Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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simone88
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Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da simone88 »

Buongiorno,
leggo il forum da tempo, e ho capito che ogni impianto è unico con caratteristiche e necessità differenti, ma anche ogni persona ha idee differenti su come gestire un impianto a pavimento.
Vi sottopongo quindi il mio caso sperando di trovare un aiuto.

Ho installato nel 2021 un impianto a pavimento su un appartamento di 125mq su un piano. L’immobile è degli anni 20, con affacci sui 4 lati e con pareti di pietra spessore 60cm non coibentato, interpiano netto di 3.1m. La pavimentazione è un parquet in rovere sp.10mm
L’impianto è così strutturato, pannello bugnato spessore totale 3cm, 1cm di solante sotto e 2cm di funghetto, tubazioni 17x2, 3cm di autolivellante sopra tubo e parquet 10mm. dalla caldaia ci sono 4 partenze, 2 ai 2 collettori dell’impianto a pavimento (7 e 8 circuiti) e 2 a dei termoarredi che lavorano in parallelo con l’impianto a bassa temperatura. È presente un solo termostato, non sono quindi state create zone, e non sono presenti attuatori elettrici. La caldaia è una Cosmogas Q30, quindi 30Kw, impostata al 50% della potenza per quanto riguarda il riscaldamento.

Dopo 3 inverni, passati così e così, con mandata di 40° in caldaia, ma con il pavimento parzialmente non in temperatura, mi accorgo che tra mandata e ritorno sui collettori ci sono circa 12gradi di differenza.
Vedo anche che sul progetto, redatto dal fornitore dell’impianto, la portata deve essere circa il doppio di quella riscontrata nei flussimetri.

Quest’anno a ottobre mi decido (contro il parere di molti) di installare un separatore idraulico e un'unica pompa di rilancio (dab evosta3 80/130), che fa quindi circolare l’acqua nei due collettori e termoarredi. La portata di progetto totale ora è rispettata (2.8m3/h) ed è circa 2,5/3 l/s per ogni circuito. Il comfort è nettamente migliorato e la differenza di temperatura nei collettori è scesa a 5 gradi. La differenza di temperatura, dovuta alle due diverse portate del circuito primario e secondario è 5° (40°caldaia e 35°collettori) quindi riesco a scaldarmi meglio rispetto a prima anche se l’acqua arriva ai collettori più fredda di prima. L’impianto ad ogni modo mi sembra non avere un’inerzia elevatissima, entrando in temperatura in 5/6ore.

Dopo un paio di mesi mi accorgo che i consumi si attestano a circa 10mc al giorno con temperature esterne non estremamente fredde (7/8gradi a mezzogiorno).
Anche se con l’inserimento del circolatore aggiunto la situazione lato impianto è migliorata, dal lato caldaia invece ho avuto peggioramenti, non modula come prima. Dopo aver indagato a fondo,e fatto innumerevoli prove, mi rendo conto che il circolatore della caldaia è impostato con velocità 100% e, non avendo più tutte le perdite di carico del circuito, per scaldare tutta quella portata deve necessariamente bruciare ad un determinato livello 9kw/h quando lavora al minimo (lettura sul display della caldaia).
Impostando invece la velocità della pompa su “modulante” anche il bruciatore si hanno dei miglioramenti 6/7 kw/h quando va bene, ma tra temperatura di mandata della caldaia e temperatura riscontrata sui colletori ho 10gradi di differenza. Quindi mandata in caldaia 40° e 30/31° nei collettori.

Questa impostazione è ancora accettabile per il comfort di riscaldamento ma ancora ho una media di 1mc/h per le ore di effettivo funzionamento dell’impianto, per un totale medio di 10mc al giorno. Senza poi considerare che il freddo deve ancora arrivare.
Credo che ancora l’impianto non lavori a dovere e non riesco ad ottenere il famoso effetto radiante di cui si parla. Avendo il termostato la caldaia fa on/off. Se la lascio sempre accesa ho consumi di 20mc al giorno.

