Pompa di calore Daikin altherma

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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Max64
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Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da Max64 »

Salve a tutti,sono in possesso di una Daikin altherma 3hf ad uso riscaldamento con termosifoni e acqua sanitaria.
Ho fatto un paio di volte il ciclo antilegionella (acqua sui 70°penso), è normale che quando l'acqua raggiunge queste temperature si scaldano i primi termosifoni dell'impianto?
Grazie a chi vuole rispondere
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da NoNickName »

No, ma evidentemente hai un trafilamento dalla valvola 3 vie, oppure un tubo del ricircolo è stato posato troppo vicino ad un tubo del riscaldamento.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Max64
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da Max64 »

Grazie della risposta, pensavo anch'io alla valvola a 3 vie.
Può essere regolata diversamente in modo che non trafili?
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da NoNickName »

Max64 ha scritto: gio set 07, 2023 13:28 Può essere regolata diversamente in modo che non trafili?
No, se trafila è un difetto o un guasto, (anche se una piccola percentuale di trafilamento è normale).
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A Giudiceandrea
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da A Giudiceandrea »

Comunque 70 gradi sono superflui per la legionella, bastano 60. La legionella già a 55 muore
Tom Bishop
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da Tom Bishop »

A Giudiceandrea ha scritto: ven set 08, 2023 23:45 Comunque 70 gradi sono superflui per la legionella, bastano 60. La legionella già a 55 muore
Dipende da quanto tempo la tieni a quella temperatura
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Tom Bishop
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da A Giudiceandrea »

Certo non 5 secondi, ma 15 minuti a 60 gradi e sei sterile
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da Dr.Gix »

http://www.legionellaonline.it/Linee-guida_2015.pdf

Pagina 136 se volete approfondire.

Da medico ti posso dire che con 30 minuti a 60°C se il bollitore non aveva precedentemente una carica batterica elevata (diciamo maggiore di 5000 U.F.C), non ha "fanghi e incrostazioni sul fondo" e non ci sono rami morti nell'impianto di distribuzione ACS, la carica batterica vitale residua dopo il ciclo antilegionella e dopo un flussaggio a portata sostenuta e con volume pari almeno al doppio del volume del bollitore, di fatto sarà quasi certamente molto al di sotto sia limiti di legge che dei limiti del buonsenso. La legionella può comunque contaminare il bollitore subito dopo il ciclo...Ottenere la sterilizzazione con il solo ciclo termico è praticamente impossibile ma è anche inutile accanirsi... di fatto se una persona sana o quantomeno "immunocompetente" inala una esigua quantità di patogeni appartenenti alla famiglia della legionella non succede assolutamente nulla...
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da Max64 »

Quindi tenendo la temperatura a 48°e naturalmente usandola tutti i giorni rischio?
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

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Max64 ha scritto: mar set 12, 2023 13:39 Quindi tenendo la temperatura a 48°e naturalmente usandola tutti i giorni rischio?
Tutti rischiamo di morire domani mattina.
La probabilità è però molto bassa, per un impatto tuttavia significativamente elevato.
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da Max64 »

Approfitto di voi x un'altra consulenza sempre sull'acqua sanitaria;avendo l'acqua molto dura (30/33F°) può bastare un dosatore di polifosfati all' ingresso dell': accumulo?
A Giudiceandrea
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da A Giudiceandrea »

Max64 ha scritto: mar set 12, 2023 13:39 Quindi tenendo la temperatura a 48°e naturalmente usandola tutti i giorni rischio?
Se la usi tutti i giorni non rischi nemmeno se la tieni a 35
Tom Bishop
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da Tom Bishop »

A Giudiceandrea ha scritto: mar set 12, 2023 17:16 Se la usi tutti i giorni non rischi nemmeno se la tieni a 35
Conosco persone che è 30 anni che studiano il fenomeno della legionella e ancora hanno problemi a contenerla e poi, scopro oggi che basta tenere l'acqua a 35°C aprendo il rubinetto tutti i giorni. Mi iscriverò al tuo gruppo.
Tom Bishop
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da arkanoid »

