impianti WLHP

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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ponca
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impianti WLHP

Messaggio da ponca »

ci sono tantissimi edifici realizzati con radiatori
adesso che il raffrescamento è sempre + richiesto l'idea di trasformare un vecchio impianto a radiatori in un impianto in grado di fare caldo e freddo è particolarmente attraente
la soluzione WHLP è forse l'unica che non comporta il rifacimento di tubazioni, evitando tracce e demolizione di pavimenti

cosa ne pensate?
è una moda passeggera? o è una soluzione che ha un futuro?
Ultima modifica di ponca il ven lug 18, 2025 09:49, modificato 2 volte in totale.
arkanoid
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Re: impianti WHLP

Messaggio da arkanoid »

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Re: impianti WHLP

Messaggio da NoNickName »

ponca ha scritto: gio lug 17, 2025 10:43 cosa ne pensate?
Penso a fan coil e pompa di calore in centrale termica.

WLHP = ventordicimila pompe di calore in ogni fan coil.
Non mi sembra molto rivoluzionario.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
ponca
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Re: impianti WHLP

Messaggio da ponca »

si concordo
ed ho letto sul link messo da Arkanoid delle obiezioni al sistema che mi sembrano fondate
boba74
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Re: impianti WHLP

Messaggio da boba74 »

Non conosco questo sistema, ma mi viene da dire: per mantenere un anello di acqua a temperatura costante a cui collegare n pompe di calore, che diametri/portate occorrono? Non so fino a che punto una linea esistente di radiatori possa essere sufficiente.
Inoltre, un conto è disporre di un anello (quindi una linea andata-ritorno con diametro costante), un conto è utilizzare un sistema di distribuzione esistente, ad esempio a colonne montanti condominiali, che sono tutt'altro che a diametro costante, i tratti finali vincolano la portata totale (almeno se è come l'ho capita io).
Forse volendo utilizzare un sistema di questo tipo realizzare un anello ex-novo (magari in esterno, o nelle zone comuni, rompendo il meno possibile) potrebbe essere più semplice che non utilizzare o adattare tubazioni esistenti. :roll:
Inoltre, anche ammesso di "risparmiare" sulla distribuzione in quanto esistente, ma andare a mettere delle pdc acqua-aria al posto di ogni radiatore (più una pdc centralizzata per mantenere l'anello) non credo che sarebbe più economico di mettere n fan coil collegati a una pdc aria-acqua, anche rifacendo del tutto la distribuzione.... :roll:
ponca
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Re: impianti WLHP

Messaggio da ponca »

boba74 ha scritto: gio lug 17, 2025 11:05 Non conosco questo sistema, ma mi viene da dire: per mantenere un anello di acqua a temperatura costante a cui collegare n pompe di calore, che diametri/portate occorrono? Non so fino a che punto una linea esistente di radiatori possa essere sufficiente.
Inoltre, un conto è disporre di un anello (quindi una linea andata-ritorno con diametro costante), un conto è utilizzare un sistema di distribuzione esistente, ad esempio a colonne montanti condominiali, che sono tutt'altro che a diametro costante, i tratti finali vincolano la portata totale (almeno se è come l'ho capita io).
Forse volendo utilizzare un sistema di questo tipo realizzare un anello ex-novo (magari in esterno, o nelle zone comuni, rompendo il meno possibile) potrebbe essere più semplice che non utilizzare o adattare tubazioni esistenti. :roll:
Inoltre, anche ammesso di "risparmiare" sulla distribuzione in quanto esistente, ma andare a mettere delle pdc acqua-aria al posto di ogni radiatore (più una pdc centralizzata per mantenere l'anello) non credo che sarebbe più economico di mettere n fan coil collegati a una pdc aria-acqua, anche rifacendo del tutto la distribuzione.... :roll:
concordo con te, anche per me 9 volte su 10 i vantaggi sono pochi e conviene rifare l'impianto ex novo
penso che l'unico vantaggio è quello di salvare i pavimenti e può avere un senso in situazioni di pregio (edifici storici ad esempio) in cui la demolizione dei pavimenti è impraticabile
Ultima modifica di ponca il ven lug 18, 2025 09:50, modificato 1 volta in totale.
SuperP
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Re: impianti WHLP

Messaggio da SuperP »

ponca ha scritto: gio lug 17, 2025 11:10 penso che l'unico vantaggio
sia quello di fare freddo laddove si faceva solo caldo e nel mondo moderno, negazionismo a parte, anche in centro europa iniziano ad avere caldo d'estate

E' una soluzione, da valutare.

