Buongiorno,
vorrei lanciare questa discussione sul tema spesso discusso del distacco da centralizzato, ma questa volta con la variante di contestuale cambio di caldaia.
Il caso:
condominio composto da un totale di 12 appartamenti e 2 negozi.
dei 12 appartamenti 8 sono parte del condominio che ha le canne centralizzate in comune in VERTICALE e 4 invece fanno parte di un’ala di condominio che aveva già la predisposizione per l’impianto termico per ogni appartamento e che si allacciava al centralizzato tramite tubi comuni.
I negozi sono uno sotto al lato con le canne verticali in comune e uno sotto l’altro lato con la predisposizione.
Quasi tutti gli appartamenti sono dati in affitto, e i proprietari sono solo 6 persone che si spartiscono più o meno fette di proprietà.
Pertanto alle assemblee partecipano solo i proprietari che prendono decisioni su tutto, anche le spese di riscaldamento.
Dal 2013 è stato deciso con voto non unanime ma con la maggioranza dei millesimi, che si doveva cambiare la caldaia condominiale, e contestualmente è stata scelta una caldaia più piccola della precedente, si è distaccata tutta la parte del condominio con la predisposizione a impianto per appartamento, ma fatto strano e che non capiamo se legittimo, anche un appartamento (mansarda ultimo piano) della parte che ha le canne comuni in verticale.
Al di la del fatto che forse è stata presentata una relazione di un tecnico che ciò non provoca maggiori costi per gli altri tutta ancora da verificare (forse la relazione è solo relativa all’appartamento della parte con predisposizione) non capiamo se a questo punto la mansarda che si distacca deve o no pagare il cambio della caldaia stessa con rifacimento impianto elettrico.
L’amministratrice attuale che purtroppo è di parte e si comporta sempre male nei nostri confronti facendo da ostruzionismo e non dando le risposte adeguate, prima dice che non deve pagare, poi cambia idea e dice che deve pagare, poi di nuovo dice che non deve pagare abbozzando la scusa che essendo la caldaia più piccola di prima e potendo supportare solo 7 appartamenti e non 8 (non vedo come possano affermare una cosa simile) il condomino non si attaccherà più al centralizzato e quindi è escluso dal pagamento.
Io penso che sia l’ennesima montatura per far ricadere i costi su di noi che siamo rimasti collegati.
Vorrei pertanto capire se la pretesa di non pagare è legittima o no. Nel caso non lo fosse quali prove concrete dobbiamo riportare per far addebitare tale costo, ed ultima cosa, è possibile che l’amministratrice applichi sempre le regole in modo arbitrario contro di noi e a favore delle stesse persone? Possiamo fare qualcosa in merito? Perché non ci sentiamo tutelati.
E se la relazione del tecnico presentata non parlasse di quell’appartamento che si è distaccato (parte centralizzata) ma dell’altro appartamento che aveva già la predisposizione?
Ultima cosa: visto che dobbiamo rivedere tutto, è legittimo che il negozio che sta dalla parte dell’impianto centralizzato con canne verticali, anche se staccato da anni, non paghi anche lui la parte di manutenzione straordinaria?
Grazie.
Distacco da centralizzato con contestuale cambio caldaia
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sergiomozzate
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