Leggo che molti suddividono l’impianto stanza per stanza (potrei sfruttare sistemi wireless), altri fanno lavorare la caldia 24h, altri fanno circolare il secondario 24h, altri installano la sonda climatica, addirittura ho letto anche un tecnico che consigliava di impostare da termostato che l’impianto funzionasse ad ore alterne, in modo da non far raffreddare troppo il massetto prima dell’accensione successiva.


In definitiva, quali sono secondo voi, i miglioramenti migliori da fare, strettamente legati al mio impianto, per diminuire i consumi, ed eventualmente migliorare l’impianto?
Grazie a chi mi dedicherà del tempo con il suo prezioso contributo.
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progetto impianto
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Impianto dopo l'installazione del circolare aggiunto
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simcat
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da simcat »

L’impianto è così strutturato, pannello bugnato spessore totale 3cm, 1cm di solante sotto

Sotto che ambiente hai?


Dopo 3 inverni, passati così e così, con mandata di 40° in caldaia, ma con il pavimento parzialmente non in temperatura, mi accorgo che tra mandata e ritorno sui collettori ci sono circa 12gradi di differenza.

Una domanda: così e così che vuol dire? hai 20°C in casa alla temperatura esterna di progetto?

12 °C di differenza è una dato plausibile, visto che la il circolatore della caldaietta fornirà al massimo la metà della portata necessaria di progetto. Ma alla fine, sei tu avessi 19-20°C in ambiente....




Quest’anno a ottobre mi decido (contro il parere di molti) di installare un separatore idraulico e un'unica pompa di rilancio (dab evosta3 80/130), che fa quindi circolare l’acqua nei due collettori e termoarredi. La portata di progetto totale ora è rispettata (2.8m3/h) ed è circa 2,5/3 l/s per ogni circuito.
Ci sta, sarebbe stato sufficiente anche la pompa in serie con un by-pass

Il comfort è nettamente migliorato e la differenza di temperatura nei collettori è scesa a 5 gradi.

Quindi sprechi 5°C, almeno hai 19-20°C in casa?

La differenza di temperatura, dovuta alle due diverse portate del circuito primario e secondario è 5° (40°caldaia e 35°collettori) quindi riesco a scaldarmi meglio rispetto a prima anche se l’acqua arriva ai collettori più fredda di prima.


Quindi:
ante intervento: caldaia +40°/ invio all'impianto dai collettori +40°C - ritorno +28°C
post intervento: caldaia +40°/arrivo ai collettori +35°C - ritorno +30°C
In termini di potenza resa non è cambiato in granchè, certamente la temperatura si uniforma avendo il corretto salto di 5°C come da "buona installazione)

L’impianto ad ogni modo mi sembra non avere un’inerzia elevatissima, entrando in temperatura in 5/6ore.
per essere un bassissimo spessore, una eternità....al massimo ti ci dovrebbe volere 45-60 minuti

Dopo un paio di mesi mi accorgo che i consumi si attestano a circa 10mc al giorno con temperature esterne non estremamente fredde (7/8gradi a mezzogiorno).

Non lo ritengo un valore anormale: con quelle temperature avrai circa 8 kW di dispersioni termiche, quindi 12 ore di accensione fanno 10 m3, più o meno.....





Credo che ancora l’impianto non lavori a dovere e non riesco ad ottenere il famoso effetto radiante di cui si parla. Avendo il termostato la caldaia fa on/off.

se fa off vuol dire che è arrivato in temperatura....
Prova ad impostare 19°C e lascia stare il tutto.... vedi un po' come va
simone88
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da simone88 »

Grazie per la risposta,

Sotto che ambiente hai?
Sotto ho un appartamento vuoto, non abitato dotato per altro di infissi molto vecchi.

Una domanda: così e così che vuol dire? hai 20°C in casa alla temperatura esterna di progetto?
Dopo 3 inverni avevo stanze e parti pavimento completamente freddi, avendo un solo termostato la temperatura veniva raggiunta, ma nelle altre stanze avevo anche 2 gradi in meno rispetto al termostato.

