calcolo dei fabbisogni energetici... punto interrogativo

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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mizu
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Iscritto il: dom mar 16, 2008 12:22

calcolo dei fabbisogni energetici... punto interrogativo

Messaggio da mizu »

salve a tutti!

mi sto avviciando alla progettazione degli impianti ma ultimamente sono un po perplesso!

ho realizzato un foglio di calcolo in cui applico in modo ortodosso tutte le formule della fisica tecnica ambientale; coefficienti, valori tab.., superfici, ponti termici, radiazione solare, orientazione dell'edificio...ecc
metto tutto e poi ottengo il mio valoretto della potenza termica...

questa procedura non mi fa sentire sicuro.. anzi ... :?:
mi fa sentire un imbecille nonostante il floglio di clacolo sia stato realizzato e conosca perfettamente ogli relazione che ci sta dentro... percepisco che ci sono troppe forzature e troppi parametri e coeff. con approssimazioni...

mi chiedo se le formule fisiche applicate riescono cosi' bene ad approssimare la realtà e quindi la scincerità del risultato che ottengo da tutti questi calcoli..

nonostante i calcoli che tiro sono potenzialamnte accett, ultimamente ho perso la mia fiducia in quello che faccio.

mi farebbe molto piacere confrontare questo tema con voi e capire quali sono i vostri approcci e che ne pensate dalle mie considerazioni!
MAX76
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Iscritto il: sab ott 13, 2007 09:53

Re: calcolo dei fabbisogni energetici... punto interrogativo

Messaggio da MAX76 »

Onestamente credo che il tuo foglio sia paragonabile al vecchio modulo Carrier E20 per il calcolo manuale delle dispersioni invernali e rientrate termiche estive che è tra l'altro alla base del programma di calcolo della concorrenza di chi ci ospita.
Se il tutto è volto unicamente alla redazione dei calcoli termici può andare bene, a patto di inserire tutti i fattori e di utilizzare in modo corretto i coefficienti "pratico-sperimentali" necessari con le relative tabelle.
Il fatto reale è che agli albori della professioni ho fatto, per avere la necessaria sensibilità, un paio di volte il calcolo manuale di piccoli edifici e poi l'ho eseguito con il programma di calcolo e l'errore è stato minimo (parliamo al massimo del 5/10% per locale e sul totale della centrale termica nemmeno quello, tanto le caldaiette vanno a fasce...).
Pertanto utilizzare e conoscere le formule e la fisica che soggiace alla valutazione dei carichi termici è certamente positivo solo che di questi tempi, su edifici che sono un po' più grandi della classica villetta bi famigliare, l'utilizzo di software dedicati risulta praticamente indispensabile.
Sia perchè non si può procedere sempre manualmente per l'eccessiva laboriosità dei lavori e per l'eccessivo dispendio in termini di tempo sia perchè la redazione di relazioni secondo DLgs 311 o CENED o similari determinano l'inevitabile necessità di procedere ad una seconda elaborazione parallela a quella manuale.
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