luogo sicuro e pubblica via
Moderatore: Edilclima
luogo sicuro e pubblica via
Ho già cercato un po' nel forum non avendo trovato risposta alla mia domanda.
Il Codice considera anche come luogo sicuro la "pubblica via".
Ma alla fine cos'è la pubblica via? Non viene definita la "pubblica via". Anche andando a cercare giuridicamente non ho trovato altre indicazioni.
Ma a questo punto mi chiedo deve essere in ogni caso uno spazio a cielo libero?
A Milano in centro ci sono molti casi in cui ci sono gallerie pubbliche che collegano magari due strade adiacenti o due piazze (si pensi alla Galleria Vittorio Emanuele), ma ci sono anche quelle più piccole che passano sotto edifici civili e la maggior parte delle volte sulla Galleria si affacciano direttamente anche altre attività ristorative o commerciali se non addirittura i portoni degli androni condominiali.
Mi ritrovo il caso di un negozio soggetto, sviluppato su tre piani che si affaccia proprio con una vetrina a una galleria pubblica del genere, ha accesso al piano terra dalla strada adiacente (quindi strada scoperta con accesso al civico X), ma agli altri piani si vuole usare per esodare anche la scala condominiale che sbarca proprio in questa galleria pubblica.
Mi chiedo se la galleria è pubblica posso considerarla luogo sicuro? se no dovrei compartimentare anche la vetrina, mentre la scala condominiale non posso dire che sia una scala d'esodo visto che non sbarca in luogo sicuro.
Il Codice considera anche come luogo sicuro la "pubblica via".
Ma alla fine cos'è la pubblica via? Non viene definita la "pubblica via". Anche andando a cercare giuridicamente non ho trovato altre indicazioni.
Ma a questo punto mi chiedo deve essere in ogni caso uno spazio a cielo libero?
A Milano in centro ci sono molti casi in cui ci sono gallerie pubbliche che collegano magari due strade adiacenti o due piazze (si pensi alla Galleria Vittorio Emanuele), ma ci sono anche quelle più piccole che passano sotto edifici civili e la maggior parte delle volte sulla Galleria si affacciano direttamente anche altre attività ristorative o commerciali se non addirittura i portoni degli androni condominiali.
Mi ritrovo il caso di un negozio soggetto, sviluppato su tre piani che si affaccia proprio con una vetrina a una galleria pubblica del genere, ha accesso al piano terra dalla strada adiacente (quindi strada scoperta con accesso al civico X), ma agli altri piani si vuole usare per esodare anche la scala condominiale che sbarca proprio in questa galleria pubblica.
Mi chiedo se la galleria è pubblica posso considerarla luogo sicuro? se no dovrei compartimentare anche la vetrina, mentre la scala condominiale non posso dire che sia una scala d'esodo visto che non sbarca in luogo sicuro.
Re: luogo sicuro e pubblica via
In effetti non è definita.
Immagino che per le finalità del luogo sicuro la pubblica via possa essere la tua galleria, nel senso che le persone devono poter uscire in un posto in cui non trovano ulteriori impedimenti ad allontanarsi sufficientemente dall'attività, ed in qualche modo i VVF possano arrivarci senza dover attraversare proprietà private che possono essere chiuse (non mi riferisco all'accostabilità nè all'accessibilità dei mezzi, ma solo alla possibilità di arrivare vicino ad un ingresso da uno spazio pubblico).
Sull'opportunità o meno di compartimentare comunque la vetrina sulla galleria, quello è un tema da affrontare. Potrebbe essere necessario farlo se non altro per dimostrare che in caso di incendio gli affluenti non invadano altre attività che condividono la galleria
Immagino che per le finalità del luogo sicuro la pubblica via possa essere la tua galleria, nel senso che le persone devono poter uscire in un posto in cui non trovano ulteriori impedimenti ad allontanarsi sufficientemente dall'attività, ed in qualche modo i VVF possano arrivarci senza dover attraversare proprietà private che possono essere chiuse (non mi riferisco all'accostabilità nè all'accessibilità dei mezzi, ma solo alla possibilità di arrivare vicino ad un ingresso da uno spazio pubblico).
Sull'opportunità o meno di compartimentare comunque la vetrina sulla galleria, quello è un tema da affrontare. Potrebbe essere necessario farlo se non altro per dimostrare che in caso di incendio gli affluenti non invadano altre attività che condividono la galleria
Re: luogo sicuro e pubblica via
Più che cercare di capire se trattasi di "pubblica via" dovresti cercare di capire se è un "luogo sicuro".