Ci sta, sarebbe stato sufficiente anche la pompa in serie con un by-pass
forse con un bypass avrei ridotto il fatto dell'abbassamento di temperatura dovuta alla miscelazione? E far tornare meno acqua in ritorno alla caldaia che avrebbe gestito meglio il suo riscaldamento?? Potrebbe essere stata una soluzione migliore a quella che ho adottato io.

Quindi sprechi 5°C, almeno hai 19-20°C in casa?
In casa, ho 19.5gradi e una temperatura molto più uniforme su tutte le stanze

per essere un bassissimo spessore, una eternità....al massimo ti ci dovrebbe volere 45-60 minuti
Se lo stacco la notte imposto 18gradi e 19.5al giorno, recupero quel grado e mezzo in 4/5 ore di funzionamento, ma ad ogni modo dal punto di vista dei consumi mi conviene in questo modo piuttosto che combattere con il freddo della notte.

Non lo ritengo un valore anormale: con quelle temperature avrai circa 8 kW di dispersioni termiche, quindi 12 ore di accensione fanno 10 m3, più o meno.....
Ho solamente paura che quando l'inverno arriverà a temperature più rigide 2/3gradi in media giornaliera, (mi trovo in Umbria a 500msl), i consumi cresceranno esponenzialmente. Ad oggi sto spendendo 350euro al mese e più di bolletta gas

Prova ad impostare 19°C e lascia stare il tutto.... vedi un po' come va
è quello che sto facendo, 19.5al giorno e 18 la notte. alla fine sta andando bene, non mi rendo conto cosa succederà quando fuori le temperature si abbasseranno di altri 7/8 gradi.

Ad ogni modo mi sembra, dalla tua risposta, che il mio impianto non è dei peggio che si trovano in circolazione e che devo stare tranquillo, anche se le bollette sono abbastanza salate, evidentemente pago lo scotto di avere una casa molto vecchia, su cui tra l'altro, essendo storica, difficilmente posso intervenire.

Grazie
boba74
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da boba74 »

Da quanto capisco, probabilmente prima la portata era scarsa, quindi facendo funzionare tutto con la sola pompa della caldaia alcuni circuiti non scaldavano a sufficienza, avendo aggiunto separatore e pompa hai risolto il problema portate (forse si poteva anche mettere la pompa maggiorata al posto di quella di serie (le Cosmogas ce l'hanno come optional), in modo da evitare compensatore e seconda pompa, ma dipende dalle portate effettive.
Sui consumi, secondo me c'è poco da fare, perchè a questo punto una volta che si riesce a raggiungere un regime di comfort, il consumo è dato semplicemente dalle dispersioni dell'edificio: cambia poco agire sulla modulazione della pompa a questo punto. Potresti semmai ridurre la temperatura di mandata per sfruttare un po' di più la condensazione (se hai una climatica potresti impostare una curva, altrimenti vai manualmente in base al comfort che ottieni)
In ogni caso non credo che se anche diminuiscono ulteriormente le temperature avrai un aumento dei consumi "esponenziale", al limite avrai un aumento del 10-15%... :roll:
simcat
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da simcat »

simone88 ha scritto: mar gen 07, 2025 16:34 Grazie per la risposta,

Sotto che ambiente hai?
Sotto ho un appartamento vuoto, non abitato dotato per altro di infissi molto vecchi.
Sfortuna....un 10% sicuro lo perdi; da un punto di vista normativo è corretto, perchè è stato considerato come sotto riscaldato.
simcat
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da simcat »

simone88 ha scritto: mar gen 07, 2025 16:34
Prova ad impostare 19°C e lascia stare il tutto.... vedi un po' come va
è quello che sto facendo, 19.5al giorno e 18 la notte. alla fine sta andando bene, non mi rendo conto cosa succederà quando fuori le temperature si abbasseranno di altri 7/8 gradi.
Prova a fare 19°C costanti
andrea_zolfi
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da andrea_zolfi »

