La "buona tecnica" impone nel riscaldamento ad aerotermi di imporre un ricircolo dell'aria pari a 4.
Con edifici ben isolati questo porta a dispersioni basse ma potenze installate di aerotermi molto elevate.... tutto il resto (caldaie, pompe, ecc..) come si valuta?.... in base alle dispersioni o in base alla potenza degli aerotermi installati dentro? La teoria direbbe in base alle dispersioni.... (più magari un margine per mandare a regime l'impianto).... la differenza è molta e ....faccio un esempio:
DATI
Capannone da 4.000 mq
Altezza da 7 a 9 m
Volume 31.000 mc
Potenza richiesta calcolata con edilclima: 250 kW (capannone nuovo ben isolato)
IMPIANTO AD AEROTERMI
Portata = 31.000 mc x 4 = 124.000 mc/h
Potenza installata = 1.110 kW
qualcuno consiglia di usare una caldaia da 250 kW aggiungendo un 30% -> 325 kW
Sono perplesso... e se non funziona?
Non posso fare una roba così onestamente...... (pompe enormi, tubi enormi, costi enormi)
E se facessi così ?
IMPIANTO AD AEROTERMI CON DESTRATIFICATORI
Portata = 31.000 mc x 2 = 62.000 mc/h
Potenza installata = 550 kW -> caldaia da 550 kW
Poi faccio girare l'aria con i destratificatori.....