Il brutto è che ci dewvi portare l'alimentazione elettrica. ecco qeullo è un inghippo. inoltre l'altro inghippo è quello che devi fare tutto in un botto

Vantaggi poi?
- contabilizzazione che si semplifica :)
- l'impianto diventa molto + autonomo che centralizzato e quindi meno sprechi.
- riqualificazione di impianti che non funzionano +
- riduzione costi elettrici per alte potenze (la pompa di calore di centrale ce l'ha spiegato bene Ronin come dimensionarla nel post linkato)
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Ronin
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Re: impianti WHLP

Messaggio da Ronin »

là si discuteva energeticamente, e ho già detto come la penso.
a livello di retrofit su un impianto a radiatori centralizzato, secondo me i diametri delle colonne saranno largamente insufficienti per portare la portata del water loop, oltre ai problemi palesi di bilanciamento e "cannibalizzazione" (la pdc del piano terra si trova acqua in condizioni ottimali; quella dell'ultimo piano... 'nsomma).
ammetto di non aver mai fatto calcoli, ma non sembra una grande soluzione.
Massedra
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Re: impianti WHLP

Messaggio da Massedra »

Fin qui vedo, da parte dei critici, considerazioni che denotano la completa disconoscenza del sistema WLHP in particolare (non del sistema water loop in generale).
Questo offre opportunità enormi e il terminale WLHP è stato studiato in tutti i particolari necessari a funzionare in impianti esistenti.
Non si può qui sintetizzare quello che normalmente viene illustrato in 4 ore di seminario per ingegneri e periti industriali, ma i punti essenziali sono i seguenti:
1- gli interventi si possono fare su tubazioni esistenti dai 12 mm esterni in rame in su al radiatore esistente
2- la portata e il bilanciamento vengono gestiti mediante un trasduttore di portata, grazie al quale si imposta una portata di target e la valvola a bordo si regola per ricevere la portata di target
3- il sistema si bilancia automaticamente in 15-20 minuti circa
4- si può decidere, a seconda di progetto e stato della distribuzione, di lavorare in:
- portata costante
- delta T costante
- temperatura di uscita costante
5- la condensa, qualora non disponibile la rete di scarico, viene iniettata nel tubo di ritorno
6- in CT si prevede un kit con manometro digitale e valvola di scarico per mantenere costante la pressione nel circuito

In poche parole tutto questo si può applicare a case/ville, condomini, hotels, RSA, edifici storici, sedi comunali, ecc.
Installazioni e progetti stanno ormai diffondendosi e a settembre uscirà un articolo su RCI che illustra il revamping di un albergo che partiva con solo impianto a radiatori e si trova ora con il condizionamento, una funzionalità 4 tubi a recupero energetico e un notevole risparmio energetico.
I costi sono molto più bassi dell'impianto nuovo (ammesso che si possa fare) soprattutto perché va paragonato ad un impianto idronico 4 tubi o ad un sistema VRF 3 tubi. Se poi consideriamo i disagi evitati non ci sono paragoni.
Edilclima ha inoltre sviluppato la procedura per poterlo inserire nel calcolo energetico dell'edificio.
Chi ha bisogno di approfondimenti chieda pure.
Buon lavoro
Massedra
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Re: impianti WHLP

Messaggio da Massedra »

