Devo dimensionare dei collettori per lo smaltimento di acque meteoriche posti all'interrato di un edificio di grosse dimensioni.
Uso come riferimento la norma UNI 12056/3. Tale norma consiglia di usare un indice di piovosità che va da 0,01 a 0,06 litri/secondo per ogni metro quadrato di superficie captante.
Nel mio caso devo obbligatoriamente usare i dati di piovosità della zona.
Qual'è secondo voi il modo corretto di trasformare il dato di piovosità media in un dato di portata?
A mio avviso ciò che conta nel dimensionamento del collettore non è tanto la piovosità media ma quella istantanea, o meglio i mm caduti in un certo lasso di tempo, generalmente abbastanza breve.
Che ne pensate?
Saluti
Dimensionamento collettori per acque meteoriche
Moderatore: Edilclima
Re: Dimensionamento collettori per acque meteoriche
Concordo che il dimensionamento dovrebbe essere fatto, con opportuni fattori correttivi, sulla piovosità istantanea massima della zona.
Vi sono vari software per il calcolo delle piogge secolari di ogni area d'Italia.
Per il dimensionamento del collettore comunque valgono, secondo me, i buoni propositi e le sagge indicazioni del vecchio Gallizio (che sarà stato anche scritto 50 anni fa ma che non sbaglia di molto)...più delle norme UNI ed EN che fanno allagare spesso e volentieri case, condomini e città intere
Vi sono vari software per il calcolo delle piogge secolari di ogni area d'Italia.
Per il dimensionamento del collettore comunque valgono, secondo me, i buoni propositi e le sagge indicazioni del vecchio Gallizio (che sarà stato anche scritto 50 anni fa ma che non sbaglia di molto)...più delle norme UNI ed EN che fanno allagare spesso e volentieri case, condomini e città intere

Re: Dimensionamento collettori per acque meteoriche
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