Sei al coperto, con attività varie che si affacciano sul volume comune, compresa la tua a rischio incendio, è un fabbricato che in caso di incendio può essere invaso dagli effluenti dell'incendio o addirittura subire danni strutturali e mettere in pericolo le persone che vi stazionano.
Vedi difatti l'alternativa alla pubblica via che condizioni deve ottemperare (lettera b).
Sul concetto di "pubblica via" si potrebbe semplicemente controllare la mappa catastale: potrebbe facilmente trattarsi di uno spazio comune di uno o più fabbricati, ad uso pubblico, ma che non è definibile "pubblica via".
Sei al coperto, con attività varie che si affacciano sul volume comune, compresa la tua a rischio incendio, è un fabbricato che in caso di incendio può essere invaso dagli effluenti dell'incendio o addirittura subire danni strutturali e mettere in pericolo le persone che vi stazionano.
Vedi difatti l'alternativa alla pubblica via che condizioni deve ottemperare (lettera b).
Sul concetto di "pubblica via" si potrebbe semplicemente controllare la mappa catastale: potrebbe facilmente trattarsi di uno spazio comune di uno o più fabbricati, ad uso pubblico, ma che non è definibile "pubblica via".
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Re: luogo sicuro e pubblica via
Con riferimento alla lettera b. punto 1. di S.4.5.1 il percorso d'esodo non finisce quando si arriva all'esterno di un edificio, ma alla distanza alla quale l'irraggiamento è minore di 2.5kW/m². Corretto?
Tom Bishop
Re: luogo sicuro e pubblica via
Il percorso di esodo, se fai riferimento alla verifica della lunghezza, finisce in luogo sicuro temporaneo o luogo sicuro. Il luogo sicuro temporaneo può essere uno spazio scoperto. Quindi se l'esterno dell'edificio può essere considerato spazio scoperto e quindi luogo sicuro temporaneo, la lunghezza si interromperà li.
Da lì riprenderà il computo della lunghezza fino alla distanza alla quale l'irraggiamento è minore di 2.5 kW/mq, sempre che sia possibile considerarlo luogo sicuro (S.4.5.1)
Da lì riprenderà il computo della lunghezza fino alla distanza alla quale l'irraggiamento è minore di 2.5 kW/mq, sempre che sia possibile considerarlo luogo sicuro (S.4.5.1)
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Re: luogo sicuro e pubblica via
Nella definizione questa considerazione non la trovo.Gmeister ha scritto: mer lug 30, 2025 09:12 Il luogo sicuro temporaneo può essere uno spazio scoperto.
Tom Bishop
Re: luogo sicuro e pubblica via
G.1.9 c.17 (lunghezza d'esodo) -> S.4.5.2 (luogo sicuro temporaneo)
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Re: luogo sicuro e pubblica via
Anche per me è così. Di fatto in edifici semplici senza porticati, fabbricati adiacenti, ecc. basta uscire all'aperto e poi da lì fino a luogo sicuro riparte il conteggio (in genere verificato).Gmeister ha scritto: mer lug 30, 2025 09:42 G.1.9 c.17 (lunghezza d'esodo) -> S.4.5.2 (luogo sicuro temporaneo)
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Re: luogo sicuro e pubblica via
Non c'è scritto che uno spazio scoperto è un luogo sicuro temporaneo.Gmeister ha scritto: mer lug 30, 2025 09:42 G.1.9 c.17 (lunghezza d'esodo) -> S.4.5.2 (luogo sicuro temporaneo)
Tom Bishop
Re: luogo sicuro e pubblica via
S.4.5.2, comma 1:Tom Bishop ha scritto: mer lug 30, 2025 15:29Non c'è scritto che uno spazio scoperto è un luogo sicuro temporaneo.Gmeister ha scritto: mer lug 30, 2025 09:42 G.1.9 c.17 (lunghezza d'esodo) -> S.4.5.2 (luogo sicuro temporaneo)
Relativamente ad un compartimento, si considera luogo sicuro temporaneo
qualsiasi altro compartimento o spazio scoperto, che può essere attraversato dagli occupanti per raggiungere il luogo sicuro tramite il sistema d’esodo senza
rientrare nel compartimento in esame.
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