca78
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Re: Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da Luca78 »

Non credo di dire una fesseria scrivendo che l'aria fredda invernale sarebbe un toccasana per l'umidità interna, perchè ha un contenuto relativo di acqua sospesa sicuramente inferiore a quella interna alla casa a temperatura più elevata... per me appunto un paio di estrattori montati in punti diametralmente opposti fra di loro per fare un bel "lavaggio" fatti funzionare alternativamente qualche ora al giorno (magari la notte quando le temperature di solito sono inferiori) con un eventuale punto di ingresso, se gli spifferi non dovessero essere sufficienti, potrebbe essere una soluzione...

Magari comandati da delle prese/interruttori smart che puoi gestire anche da remoto... con poca spesa per me hai un discreto risultato.

Se poi trovassi anche un igrometro wifi potresti controllare, verificare il funzionamento e gestire tutto in maniera quasi "scientifica" e da remoto!

Meross ne vende uno, ha anche una bella linea di interruttori wifi e con il loro sistema di gestione puoi pure implementare delle automazioni usando l'ingrometro come ingresso per decidere come attuare gli estrattori.

Luca
Esa
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Re: Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da Esa »

Con la VMC puntuale ho risolto tanti problemi.
jackpaxton
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Re: Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da jackpaxton »

@Luca78: giusto questa mattina ho acquistato uno Switchbot hub 2 con 4 sensori temperatura/umidità per mappare in continuo la situazione nelle varie stanze e cercare di capire meglio come si sviluppano i trend di umidità nell'arco della giornata, quanto ci mette l'umidità a tornare ai livelli di partenza dopo aver chiuso le finestre, capire cosa influisce maggiormente sull'umidità relativa interna, sia in positivo che in negativo (per esempio, pronti via, credo che accenderò la cappa del piano cottura che estrae alla grande e scarica fuori per vedere l'effetto che fa), come evolve nelle 24h quando non ci siamo, ecc. ecc..

@Esa: ovviamente così mi incuriosisci! Contesto? Vmc puntuale ok ma di che tipo? Dimensionata come? Dislocata come? Gestita come? Quanta umidità c'era prima e a quanto è scesa dopo? Capisco che ogni caso è a se e che in questo contesto non ci si può limitare a copiare dagli altri, ma intanto le esperienze positive sono pur sempre punti di riferimento.
Luca78
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Re: Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da Luca78 »

Beh, mi sembra un buon punto di partenza per farti qualche idea, supportata da qualche dato, per poi fare delle scelte piu mirate!
boba74
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Re: Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da boba74 »

Allora, l'umidità interna non viene dall'aria esterna, ma semmai da umidità presente nei massetti e nei muri, che magari veicolano risalita dal terreno, magari è pochissima, ma tenendo sempre chiuso questa si accumula e quindi al tuo ritorno ti ritrovi una certa umidità.
Non mi spiego altre cause in quanto l'unica altra "fonte" di umidità è la presenza di persone e attività ad esse correlate (doccia, cottura, ecc...), quindi in assenza di persone è impossibile che si generi umidità nell'aria interna.
In inverno, per quanto fuori faccia freddo e non ci sia nessuno in casa non avrai mai temperature inferiori a quelle esterne, quindi ricambiare aria ogni tanto non fa certo salire l'umidità interna, anzi, dovrebbe smaltire quella che si forma.
Detto ciò, secondo me è una buona idea quella di mettere un estrattore, magari da accendere in modo temporizzato (ma con nessuno dentro a mio avviso dovrebbe essere già sufficiente non più di un ora al giorno). Non si crea sottovuoto perchè c'è sempre un ingresso dall'esterno, per quanto tu abbia gli infissi che sigillano.
In alternativa all'estrattore potresti valutare la possibilità di mantenere un paio di finestre in vasistas (se fuori hai scuri o tapparelle chiusi ovviamente) in modo da garantire un minimo rinnovo anche senza dover far andare l'estrattore in vostra assenza.
Il fatto di tenere l'impianto in modalità "antigelo" va bene, ma comunque questo avvalora la tesi che in casa durante l'inverno la T media è sempre un po' più alta di quella esterna perciò se si riesce semplicemente a garantire un minimo ricambio di aria l'umidità interna dovrebbe rimanere sotto controllo.
jackpaxton
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Re: Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da jackpaxton »