Si cita pannello bugnato e parquet . . . il legno e' un materiale coibente per eccellenza: come fa la serpentina a trasmettere completamente il calore alla stanza sovrastante se in mezzo c'e' uno strato di coibente?
simcat
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da simcat »

andrea_zolfi ha scritto: mer gen 08, 2025 03:04 Si cita pannello bugnato e parquet . . . il legno e' un materiale coibente per eccellenza: come fa la serpentina a trasmettere completamente il calore alla stanza sovrastante se in mezzo c'e' uno strato di coibente?
È qualche decennio che ci sono le tabelle di riduzione di resa in funzione delle tipologie e spessori di pavimento, senza contatore le verifiche agli elementi finiti per casi particolari (ad titolo di esempio: mega soggiorno con mega tappeto in fibra cocco, soletta di 15-20 cm in un centro commerciale, condizioni particolari come SPA, ecc...): si chiama ricerca e progettazione.
simone88
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da simone88 »

è logico che a livello di resa abbia perso qualcosa, l'ho messo sul conto in fase di "progettazione", ma è anche vero che ho installato un prefinito con 10mm di spessore e che non sono nè il primo nè l'ultimo ad installare un parquet. Non ho di certo installato un XPS come pavimento. :)
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NoNickName
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da NoNickName »

In realtà hai migliorato il comfort, ma peggiorato il consumo energetico, perchè hai lo stesso consumo di mc di gas con 5° in mandata in meno e una pompa di circolazione in più. Non commenterò questi risultati dei quali ringraziare i separatori idraulici.

Condivido il consiglio di boba, bastava cambiare la pompa di serie con una leggermente più potente a parità di fattore di forma.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
simcat
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da simcat »

NoNickName ha scritto: mer gen 08, 2025 18:02 In realtà hai migliorato il comfort, ma peggiorato il consumo energetico, perchè hai lo stesso consumo di mc di gas con 5° in mandata in meno e una pompa di circolazione in più. Non commenterò questi risultati dei quali ringraziare i separatori idraulici.

Condivido il consiglio di boba, bastava cambiare la pompa di serie con una leggermente più potente a parità di fattore di forma.
Non avrebbe quasi certamente trovato un circolatore maggiorato da caldaietta che gli andasse bene (2.500 l/h con almeno 0,8 bar). Forse si sarebbe avvicinato, limitando il delta T, ma avendo sempre zone decisamente più fredde a casa del basso ritorno.

Alla fine, tutto sommato, se ha trovato un confort migliore, può vivere sereno alla faccia dei 5 °C; farà pari rinunciando ad una cena al ristorante....
simone88
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da simone88 »

In realtà mi sono confrontato sia con il tecnico di zona di Cosmogas che con Cosmogas direttamente, e mi hanno detto che il circolatore è già impostato alla velocità massima di default e che aumentando la portata al valore richiesto la caldaia non avrebbe lavorato bene.
Ad ogni modo non sto consumando di più, al massimo non sto risparmiando.... ma se mi scaldo meglio ed ho un confort migliore allo stesso prezzo non equivale a risparmio??? :)
andrea_zolfi
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da andrea_zolfi »

Io ho fatto riferimento soltanto al pavimento in parquet menzionato all'inizio e non alle casistiche particolari da lei indicate.

Quindi, in concreto, cosa cambia nel consumo di una caldaia a gas che alimenta un riscaldamento a pavimento, tra un pavimento in legno massello o pannello in surrogato legnoso e un pavimento in piastrelle?

Io constato la realta' e quei calcoli, progetti e tabelle, sia venti anni fa sia nel 2024, sono ritenuti necessari da ben pochi idraulici e termotecnici e comunque si parla di un costo del conteggio nell'ordine di migliaia di euro per un'abitazione civile media (quindi nulla da lei indicato).