Max64 ha scritto: mar set 12, 2023 13:39 Quindi tenendo la temperatura a 48°e naturalmente usandola tutti i giorni rischio?
Sono le condizioni principe di proliferazione della legionella, ma è "normale" che sia così, tutti gli impianti con ricircolo hanno acqua in quell'intorno di temperatura e anche quando hai accumulo senza ricircolo spesso hai valori medi simili nel bollitore. Come diceva Dr.Gix la legionella diventa pericolosa soprattutto per gli immunodepressi, debilitati, etc. Con gli shock termici abbatti periodicamente la carica batterica, cercando di evitare di raggiungere picchi elevati. In altri impianti si usano prodotti chimici a base di cloro o acqua ossigenata, dosati in continuo, per poter ottenere un abbattimento più efficace. Purtroppo è un patogeno che ad oggi non c'è modo di controllare con efficacia e risultati certi al 100% con un metodo semplice, essendo comunque presente nell'acqua viene continuamente portato nell'impianto dall'acquedotto e una volta lì, prolifera.
P.S. con 33°f penserei ad un addolcitore almeno sull'acqua destinata alla produzione della calda sanitaria. Se lo metti, prendi un modello con elettrodo per produzione di cloro per disinfezione resine durante la rigenerazione.
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da vinz75 »

Seguo alcune RSA come consulente. Per edifici con queste destinazioni il problema legionella è molto sentito sia dai gestori che dalle ASL che periodicamente effettuano i controlli. Perciò è monitorato con analisi specifiche almeno 1/2 volte all'anno. Nei vecchi impianti che hanno subito negli anni tante modifiche, spostamenti, nuovi bagni, chiusura linee ecc, la legionella è sempre presente, per questo impianti specifici sono fondamentali, altrimenti la proliferazione sarebbe incompatibile con l'uso dell'edificio.
Il fatto che nel residenziale sia un tema del tutto trascurato non significa che il problema non esiste, questo è ovvio. Tuttavia come è stato detto negli interventi precedenti, è statisticamente molto meno probabile che la inalazione della legionella porti a conseguenze gravi e quindi a ricoveri a soggetti che non abbiano patologie. A ognuno potrebbe essere capitato di aver avuto questo problema nella frequentazione di alberghi, docce di strutture sportive ecc, ma non lo sa perchè non gli è stato diagnosticato.
Quindi in conclusione negli impianti residenziali sarebbe auspicabile avere impianti tipo quelli indicati da arkanoid, ma se in famiglia non ci sono persone anziane o soggetti "immunocompetenti" (rubo il termine), nell'elenco delle priorità non lo metterei tra i primi punti.
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da Dr.Gix »

vinz75 ha scritto: mer set 13, 2023 09:26
Quindi in conclusione negli impianti residenziali sarebbe auspicabile avere impianti tipo quelli indicati da arkanoid, ma se in famiglia non ci sono persone anziane o soggetti "immunocompetenti" (rubo il termine), nell'elenco delle priorità non lo metterei tra i primi punti.
Il termine esatto, in questo caso, sarebbe stato "immunodepressi", che non significa necessariamente affetti da AIDS o con patologie ematologiche, esistono tutta una serie di patologie autoimmuni che si curano con farmaci "immunosoppressori" che possono rendere la presenza di legionella nell'impianto ACS fatale per chi ne "inala abbastanza" da farla attecchire nel sistema respiratorio.

