1 - IDRANTI: sono state date prescrizioni scritte dei VV.F. di rispettare le coperture richieste e necessarie ma al termine il CPI è stato dato comunque nonostante:
- gli idranti interni non rispettino, in alcuni punti, l'indicazione dei 20 m di distanza reciproca (richiesta da tutte le norme UNI 10779), quindi non ho la copertura corretta
- per gli idranti esterni in 2 punti sono stati installati DN45 sulla facciata esterna (a quanto sembra per colmare alcune aree esterne non coperte), quindi ho una protezione non ottimale in questi 2 punti (meno portata/pressione + maggior rischio nel dovermi avvicinare alla parete)
2 - VIE DI ESODO: le vie di esodo (rischio medio) sono più lunghe di 45 m. E' vero che il DM permette di allungarsi grazie alle misure alternative (ad esempio rivelazione incendi, che infatti c'è), tuttavia è anche vero che questo punto è sempre stato controverso... Allungarsi fino a quanto? Non mi pare sia scritto da nessuna parte.
3 - CONTROLLO FUMI E CALORE: come noto il DM 10/03/1998 non affronta questo tema e all'epoca le superfici da adottare erano di fatto quelle dei regolamenti edilizi. Un'area del deposito è però una grossa cella frigo (2.700 mq) alta 8 m (pannelli sandwich), in pratica una scatola dentro il capannone in cemento armato. Di conseguenza questa cella frigo non può usufruire dei lucernari in policarbonato del capannone ma solo dei portoni delle ribalte (baie di carico) che danno su questa cella frigo. Anche considerando tutte le ribalte aperte (ma dovrei tralasciare che non hanno alimentazioni elettriche di sicurezza e comunque non sono agevoli da aprire dall'esterno neanche per i VVF) non arrivo ad 1/40 della superficie della cella frigo. Ci sono altri portoni che danno sulla restante parte del capannone ma evacuare i prodotti della combustione in un altra zona al chiuso non mi sembra una buona idea. Sembrerebbe che nessuno si sia mai posto il problema... Ma d'altra parte è stato approvato ed ha il CPI così, però non mi sembra funzioni molto... Che si fa? Si accetta che non ci sono aperture a sufficienza? Si attende che l'incendio distrugga i pannelli sandwich (cadendo in testa ai soccorritori) e che liberi i lucernari sul tetto?

4 - CARICO INCENDIO CELLA FRIGO: la cella frigo è delimitata da pannelli sandwich con isolante interno (non so cosa, devo indagare, forse poliuretano o materiale similare schiumato). Voi inserireste questo materiale isolante nel calcolo del carico d'incendio o si può evitare? Ho timore però che sarebbe davvero troppo e mi impedirebbe di stoccare il materiale vero e proprio all'interno. Anche qui questo non è mai stato considerato nei progetti precedenti e nessuno ha mai detto niente.
Grazie.