"Si chiama ricerca e progettazione" dovrebbe essere spontaneo ed ovvio ai tecnici/artigiani/architetti e non ai committenti che, oltre a pagare, devono verificare il lavoro dei tecnici, anche attraverso i forum come questo.


simcat ha scritto: mer gen 08, 2025 09:13
andrea_zolfi ha scritto: mer gen 08, 2025 03:04 Si cita pannello bugnato e parquet . . . il legno e' un materiale coibente per eccellenza: come fa la serpentina a trasmettere completamente il calore alla stanza sovrastante se in mezzo c'e' uno strato di coibente?
È qualche decennio che ci sono le tabelle di riduzione di resa in funzione delle tipologie e spessori di pavimento, senza contatore le verifiche agli elementi finiti per casi particolari (ad titolo di esempio: mega soggiorno con mega tappeto in fibra cocco, soletta di 15-20 cm in un centro commerciale, condizioni particolari come SPA, ecc...): si chiama ricerca e progettazione.
simcat
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da simcat »

andrea_zolfi ha scritto: gio gen 09, 2025 14:06 Io constato la realta' e quei calcoli, progetti e tabelle, sia venti anni fa sia nel 2024, sono ritenuti necessari da ben pochi idraulici e termotecnici e comunque si parla di un costo del conteggio nell'ordine di migliaia di euro per un'abitazione civile media (quindi nulla da lei indicato).
Non capisco il nesso fra una resa termica del pannello radiante, in funzione della tipologia della finitura del pavimento, e le migliaia di euro...; immagino che frequentando i forum per controllare i termotecnici mi possa esprimere meglio la sua tesi
simone88
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da simone88 »

E invece per quanto riguarda la termoregolazione quali sono i consigli migliorativi??
Anche su questo vedo moooolte opinioni discordanti... termostati in ogni ambiente, climatica o altri, zona unica con termostato ambiente o ancora altri (pochi) lasciare l'impianto sempre in funzione e operare solo sulla temperatura di mandata caldaia un grado al giorno finchè si ha la sensazione ottimale. Quest'ultima opzione richiede assestamenti continui nel corso della stagione ogni qualvolta la temperatura esterna subisce notevoli cambiamenti.

Grazie
andrea_zolfi
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da andrea_zolfi »

Lei ha esclamato in un suo precedente post "Si chiama ricerca e progettazione". Quindi e' lei che ha tirato in ballo la questione.

A me risulta che, generalmente, tutti gli artigiani e gli architetti realizzano impianti senza alcun precedente e specifico calcolo o progetto e tutto si fa ripetendo le esperienze precedenti del tipo "copia ed incolla". E se il committente richiede la "ricerca e progettazione" (come lei ha affermato) allora dovra' pagare migliaia di euro in piu' per la ricerca e progettazione.

Sono io che non capisco la ragione del suo tono polemico.

Probabilmente lei capisce un'altra forma di linguaggio, come ad esempio l'espressione in un altro thread: "4/6.000 euro di progetto??? :lol: :lol: :lol: ma voi siete matti! Ma in quanto tempo lo ammortizzo un impianto del genere?!?".

Ritorno all'argomento principale, prima del suo intervento evanescente, che non ha risposto al quesito riguardante il parquet come rivestimento di un riscaldamento a pavimento.

Avrei auspicato in una risposta concreta e definitiva.

Con un pavimento in parquet di legno massello o suo surrogato, il consumo di gas e' pari a circa il 50% in piu' e lo si conteggia dal denaro che l'inquilino tira fuori dalla tasca per pagare la fattura del fornitore del gas, perche' si ritrova con un riscaldamento a pavimento costruito dai migliori artigiani ed architetti della zona.

E' ridicolo parlare di conteggi e di progetti, quando fior fiore di artigiani e di architetti se ne infischiano di quanto spendera' il committente per riscaldare l'abitazione. Anzi, dissimulano la loro perfidia dietro locuzioni scientifiche e tecniche, come ad esempio "inerzia termica".