Ronin ha scritto: gio lug 17, 2025 14:32 là si discuteva energeticamente, e ho già detto come la penso.
a livello di retrofit su un impianto a radiatori centralizzato, secondo me i diametri delle colonne saranno largamente insufficienti per portare la portata del water loop, oltre ai problemi palesi di bilanciamento e "cannibalizzazione" (la pdc del piano terra si trova acqua in condizioni ottimali; quella dell'ultimo piano... 'nsomma).
ammetto di non aver mai fatto calcoli, ma non sembra una grande soluzione.
Non è assolutamente vero, ma l'ho detto meglio in un commento.
Se consideriamo le vecchie colonne andiamo ancora meglio.
shinobi9
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Re: impianti WHLP

Messaggio da shinobi9 »

Ronin ha scritto: gio lug 17, 2025 14:32 là si discuteva energeticamente, e ho già detto come la penso.
a livello di retrofit su un impianto a radiatori centralizzato, secondo me i diametri delle colonne saranno largamente insufficienti per portare la portata del water loop, oltre ai problemi palesi di bilanciamento e "cannibalizzazione" (la pdc del piano terra si trova acqua in condizioni ottimali; quella dell'ultimo piano... 'nsomma).
ammetto di non aver mai fatto calcoli, ma non sembra una grande soluzione.
concordo pienamente. la contabilizzazione è tutt'altro che semplice, le tubazioni sono spesso sporche e di piccolo diametro, e spesso si hanno sbilanciamenti
Massedra
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Re: impianti WHLP

Messaggio da Massedra »

Non hai letto il mio commento dove spiego come funziona il bilanciamento?
In realtà quella è una delle fasi più semplici in assoluto.
La contabilizzazione è un non problema.
Ronin
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Re: impianti WHLP

Messaggio da Ronin »

Massedra ha scritto: gio lug 17, 2025 17:37 5-6

quella della condensa iniettata sul ritorno non la ho capita, cioè ogni pdc ha una pompetta che "forza" l'acqua di condensa dentro il circuito, che poi viene scaricata in CT per mantenere la pressione nei limiti, quindi hai una vecchia rete radiatori in ferro in cui inietti continuamente acqua "fresca" non passivata a 0°F? sembra divertente :mrgreen:
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Re: impianti WHLP

Messaggio da NoNickName »

Ronin ha scritto: gio lug 17, 2025 17:56 sembra divertente :mrgreen:
:lol:
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Massedra
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Re: impianti WHLP

Messaggio da Massedra »

Ronin ha scritto: gio lug 17, 2025 17:56
Massedra ha scritto: gio lug 17, 2025 17:37 Non hai letto il mio commento dove spiego come funziona il bilanciamento?

quella della condensa iniettata sul ritorno non la ho capita (cioè ogni pdc ha una pompetta che "forza" l'acqua di condensa dentro il circuito, che poi immagino venga scaricata in CT per mantenere la pressione nei limiti, quindi hai una vecchia rete radiatori in ferro non passivata in cui inietti continuamente acqua "fresca" a 0°F? sembra divertente :mrgreen: )
Mmmmm... mi sa che non hai capito bene come funziona. Stai ragionando come se le colonne fossero un impianto monotubo con i piani in serie.
I piani sono in parallelo, non in serie. All'ultimo piano la temperatura di ingresso alle macchine è la stessa e le macchine "ributtano" sul ritorno, non sulla mandata.
Considerando che la temperatura è neutra e non hai dispersioni non hai alcun piano sfavorevole.
Massedra
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Re: impianti WHLP

Messaggio da Massedra »

Ronin ha scritto: gio lug 17, 2025 17:56
Massedra ha scritto: gio lug 17, 2025 17:37 5-6

quella della condensa iniettata sul ritorno non la ho capita, cioè ogni pdc ha una pompetta che "forza" l'acqua di condensa dentro il circuito, che poi viene scaricata in CT per mantenere la pressione nei limiti, quindi hai una vecchia rete radiatori in ferro in cui inietti continuamente acqua "fresca" non passivata a 0°F? sembra divertente :mrgreen:
E non hai capito nemmeno molto sulle caratteristiche dell'acqua demineralizzata purtroppo.
Tua mamma non ti ha insegnato che l'acqua del deumidificatore si può usare sul ferro da stiro?
arkanoid
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Re: impianti WHLP

Messaggio da arkanoid »

Assurda la quantità di gente che viene qui a insultare professionisti navigati come nulla fosse.
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Re: impianti WLHP