Grazie per il tuo intervento, concordo sull'origine dell'umidità, d'altra parte effettivamente non vedo altre spiegazioni.
Sono trascorse quasi 48h dall'installazione degli igrometri per cui, scaricando i dati, ho potuto confezionare un paio di grafici sovrapponendo nel primo le temperature nei punti misurati, nel secondo la UR nei punti misurati.
Premessa: stiamo (due adulti, una bambina) abitando la casa per cui modalità "apertura finestre" ON :D
Il grafico della temperatura dimostra che, a fronte della classica "sinusoide" esterna (min. +16°C, max +33°C), l'interno della casa è praticamente termostatato intorno ai 26°C giorno & notte, merito credo dei muri da 50cm in mattoni pieni.
Il grafico della UR è anch'esso "sinusoidale" per quanto riguarda l'ambiente esterno (min. 26%, max 73%) mentre all'interno è leggermente mosso di qualche punto % intorno a 50.
Direi nessuna criticità, corretto?
Adesso le note dolenti: siamo arrivati domenica, tempo di fare un po' di pulizie e di dare giustappunto aria alla casa, abbiamo purtroppo rinvenuto piccoli puntini bianchi diradati su oggetti in legno quali il tavolo e le sedie della cucina, un mestolo nel cassetto delle posate, uno sgabellino nell'antibagno al piano terra, i telai dei divani in soggiorno. Poca roba ma indubbiamente riconducibile a muffa (passando il dito in lungo e in largo su queste superfici ed annusando mi è parso vagamente di percepire aroma di buccia di salame :shock: ). Fino a Pasqua niente di niente, ne sono certo, quindi le spore hanno iniziato a proliferare negli ultimi tre mesi in nostra assenza.
La cosa bella, per fortuna, è che pareti e soffitti sono ancora bianchi e lindi come appena tinteggiati, incluse le porzioni occultate dietro all'arredo cucina e ad una madia nel soggiorno che ho provveduto ad ispezionare con endoscopio.
Sono letteralmente spiazzato.
Ora, la mente proiettata al prossimo autunno/inverno, ho l'ansia di ciò che potrà accadere e la conseguente pretesa di sapere cosa fare, evitando tentativi intermedi ma arrivando direttamente alla soluzione finale fosse anche eccedente. C'è poi la paura di aprire varchi per gli estrattori e magari scoprire che, nella condizione di dover passare a più VMC puntuali h24, non vanno bene e che occorre rifarli/spostarli.
Cosa faccio? L'ansia mi blocca.
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ponca
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Re: Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da ponca »

jackpaxton ha scritto: mar ago 05, 2025 15:23 Cosa faccio? L'ansia mi blocca.
da quanto riporti non hai nessun problema quindi direi che puoi rilassarti
ogni rilevamento e considerazione su UR va fatto in inverno, adesso non ha alcun senso
se in inverno rilevi una UR eccessiva e vedi che si forma la muffa ti compri uno spray antimuffa e pulisci
poi chiami un tecnico o un installatore e fai installare 3 VMC puntuali
jackpaxton
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Re: Seconda casa: come simulare al meglio apertura finestre per aerare i locali quando non ci siamo

Messaggio da jackpaxton »

Sono d'accordo con te, siamo in estate, abbiamo dato una bella pulita e per ora siamo a posto.
Poi verranno l'autunno e l'inverno e siccome in questi giorni stiamo raccogliendo i frutti della stagione invernale passata, l'idea sarebbe di non aspettare che i buoi scappino per chiudere la stalla. In altre parole le VMC puntuali, o cos'altro, le vorrei mettere adesso e sarei anche in grado di farlo da me. Resta da determinare quante (dici tre tanto per dire o perché hai dato un'occhiata alla planimetria?) e di che tipo per una pressoché certezza di risultato. Qui allora sì che si insinua il contributo di un tecnico ma sembra difficile trovarne dalle mie parti.
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