Mi sembra che si voglia aggredire verbalmente coloro che espongono la quotidianita', ricoprendoli di polemiche a volte gratuite a volte strumentali.


simcat ha scritto: gio gen 09, 2025 14:57
andrea_zolfi ha scritto: gio gen 09, 2025 14:06 Io constato la realta' e quei calcoli, progetti e tabelle, sia venti anni fa sia nel 2024, sono ritenuti necessari da ben pochi idraulici e termotecnici e comunque si parla di un costo del conteggio nell'ordine di migliaia di euro per un'abitazione civile media (quindi nulla da lei indicato).
Non capisco il nesso fra una resa termica del pannello radiante, in funzione della tipologia della finitura del pavimento, e le migliaia di euro...; immagino che frequentando i forum per controllare i termotecnici mi possa esprimere meglio la sua tesi
Esa
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da Esa »

...l'espressione in un altro thread: "4/6.000 euro di progetto???
Che equivalgono a 40/60 ore di lavoro.
Dimenticavo: una vita di esperienze + 40/60 ore di lavoro.
Troppo caro?
Suggerisco alternative più economiche: chiedere all'idraulico, che si fa eseguire il progetto dai fornitori e paga un tecnico per mettere la firma su tutto.
Quale potrebbe essere la differenza nel costo di esercizio tra le due soluzioni? Mai nessuno lo potrà dire, quindi ...
boba74
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da boba74 »

andrea_zolfi ha scritto: lun gen 13, 2025 12:55
Con un pavimento in parquet di legno massello o suo surrogato, il consumo di gas e' pari a circa il 50% in piu' e lo si conteggia dal denaro che l'inquilino tira fuori dalla tasca per pagare la fattura del fornitore del gas, perche' si ritrova con un riscaldamento a pavimento costruito dai migliori artigiani ed architetti della zona.

Ma quando mai?
Il consumo è identico, casomai sarà la resa termica a essere inferiore, il che significa che per avere la stessa temperatura in ambiente si dovrà mettere (leggi "progettare") un passo più fitto se il pavimento è in legno rispetto a uno di ceramica, ma l'energia consumata è sempre la stessa, e non dipende dal tipo di pavimento, ma dalle dispersioni dell'edificio. :roll:
simcat
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da simcat »

boba74 ha scritto: lun gen 13, 2025 13:26
andrea_zolfi ha scritto: lun gen 13, 2025 12:55
Con un pavimento in parquet di legno massello o suo surrogato, il consumo di gas e' pari a circa il 50% in piu' e lo si conteggia dal denaro che l'inquilino tira fuori dalla tasca per pagare la fattura del fornitore del gas, perche' si ritrova con un riscaldamento a pavimento costruito dai migliori artigiani ed architetti della zona.

Ma quando mai?
Il consumo è identico, casomai sarà la resa termica a essere inferiore, il che significa che per avere la stessa temperatura in ambiente si dovrà mettere (leggi "progettare") un passo più fitto se il pavimento è in legno rispetto a uno di ceramica, ma l'energia consumata è sempre la stessa, e non dipende dal tipo di pavimento, ma dalle dispersioni dell'edificio. :roll:
Boba74, lascia perdere, ed io che "sciocco" a dedicare del mio tempo professionale... non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, chieda agli artigiani ed agli architetti.... :mrgreen:
andrea_zolfi
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da andrea_zolfi »

Appunto, come volevasi dimostrare. Soltanto sofismi tecnici e parafrasi acrobatiche ma il risultato non cambia: l'inquilino spende il 50% in più di quanto perorato da "chi sa".

E non dipende dalla resa termica o dalla dispersione termica o da altro, ma dalla mancanza di vergogna di tantissimi operatori di settore a cui interessa soltanto vendere qualunque cosa purché la compri il committente.

Ripetete la menzogna all'infinito finché la realtà diventa la menzogna e la menzogna diventa la realtà.

Vergognatevi!


simcat ha scritto: lun gen 13, 2025 15:25
boba74 ha scritto: lun gen 13, 2025 13:26
andrea_zolfi ha scritto: lun gen 13, 2025 12:55
Con un pavimento in parquet di legno massello o suo surrogato, il consumo di gas e' pari a circa il 50% in piu' e lo si conteggia dal denaro che l'inquilino tira fuori dalla tasca per pagare la fattura del fornitore del gas, perche' si ritrova con un riscaldamento a pavimento costruito dai migliori artigiani ed architetti della zona.