Colgo l'occasione per farvi una domanda tecnica.
Partiamo da una premessa: io ho una laurea in medicina ma mi capita a volte di essere chiamato come consulente tecnico per la valutazione di alcuni "vostri" progetti esecutivi, sia in occasione di collaudi per gare d'appalto multimilionarie, sia banalmente per revisionare/redigere il DVR. In ambito non residenziale esistono le linee guida ministeriali e quindi in caso di mancato rispetto delle prescrizioni è facile contestare un progetto o una realizzazione non conforme. Ora vi chiedo ma secondo voi, in ambito residenziale, un tecnico impiantista che redige una dichiarazione di conformità di un impianto idrotermosanitario con un progetto firmato da un professionista che, giustamente, prevede una determinata resistenza sul bollitore caricato da una pdc con l'opportuno termostato limite settato a 75°C, nel rispetto della norma UNI 806-2 (che prescrive la possibilità di raggiungere i 70°C nel circuito ACS proprio per la disinfezione), ma poi in fase di realizzazione non installa la resistenza supplementare ma nella DICO indica di aver eseguito i lavori rispettando la UNI 806-2 (magari è anche vero, relativamente al dimensionamento delle tubazioni), a parte la non conformità oggettiva al progetto (che da sola invaliderebbe la di.co), secondo voi non sta commettendo il reato di "falso ideologico" e sta rischiando pure un'imputazione per "morte o lesioni come conseguenza di altri delitti"?. Vi anticipo che i giudici ed i procuratori la pensano come me, per cui è tutto tranquillo e facile finché non ci sono di mezzo le vittime... Voi come la vedete?
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da NoNickName »

No, perché l'epidemia di legionella non è una diretta conseguenza della mancata installazione della resistenza o della non conformità dell'impianto.
Direi che si tratta più di colpa eventuale. Il rischio dell'epidemia non può né prevedersi né escludersi da parte del soggetto agente. Ma l'epidemia in concreto non può escludersi neppure se l'impianto fosse conforme e la resistenza fosse stata installata, e norme e linee guida seguite alla lettera.
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da arkanoid »

Personalmente la vedo che non si scherza con queste cose. Purtroppo, però, per come è impostato il nostro stato, può non essere sufficiente applicare le norme. Ad esempio puoi anche prevedere resistenza, ricircolo, etc ma se ci scappa il morto e potenzialmente esistono sistemi che possono ridurre il rischio e non li hai usati (esempio iperclorazione) difficilmente sarai esentato totalmente da colpe.
Siamo in un Paese dove qualsiasi cosa deve avere un colpevole, non si accetta il rischio marginale, per cui siamo tutti chi più chi meno abituati a cercare di parare il colpo preventivamente. Quando si tratta di questioni sanitarie mi verrebbe da dire ben venga, purtroppo è un approccio trasversale e produce distorsioni importanti.
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da vinz75 »

Sono d'accordo con arkanoid e NNN.
Anche se si mettono in atto tutte le misure di contenimento previste nelle linee guida e recepite nel DVR, può capitare che dalle analisi risulti un alta concentrazione di legionella, magari perchè di è staccato del calcare dentro cui si annidava.
Che i giudici ed i procuratori la pensino così, determina anche nei dirigenti delle aziende sanitarie eccessive responsabilità e paure, che a sua volta cercano di scaricare sulle strutture pubbliche o private con richieste talvolta spropositate.
L'oggetto di questa discussione è la legionella, ma a questa se ne aggiungono infinite altre. Diventa difficile se non impossibile poter rispettare tutte le prescrizioni che vengono imposte. Non è un problema di poco conto.
Dr.Gix
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da Dr.Gix »

Ragazzi come funziona in ambito non residenziale lo sappiamo tutti e potremmo scriverci diversi libri... la questione è che non esiste una legge specifica o un richiamo esplicito ad una determinata norma tecnica, (a parte l'eventuale citazione della uni 806-2 in DI.CO) relativa a sistemi di disinfezione termica dell'ACS domestica. Questo determina negli impiantisti che installano accumuli ACS gestiti da PDC e soprattutto nei "COPpatori" seriali (dicasi coppatore, colui che è affetto da disturbo ossessivo compulsivo nei confronti dell'efficienza energetica del proprio impianto termico) l'alibi per non installare o per disattivare qualunque sistema idoneo ad effettuare uno shock termico... ora i magistrati la vedono diversamente e credo che i progettisti si salvino facilmente se nel progetto è indicato un idoneo sistema di disinfezione (termica o chimica)mentre l'impiantista che non rispetta le prescrizioni tecniche non so come possa "salvarsi" se ci sono vittime. Non a caso TUTTI i sistemi ACS integrati scaldati da pdc hanno una resistenza elettrica interna ed un ciclo antilegionella.
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da NoNickName »