Messaggio da ponca »

SuperP ha scritto: gio lug 17, 2025 11:14 - contabilizzazione che si semplifica :)
questo mi sfugge
come ripartisci i consumi della pdc di primo stadio?
Ultima modifica di ponca il ven lug 18, 2025 09:49, modificato 1 volta in totale.
Ronin
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Re: impianti WHLP

Messaggio da Ronin »

arkanoid ha scritto: ven lug 18, 2025 09:30 Assurda la quantità di gente che viene qui a insultare professionisti navigati come nulla fosse.
comportandosi così si dequalificano soltanto loro, comunque :wink:
Massedra
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Re: impianti WLHP

Messaggio da Massedra »

Veramente il primo offeso sono stato io che ho contribuito allo sviluppo di un sistema che è stato denigrato proprio da quelli che si definiscono e definite professionisti navigati (progetto/programmo impianti e sviluppo sistemi anch'io da 30 anni, 31 per la precisione).
Magari chiedere anziché denigrare sarebbe più produttivo anziché partire dal presupposto che il prossimo dica solo fake news.
Non credete?
Massedra
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Re: impianti WLHP

Messaggio da Massedra »

ponca ha scritto: ven lug 18, 2025 09:45
SuperP ha scritto: gio lug 17, 2025 11:14 - contabilizzazione che si semplifica :)
questo mi sfugge
come ripartisci i consumi della pdc di primo stadio?
Per la contabilizzazione il discorso è lungo.
Innanzitutto i consumi volontari vengono assolti dal condomino e non dal condominio, poiché elettricamente vengono alimentati dall'appartamento. Di fatto il sistema diventa già quasi autonomo considerando questo aspetto.
Il primario può essere ripartito in millesimi (teniamo conto che la UNI 10200 non è più valida) perché il disincentivo al consumo è stato già assolto per quanto detto sopra.
Se si vuole ripartire il primario a tutti i costi ogni unità è dotata di porta seriale modbus grazie alla quale con sistema BMS si possono leggere in-out e portate.
Ma nel futuro prossimo l'applicazione gratuita verrà arricchita con la lettura dei consumi direttamente da app. Non è certificata, ma parliamo pur sempre di consumi involontari che normalmente vengono ripartiti in millesimi.
Se parliamo di alberghi, RSA, edifici storici, scuole ecc. questo discorso diventa ovviamente superfluo.
Massedra
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Re: impianti WHLP

Messaggio da Massedra »

arkanoid ha scritto: ven lug 18, 2025 09:30 Assurda la quantità di gente che viene qui a insultare professionisti navigati come nulla fosse.
Infatti... Cominciate a dare il buon esempio invece di denigrare il lavoro di 5 anni di un pool di professionisti di R&D che hanno fatto un lavoro enorme anche di concerto con teams di EURAC per sperimentare il sistema, fare i field test a suo tempo per arrivare ad uno standard attuale proponibile al mercato.
Se avete ulteriori dubbi e ci mettiamo sul piano del confronto sono il primo a scrivere educatamente, come avete potuto notare dalle risposte a chi ha fatto una domanda.
Grazie
Massedra
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Re: impianti WHLP

Messaggio da Massedra »

Ronin ha scritto: ven lug 18, 2025 09:46
arkanoid ha scritto: ven lug 18, 2025 09:30 Assurda la quantità di gente che viene qui a insultare professionisti navigati come nulla fosse.
comportandosi così si dequalificano soltanto loro, comunque :wink:
Io so che sei un esperto di impianti. Per questo sono rimasto un po' sorpreso quando hai parlato di perdita di temperatura sulle colonne tra un terminale e l'altro come fossimo in un sistema monotubo, facendo passare il sistema per un bluff.
Non credi di dover rettificare?
ponca
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Re: impianti WLHP

Messaggio da ponca »