Ma quando mai?
Il consumo è identico, casomai sarà la resa termica a essere inferiore, il che significa che per avere la stessa temperatura in ambiente si dovrà mettere (leggi "progettare") un passo più fitto se il pavimento è in legno rispetto a uno di ceramica, ma l'energia consumata è sempre la stessa, e non dipende dal tipo di pavimento, ma dalle dispersioni dell'edificio. :roll:
Boba74, lascia perdere, ed io che "sciocco" a dedicare del mio tempo professionale... non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, chieda agli artigiani ed agli architetti.... :mrgreen:
Esa
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da Esa »

ma l'energia consumata è sempre la stessa, e non dipende dal tipo di pavimento, ma dalle dispersioni dell'edificio.
Purtroppo, no. Almeno come si intende normalmente.
Semplificando, le dispersioni si calcolano con la formula KxSxdT, ma in realtà, non è così.
boba74
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da boba74 »

Esa ha scritto: mar gen 14, 2025 08:23
ma l'energia consumata è sempre la stessa, e non dipende dal tipo di pavimento, ma dalle dispersioni dell'edificio.
Purtroppo, no. Almeno come si intende normalmente.
Semplificando, le dispersioni si calcolano con la formula KxSxdT, ma in realtà, non è così.
Se il pavimento in questione è un solaio interpiano non da alcun contributo alla dispersione... Il fatto di avere legno al posto della ceramica equivale (nel paragone con un impianto a radiatori) a "coprire" parzialmente il radiatore: questo per avere la stessa potenza dovrà quindi essere più grosso, il che non incide comunque sui consumi energetici.
Al limite il parquet inciderà sull'inerzia termica, ma da lì a dire che ti fa spendere di più ce ne passa....
simcat
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da simcat »

andrea_zolfi ha scritto: mar gen 14, 2025 01:49 E non dipende dalla resa termica o dalla dispersione termica o da altro, ma dalla mancanza di vergogna di tantissimi operatori di settore a cui interessa soltanto vendere qualunque cosa purché la compri il committente.
Ultimo messaggio:
questo è un forum di termotecnici, quindi l'unica categoria alla quale non interessa vendere qualcosa....; la nostra prestazione professionale tende esclusivamente a progettare impianti con il miglior rapporto costo/beneficio a seconda delle esigenze/richieste e disponibilità economiche del cliente finale, unico nostro referente.

Ovviamente non lavoro gratis e la professionalità si paga.

Purtroppo è spesso il cliente finale che, accecato dal dover pagare una spesa professionale, si affida a varie scorciatoie.

Quindi, come si dice dalla mie parti, ha proprio "sbagliato uscio", ovvero è proprio fuori strada...

Prego l'amministratore di non tollerare certi toni, che ritengo assolutamente offensivi.
Esa
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Iscritto il: sab dic 03, 2011 22:53

Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da Esa »

Al limite il parquet inciderà sull'inerzia termica, ma da lì a dire che ti fa spendere di più ce ne passa....
Convengo totalmente con te.
Quello che cercavo di dire è che dover riscaldare la massa esterna all'isolante (nello specifico al parquet) porta ad un maggior consumo. Se tale consumo è del 50% in più (da verificare, per latro), vuol dire che manca totalmente l'isolamento sotto il riscaldamento a pavimento. Quindi, come giustamente fai notare, il parquet non incide, se non marginalmente sul consumo.
Oppure può essere che le tubazioni di adduzione non sono isolate, il sistema di regolazione è pessimo, il sistema di emissione ha un rendimento pessimo (come, sembra, nel caso specifico), ecc. ecc.
In sintesi: è importante evitare di coinvolgere la massa nel riscaldamento degli ambienti?
Quindi, non solo isolare bene l'edificio ed avere generatori efficienti, ma anche i sistemi di trasporto (reti), di regolazione ed emissione devono essere efficienti. Spesso le masse sono riscaldate senza motivo (isolamento a cappotto invece che interno, ad esempio, per mia esperienza) o mal utilizzate.
A me sono interessate più le opinioni dei colleghi, che "l'attribuzione di colpe" al parquet!
arkanoid
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da arkanoid »