Dr.Gix ha scritto: gio set 14, 2023 15:06 Non a caso TUTTI i sistemi ACS integrati scaldati da pdc hanno una resistenza elettrica interna ed un ciclo antilegionella.
Ma non c'è un obbligo preciso di Legge, a differenza della Germania, dove ci sono prescrizioni precise in funzione dei volumi di acqua, del tipo di edificio e del numero di occupanti.
Se qualcuno mi fa vedere le prescrizioni normative di cui mi parli, che non siano raccomandazioni, linee guida o prassi, ma PRESCRIZIONI, ne sarei felice.
Il fatto poi che le macchine abbiano resistenze elettriche al loro interno non significa nulla, perché nessuno è obbligato ad usare accessori forniti con la macchina se non ne necessita o non è obbligato. Oltretutto le resistenze non sono mai descritte come "resistenze per la disinfezione antilegionella", ma piuttosto resistenze ad integrazione o seconda sorgente di calore.
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da Dr.Gix »

NoNickName ha scritto: gio set 14, 2023 17:01
Ma non c'è un obbligo preciso di Legge, a differenza della Germania.... omissis
Se qualcuno mi fa vedere le prescrizioni normative di cui mi parli, che non siano raccomandazioni, linee guida o prassi, ma PRESCRIZIONI, ne sarei felice.
Hai perfettamente centrato il punto: in ambito residenziale non esiste alcuna prescrizione e l'unico appiglio è eventualmente l'assenza di di.co o, se presente, l'eventuale richiamo alla UNI 806-2.
Di contro in ambito non residenziale le prescrizioni sono date dal combinato disposto del solito dl 81/2008 e delle linee guida ministeriali. A questo punto vi richiedo secondo voi, in mancanza di una norma imperativa e/o di relative sanzioni specifiche è eticamente corretto "ignorare il problema"? Perché mi sembra che se il problema esiste in ambito alberghiero esisterà anche nelle abitazioni... fino ad oggi è stato un problema "trascurabile" grazie alla notevole prevalenza di sistemi di produzione diretta di ACS (a gas) senza accumulo... adesso che le pdc e gli accumuli domestici iniziano a prendere piede arriverà una normativa esplicita come è successo in Germania.
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da NoNickName »

Dr.Gix ha scritto: gio set 14, 2023 22:07 è eticamente corretto "ignorare il problema"?
La disinfezione degli accumuli è argomento pertinente alla conduzione degli impianti. Ergo non agli installatori, bensì al proprietario, all'amministratore condominiale o, dove ricorre, al terzo responsabile.
Di contro la UNI806, pertinente per progettisti e installatori, è una norma tecnica non cogente, e la sua adozione è volontaria.

Faccio un esempio: io progetto e/o vendo e/o installo una friggitrice. A due anni dalla messa in servizio, i clienti del ristorante vengono esposti ad una intossicazione alimentare, riconducibile ad un piatto fritto. Come la vedono i magistrati?
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da A Giudiceandrea »

Tom Bishop ha scritto: mer set 13, 2023 06:19
A Giudiceandrea ha scritto: mar set 12, 2023 17:16 Se la usi tutti i giorni non rischi nemmeno se la tieni a 35
Conosco persone che è 30 anni che studiano il fenomeno della legionella e ancora hanno problemi a contenerla e poi, scopro oggi che basta tenere l'acqua a 35°C aprendo il rubinetto tutti i giorni. Mi iscriverò al tuo gruppo.
Che la leggionella si formi in fase stagnante è cosa nota. Ti sei mai chiesto perché nei pit non è prevista l'antilegionella? Comunque se vogliamo fare terrorismo è complicare le cose ottimo.
Se ti iscrivi al mio gruppo ti fai quattro risate e un po' di cultura
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da Tom Bishop »

