L'edificio è riscaldato, raffrescato e dotato di ACS il tutto prodotto da una pompa di calore centralizzata, e ogni alloggio ha una cassetta di contabilizzazione con pompe di rilancio per riscaldamento e raffrescamento. In centrale è ovviamente presente una linea unica caldo-freddo con puffer che viene commutata tra estate e inverno (utilizzando la stessa pompa di circolazione opportunamente dimensionata in base alle portate massime che in questo caso sono quelle estive), nonchè un bollitore di ACS alimentato da una sua pompa primaria, e infine una pompa di ricircolo sanitario condominiale.
Il tutto è poi servito da un impianto fotovoltaico (sempre condominiale).
Per valutare correttamente i consumi "teorici" sto inserendo le varie potenze elettriche degli ausiliari nei miei calcoli energetici.
Il contatore elettrico condominiale (a cui è allacciato l'impianto termico di centrale e la pompa di calore) mi fornisce quindi i consumi condominiali complessivi (in kwh elettrici desumibili dalla bolletta), per tanto io dispongo dei consumi elettrici di almeno un anno di funzionamento.
Domanda:
Una volta inserito e modellato l'edificio come faccio a fare un confronto tra kwh "elettrici" fatturati e teorici di calcolo?
Cioè, nei risultati di calcolo dove vedo esplicitati tutti i vari fabbisogni suddivisi tra riscaldamento, raffrescamento, ACS, (Q,nd, Qgn,out, QP,tot, ecc...) quale devo prendere per fare un confronto con il consumo reale di energia elettrica? Esiste già un valore esplicito o devo passare per il COP o per il coefficiente di conversione energia elettrica/primaria? Qual'è il modo corretto di procedere?
Ovviamente mi rendo conto che non potrà mai esserci coincidenza tra reale e teorico, ma almeno l'ordine di grandezza per fare un confronto....