Abito in una casa in affitto, credo costruita negli anni 70 in costiera amalfitana. La casa ha i muri molto sottili (circa 30cm di spessore e credo con mattoni forati in quanto nel fare alcuni fori col trapano, la punta entra per un paio di cm e poi va "a vuoto"). Quindi isolamento termico pari a 0!
Le stanze in cui ho il problema sono la cucina/soggiorno e la camera da letto (sempre sulla parete perimetrale).
La cucina/soggiorno è di circa 18m2, con pareti esterne esposte a est e a sud (sono due pareti quelle problematiche).
La camera da letto è di circa 14m2, con la parete problematica esposta a est.
Durante l'inverno (da dicembre a marzo circa), tutti i muri perimetrali esposti iniziano ad essere invasi dalla muffa. In particolare in modo abbastanza uniforme tra soffitto e muro verticale, per l'intera lunghezza del soffitto e del muro e per circa 40cm di estensione dall'angolo.
Gli infissi sono di buona qualità (in legno con guarnizioni e vetro isolante), ma essendo comunque abbastanza vecchi, lo "spiffero" attraverso le guarnizioni in gomma passa lo stesso (che a questo punto ritengo essere un vantaggio).
Premesso che dalle tabelle delle zone climatiche dovrei essere in zona C, ma la frazione in cui abito, in realtà, è una zona estremamente umida (circa 300m s.l.m., con temperature medie in inverno di 6-10 gradi e oltre il 90% di umidità, infatti la sera le strade diventano bagnate anche senza pioggia), quindi credo che possa considerarsi zona D.
Infine, l'intero soffitto di tutta la casa, corrisponde ad un terrazzo della casa situata sopra la mia.
Ho fatto un po' di misurazioni e questi sono i risultati:
Umidità relativa interna: sempre intorno all'80%, con picchi che arrivano al 92% e mai al di sotto del 75%.
Temperatura interna, in media, di 13-16 gradi quando torno la sera da lavoro, per poi accendere il riscaldamento tramite climatizzatore e portare la temperatura a 20 gradi circa.
Temperatura dei muri: la sera, al ritorno da lavoro, ho misurato in media una temperatura di circa 14-16 gradi, dipende dai punti, ma credo che durante la notte scenda di almeno 2 gradi.
Umidità dei muri: ho utilizzato un apparecchio che ha due puntali da premere sulla parete. Non so l'unità di misura, ma in pratica ha una scala che va da 0 a 3. Da 0 a 0,5 è considerato asciutto, da 0,6 a 1,5 è considerato umido, da 1,6 a 2,5 è considerato molto umido, oltre tali valori è praticamente bagnato. Tutte le pareti di casa, anche quelle interne, hanno restituito valori da 1,4 a 1,6.
Pavimento: la pavimentazione è in piastrelle di ceramica, e dal tardo pomeriggio si forma una patina di umidità e nelle zone più a ridosso delle pareti esterne praticamente sono quasi sempre bagnate.
La casa è situata sopra un altro appartamento e quindi l’intero solaio/pavimento non è a contatto col terreno ma corrisponde al soffitto della casa al piano inferiore.
Ovviamente inutile dirvi che ogni volta che cuciniamo teniamo tutto spalancato, nonostante il freddo per evitare ulteriore accumulo di vapore.
Ora vengono tutti i tentativi che ho fatto:
Arieggiare: Se apro TUTTE le finestre di casa, spalancate, creando anche una forte corrente, l'umidità interna scende al max al 65% e non oltre, e non appena richiudo le finestre, tempo 10 min, ritorna a valori intorno all'80%. Ho provato sia ad arieggiare aprendo al massimo per 10-15 min, piu volte al giorno, sia tenendo aperto per ore, ma il risultato non cambia.
Deumidificazione: stessa cosa, con un deumidificatore da 20l/giorno, anche tenendolo accesso ore, raccoglie nelle giornate piu umide anche 3 litri di acqua in circa 5 ore, ma l'umidità scende non oltre il 65% e come prima, appena lo spengo, risale all'80% e oltre nel giro di circa 20 min.
Finestre aperte: ho provato anche a tenere aperte le finestre a Vasistas da quando esco la mattina intorno alle 7 fino al rientro a casa (intorno alle 18), ma in ogni caso al rientro trovo un'umidità dell'80% o peggio.
Premesso che ho capito che il problema principale è la totale assenza di isolamento delle pareti, purtroppo non essendo casa mia non posso fare un cappotto termico e la proprietaria non è disposta ad investire (so che qui possiamo aprire tante discussioni, ma vi assicuro che nella mia zona già il fatto di essere riuscito a trovare una casa in affitto è un miracolo! ).
Potete darmi qualche consiglio su come poter limitare (so che risolvere è impossibile) il più possibile il problema dell'elevata umidità per evitare la formazione di muffa o quantomeno di "contenerla"? Non so piu quanta candeggina, prodotti antimuffa ecc ho utilizzato, ma nel giro di una settimana, OVVIAMENTE, siamo punto e a capo e a questo punto non so se mi conviene respirarmi la muffa o le sostanze rilasciati da questi prodotti.
Quasi sempre leggo che una soluzione potrebbe essere la VMC, ma non potendo (per gli stessi motivi di sopra) installare un impianto centralizzato, una VMC puntuale potrebbe migliorare la situazione? Il dubbio che ho è che se aprendo le finestre e creando una forte corrente non risolvo, come potrebbe una VMC puntuale? Inoltre non ho ben capito se eventualmente, considerando il clima molto umido della mia zona, convenga quella con scambiatore ceramico o entalpico, perchè entalpico ho paura che molta dell'umidità presente all'esterno, venga "aggiunta" a quella interna dato che non c'è chissà che differenza di temperatura anche se accendo il riscaldamento.
Avete altre idee o consigli per migliorare la situazione? Avevo pensato anche ad installare dei pannelli di sughero internamente nei punti più problematici, come ad esempio dietro ad un mobile dove la muffa è veramente tanta, ma se non ho capito male andando a mettere dei pannelli solo in un'area e non sull'intera parete, paradossalmente potrei addirittura peggiorare la situazione.
Vi prego aiutatemi (se possibile

Grazie a tutti!