A Giudiceandrea ha scritto: ven set 15, 2023 00:09

Che la leggionella si formi in fase stagnante è cosa nota.
È noto che la legionella (con una G sola) in fase stagnante proliferi, la legionella c'è sempre latente. Probabilmente la tua esperienza è limitata all'ambito della piccola resistenza e hai una una visione limitata a quel settore.
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da vinz75 »

Domanda per Dr.Gix
Alla luce della tua esperienza qualora si constati che progettista ed installatore hanno progettato ed installato sistemi antilegionella, ma questi non vengono utilizzati o non sono funzionanti, cosa accade? Parlo sempre di residenziale unifamiliare, come credo anche tu.
C'è lo stesso trattamento per il responsabile dell'impianto che magari è il marito anziano e vedovo della vittima?

PS al di là di questa discussione, l'esperienza professionale mi ha portato ad essere molto sensibile a questo tema, che non trascuro mai nei miei progetti anche in ambito residenziale.
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da NoNickName »

A Giudiceandrea ha scritto: ven set 15, 2023 00:09 Ti sei mai chiesto perché nei pit non è prevista l'antilegionella?
Perché nei preparatori istantanei l'acqua entra fredda dall'acquedotto.
E scusami se non partecipo ai tuoi salotti dell'idraulica.
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da Dr.Gix »

NoNickName ha scritto: gio set 14, 2023 23:14 omissis

Faccio un esempio: io progetto e/o vendo e/o installo una friggitrice. A due anni dalla messa in servizio, i clienti del ristorante vengono esposti ad una intossicazione alimentare, riconducibile ad un piatto fritto. Come la vedono i magistrati?
Hai risposto alla mia domanda con un'altra domanda e fai un parallelismo diciamo azzardato... nel caso della frigittrice credo sia impossibile ricondurre una qualsivoglia responsabilità al produttore della friggitrice. Nel caso dell'impiantista e del progettista, essendo entrambi professionisti che per svolgere il proprio lavoro DEVONO avere una qualche abilitazione, vale la presunzione che sappiano (perché lo DEVONO SAPERE) che in un accumulo di acs senza un ciclo antilegionella periodico, ad un certo punto (variabile in funzione dell'uso e della qualità dell'acqua in ingresso) si formeranno colonie di legionella pericolose per la salute. Non installando un sistema di disinfezione (termico o chimico) e rilasciando una DI.CO in cui cita la 806-2 l'impiantista (o il progettista che non lo prevede) potrà essere perseguito se la parte lesa lo cita in giudizio.
Per rispondere anche a @vinz75 il proprietario di casa o convivente non è tenuto a conoscere il rischio della legionella... non è un professionista. È però anche vero che, nel libretto di impianto (sopra i 12kw) è indicato il nome del responsabile dell'impianto che, almeno in teoria, dovrebbe condurlo in maniera coscienziosa e attenersi al manuale del produttore che di solito ricorda di fare i cicli antilegionella quando l'ACS viene accumulata. Su questa seconda ipotesi (denuncia tra familiari per problemi di legionella) non credo esista ancora giurisprudenza mentre sul problema legionella per gli impiantisti dovrebbero arrivare le prime pronunce entro qualche mese... al momento per la mia esperienza i progettisti innambito residenziale sono al sicuro anche perché il 90% si attiene agli schemi di massima forniti dai produttori.
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da NoNickName »

Dr.Gix ha scritto: ven set 15, 2023 15:44 nel caso della frigittrice credo sia impossibile ricondurre una qualsivoglia responsabilità al produttore della friggitrice.
E all'installatore della friggitrice? E l'utilizzatore?
Ma hai ragione: la giustizia non è riuscita a riconoscere dolo o colpa grave nemmeno nei costruttori degli edifici crollati dopo il sisma de L'Aquila.
Dr.Gix ha scritto: ven set 15, 2023 15:44 Non installando un sistema di disinfezione (termico o chimico) e rilasciando una DI.CO in cui cita la 806-2 l'impiantista (o il progettista che non lo prevede) potrà essere perseguito se la parte lesa lo cita in giudizio.
Io non credo, in particolare se lo citi in rapporto alla 806, che RIPETO è una norma ad adozione volontaria, e non preclude la progettazione di impianti con metodi o principi equivalenti o migliori, con prudenza, perizia e diligenza.
Dr.Gix ha scritto: ven set 15, 2023 15:44 i progettisti in ambito residenziale sono al sicuro anche perché il 90% si attiene agli schemi di massima forniti dai produttori.
A parte che non è vero, ma questo li solleverebbe dalle loro responsabilità?
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da ponca »