Massedra ha scritto: ven lug 18, 2025 10:24 Veramente il primo offeso sono stato io che ho contribuito allo sviluppo di un sistema che è stato denigrato proprio da quelli che si definiscono e definite professionisti navigati (progetto/programmo impianti e sviluppo sistemi anch'io da 30 anni, 31 per la precisione).
Magari chiedere anziché denigrare sarebbe più produttivo anziché partire dal presupposto che il prossimo dica solo fake news.
Non credete?
non credo ci sia la volontà di denigrare il sistema nè di offendere nessuno, c'è solo la volontà di sviscerarne pregi e difetti
e sei libero ovviamente, anzi penso faccia piacere a tutti, di precisare su eventuali inesattezze
la maggior parte di noi è qui per avere un confronto costruttivo e imparare qualcosa
Esa
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Re: impianti WLHP

Messaggio da Esa »

la maggior parte di noi è qui per avere un confronto costruttivo e imparare qualcosa
Confermo. E il sistema è interessante, anche se alcune domande uno se le pone. Per capire meglio.
Ronin
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Re: impianti WHLP

Messaggio da Ronin »

Massedra ha scritto: ven lug 18, 2025 10:49 Non credi di dover rettificare?
non ti sei accorto che lo ho già fatto (a dirla tutta PRIMA che tu inserissi il precedente messaggio: guarda il quote)? capita, quando a uno interessa solo quello che scrive lui.
vedi che anche tu stai già cambiando approccio, da "è tutto semplice e ovvio" a "il discorso si fa lungo e complesso"; noi l'avremmo fatto lungo e complesso fin dall'inizio, ma di fronte all'approccio del "tutto semplice e ovvio", avendo poco tempo a disposizione, capita che sintetizziamo con un commento ironico (dietro comunque c'è una lunga esperienza, nello specifico mio personale di tubi bucati/corrosi, perfino spaccati talvolta).
non c'è bisogno di agitarsi, non sarei diventato un tuo cliente comunque.
SimoneBaldini
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Re: impianti WLHP

Messaggio da SimoneBaldini »

I sistemi ad anello ce ne sono da anni in funzione, però non hanno mai preso piede. In sostanza in un condominio di 100 caloriferi, devi installare 100 PDC oltre il generatore che ti mantiene l'anello a temperatura di 20°C. Tralasciando il discorso se la rete esistente è dimensionata per fare un lavoro del genere le mie perplessità sono:
- ti troveresti attacchi uno alto e uno basso nella maggior parte dei casi, quindi opere murarie
- devi potare energia elettrica ad ogni vecchio terminale (praticamente non c'è mai)
- vedendo un po' di schede tecniche per unità da 1700W hai consumi di 300W, se un appartamento ha 5 elementi avrai un impegno di 1,5 kW, quindi a mio avviso andranno potenziati i contatori individuali almeno a 4,5 kW.
- il COP è crca 5, quindi su un edificio con attuale generatore da 116 kW potrai ridurre a 93 kW circa la potenza perchè la differenza te la da elettricamente la PDC.
- se mantieni generatori a condensazione avrai si una resa ottima a 20°C ma non certo miracolosa rispetto a produrre con una climatica e avere rariatori
- ottimo invece se hai PDC come generatore primario, perchè li a 20°C riuscirai ad ottenere COP che con una climatica ti sogni, ma anche qui dipende poi da molti fattori come per tutte le PDC
- il discorso freddo io lo vedo difficile, scarico condensa se non ristrutturi non vedo come lo si risolve, si parla "di iniettarlo" nel circuito, francamente mi pare assurdo avere una pompa che spinga la condensa dentro un circuito (magar di 7 piani) dove al piano terra hai 2/3 bar.
- sicuramente è una soluzione che ha le sua applicazioni specifiche per risolvere deerminate problemaiche, ma non la vedo come una soluzione da applicare in modo generico
- io le uniche esperienze che ho avuto stato nei centri commerciali, anello a temperatura neutra ma li in centrale era una simbiosi tra torri evaporative, caldaie e gruppi frigoriferi. I problemi nati sono sempre stati sulle schifezze che si formavano nel circuito, filtri da pulire ecc.. Li si avevano una macchina per negozio o poco piu', figuriamoci se si sporcano filtri per 100 macchine su un condominio con 20 unità abitative, ti ci vuole un mese per fare il giro a pulirli se va bene
Ronin
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Re: impianti WLHP

