Le tabelle per determinare la R dei pilastri indicati in oggetto esistono.
Come ci dobbiamo comportare se a sezione del pilastro non è rettangolare o circolare?
Ho un edificio esistente che ha pilastri fatti a "T", con la gamba della T piccola (è una T schiacciata insomma)...
occorre un calcolo analitico?
certificazione tabellare pilastri non rettangolari o circolari
Moderatore: Edilclima
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Re: certificazione tabellare pilastri non rettangolari o circolari
Per me sì, io vado di analitico.
Re: certificazione tabellare pilastri non rettangolari o circolari
Concordo, anche se si potrebbe ragionare sulle due parti rettangolari della sezione in modo separato.
Se entrambe le parti avessero i requisiti tabellari, si potrebbe dire che anche la sezione complessiva è certificabile in tale modo.
Se entrambe le parti avessero i requisiti tabellari, si potrebbe dire che anche la sezione complessiva è certificabile in tale modo.
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Re: certificazione tabellare pilastri non rettangolari o circolari
Non vedo a parer mio la necessità di ricorrere ad un analitico se la geometria del Pilastro è relativamente semplice e scomponibile in due rettangoli.
La verifica tabellare del pilastro fa sempre comunque riferimento ad un "LATO CORTO", pertanto cautelativamente si può prendere la più stretta rientranza e valutare il tabellare in riferimento alla distanza dei ferri, magari con un pacometro, dalla superficie esposta relativa proprio al pezzo di lato corto sporgente.
Ancora più cautelativamente è come se riducessi il pilastro a T in un pilastro a sezione quadrata di lunghezza pari al più piccolo dei due rettangoli. Se questo verifica già in maniera tabellare i requisiti della Classe richiesta, con allegate le foto di rilievo da pacometro, sicuramente sei già a vantaggio di sicurezza. Il pilastro a T inoltre avrà sicuramente nella realtà resistenze a compressioni maggiori. Avendo di fatto sezione più ampia rispetto al carico assiale
La verifica tabellare del pilastro fa sempre comunque riferimento ad un "LATO CORTO", pertanto cautelativamente si può prendere la più stretta rientranza e valutare il tabellare in riferimento alla distanza dei ferri, magari con un pacometro, dalla superficie esposta relativa proprio al pezzo di lato corto sporgente.
Ancora più cautelativamente è come se riducessi il pilastro a T in un pilastro a sezione quadrata di lunghezza pari al più piccolo dei due rettangoli. Se questo verifica già in maniera tabellare i requisiti della Classe richiesta, con allegate le foto di rilievo da pacometro, sicuramente sei già a vantaggio di sicurezza. Il pilastro a T inoltre avrà sicuramente nella realtà resistenze a compressioni maggiori. Avendo di fatto sezione più ampia rispetto al carico assiale