il punto a mio parere è se in caso di incidente o contestazione il progettista se la cava dicendo che la PDC aveva la funzione anti-legionella che sicuramente è la situazione classica che viene adottata nel residenziale unifamiliare, ma che non permette di intervenire sulla rete di distribuzione e sul ricircolo

nel piccolo residenziale d'altra parte esistono sistemi alternativi proponibili?
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da vinz75 »

Dr.Gix ha scritto: ven set 15, 2023 15:44 Per rispondere anche a @vinz75 il proprietario di casa o convivente non è tenuto a conoscere il rischio della legionella... non è un professionista. È però anche vero che, nel libretto di impianto (sopra i 12kw) è indicato il nome del responsabile dell'impianto che, almeno in teoria, dovrebbe condurlo in maniera coscienziosa e attenersi al manuale del produttore che di solito ricorda di fare i cicli antilegionella quando l'ACS viene accumulata. Su questa seconda ipotesi (denuncia tra familiari per problemi di legionella) non credo esista ancora giurisprudenza mentre sul problema legionella per gli impiantisti dovrebbero arrivare le prime pronunce entro qualche mese... al momento per la mia esperienza i progettisti innambito residenziale sono al sicuro anche perché il 90% si attiene agli schemi di massima forniti dai produttori.
Il libretto di impianto è sempre obbligatorio (salvo impianti mobili e sola acs unifamiliari). I 12 kW sono il limite al di sopra del quale è obbligatorio fare il RCEE. Sono due cose diverse. Perciò esiste sempre un responsabile di impianto qualunque sia la potenza.
E non c'è bisogno che ci sia una denuncia, è una procedura di ufficio.
Se è una colpa nel non installare determinati dispositivi, allora è colposo anche averli e non utilizzarli.
ponca
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da ponca »

vinz75 ha scritto: lun set 18, 2023 11:10 Se è una colpa nel non installare determinati dispositivi
si, ma quali dispositivi sono necessari in base alle leggi e alla regola dell'arte?

se hai una PDC con la funzione antilegionella.. è sufficiente?
perchè l'utilizzo di una funzione antilegionella non ti mette al riparo dal rischio legionella, hai anche una rete di distribuzione, serbatoi di prima raccolta ecc..
sappiamo che trattamenti e dispositivi per ridurre ulteriormente il rischio esistono, tuttavia per la mia esperienza, solitamente non vengono utilizzati in ambito residenziale unifamiliare.
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da vinz75 »

ponca ha scritto: lun set 18, 2023 11:24
vinz75 ha scritto: lun set 18, 2023 11:10 Se è una colpa nel non installare determinati dispositivi
si, ma quali dispositivi sono necessari in base alle leggi e alla regola dell'arte?

se hai una PDC con la funzione antilegionella.. è sufficiente?
perchè l'utilizzo di una funzione antilegionella non ti mette al riparo dal rischio legionella, hai anche una rete di distribuzione, serbatoi di prima raccolta ecc..
sappiamo che trattamenti e dispositivi per ridurre ulteriormente il rischio esistono, tuttavia per la mia esperienza, solitamente non vengono utilizzati in ambito residenziale unifamiliare.
Sono d'accordo, ho scritto i miei dubbi più sopra. Il mio intervento è in risposta a Dr.Gix, ma ci ho messo un "se".
Dr.Gix
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da Dr.Gix »

