SapereLibero ha scritto:Per gfrank: Ripeto la mia domanda perchè non ho capito se mi hai risposto:
Il mio dubbio è cosa succede se l'eph limite è 100 il progeto prevede 99 e la nella certificazione viene 101, il costruttore ha fatto un illecito?
Settimana scorsa mi mandano una exL10 con relativa asseverazione del DL. Poi mi dicono ne il solare non lo hanno messo, che l'isolamento al posto di 8cm hanno posato il 6cm e che gli infissi non sono quelli previsti ma nemmeno si avvicinano. Ora io come certificatore non è che mi interessi molto, cioè certifico quello che vedo e da parte mia non commetto nessun illecito, ma il comune cosa dice? controlla? deve controllare?
N.B. Stiamo parlando di nuova costruzione, vero?
Prima domanda : come mai non hai avuto l'incarico all'inizio dei lavori?
Risposta:
E' evidente che a fronte di una situazione, come quella da te prospettata, che c'è un dolo!
Premesso che il progetto sia conforme alle norme di legge, è evidente che ne l'impresa, ne il DL hanno ottemperato al rispetto del progetto.
Tu hai ricevuto l'incarico dal committente, fai presente allo stesso committente che, secondo la DGR 14... (non ricordo il numero) ci sono delle sanzioni per le dichiarazioni non conformi, anche molto pesanti in termini economici, e che viene invalidata anche l'agibilità del fabbricato!
Non ha importanza chi controlla o non controlla.
Nei tuoi panni, mi comporterei cosi:
- richiesta di copia della relazione ex L. 10 firmata dal progettista, dove si possono rilevate i dati tecnici di strutture, impianti, ecc..
- richiesta di tutta la documentazione tecnica (certificati e/o schede/dati tecnici) inerente i materiali/impianti utilizzati
- righiesta dell'asseverazione del DL
(N.B. = Documenti, che sono già in tuo possesso)
- dopo aver redatto l'ACE in conformità alla DGR, prima di trasmetterlo al catasto energetico e al proptocollo comunale, farei una relazione al committente, completa degli allegati di cui sopra, e dei rilievi da te eseguiti che contraddicono la documentazione a te fornita, informandolo delle non conformità individuate.
In base alla risposta del committente, comportati di conseguenza:
- se al committente non importa niente (... ne dubito...) completa il deposito dell'ACE; in caso di verifica da parte del Cestec (o da qualsiai altro) hai operato correttamente, e non ti possono "accusare" di nulla;
- se il committente ti dice di "chiudere un occhio", fatti pagare il lavoro eseguito sino ad adesso ( e non completare la procedura);
- se, come presumo, ci sarà un incontro con progettista/DL/Impresa, per "verificare" la situazione, fai presente le tue conclusioni, e come credo ci sarà una verifica "generale".
(Es. L'impresa potrebbe aver utilizzato i 6 cm perchè così era scritto nel capitolato, poi bisognerà verificare chi ha redatto il capitolato ...)
In qualunque caso , verificata la correttezza del tuo lavoro, ti metti un una botte di ferro ...
P.S. tutte le comunicazione inviale per iscritto al committente ed a eventuali altri soggetti: progettista, DL, Impresa, ecc..
Durante un lavoro, del quale sono stato nominato certificatore, dopo la posa dei primi materiali, ho fatto presente al committente che i materiali utilizzati e le modalità di posa non erano conformi alle norme regionali. Ho evidenziato le sanzioni e le conseguenze, e tutti gli attori della filiera costruttiva, hanno apportato le dovute correzioni al proprio modo di operare.
Il progettista mi ha detto, alla presenza del committente, che se ne fregava del sw della regione, alla fine ha ripetuto i calcoli utilizzando il sw Cened e facendo rientrare il valore nella norma regionale, ed a catena, tutti si sono adeguati ...