Messaggio da Ronin »

SimoneBaldini ha scritto: ven lug 18, 2025 16:28 - il COP è crca 5, quindi su un edificio con attuale generatore da 116 kW potrai ridurre a 93 kW circa la potenza perchè la differenza te la da elettricamente la PDC.
ma più il COP è alto e più la potenza che deve fornire la centrale termica resta uguale a prima, perchè la differenza è soltanto la trasformazione in calore dell'elettricità consumata dalla pdc, i terminali sono acqua/acqua, la potenza la prelevano tutta dall'anello. hai fatto l'esempio di 100 radiatori da 1700 W, fanno 170 kW. con le pdc a COP=5 hai un consumo elettrico di 170/5=34 kW, quindi la caldaia deve fornire all'anello gli altri 170-34=136 kW.
ora aumenta la resa dei terminali a un impossibile COP=10, hai un consumo elettrico di 170/10=17 kW, la caldaia adesso deve fornire 170-17=153 kW, si consuma DI PIU'.
non importa quanto è alto il COP dei terminali (anzi), la potenza va comunque fornita dall'unità centrale
SimoneBaldini ha scritto: ven lug 18, 2025 16:28 - ottimo invece se hai PDC come generatore primario, perchè li a 20°C riuscirai ad ottenere COP che con una climatica ti sogni, ma anche qui dipende poi da molti fattori come per tutte le PDC
ma anche qui, come avevo già scritto nel link iniziale postato da arkanoid, è un'illusione quella dei COP alti, perchè passi da uno stadio solo a due stadi. sempre con gli stessi 100 radiatori da 1700 W se li cambi con fancoil o VRF ti servirà una pdc da 170/3=57 kW elettrici. col waterloop a COP=5 i 100 terminali ne consumano 34, la pompa di calore in centrale termica deve fornirne 136, a COP=6 consumerà 136/6=23. 23+34=57 kW come sopra.
energeticamente non cambia, dal punto di vista di rumore e spazi richiesti non cambia, come costi edili di ristrutturazione non cambia (devi comunque portare l'elettricità e la condensa se vuoi il freddo, come per i ventil).
come costi di installazione aumenta di pacca (invece di un contatore per la pdc che magari te la cavi potenziando quello dell'ascensore, hai 20 contatori da chiedere l'aumento di potenza e pagare le nuove quote fisse). in più ti tieni tutti i problemi e i costi di manutenzione di avere 100 generatori invece che uno.
l'unica situazione vantaggiosa è in quelle taglie con la potenza elettrica della pdc centralizzata poco sopra i 100 kW (300-500 kW di potenza di picco da erogare), così "spezzandola" tra la centrale e i terminali ti risparmi la cabina MT/bT.

l'anello d'acqua ha senso se c'è da recuperare calore che altrimenti andrebbe perso (magari in un edificio direzionale vetrato, che così in mezza stagione le pdc funzionano come un "quattro tubi", quelle esposte al sole in raffrescamento, quelle in ombra in riscaldamento, cosa che con le vecchie tubazioni e i fancoil non potresti fare; casi comunque molto specifici, che poi ti voglio vedere a contabilizzarli, se l'edificio non fosse tutto dello stesso proprietario!), viceversa serve solo a moltiplicare i costi.