Ragazzi vale sempre il principio della valutazione preliminare del rischio che dipende fondamentalmente dalle caratteristiche dell'impianto e, idealmente, dalla tipologia di committente. Se l'acs è fatta in maniera semi-istantanea (preparatore rapido, PIT o varianti) il rischio, in presenza di ricircolo e con adeguati flussaggi è solo marginale... in caso di accumulo, il ciclo antilegionella è considerato adeguato a contenere il rischio. Se i padroni di casa disattivano il ciclo e fanno una doccia da 2 minuti ogni 2 settimane nessuno potrà mai imputare niente né al progettista né all'installatore se si accumula legionella e qualcuno si ammala.
Sulla procedura d'ufficio è vera ma per avviarsi si devono verificare tutta una serie di circostanze "vincolanti" che difficilmente si realizzano. In sostanza serve per prima cosa un broncolavaggio che dimostra la presenza del batterio nelle vie aeree in presenza di una polmonite non diversamente spiegabile (o una autopsia in cui viene indicato al patologo di fare la ricerca del batterio) e sono pochi i professionisti che ne fanno richiesta prima che il Paziente finisca in terapia intensiva. Poi serve che il clinico faccia segnalazione all'asl entro 48h tramite apposito modulo ministeriale, poi l'asl tramite l'ufficio igiene deve fare le verifiche per escludere che l'infezione non sia stata presa in ospedale/clinica/albergo/RSA e, in caso negativo, contattare i nas per andare a fare i prelievi e le analisi a casa della "vittima, in caso di esito positivo, sequestrano l'impianto e la documentazione e si procede d'ufficio. Ora siamo d'accordo che l'ufficio igiene difficilmente manderà i nas a casa della vittima senza una denuncia da parte dei familiari ed il coinvolgimento delle autorità giudiziarie... ed infatti almeno l'80% dei casi di legionellosi sono considerati "comunitari" che è un modo diplomatico per dire "non sappiamo dove abbiano contratto il batterio", quando la risposta sarebbe semplicemente "in casa propria o altrui" nella maggior parte dei casi.
il vero "problema" è che su 100 vittime di legionella, per come funziona il nostro ssn, è già tanto se se ne identificano 5 ma non significa che le altre 95 non siano morte a causa del batterio... le proiezioni dell'istituto superiore di sanità parlano di un'esplosione di casi dopo la pandemia e questo perché adesso i clinici cominciano a gestire queste strane polmoniti con un occhio diverso... morale della favola, siate moralmente corretti e prevedete sempre un adeguato sistema antilegionella negli accumuli non tecnici di ACS. Starete in pace con la coscienza e, probabilmente, avrete contribuito a salvare qualche vita o almeno evitato qualche polmonite evitabile...
ponca
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da ponca »

si ma il punto, se ci riferiamo ad un ambito residenziale unifamiliare e affrontiamo la questione da un punto di vista impiantistico, è capire quali soluzioni adottare per minimizzare i rischi al di sotto di una soglia accettabile
oltre a prevedere cicli antilegionella sugli accumuli di acs, che fare? il ciclo antilegionella ad esempio va esteso alla rete di distribuzione o no?
extradry
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Re: Pompa di calore Daikin altherma

Messaggio da extradry »

io se posso utilizzo il sistema Diakin ex Rotex con l'accumulo da 300/500 litri di acqua tecnica e la produzione in istantanea dell'acqua calda sanitaria. se ho voglia e il cliente lo richiede metto anche due pannelli solari rigorosamente a svuotamento. l'accumulo inerziale l'ho provato anche in abbinamento a caldaie a condensazione esistenti, pompe di calore di altre marche, con il sistema splittato diakin o il sistema integrato daikin e per la mia esperienza non ho mai avuto problemi di sorta. come scrivevo in altro 3d prevedo sempre la resistenza integrativa "collegata" al sistema Power Reducer della 4-Noks quando utilizzo la pompa di calore anche per fare raffrescamento a pavimento per evitare l'inversione di ciclo della pdc per produrre ACS da aprile a settembre. ma siccome la cosa non è "legale" mi raccomando voi non fatelo.
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