SuperP ha scritto: mar nov 21, 2023 09:51
A loro dirò che ho dovuto combattere per trasmettere le giuste informazioni, che ci avevo visto lungo, che ho seguito la strada maestra e che ho fatto il mio. Che sono stato per loro un esempio.
è proprio questo atteggiamento di superiorità slegato totalmente dai fatti quello di cui parlavo.
slegato totalmente dai fatti perchè quelle di cui parli sono le emissioni che gli esperti di sostenibilità classificano di scope 1 (i carburanti che consumiamo direttamente) e scope 2 (l'energia elettrica che preleviamo da rete). ma le emissioni veramente significative sono quelle cosiddette scope 3, ovvero quelle "insite" nella filiera produttiva (per le aziende) e negli oggetti che usiamo/comperiamo (per i consumatori).
globalmente le emissioni UE contano oramai per il 9% e quelle dell'italia per l'1%: scope 1 e 2 sono trascurabili.
la grande maggioranza delle emissioni europee (chiamiamoci europei) sono perciò indirette: vengono da prodotti che compriamo ed usiamo, cioè lo scope 3, che sono stati prodotti in paesi dove regole sulle emissioni, e sull'inquinamento diretto, e sui diritti dei lavoratori, ecc. non ce ne sono; ma noi spesso non ci facciamo alcuna domanda nell'usarli.
e poi andiamo in giro dicendo che siccome in casa nostra abbiamo eliminato quell'1%, mentre si continua tal quale a prima rispetto all'altro 99%, abbiamo fatto il nostro. è difficile rendere costruttiva una discussione quando qualcuno parte da un approccio come questo; lo sarebbe anche se costui fosse in prima linea su tutti gli altri fronti dell'agenda 21, in ogni luogo del mondo.
PS: le emissioni di particolato da traffico in pianura padana sono tra il 20% e il 30% del totale (superano il 50% solo in alcune vie milanesi), e solo la metà di queste sono da combustione, il resto viene da usura degli pneumatici, perciò anche con le auto (che sono comunque solo una parte del traffico) elettriche l'inquinamento locale continuerà a farci compagnia.