Sei il primo detrattore dell'inerzia che sento al mondo. L'inerzia ti dà temperatura radiante uniforme nel tempo, cioè confort. Quello che spendi all'inizio per scaldare la massa lo risparmi alla fine...
redigere redigere redigere
vinz75
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da vinz75 »

Aggiungo una considerazione. La scelta della finitura che sia gres o parque ecc la fa il committente finale.
Nessuno punta la pistola imponendo le scelte.
E qui mi fermo.

Faccio nuovamente appello agli amministratori di creare una sezione specifica per gli utenti finali.
Noto che negli ultimi mesi e settimane gli interventi stanno aumentando notevolmente, facendo perdere un po' il senso originario del forum. Forse sbaglio, ma questo è il mio parere.
boba74
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Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da boba74 »

vinz75 ha scritto: mar gen 14, 2025 12:24
Faccio nuovamente appello agli amministratori di creare una sezione specifica per gli utenti finali.
Noto che negli ultimi mesi e settimane gli interventi stanno aumentando notevolmente, facendo perdere un po' il senso originario del forum. Forse sbaglio, ma questo è il mio parere.
Si vede che qualcuno ha prolungato le festività... adesso torneranno a lavorare pure loro spero. :lol:
Esa
Messaggi: 4123
Iscritto il: sab dic 03, 2011 22:53

Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da Esa »

arkanoid ha scritto: mar gen 14, 2025 11:09 Sei il primo detrattore dell'inerzia che sento al mondo. L'inerzia ti dà temperatura radiante uniforme nel tempo, cioè confort. Quello che spendi all'inizio per scaldare la massa lo risparmi alla fine...
Non sono né il primo né l'ultimo. Se intendi l'inerzia dovuta alla presenza di isolamento esterno, direi di sì, ma non sono detrattore dell'inerzia in sé, anzi.
Si tratta di concordare come utilizzarla (la massa o l'inerzia): per accumulare il calore prodotto, pagato salatamente (isolamento a cappotto), o il calore generato dal sole, gratuito, (isolamento interno)?
L'edificio lo usi 24 ore in continuo o saltuariamente (10 ore di notte e poi qualche ora di giorno)? Ti serve scaldare subito e accettare che si raffreddi subito (regolazione adatta, magari predittiva), quindi edificio molto reattivo, con elevato isolamento interno ed elevata massa esterna ? Oppure no? Vuoi edifici come le chiese (con rivestimento interno isolante, in legno, magari) o edifici (sempre come le chiese, ma con cappotto esterno in plastica)? Ecc. ecc.
Mi spiace: non sono fautore di soluzioni ripetitive e non credo sempre al marketing del momento, anzi ...
PS Pensa che mi vogliono convincere che gli impianti si devono realizzare con collettori e derivazioni alle utenze (per radiatori, lavabi, ecc.).
Esa
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Iscritto il: sab dic 03, 2011 22:53

Re: Impianto a pavimento, ottimizzazione consumi e temperature

Messaggio da Esa »

boba74 ha scritto: mar gen 14, 2025 12:28
vinz75 ha scritto: mar gen 14, 2025 12:24 Faccio nuovamente appello agli amministratori di creare una sezione specifica per gli utenti finali.
Noto che negli ultimi mesi e settimane gli interventi stanno aumentando notevolmente, facendo perdere un po' il senso originario del forum. Forse sbaglio, ma questo è il mio parere.
Si vede che qualcuno ha prolungato le festività... adesso torneranno a lavorare pure loro spero. :lol:
Non basta non rispondere o rispondere in maniera adeguata, senza lasciarsi andare a proporre soluzioni strampalate, come le domande?
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