potenza media ausiliari elettrici con motore inverter

[Marcus]

Ai fini della certificazione energetica, il calcolo del consumo elettrico degli ausiliari elettrici (pompe, fancoils, uta, ecc), qualora con motore ad inverter, non è costantemente pari alla potenza nominale del motore ma una frazione di questo, in funzione dell'effettivo utilizzo di carico dell'impianto, che quindi va mediato in base alle temperature esterne per tutto l'anno.

che voi sappiate esistono studi tabellari di riferimento in proposito?

[Marcus]

nessuno sa dirmi niente?

[ugo.testa]

Mi viene spontaneo pensare che:
- se ho un impianto di potenza massima 100 Kw cui è asservita una pompa da 1000 w (per fari conti semplici)
- se ho messo una pompa da 1000 w evidentemente avevo bisogno di una potenza di 700 effettivi (nel caso di utilizzo dei 100 Kw).
- siccome il mio impianto da 100Kw in effetti lavora mediamente a 70, significa che la pompa dimensionata a 700 lavora al 70%, quindi a 490 w

Chiaramente è una riflessione mia, se ti può aiutare.

[Marcus]

la riflessione è corretta. il fatto di mettere motori inverter dovrebbe comportare un risparmio di energia elettrica, per cui una conseguente diminuzione della potenza elettrica equivalente da considerare per gli ausiliari elettrici. Il punto è quanto considerare? esistono dei valori già tabellati per pompe, fancoils ecc?

[Marcus]

interessante la trattazione fatta dall'eenea per i motori inverter:

http://efficienzaenergetica.acs.enea.it ... ttrici.pdf

a pag. 10 vi è un'analisi fatta per un ventilatore inverter in base al numero delle ore. Il consumo complessivo di energia è la metà di quello che si ha al carico massimo. e in definitiva quello che intyeressa al certificatore è prtoprio il consumo elettrico complessivo, quindi forse il discorso è estrapolabile

[jerryluis]

Che piaccia o meno, tentare di modellizzare tutto analiticamente, con approccio totalmente ingegneristico, risulta a mio avviso impossibile.
Risulta impossibile allo stesso progettista, mi vien da ridere che una persoba possa andare su un impianto e riuscire a decifrare tutto ocn esattezza matematica.

Forse certi conti o approcci semiempirici, anche non ricnosciuti dalle norme tecniche, alla fin fine permettono di aggirare l'ostacolo con errori all'interno di un campo ingegneristicamente accettabile.
Ricordiamoci che staimo trattando dei "sistemi" complessi e tempovarianti...

Valutate voi quanto possono incidere percentualmente i consumi deglia usiliari elettrici sul riscaldamento a menod i avere sistemi in pompa di calore .... dove le potenze delle pompe dic ircolazione se sommate possono raggiungere ordini di grandezza delle potenze termiche ....

[Marcus]

credo di aver risolto il problema: la trattazione del consumo di potenza elettrica da parte degli ausiliari elettrici, e della quotaparte termica ceduta all'ambiente, viene trattato in modo sufficientemente esauriemte dalle raccomandazioni CTI 3/03, sostituite dalla norma uni 10300, che pressappoco dice le stesse cose: la potenza elettrica ciucciata da un ausiliario elettrico, pompa inverter, bruciatore modulante, o fancoils che sia, è pari alla potenza elettrica nominale massima dell'ausiliario x n° delle ore di funzionamento x Coeff di riduzione. Il coefficiente di riduzione dipende dalle caratteristiche di regolazione dell'ausiliario, se privo di regolazione è = 1, se vi è una regolazione on-off, il coefficiente sarà pari al rapporto tra il fabbisogno di energia termica richiesta e la potenza massima erogabile nella stagione di riscaldamento, nel caso di motori inverter vi è da considerare un ulteriore fattore di riduzione tenuto conto del fatto che a velocità ridotte l'efficienza del motore è normalmente maggiore.

[SuperP]

nel caso di motori inverter vi è da considerare un ulteriore fattore di riduzione tenuto conto del fatto che a velocità ridotte l'efficienza del motore è normalmente maggiore.

pari a 0.6