apro questo topic per confrontarmi nello specifico con voi sulle seguenti questioni e cercare di capire se, essendo ancora "relativamente giovane - da poco negli enta" (e direi quantomeno ignaro su molti aspetti tecnici/finanziari e sui fantomatici passati di vacche grasse che millantano nella vita vera alcuni vecchi professionisti):
- A: ero io che prima del superbonus 110% costavo troppo poco...al limite dello schiavismo...ma con prezzi che definirei "di mercato" per la mia zona
- B: professione tecniche l'ha un po' sparata alta giusto per stare larghi e non pensando mettessero l'obbligo sull'equo compenso
Entrando nel dettaglio mi riferisco al calcolo parcella superbonus 110% secondo reti professioni tecniche, presupponete che io non faccio l'asseveratore, seguo la parte termotecnica mentre asseverazione + DL sono in carico ad altri.
Quindi eseguo per superbonus 110%:
- Studio di fattibilità preliminare
- APE pre convenzionale
- Legge 10
- APE post convenzionale
(Tralasciamo enveutali progetti impianti e rimaniamo quindi sulla linea semplice indicata sopra).
Se io seguo il ragionamento di professioni tecniche (dividendo per specialità edile/impianti) per una villa autonoma da 1000 mc, 100k€ di lavori (suddivisi in 85k€ edilizia e 15k€ impianti) ottengo che le mie prestazioni riportate sopra costano circa 4700€ e rotti. Non sono esageratamente alti ma, sono sincero, se fossi uscito a prezzi "di mercato" non sarei arrivato ad una cifra di questo tipo per lavorazioni simili.
Ma la "problematica" principale la riscontro per i condomini, esempio facile ma non di tutti i giorni, 10 milioni di euro di importo lavori per sola specialità edile per 150 unità (condominio molto grande), sempre per le stesse lavorazioni indicate sopra, sempre reti professioni tecniche (dividendo per specialità edile/impianti e per unità immobiliare prima per rimoltiplicare poi) le mie prestazioni arrivano a 340k€. Cioè il lavoro e la responsabilità è tanta (mai come quello di DL e asseverazione) però mi sembrano comunque valori non consoni.
Tutto questo alla luce dell'articolo 17-ter del decreto legge 28/10/2020 n.137 - decreto ristori (che mi pare sia approvato) che dice (giustamente) che dobbiamo essere pagati con equo compenso altrimenti siamo segnalati (giustamente) al garante della concorrenza e del mercato per violazioni.
Definito quanto sopra vi chiedo, voi seguite quanto riportato da rete professioni tecniche per il calcolo prestazioni oppure (visto che tale documento non è legge ma solo linea guida) calcolate sempre con DM 2016 ma in altro modo? Ad esempio se calcolo le mie prestazioni senza suddividere per specialità edile/impianti e senza prima ripartire per unità immobiliare le cifre escono diverse e forse più ragionevoli per la mia mente...
(scusate per l'eventuale mentalità da schiavo ma dopo due crisi, 2008/2012 e quella che stiamo vivendo la mia generazione è in quella logica mentale da anni ormai