PS: comunque anche i fancoil non è che sono una soluzione semplice, eh (a partire dal dT molto diverso). come discutevamo nell'altro thread, non ce ne sono di soluzioni semplici.
Massedra ha scritto: ven lug 18, 2025 10:39 Innanzitutto i consumi volontari vengono assolti dal condomino e non dal condominio, poiché elettricamente vengono alimentati dall'appartamento.
poi sono io quello che non ha capito come funziona :roll:
no, perchè come ho spiegato sopra il grosso della potenza termica viene comunque prodotto dall'unità centrale e trasferito agli appartamenti dall'anello, quindi l'unità centrale soddisfa anche una bella fetta dei consumi volontari, l'apporto delle pdc di appartamento è minimale in termini di energia termica fornita, perchè sono pdc di secondo stadio (riprelevano una potenza che la pdc di primo stadio ha già fornito all'anello).
non così in termini di consumo elettrico, ma comunque se ripartisci l'unità centrale a millesimi innescherai una marea di contenziosi, vale comunque 1/3 - 1/2 del consumo elettrico totale.
casomai andrebbe ripartita in base ai consumi delle pdc interne (che però di solito non conosci, a meno che i condomini se le lascino teleleggere), fermo restando che se poi vuoi il caldo e il freddo assieme col cavolo che si contabilizza correttamente, lì ti tocca dire che si paga comunque anche se si sta producendo a favore degli altri (altrimenti dovresti incrociare il funzionamento dell'unità centrale in caldo/freddo con quello delle pdc terminali: nelle ore in cui funzionano nello stesso "verso" della centrale si paga la quota comune, nelle altre no: esiste un sistema che fa una roba del genere? non credo).
l'unico a favore sarà il condomino dell'ultimo piano: quello tiene spento e si fa scaldare dal calore che sale dagli altri appartamenti e spende metà :mrgreen:
MarchiVis
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Re: impianti WLHP

Messaggio da MarchiVis »

Scusate l'ignoranza...ma mi verrebbe da dire che una volta che la PDC centralizzata ha portato l'anello a 20 gradi, poi il suo lavoro (il grosso) è praticamente finito e da impianto centralizzato si passa ad un impianto simil autonomo

Ipotizzo un condominio dove è stato fatto un bel cappotto, tetto o sottotetto con un ottimo isolamento...infissi performanti

Anello a 20 gradi. Il terminale preleva acqua dall'anello a 20 gradi, la porta a... ipotizziamo 35 gradi e la reimmette a...diciamo 22 gradi. Qualche perdita di distribuzione...ed ecco che bene o male ho sempre il mio anello a 20 gradi. Altrimenti...sempre nella mia ignoranza...se così non fosse...non sarebbe un terminale attivo ma semplicemente un fancoil (che in inverno viene alimentato da acqua ad una certa T con T di ritorno + bassa). Oppure avrebbe poco senso...installo degli split e via. Oppure avrebbero messo in commercio dei fancoil adottando la stessa soluzione dei WHLP per quanto riguarda la condensa

E se qualcuno ha la necessità di raffrescare in inverno? Il suo terminale preleva acqua dall'anello a 20 gradi, la abbassa di qualche grado e la reimmette a 22

Quindi mi verrebbe da dire...che chi raffresca in inverno...deve pagare tanto come gli altri (a parità di portata e T di ritorno)

I consumi della PDC centralizzata si dividono come si è sempre fatto con gli impianti centralizzati con radiatori

Stop. Nella mia ignoranza...la questione la vedo molto semplice o comunque preferirei impostarla nella maniera più semplice possibile anche perché i sistemi complicati difficilmente hanno fortuna
Esa
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Re: impianti WLHP

Messaggio da Esa »

Anello a 20 gradi. Il terminale preleva acqua dall'anello a 20 gradi, la porta a... ipotizziamo 35 gradi e la reimmette a...diciamo 22 gradi. Qualche perdita di distribuzione...ed ecco che bene o male ho sempre il mio anello a 20 gradi.
Se l'anello è a 20°C e tutti prelevano calore, l'acqua tornerà a a 15°C e non a 22°C.
Mi sembra funzioni così. Cioè, l'anello è il pozzo freddo.
Ronin
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Re: impianti WLHP

Messaggio da Ronin »

MarchiVis ha scritto: sab lug 19, 2025 05:38 Scusate l'ignoranza...ma mi verrebbe da dire che una volta che la PDC centralizzata ha portato l'anello a 20 gradi, poi il suo lavoro (il grosso) è praticamente finito
devi ragionare considerando i flussi energetici.
supponi di essere in inverno e avere l'anello a temperatura X e tutti gli impianti terminali spenti. la pdc centrale deve coprire solo le perdite di distribuzione.
adesso uno dei terminali si accende, ed eroga all'interno dell'ambiente la potenza Y. è un'acqua/aria, la fonte di calore è l'anello: a meno del consumo elettrico del terminale stesso (che viene ceduto all'ambiente come calore: a COP=5 è circa 1/6 di Y) gli altri 5/6*Y vengono prelevati dall'anello, che quindi si raffredda. quegli stessi 5/6*Y devono essere prodotti dalla pdc centrale e reintegrati (ceduti all'anello prelevandoli dall'aria esterna) per evitare che la temperatura dell'anello scenda sotto i limiti che provocano il blocco del sistema.
ecco perchè parlo di primo e secondo stadio: i COP sono alti, ma la stessa energia va prima presa dall'aria e scaricata nell'anello (dalla pdc centrale) e poi presa dall'anello e scaricata in ambiente (dalle pdc terminali), perciò il COP complessivo dei due stadi in sequenza è molto minore dei due COP separati.


adesso immagina che uno dei terminali invece che in caldo funzioni in freddo: questo terminale sottrae una quantità di calore Z all'ambiente e la cede all'anello (circa 4/3*Z se immaginiamo che funzioni con un rendimento da split EER=3). questi 4/3°Z sono calore "gratuito" che tutti gli altri terminali che lavorano in caldo possono usare (=prelevare dall'anello), senza bisogno che la pdc centralizzata lo reintegri. e tu vuoi pure farglieli pagare come se li stesse prelevando? ecco spiegata la complessità della contabilizzazione, ed anche l'unico motivo per usare l'anello d'acqua: recuperare del calore di scarto.
si usa nei centri commerciali, perchè così in inverno tutto il calore espulso dai banchi/armadi/celle frigo viene recuperato dall'anello e usato per riscaldare; oppure pensa a un edificio con un grosso datacenter.
Ultima modifica di Ronin il sab lug 19, 2025 10:43, modificato 1 volta in totale.
Esa
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Re: impianti WLHP

Messaggio da Esa »

L'anello d'acqua mi sembra, per certe situazioni particolari, un'ottima soluzione.
Non la vedo una soluzione pratica (e fattibile) per i condomini.
Il calcolo dell'efficienza (COP) è poi complesso, come dice Ronin.
MarchiVis
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Re: impianti WLHP

Messaggio da MarchiVis »

Grazie per la spiegazione e la pazienza

Il COP sì, è indubbiamente più basso...ma il sistema evita di rifare i singoli impianti negli appartamenti per mettersi una PDC. Alla fine il vero vantaggio è quello. Ma diciamo che sto vantaggio deriva più da chi non ama (progettisti, architetti e committenti) le classiche PDC aria-aria. Altrimenti si installano delle PDC aria-aria che fanno raffrescamento (sia in estate sia eventualmente in inverno) e che fanno eventuale integrazione in inverno

Comunque credo di aver capito da dove arrivi il mio errore. Ho considerato i terminali come fossero, in inverno, dei terminali funzionanti a resistenza (quindi T di ritorno all'anello sopra la T dell'anello) che sfruttano l'anello giusto per non rifare gli impianti negli appartamenti

Per quanto riguarda il far pagare chi raffresca...l'ho scritto perché comunque stanno utilizzando un servizio e l'impianto. Considerando che chi ha bisogno di raffrescare in inverno...si ritroverà a raffrescare ancora di più nelle mezze stagioni quando gli impianti di riscaldamento vanno poco o nulla e nei periodi in cui sono addirittura spenti. Tocca lasciare in funzione la PDC centralizzata solo per loro

Quindi, per semplificare...farei così...farei pagare l'utilizzo del servizio. Così si eviterebbero anche eventuali comportamenti anomali...tipo gente che raffresca troppo perché sta via da casa tutto il giorno...ma così facendo...i vicini poi dovranno scaldare di più. Si potrebbe arrivare all'assurdo...che è chi scalda di più...che permette ad altri di poter raffrescare. Oppure ci potrebbe essere quello che raffresca troppo di giorno, quando la PDC centralizzata lavorerebbe con COP più alti, per poi riscaldare di più in serata/nottata...quando i COP sono più bassi
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